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Opera omnia. Dalla conferenza di Cannes alla marcia su Roma (14 gennaio 1922 - 30 ottobre 1922) PDF

618 Pages·1956·11.72 MB·Italian
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OPERA :OMNIA DI · BENITO MUSSOLINI A CURA DI EDOARDO E DUILIO SUSMEL. L A F E•N I C E - F I R E N Z E OPERA OMNIA DI BENITO MUSSOLINI XVIII. . DALLA CONFERENZA DI CANNES ALLA. MARCIA SU ROMA . (14 GENNAIO 1922 - 30 OTTOBRE 1922) LA FENICE- FIRENZE COPYRIGHT 1956 BY LA PJ!NICE - FIRENZE Tutti i diritti di traduzione e di riproduzione (anche di semplici brani, riprodotti a mezzo di radiodiffusione) sono riservati per tutti i paesi, compresi i Regni di Norvegia, Svezia e Olanda. TUTTI I DIRITTI RISERVATI STAMPATO IN ITALlA - PRINTBD IN ITALY AVVERTENZA Il segno ( +) indica omissione. I numeri arabi fra parentesi tonda indicano le pagine alle quali si rimanda per opportuni coÒfronti o per maggiori particolari; i numeri romani fra parentesi tonda indicano i volumi dell'Opera Omnia. I titoli fra parentesi quadra degli scritti e dei discorsi sono stati dati dai curatori perché gli originali ne erano privi. Gli scritti anonimi o non firmati con il nome dell'Autore sono pubblicati in: Scritti e discorsi di Benito Mussolini. Edizio11e Definitiva, vol. Il - Ulrico Hoepli, Milano, 1933, quello contrassegnato con (g); BENITO MussoLINI - Messaggi e proclami. Italia Nuova. Pagine di po litica fascista scelte da Augusto Turati. Volume terzo - Libreria d'Italia, Mi lano, 1929, quelli contrassegnati con (o); G. A. CHIURCO-Storia della rivoluzione fascista (1919-1922), vol. IV Vallecchi, Firenze, ·1929, quello contrassegnato con (p); ·G. A. CHIURCO - Op. cit., vol. V, quello contrassegnato con (p p); ITALO BALBO- Diario· 1922- A. Mondadori, Milano, 1932, quello con trassegnato con ( s). II numero di seguito alle lettere indica la pagin~ del volume nella quale si trova l'attribuzione. Gli scritti anonimi contrassegnati con (r) sono di Benito Mussolini, come ri sulta dagli originali in possesso di Vito Mussolini. (Vedi: Carteggio Arnaldo Benito Mussolini. A cura di DuiLIO· SUSMEL - La Fenice, Firenze, 1954, pagg. 2-3). l. ·XVIII. DALLA . CONFERENZA DI CANNES . ALLA CADUTA DEL PRIMO MINISTERO FACTA (14 GENNAIO 1922 - 20 LUGLIO 1922) Rientrato a Milano (con ogni probabilità il 14 gennaio), Mussolini pubblica Dopo Cannes (5); si occupa di un ordine del giorno votato dal consigliò diret tivo della confederazione generale del lavoro (7); dell'assassinio del fascista pratese Federico Florio e della recrudescenza degli attentati socialcomunisti (lO, 12); dei lavori del consiglio direttivo del p"artito socialista tenutosi a Roma dal 17 al 20 gennaio ( 14); della morte di Benedetto XV avvenuta il 22 gennaio ( 16) (a Benedetto XV succederà Pio XI); redige, nel· primo numero di Gerarchia, una nuova rivista da lui fondata il 25 gennaio, Breve preludio (19) e Il dramma di Cannes (21); scrive sul congresso sindacale fascista che si terrà a Bologna il 7 febbraio (28); sulla campagna iniziata dall'Avanti l per liberare il socialismo bolognese dalle responsabilità dell'eccidio del consigliere comunale Giulio· Gior dani (XVI, 3; 32);-sulla situazione politica italiana alla vigilia della riapertura di Montecitorio, fissata per il 2 febbraio (34); pubblica Verso Genova (29). La mattina del l 0 febbraio giunge a Roma ( 495), dove, in giornata, parte cipa. alla riunione del direttorio e del gruppo· parlamentare fascista ( 495). La sera del 2, concede un'intervista sulla crisi ministeriale iniziatasi nella mattinata colle dimissioni presentate dal gabinetto Bonomi (36) e presiede una riunione dei direttori dei· gruppi parlamentari delle destre nazionali ( 497). Il 3, scrive sulla crisi (39). Il 4, è chiamato a consultazione dal sovrano ( 498), partecipa ad ·una successiva adunanza dei direttori dei gruppi parlamentari delle destre nazionali ( 499) e ad una riunione del direttorio del gruppo parlamentare-fa scista ( 499). Il 6, il re