ebook img

Opere Complete. Scritti 1934-1937 PDF

613 Pages·2004·7.686 MB·Italian
Save to my drive
Quick download
Download
Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.

Preview Opere Complete. Scritti 1934-1937

opere complete di Walter Benjamin a cura di Rolf Tiedemann e Hermann Schweppenhauser Edizione italiana a cura di Enrico Ganni Volume VI Opere complete di Walter Benjamin I (1906-1922) II (1923-1927) III (1928-1929) IV (1930-1931) V (I932-I933) VI (I934-I937) VII (1938-1940) VIII Frammenti IX I «passages» di Parigi Walter Benjamin Scritti 193 4-19 3 7 A cura di Rolf Tiedemann e Hermann Schweppenhàuser Edizione italiana a cura di Enrico Ganni con la collaborazione di Hellmut Riediger Giulio Einaudi editore Titob orìgmale Cesammelie Sebrtflem © 1972-1989 Suhrkamp VerUg, Frankfurt ani Main © 2004 Giulio Eintudi editate s.p.a., Torino Tfadicàom: Giorgio Backhsui, pp. 67-123, 192-93; Francesca Boarinl, pp. 30-31, 246-59; Gara Bovero ed Emilio Castellani, pp. 346-419; Olga Cernito, pp. 42, 164-67, Umberto Gandini, pp. 59-66, 124-27, 168-75; Enrico Filippini, pp. 466-502, Enrico Filippini e Hellmut Riedi^, pp. 271-303; Enrico Ganni, pp. 161-63; Ugo Marcili, pp. i53*^> PP- 304-19; Anna Marietti Solmi, pp. 5-28.32-39,40-41.43-58.178-86,190-91,191-212,237-45,429-5*. 516-23; Ginevra QuadrioCurzb, pp. DC-xxi, 29.176-77.187-89,194,343'45> 55*-9*; Giulio Schiavoni, pp. 260^7. 420-28. 452-61. 465. 503-15; Renato Solmi, pp. 128-52.320-42; Elisabetta Villari, pp. 223-36. Redazione: Giancarlo Demorra www.einaudi.it ISBN 88-06-17083-x Le traduzioni di Uomini tedeschi e Johann Jakob Baehofen sono pubblicate per gentile concessione rispettivamente della Casa editrice Adelphi e della Casa editrice il melangolo. Indice p. IX Prefazione xm Cronologia della vita di Walter Benjamin (gennaio 1934 - dicembre 1937) Scritti 1934-193 7 1934 5 Sull’attuale posizione sociale dello scrittore francese 29 Una volta è nessuna 30 Uno sguardo retrospettivo su centocinquant’anni di cultura tedesca 32 La bacchetta magica bagnata 40 II giornale 42 Comprabili ma inutilizzabili 43 L’autore come produttore 39 Novità di storia della letteratura 67 Verbali di esperimenti con la droga 124 IvanBunin 126 Auguste Pinloche, Fourier et le socialisme 128 Franz Kafka 133 [Appendice a Franz Kafka] 161 Curriculum vitae [IV] 164 Quattro storie 168 Arnold Hirsch, Borghesia e barocco nel romanzo tedesco 170 Lawrence Ecker, Lirica d'amore cortese araba, provenzale e tedesca 171 La ballata tedesca 173 II teatro in giardino 176 Hugo Falkenheim, Goethe e Hegel 177 Otto Funke, Filosofia del linguaggio inglese nel tardo xvm secolo 178 Appunti Svendborg estate 1934 VI Indice p. 187 Al minuto 190 Georges Laronze, Le Baron Haussmann 192 Annotazioni non datate su esperimenti con la droga 194 Materiali per un autoritratto 1935 197 Problemi della sociologia del linguaggio 223 Johann Jakob Bachofen 237 11 romanzo da tre soldi di Brecht 246 Dialogo sul Corso 254 La mano fortunata 260 Wilhelm Platz, Charles Renouvier come critico della cultura francese 261 La popolarità come problema 263 Jacques Maritain, Du regime temporei et de la liberté 265 Rastelli racconta... 1936 271 L’opera d'arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica [prima stesura] 304 [Appendice a L'opera d'arte neWepoca della sua riproducibilità tecnica] 320 II narratore 343 [Appendice a 11 narratore] 346 Uomini tedeschi 420 [Appendice a Uomini tedeschi] 429 Lettera da Parigi [I] 441 Lettera da Parigi [II] 452 [Appendice alle lettere da Parigi] 460 Proposte per la sezione della « Zeitschrif t fiir Sozialforschung » riservata alle recensiom 1937 463 Una contemporanea di Fridtjof Nansen 466 Eduard Fuchs, il collezionista e lo storico 503 L’opera da tre soldi 505 Gisèle Freund, La fotografia in Francia nel diciannovesimo secolo 507 Crete de Francesco, Il potere del ciarlatano 51 o Ferdinand Brunot, Histoire de la langue franqaise des origines à 1900 Indice vn p. 514 « Recherches philosophiques » 516 F[élix] Armand e R[ené] Maublanc, Fourier 518 Helmut Anton, Ideak sociale e morak sociak verso la fine del secolo xvn 525 Appendice 547 NoAf 593 Indice dei nomi Prefazione Il sesto volume delle Opere Complete di Walter Benjamin rac­ coglie gli scritti redatti in esilio tra il 1934 e il 1937, in Germania gli anni del consolidamento del Nazionalsocialismo. Hitler si li­ berò degli oppositori interni al partito e prese definitivamente il controllo dell’esercito del Reich nel 1934, con la repressione se­ guita al presunto tentativo di putsch di Rohm. Dopo