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P. Annio Floro, Virgilio: oratore o poeta? PDF

196 Pages·2020·0.864 MB·Italian
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Stefano Rocchi P. Annio Floro, Virgilio: oratore o poeta? TEXTE UND KOMMENTARE Eine altertumswissenschaftliche Reihe Herausgegeben von Michael Dewar, Karla Pollmann, Ruth Scodel, Alexander Sens Band 65 De Gruyter P. Annio Floro, Virgilio: oratore o poeta? Introduzione, testo critico, traduzione e commento a cura di Stefano Rocchi De Gruyter Gedruckt mit Unterstützung des LMU Mentoring-Programms ISBN 978-3-11-068976-1 e-ISBN (PDF) 978-3-11-068985-3 e-ISBN (EPUB) 978-3-11-068989-1 ISSN 0563-3087 Library of Congress Control Number: 2020931590 Bibliografische Information der Deutschen Nationalbibliothek Die Deutsche Nationalbibliothek verzeichnet diese Publikation in der Deutschen Nationalbibliografie; detaillierte bibliografische Daten sind im Internet über http://dnb.dnb.de abrufbar. © 2020 Walter de Gruyter GmbH, Berlin/Boston Satz: Michael Peschke, Berlin Druck und Bindung: CPI books GmbH, Leck www.degruyter.com A Chiara e ai miei genitori Premessa 1 Presentazione e struttura del volume Il presente contributo è il primo volume monografico interamente dedicato al frammento dialogico Vergilius: orator an poeta? di Publio Annio Floro. Scopo precipuo del lavoro è stato innanzitutto quello di fornire il testo di un commento continuo, che finora mancava. Il volume presenta una struttura tripartita: un’introduzione, il testo critico con traduzione a fronte, il commento. L’introduzione consta, a sua volta, di due parti principali. La prima tratta della figura dell’autore, affrontando l’inevitabile questione dell’onomastica di Floro ed i problemi relativi alla sua biografia, quella giovanile, delineata proprio nel Vergilius: orator an poeta?, e quella successiva, ricostruibile solo in maniera molto ipotetica. La seconda parte, dedicata alla presentazione dell’opera, si articola in quattro sezioni. Innanzitutto è affrontata la storia del testo, con una descrizione del codice unico che tramanda il frammento ed una presentazione delle edizio- ni critiche e traduzioni del medesimo. Successivamente vengono presi in considerazione i modelli letterari del Virgilio: oratore o poeta? – un dialogo di ascendenza platonico-ciceroniana, ma di natura sostanzialmente scolasti- ca – ed il suo contenuto, tanto quello della parte perduta, intuibile soltanto dal titolo, quanto quello della porzione conservata. Sulla base degli indizi interni al testo sono discussi il tempo del racconto e la data di composizione dell’opera. La terza sezione è dedicata alla prosa d’arte di Floro. Vengono prima esaminati in dettaglio la lingua (sintassi, lessico, morfologia) e lo stile (tropi e figure) del Vergilius: orator an poeta? e poi illustrate, in una breve tabella, le somiglianze più significative – o presunte tali – sinora indivi- duate tra il dialogo e l’Epitoma. Seguono una rapida discussione del ritmo clausolare e un’analitica presentazione dell’intertestualità rilevata nel testo. L’introduzione si chiude con delle considerazioni sulla fortuna del dialogo. La nuova edizione proposta offre un testo tendenzialmente conservativo ed un apparato critico essenziale, riservando invece al commento l’analisi delle osservazioni e congetture avanzate dalla critica precedente; la tradu- zione italiana presentata a fronte è concepita principalmente come un ausilio alla comprensione del dettato latino, che cerca di seguire, per quanto possi- bile, da presso. Nel commento, che occupa la gran parte di questo contributo, ciascuno dei