ebook img

Opera omnia. Dal Piave al convegno di Roma (30 ottobre 1917 - 12 aprile 1918) PDF

473 Pages·1952·7.14 MB·Italian
Save to my drive
Quick download
Download
Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.

Preview Opera omnia. Dal Piave al convegno di Roma (30 ottobre 1917 - 12 aprile 1918)

OPERA OMNIA DI BENITO MUSSOLINI A CURA DI EDOARDO E DUILIO SUSMEL LA FENICE - FIRENZE OPERA OMNIA DI BENITO MUSSOLINI x. DAL PIAVE AL CONVEGNO DI ROMA (30 OTTOBRE 1917 - 12 APRILE 1918)- LA FENICE - FIRENZE COPYRIGHT. 1952 BY LA FENICE - FIRENZE Tutti i diritti di traduzione e di riproduzione (anche di semplici brani, riprodotti a mezzo di radiodiffusione) sono riservati per tutti l paesi, compresi i Regni di Norvegia, Svezia e Olanda. TUTTI I DIRITTI RISERVATI STAMPATO IN ITALIA- PRINTED IN ITALY AVVERTENZE n segno ( +) indica omissione. I numeri arabi fra parentesi tonda indicano le pagine alle quali si rimanda per opportuni confronti o per maggiori particolari; i numeri romani fra paren tesi tonda indicano i volumi dell'Opera Omnia. Le note contrassegnate con numeri arabi sono riportate dagli originali; quelle con asterischi sono dei curatori. I titoli fra parentesi quadra degli scritti e dei discorsi sono stati dati dai curatori perché gli originali ne erano privi. Gli scritti anonimi contrassegnati con (l) sono attribuiti a Benito Mus solini da Giuseppe De Falco (vedi vol. IX, pag. VI). DAL PIAVE AL MESSAGGIO DI WILSON (30 OTTOBRE 1917 - 11 GENNAIO 1918) Dal 30 ottobre 1917 all' 11 gennaio 1918, Mussolini tiene due discorsi ( 69, 98) e redige quasi quotidianamente articoli, in alcuni dei quali richiede: a) una comunicazione del governo che dia la cronistoria della settimana 24 ottobre-l novembre 1917 e che richiami tutti i cittadini all'adempimento del proprio dovere (33, 50, 86); b) un piano di ·mobilitazione civile di uomini e donne e la chiusura di tutti i luoghi di divertimento (36, 102); c) un appello alla nazione per la costituzione di un'armata di volontari che potrebbe raccogliere gli elementi fra i giovani delle classi 19Q0-1901 e fra gli uomini dai quarantaquattro ai cinquant'anni (28, 39); d) l'arresto e l'internamento dei sudditi nemici residenti in Italia e la confisca dei loro beni mobili ed immobili per costituire un fondo pro combattenti e famiglie dei combattenti (17, 32, 105, 124, 158, 175, 210). In altri articoli, Mussolini contemporaneamente rincuora la nazione (14, 29); invoca la disciplina all'interno ( 44, 71) e l'intervento del Giappone per salvare la Russia (dove in seguito al conflitto tra il governo provvisorio e il comitato rivoluzionario del Sovièt il 9 novembre si era costituito un governo con Lenin presidente del commissariato del popolo) da una completa invasione tedesca ( 41); commenta un articolo di Arturo Labriola (55), un'intervista concessa dall' on. Nitti al Corriere della Sera (92), un'intervista concessa dall'on, Orlando ad un giornale francese ( 121) e la notizia che il governatore militare di Parigi ha chiesto l'autorizzazione a procedere, per cospirazione contro lo stato, avverso il deputato Caillaux, ex-presidente del consiglio ( 134); si occupa della sottoscrizione a favore de Il Popolo d'Italia (120, 133, 189); scrive sulle cause, le conseguenze e gli sviluppi dell'offensiva austro-tedesca ( 5, 8, 18, 20); sulla soluzione della crisi ministeriale (IX, 155): il 30 ottobre il nuovo ministero è formato dall'an. Vittorio Emanuele Orlando con uomini di tutti i partiti, tranne i socialisti uffi ciali ( 11); sul movimento plebiscitario delle maestranze industriali italiane contro l'invasore (23); sull'attacco austriaco nel Trentino del 4 novembre (26); sul proclama di Vittorio Emanuele III diffuso il 10 novembre ( 45); sulla riapertura della camera dei deputati ( I4 novembre) ( 48) e sui discorsi pronunciati in questa circostanza (52); su un discorso tenuto da Lloyd George a Parigi (58); sull'andata al potere in Francia di Giorgio Clemenceau (16 novembre) (61, 73); su un progetto di legge proposto dall' on. Ettore Ciccotti ( 67); sulla nostra situazione politica e militare (64, 75, 80, 83); sul problema dei profughi (89); sulle proposte di lord Lansdowne per porre Ene alia guerra (95); sul discorso pronunciato dal ministro degli esteri germanico dinnanzi alla commissione del bilancio del Reichstag il 30 novembre ( 107); sulle conseguenze_ dell'armistizio firmato fra gli eserciti tedesco e russo sulla linea dalla riva meridionale del Pripet al sud della Lipa ( 1 dicembre) ( ll1); sul contributo dell'America alla guerra ( 114); DAL PIAVE AL MESSAGGIO DI WILSON 3 contro eventuali commissioni parlamentari di controllo e contro eventuali riunioni della camera dei deputati in comitato segreto ( 117, 130); sulla proclamazione della zona di guerra estesa a tutta la valle del Po ( 124); sulla dichiarazione di guerra degli Stati