offre l'incarico ufficioso di formare il nuovo gabinetto all'an. De· Nicola, che declinerà il mandato (500). Il 7 e 1'8, Mussolini pubblica due articoli nei quali prosegue nell'esame della crisi ( 41, 43). La mattina deii'B, è presente alla riunione· della direzione del partito nazionale fascista e del diret torio del gruppo parlamentare fascista (500); nel pomeriggio, ha un colloquio con l'on. Orlando, incaricato della composizione del nuovo ministero (501). La mattina del 9, partecipa ad una riunione del gruppo parlamentare fascista e della direzione del partito nazionale fascista (502). Nella stessa mattinata, l'on. Or lando rifiuta l'incarico. Nel tardo pomeriggio, il re respinge· le dimissioni del gabinetto Bonomi ed 'invita lo stesso « a presentarsi sollecitamente alla camera . per incontrare un voto ·che dia modo alla corona di considerare sotto il suo vero aspetto la situazione parlamentare» ( 46). Il 10, Musso lini partecipa ad un con vegno del partito nazionale fascista e della confederazione delle corporazioni ( 505). Il 15, si occupa di una manifestazione inscenata a Genova dai socialisti in occa sione della partenza per la Russia di una nave carica di soccorsi ( 49). Il 16, si riapre la camera dei deputati (51): il governo comunica le decisioni del re e fa le proprie dichiarazioni (506). Il 17, Mussolini parla prima della votazione (53), che segnerà la caduta del ministero· Bonomi (57, 58). Il 20, Musso lini è chiamato ancora a consultazione dal sovrano ( 506). Rientrato a Milano, il 21 si occupa della nuova crisi ( 60). Declinano l'in carico di formare il nuovo ministero, Giolitti il 21 febbraio, De Nicola il 22, Orlando il 23. Finalmente la sera del 23, l'on. Luigi Facta accetta l'offerta e può varare un ministero di concentrazione il 25 (73). Tra il 23 ed il 25 febbraio, Mussolini aveva parlato al termine di· un banchetto offerto dai soci del circolo DALLA CONF. DI CANNES ALLA CADUTA DEL 1° MIN. FACTA 3 rionale fascista Benito Mussolini in occasione dell'inaugurazione dei gagliardetti del circolo stesso (63); scritto sulle quotazioni dei cambi alle borse italiane (64); pubblicato Da che parte va il monda? (66). Nei primi giorni di marzo, Mussolini scrive sulla politica imperiale inglese (76); sull'azione fascista avvenuta a Fiume il 3 marzo, che segna la fine del governo provvisorio di Zanella (79, 82); postilla una lettera di Piero Marsich (84). La sera del 6 marzo, parte alla volta di Berlino; il 7, si ferma a Verona (508). Qui concede un'intervista (88). Da Berlino - dove il 14 è intervistato (98) - manda una serie di articoli al giornale (90, 94, 100, 103). Rientrato a Milano (probabilmente il 17 marzo), si occupa di un processo in corso in Russia contro un gruppo di socialisti rivoluzionari ( 107); della cam pagna antifascista condotta da Il Secolo ( 110) e dall'Avanti! ( 116); del convegno dei fascisti della Lombardia che avrà iuogo a Milano il 26 marzo (112, 114, 125, 127); redige Maschere e volto della Germania (119) e Basta, signor WorowJky (129); premette un« cappello» ad una lettera dei fascisti friulani (115) e ad un articolo di Francesco Meriano (131); ha una vertenza con Cristoforo Baseg gio ( 508); partecipa ad un convegno del" consiglio nazionale del partito fascista (137) e all'inaugurazione dei circoli rionali fascisti Filippo Corridoni (143) e Guglielmo Oberdan (162); scrive sulla carestia russa (133); .sulla conferenza europea che si tiene a Genova dal 9 aprile al 19 maggio ( 145, 148, 156, 169); sul contegno tenuto dai fascisti in occasione della visita fatta a Milano da Vittorio Emanuele III .dal1'11 al 13 aprile (150); su un ordine del giorno votato' il 1° aprile durante un convegno indetto dalla federazione della stampa (153); sul congresso del partito repubblicano italiano tenutosi a Trieste dal 22 al 25 aprile (163); celebra il 21 aprile· (160) e partecipa alle riunioni private indette dai circoli rionali fascisti milanesi per il natale di Roma ( 512). Il 26 aprile, pro nuncia l'orazione