Ogni uomo che abbia avuto una fanciullezza porta con sé questo bambino, ma molti uomini non lo sanno perché, da troppo tempo, hanno dimenticato se stessi. Guareschi “Uno qualunque” è sempre lui, Giovannino, che guarda la sua vita nell’arco degli anni. Scanzonato e pieno di sogni, ci racconta la sua giovinezza nella Bassa e la bohème a Parma, poi, marito della ineffabile Margherita e padre di Albertino e della Pasionaria, ci introduce nella sua caotica, strampalata e felice famiglia; a Milano ci fa conoscere le vicende dei suoi giornali, il “Bertoldo” e il “Candido”, e i momenti di vita sociale e di lavoro. Infine, ormai maturo, dopo difficili vicende, ritorna nella sua Bassa, dove, camminando fra “distese di biondo frumento spruzzate dal sangue dei papaveri”, vive momenti che gli ridaranno il sapore della fanciullezza.