l’uscita dal­ la Lega delle Nazioni, avvenuta già nel 1933, nel 1934 il governo tedesco disattese anche le limitazioni al riarmo previste dal Trat­ tato di Versailles e nel 1936 occupò il territorio demilitarizzato della Renania. La «grande guerra» cui si mirò da subito era già in via di sperimentazione, con l’aiuto dato ai fascisti italiani nella guerra d’Abissinia e a quelli spagnoli nella guerra civile. A livello di politica interna, a questo faceva riscontro una crescente esclu­ sione degli ebrei dalla vita sociale, ma soprattutto la costruzione e l’ampliamento del sistema dei campi di concentramento. Il fratello di Benjamin, Georg, cosi come quello di Gershom Scholem, Werner, scomparvero per anni nei Lager per essere infine assassinati. Lo stesso Benjamin, pur essendo fuggito in Francia, il paese d’esilio per antonomasia, non potè sottrarsi a quello che da sempre è il de­ stino di quasi tutti gli emigrati: una dolorosa miseria e un isola­ mento estremo. A Parigi, prima di poter occupare una camera am­ mobiliata presso altri emigrati, dovette abitare in alberghi di terza categoria. Poiché aveva giusto quanto gli bastava per sopravvive­ re, era grato della possibilità di trascorrere periodi piuttosto lun­ ghi da Bertolt Brecht in Danimarca o presso la sua ex moj^e in Italia, a San Remo. Dopo la chiusura della «Vossische Zeitung» le pubblicazioni in Germania erano possibili solo sulla «Frankfur­ ter Zeitung» sotto pseudonimo; l’ultima recensione di Benjamin apparve in questa sede nel giugno del 1935.1 suoi tentativi di ac­ cedere alle riviste francesi non ebbero che scarso successo; alcune pubblicazioni svizzere invece, come la «Neue Ziircher Zeitung» e «Der òffentliche Dienst», di quando in quando accettarono suoi X Prefazione contributi. Solo dopo che Benjamin fu progressivamente integra­ to nel lavoro dell’Institut fur Sozialforschung, a sua volta trasfe­ rito all’estero, e i suoi lavori principali cominciarono a uscire sul­ la «Zeitschrift fiir Sozialforschung» la situazione economica mi­ gliorò sensibilmente. Gli anni dell’esilio portarono con sé anche una nuova revisio­ ne delle sue posizioni politiche. Benché alla fine degli anni venti avesse in apparenza scelto definitivamente il fronte dei comuni­ sti, sarebbe risultato ben presto evidente che quella non era una posizione propriamente comoda. Come molti intellettuali di sini­ stra della sua generazione, Benjamin aveva lasciato che fossero l’e­ sistenza del partito comunista in patria e la vicinanza di uno Sta­ to sovietico a rispondere en bloc alla pressante questione della sua identità politica. Con l’avvento del fascismo in Germania e l’ini­ zio dell’emigrazione, Benjamin aveva più che mai bisogno di un rapporto garantito con la realtà politica. Pur con tutte le riserve - in parte anche ampie - che mantenne nei confronti dei rappre­ sentanti del Partito comunista tedesco in esilio e di quelli del Par­ tito comunista francese (con in primo piano le questioni di politi­ ca culturale), per molto tempo fu disposto ad avallare la politica dell’Unione Sovietica. Anche in questo caso si spinse in parte mol­ to in là. I processi di Mosca lo videro per la prima volta in qual­ che modo sgomento. Dopo il primo processo del 1936, contro Zi- nov'ev e Kamenev, Benjamin scrisse a Horkheimer: «Natural­ mente seguo gli eventi in Russia con estrema attenzione. E mi pare di non essere il solo a non sapere più cosa pensare». Alla fine di gennaio del 1937, in un’altra lettera a Horkheimer si legge: «Mi manca ogni chiave di comprensione di quanto sta accadendo nel- l’Unione». Non sembra invece avere quasi pesato il f^tto che sin da principio la pubblicistica del partito comunista si fosse mostrata incredibilmente restia ad accogliere i lavori di Benjamin, che pure cosf evidentemente cercava di fare propri i suoi obiettivi. Persino «Das Wort», rivista pubblicata a Mosca e di cui lo stesso Brecht era codirettore, chiuse le sue colonne 2!^'Opera d'arte nell’epoca del­ la sua riproducibilità tecnica, un saggio importante per lo svilup­ po di un’estetica materialistica. A ragione Adorno ha affermato che solo nella cerchia dell’Institut fùr Sozialforschung Benjamin aveva trovato «qualcosa di quella fusione di autonomia intellet­ tuale e riflessione di un gruppo che probabilmente sognava da sem­ pre». Alla fine anche Benjamin segui il percorso di una forma ete­ rodossa di marxismo, che sapeva di condividere con Horkheimer e Adorno.

See more

The list of books you might like

Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.