funebre per il fascista Ugo Pepe assassinato dai socialcomunisti il 22 (165); il 28, pubblica «Imponderabili» (167); il 30, Stato liberale e vile. ( 172). Nel maggio, scrive sulla celebrazione del 1° maggio (174); sulla politica e i partiti in Italia ( 176); ancora sulla conferenza europea di Genova ( 179, 192); sulla questione dei deputati inferiori ai trent'anni che dovrebberp essere sospesi dalla loro funzione ( 182); sull'atteggiamento antifascista del Il Secolo ( 184); sulle due prime udienze del processo per l'eccidio del «Diana» (XVI, 162) tenutesi alla corte d'assise di Milano il 9 maggio (186); sugli avvenimenti svoltisi a Ferrar~ dal 12 al 15 maggio: il 12, circa cinquantamila lavoratori (in isciopero per ottenere la concessione dei lavori pubblici), provenienti dalla pro vincia, si etano accampati nella città; il 15, Italo Balbo - dopo che il prefetto gli aveva promesso la concessione - ne aveva ordinato la smobilitazione ( 189); sull'atteggiamento che deve assumere il fascismo di fronte agli scioperi econo mici in corso a Milano nella seconda decade di maggio (195); sui fatti accaduti a Roma il 24 maggio (208); sullo sciopero proclamato a Roma in seguito a questi fatti (210); sui colloqui avvenuti a Gardone tra Gabriele d'Annunzio e !'on. Gino Baldesi il 1° aprile e tra Gabriele d'Annunzio e Ludovico D'Aragona il 25 maggio (212); sul movimento fascista (214); invita i fascisti a versare il loro contributo per la costruzione della nuova sede del fascio milanese ( 187); celebra il settimo anniversario dell'intervento (198); redige Il fascismo e i rurali (201); commenta parole pronunciate dal direttore dell'Avanti! (216); pubblica una lettera di Guelfo Civinini (51?>); ha una. vertenza con Mario Missiroli (513). Il 2 giugno è a .Roma, dove concede un'intervista sull'attuale momento poli tico (218) e si occupa dei fatti avvenuti a Bologna tra la fine di maggio ed il 4 OPERA OMNIA DI BENITO MUSSOLINI 2 giugno: il prefetto Mori aveva proibito la circolazione e l'importazione della mano d'opera dei sindacati di .Budrio, Molinella, Medicina, Sesto Imolese; in segno di protesta, il dire.ttorio del fascio bolognese aveva dato le dimissioni e passato i poteri ad un comitato d'azione; il segretario generale del partito nazionale fascista aveva ordinato la mobilitazione di ·tutti i fascisti bolognesi (516); circa sessantamila fascisti emiliani si erano concentrati ·nella città e non avevano acconsentito a !asciarla sino a quando il prefetto non avesse revocato l'ordine; erano avvenuti tumulti, dimostrazioni, conflitti; squadre d'azione· fa sciste avevano devastato l'ente autonomo dei consumi, la centrale degli spacci e alimentari comunali i locali della federazione provinciale dei lavoratori della terra; il governo non aveva acconsentito immediatamente alla richiesta dei fascisti ed il 2 Musso lini ordina la smobilitazione ( 483, 223). . Il 4 giugno; di ritorno a Milano, Mussolini inaugura il primo congresso nazionale delle corporazioni sindacali (225). Dall'8 al 30 giugno, commenta i lavori di questo congresso (228) ed un articolo dell'Avanti! in proposito (234); scrive sul convegno del consiglio nazionale del partito socialista. che si terrà a Roma dall'll al 14 giugno (230, 240,. 242); sulla .discussione dei fatti di Bologna iniziatasi alla camera dei deputati nella tornata del 12 giugno (alla quale è presente) ( 238, 516); sulla posizione assunta dal fascismo italiano di fronte alla questione dei mandati nel Mediterraneo orientale (244); sul già menzionato processo contro un gruppo di socialisti rivoluzionari russi ( 247); sul discorso pronunciato dal senatore Albertini il 17 giugno (250); sull'atteg giamento verso il fascismo del partito popolare (252); sull'assassinio del mi nistro degli esteri tedesco Walter Rathenau avvenuto a Berlino il 24 giugno (256); sul manifesto lanciato dal gruppo dei deputati aderenti all'unione econo mica parlamentare verso la fine di giugno (264); partecipa ad una cerimonia in onore delle «ali fasciste» (237); redige Parole e· debiti (254); Stato, antistato e fascismo (258); la prefazion~ ad un libro di Pietro Gorgolini (232). Il 2 luglio; pubblica Camera e paese (266); il 4, postilla una lettera di Giuseppe Belluzzo. su questo tema (268); il 7, si occupa del congresso della confederazione generale del lavoro tenutosi a Genova dal 3 al 6 luglio (272); 1'8, dellà missione a Londra dell'an. Schanzer ( 274); il 12, redige Si va a destra (276); il 14, Italia e Oriente. La gratitudine dei siriani per l'Italia (279); il 19, Dalle origini (287). Tra il 12 ed il 16 luglio, i fascisti avevano occupato Cremona, dove avevano incendiato la camera del lavoro, la sede del giornale socialista, una tipografia comunista, alcune cooperative, l'appartamento ·del deputato popolare Miglioli, invaso la prefettura. Il 17 luglio, Mussolini ordina la smobilitazione fascista a Cremona ( 485, 286). Tra il 12 ed il 16 luglio, l'occupazione f~scista si era estesa anche a_ Rimini, Andria, yiterbo, Sestri Ponente, Novara, Macerata, Fabriano, Tolentino, Ancona, Fano, Pesaro, Senigallia (282, 284). In Piemonte, nelle Marche ed in Lombardia era stato proclamato lo sciopero generale. In seguito a questi fatti - e particolarmente in seguito a quelli di Cremona - il 19 luglio il ministero Facta si presenta al giudizio della camera dei deputati. In questa occasione, Mussolini pronuncia un discorso (l'ultimo dal banco di deputato) contro la politica· çlel ministero (289), che, nello stesso giorno, cade (293). La mattìna del 20, MussoÌini presiede a Roma, nella sede del partito nazionale fascista, una riuniQne della direzione del partito e del gruppo parlamentare. Nel pomeriggio dello stesso giorno, l'on. Facta comunica alla camera dei deputati e al senato che, in seguito al voto contrario del 19 luglio, il ministero ha presentato le dimissioni al re, il quale si è riservato di deliberare. DOPO CANNES Lloyd George, nel suo discorso iniziale di Cannes, aveva detto te· stualmente :' «Per parte mia dichiaro che l'impotenza delle grandi nazioni a ricostruire l'Europa mi. pare manifesta~ione assai più temibile pel nostro prestigio della propaganda bolscevica». Briand, nel suo discorso alla Camera francese, ha dichiarato: « Se ci si accontenta sempre di parlare di pace senza avere il coraggio di prendere le misure per attuarla, i popoli possono attendere ancora a lungo prima di ottenerla ». Questi due periodi stanno a dimostrare che i due premiers di Francia e d'Inghilterra agivano oramai sullo stesso terreno e con quasi identica mentalità. Mentre, però, l'opinione pubblica inglese condivide ad enorme maggioranza i punti di vista di Lloyd Georgè, la Camera francese, di origine demencista, è, o sembra, ancora lontana da questo stato d'animo di transazione ·e di riconciliazione europea. · La tragedia è che non si tratta soltanto di sistemare imponenti in teressi di ordine economico e politico; si tratta di armonizzare due men talità diverse: l'anglosassone e la francese. lì più facile trovare l'accordo relativo alle cifre dell'indennità che l'accordo fra diversi stati d'animo. D'altra parte tra la situazione della Francia e quella dell'Inghilterra v'è una differenza profonda. Entrambe soffrono per il caroviveri e per il ristagno degli affari; ma la situazione sociale interna francese, con una cifra irrisoria di disoccupati, è molto meno preoccupante della situa zione interna inglese, con .. due milioni di disoccupati. Sono costoro che turbano in modo particolare i piani di Lloyd George. Gli inglesi - mal grado la guerra e le incursioni degli « Zeppelin » su Londra ..:__ hanno già smesso di odiare la Germania. Non ci tengono ad avere i suoi ipotetici milioni e meno ancoi:a ad avere le sue merci. Il bilancio dello Stato in Inghilterra è assestato; in Francia no. Ragione per cui ·- vedi rap porto Lasteyrie - si conta sull'oro del Reno. Il punto nero pel bilancio inglese è costih.lito dal sussidio ai disoc-

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