Uniti all'Austria-Ungheria (7 dicembre) (127); sulla delibe razione della camera dei deputati (approvata nella tornata del 14 dicembre - riaperiura- con voti 274 contro 65) di riunirsi in comitato segreto (137, 143); sull'« aristocrazia del domani :. la trincerocrazia » ( 140); sulla costituzione del « fascio di difesa nazionale » formato da un centinaio di deputati e sorto in con trapposto all'« unione parlamentare>> (146); sull'armistizio firmato a Brest-Litovsk per tutti i fronti russi sino al 14 gennaio 1918 (15 dicembre) (149); sul miglioramento della razione viveri ai soldati (152); sulle manovre dell'« unione parlamentare» (154); sulla necessità di nominare un· generalissimo che assuma la direzione delle operazioni militari della quadruplice intesa (157); sul discorso pronunciato il 21 dicembre dall'an. socialista Oddino Morgari a Montecitorio (161), dove, dopo due settimane di agitate sedute pubbliche e private, il 22 dicembre l'on. Orlando pronuncia un discorso (approvato con voti 345 contro 50) nel quale invoca la più energica resistenza ad oltranza a fianco degli alleati ( 164); sui risultati dei postulati (166); sul discorso tenuto alle truppe da Guglielmo II sul fronte di V~dun (172) e su uno del deputato francese Moutet (179); sui principali avvenimenti del 1917 ( 182); sulle dichiarazioni fatte a Brest-Litovsk dal conte Czernin a nome degli imperi centrali il 26 dicembre ( 185); sul bom bardamento di Padova effettuato da velivoli austriaci nelle notti del 28 e 29 dicembre ( 188); sul discorso pronunciato il 31 dicembre dall' on. Orlando al Senato che vota all'unanimità un ordine del giorno di fiducia nel ministero (191); su un messaggio indirizzato dall'an. Orlando a Lloyd George (194); sul quinto prestito nazionale di guerra ( 197); sulla politica interna italiana ( 199); sugli avvenimenti russi del 3-6 gennaio 1918: proposta del governo massimalista agli imperi centrali di continuare i negoziati a Stoccolma (la proposta è respinta); rifiuto russo alle proposte austro-tedesche; il termine posto dai tedeschi per l'adesione degli altri belligeranti ai negoziati di pace russo-tedeschi scade senza .che sia presentata alcuna dichiarazione di adesione (202); sul discorso pronun ciato il 6 gennaio 1918 ai sindacati operai inglesi da Lloyd George (204, 207); sui fini di guerra dei neutralisti italiani (212); infine sul discorso pronunciato 1'8 gennaio dal presidente Wilson al congresso degli Stati Uniti, discorso che precisa gli scopi di guerra degli alleati, conferma le condizioni di pace proposte da Lloyd George e determina in quattordici punti il programma della pace mon diale (215). NELLA Più DURA IPOTESI (. ... censura]. L'offensiva austro-tedesca è prodotta dalla inazione russa. L'inefficacia totale della Russia dal punto di vista militare : ecco la causa del successo austro-tedesco. La Germania, sicura ad oriente, si volge ancora una volta verso occidente a cercarvi disperatamente la soluzione .della sua guerra. Contro le linee russe, o piuttosto a vigilare la Russia, bastano poche divisioni di vecchi territoriali. La Germania sembra avere rinunciato ad avanzare in oriente, semplicemente perché lo spazio non si vince, anche quando non è difeso, e perché la pace, anche separata, non si ottiene e non si firma che fra i poteri legalmente costituiti, politicamente e storicamente responsabili. La R.ussia non è più uno Stato. È un caos. Il Governo, ancora e sempre provvisorio, «mobilita» l'esercito, non già per ritentare la prova contro i tedeschi, ma semplicemente per reprimere l'anarchia all'interno. E poiché l'esercito stesso è nelle sue masse profonde squisitamente anarchico e leninizzato,. i risultati di questa misura di Kerensky si possono facilmente prevedere. Ci sarebbe argomento di ironia, se i tempi fossero meno tragici. Ora, l'offensiva austro-tedesca che minaccia l'Italia - e con l'Ita lia tutta la Quadruplice Intesa - pone sul tappeto il problema russo. Passata l'ora più critica bisognerà affrontare questo problema. Bisognerà domandar.si se una Russia fedele agli Alleati esista ancora, e, in subordine, se questa fedeltà potrà esprimersi in forma concreta, in aiuti militari, o in altre manifestazioni d'ordine equivoco o sub dolo, come l'annunciata passeggiata a Londra e a Parigi dei soci del Sovièt. - · . Bisognerà ricordarsi, in terzo luogo, se, perdurando ed imper versando ancora il sovietismo a Pietrogrado, la Quadruplice Intesa non abbia altre carte militari e politiche da mettere risolutamente e immediatamente nel giuoco, per fiaccare la Germania. Ma intanto, mentre in Russia continua la grottesca accademia massimalista, tocca _a noi l'onore e l'onere grave di respingere il nuovo assalto austro-tedesco, i cui moventi e obiettivi di ordine

See more

The list of books you might like

Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.