principali blocchi testuali – non strettamente coincidenti con la divisione tradizionale del frammento in tre capitoli – è preceduto da una introduzione che ne illustra le tematiche e problematiche principali (vd. 1.1 messinscena; 2.1 le peregrinazioni di Floro; 2.6-9 laus civitatis; 3.1 possessio e professio https://doi.org/10.1515/9783110689853-201 viii Premessa litterarum). Ad uso di quanti consulteranno il commento solo in punti speci- fici – e saranno i più –, ai singoli paragrafi (o gruppi di paragrafi) è premessa una breve parafrasi di raccordo, che contiene anche indicazioni generali su livello e mezzi stilistici adottati da Floro in quel preciso passaggio. All’in- terno del commento lemmatico, prima sono affrontati i problemi critico-te- stuali, quindi le eventuali questioni grammaticali e solo alla fine gli aspetti stilistici e contenutistici. L’ordine si presenta tuttavia invertito dove è parso che ciò giovasse al discorso esegetico. 2 Ringraziamenti Vorrei cogliere l’occasione per esprimere la mia profonda gratitudine nei confronti delle persone e delle istituzioni che negli ultimi anni mi hanno aiutato e sostenuto nell’elaborazione di queste pagine. Senza l’appoggio ed i consigli di Claudia Wiener questo volume non avrebbe mai veduto la luce. Con Mario De Nonno ho potuto a più ripre- se discutere questioni ecdotiche ed esegetiche. A Joaquín Ruiz de Arbulo devo preziosi consigli sull’urbanistica di Tarragona al tempo di Floro. Vor- rei esprimere la mia gratitudine anche a studiosi e maestri, colleghi e amici carissimi per gli scambi di idee, i suggerimenti bibliografici ed il costante incoraggiamento. Nell’ordine con cui nel corso del tempo abbiamo potu- to discorrere o corrispondere privatim su questioni floriane ringrazio: Elisa Romano, Leofranc Holford-Strevens, Mirella Robino, Cecilia Mussini, Ilse Reineke, Klaus Kruse, Martin Fiedler, Roberta Marchionni, Paolo Pieroni, Silvia Mattiacci, Lisa Cordes, Virginia Fabrizi, Holger Koch e Luigi Orlan- di. Il presente libro ha inoltre potuto giovarsi dei consigli ricevuti publice nel corso di diversi incontri scientifici. Sono pertanto grato agli organizza- tori delle varie iniziative, Christian Tornau e Paolo Cecconi (Julius-Maxi- milians-Universität Würzburg, 2016), Spyridon Tzounakas (University of Cyprus, 2018) e Massimo Gioseffi (Università degli Studi di Milano, 2018). Per la partecipazione ad un “colloquio internazionale informale” sul Vergi- lius: orator an poeta? in un giorno di luglio del 2017 presso la Bibliothè­ que royale de Belgique (KBR), devo ringraziare Bruno Rochette e Michiel Verweij, con il quale ho potuto spesso corrispondere su tematiche floriane di comune interesse. Un sincero ringraziamento va all’amico Marco Filippi, che ha avuto la pazienza di rileggere il manoscritto, fornendomi importanti spunti di riflessione. Questo lavoro non sarebbe stato possibile senza il sostegno delle istitu- zioni presso le quali lavoro o ho lavorato in passato: l’Abteilung für Griechi- sche und Lateinische Philologie della Ludwig-Maximilians-Universität di Premessa ix Monaco di Baviera, il Corpus Inscriptionum Latinarum (BBAW), i Monu- menta Germaniae Historica e il Thesaurus linguae Latinae (BAdW). Ringrazio infine Michael Dewar, Karla Pollmann, Ruth Scodel e Alexan- der Sens, per aver accolto il volume nella collana Texte und Kommentare e per gli importanti consigli ricevuti in sede di revisione del testo, e Serena Pirrotta e Katharina Legutke della casa editrice De Gruyter per la sempre proficua collaborazione. Monaco di Baviera e Berlino, 15 marzo 2019

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