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Olympia Giuliano-Dalmata PDF

752 Pages·2002·98.7 MB·Italian
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CDU 79(~50):79.07 l (497 .4/.5 lstria/Fiume/Dalmazia) ISSN 0353-330 l COLLANA DEGLI ATri CENTRO DI RICERCHE STORICHE DI ROVIGNO EXTRA SERIE N. 4 ALBERTO ZANETTI LORENZETTI OLYMPIA GIULIANO· DALMATA La nascita dell'educazione fisica degli sport e dell'atletica leggera. La storia delle discipline olimpiche ed i campioni d'Istria, Fiume e Dalmazia nel movimento sportivo italiano UNIONE ITALIANA -FIUME UNIVERSITÀ POPOLARE DI TRIESTE lA ROliVIO STORICO DELL'ATLHICA ITALIANA BRUNO BONOMElll ROVIGNO-TRIESTE 2002 COLLANA DEGLI AlTI-EXTRA SERIE-Cent. Ric. Stor. Rovigno, n. 4, p.l-756, Rovigno-Trieste 2002 CENTRO DI RICERCHE STORICHE - ROVIGNO UNIONE ITALIANA -FIUME UNIVERSITÀ POPOLARE DI TRIESTE REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Piazza Matteotti 13, Rovigno (Croazia), tel. (052) 811-133, fax (052) 815-786 Indirizzo Internet: www.crsrv.org -e-mail: [email protected] COMITATO DI REDAZIONE ARDUlNO AGNELLI, Trieste EGIDIO lvETJC, Rovigno Euo APIH, Trieste LUCIANO LAGO, Trieste MARINO BUDICTN, Rovigno ANTONIO PAULETICH, Rovigno Gruuo CERVANl, Trieste MARINO PREDONZANl, Trieste FRANCO CREVATIN, Trieste ALESSIO RADOSSI, Rovigno GIUSEPPE Cuscno, Trieste GIOVANNI RADOSSI, Rovigno ANITA FORLANl, Dignano FULVIO SALIMBENI, Trieste FRANCO STENER, Muggia REDATTORE MARINO BUDICIN, Rovigno DIRETTORI RESPONSABILI LUCIANO LAGO, Trieste GIOVANNI RADOSSI, Rovigno Progetto grafico: MARTINO GEREVINI Finito di stampare nel mese di giugno 2002 nella tipografia Villaggio del fanciullo -Opicina -Trieste 2002 -Tutti i diritti d'autore e grafici appartengono al Centro di Ricerche storiche di Rovigno e all'ASAI, nessuno escluso. A. ZANETII LORENZETII, Olympia Giuliano-Dalmata, Collana degli Atti-Extra Serie, n. 4, 2002, p. 1-756 5 INDICE Premessa . pag. 7 Prefazione . « 9 Introduzione. . « l l I Omaggio a Gregorio Draghicchio e Silvano Abbà. . . ... . .. . . « 15 1-A Gregorio Draghicchio, il ginnasiarca. . . . . . . . . . . . . ... . . « 16 1-B Silvano Abbà, l'eroe atleta . . ...... . .. ..... . « 26 Il L'attività sportiva in Istria, Fiume, Quarnaro e Dalmazia. Lo sviluppo locale dalle origini alla Grande Guerra.. . ..... . . << 35 11-A Sport e patriottismo. . .... . . . « 36 Il-B Alpinismo, biciclette e carte geografiche. « 47 II-C Cronologia della nascita e dell'evoluzione dello sport e dell'educazione fisica. « 57 Il-D 11 Diario Sportivo dell'Istria « 89 Il-D l Abbazia .. « 89 II-D 2 Buie . . ..... . « 90 li-D 3 Capodistria ..... ......... . . « 90 II-D 4 Montana ...... ...... .... . « 99 II-D 5 Parenzo. . . . . . . . . . ...... . « 99 II-D 6 Egidio Greco ... .... . ... . . .. .. .... . . . « 121 II-D 7 Pirano. . .... . .. . . ... .. . .. . . . « 122 II-D 8 Pisino . . ..... . .. . . . . . ... .. . . . . . . « 127 II-D 9 Pola . . . . . . . . .... . .... . . . « 129 II-D l O Rovigno. . . .. . . .. ... . . . « 139 II-D Il Yolosca . . . . . . . . . .. .. . . « 141 II-E Il Diario Sportivo di Fiume e del Quarnaro . . ... .. . . « 142 II-E l Fiume . . ........ . « 142 II-E 2 Lussino . « 153 ll-F Il Diario Sportivo della Dalmazia . « 154 II-F l Spalato . « 154 II-F 2 Sebenico ............. . . « 156 Il-F 3 Ragusa . « 157 ll-F 4 Traù « 157 ll-F 5 Zara . « 157 III Dallo sport sotto il tricolore italiano a oggi. I successi ed il Diario dell'atletica « 179 III-A La rinascita degli sport dopo la Grande Guerra . « 180 III-A l 1918. « 180 III-A 2 1919. « 182 lll-A 3 1920. « 191 III-A 4 1921. « 197 III-A 5 1922. « 205 Ill-B Dalla prima medaglia olimpica alla politica sportiva fascista. « 219 III-B l 1923. « 219 lll-B 2 1924. « 234 lll-B 3 1925 ... .. . . « 245 III-B 4 1926. « 254 III-B 5 1927. . ............... . « 261 III-C L'oro di Isola e l'argento di Capodistria. « 269 III-C l 1928. . .... . . . . ..... .. . « 269 III-C 2 1929. . . ... .. .. ... .. .. . . . . « 280 III-C 3 1930. . ... .. . « 289 III-C 4 1931. « 299 III-C 5 1932. « 307 6 A. ZANETTI LORENZETTI, Olympia Giuliano-Dalmata, Collana degli Atti -Extra Serie, n. 4, 2002, p. 1-756 III-D I successi nello sport di regime ed i memorabili giorni di Berlino .. pag. 316 III-D l 1933. « 316 III-D 2 1934. << 325 III-D 3 1935. << 341 III-D 4 1936. << 356 lll-E Una nuova generazione di campioni: dal "Balilla di Zara" ai giganti della vela << 375 III-E l 1937. << 375 III-E 2 1938. << 395 III-E3 1939. << 417 III-F I venti di guerra non frenano l'ascesa dei giovani. << 437 III-Fl 1940. << 437 Ill-F 2 1941. << 459 lll-F 3 1942. << 478 lll-G Dal crollo del fascismo alla diaspora. << 498 III-G l 1943. << 498 III-G 2 1944. << 510 III-G 3 1945 ....... . << 516 III-G 4 1946. << 520 lll-G 5 1947 .. << 527 III-H Dal dopoguerra ai nostri giorni << 531 III-l Lo sport nell'Unione Italiana e la partecipazione di ragazzi delle scuole italiane dell'lstria e di Fiume ai Campionati sportivi studenteschi d'Italia (a cura di Marino Budicin) . << 537 IV I profili dei campioni << 543 IV-A Automobilismo . << 544 I V-B Calcio. . .... . . << 544 IV-C Canottaggio . . .. .. .. . << 549 lV-D Disabili . . ..... . . << 564 IV-E Ginnastica . . . . . .. .. ... . . << 565 IV-F Hockey a rotelle << 565 IV-G Hockey su prato ... . .. . . . .. . .. . . << 565 IV-H Motonautica. << 565 IV-l Nuoto . << 566 IV-L Pallacanestro. << 587 IV-M Pallamano . << 600 IV-N Pallavolo . << 601 IV-O Pattinaggio a rotelle . << 601 IV-P Pentathlon moderno . << 602 IV-Q Pugilato. << 603 IV-R Rugby << 610 IV-S Scherma << 610 IV-T Sci Nautico ....... . . << 610 IV-U Sport Subacquei << 612 IV-V Tennis. << 612 IV-X Tennis da tavolo << 619 IV-Y Tiro a volo ... << 620 IV-Z Vela . << 620 V I profili dell'atletica leggera. << 631 V-A Femminili ........ . . . . .. .. .. . . << 632 V-B Maschili << 645 Appendici ...... . . << 717 Bibliografia << 744 A. ZANETII LORENZETII, Olympia Giuliano-Dalmata, Collana degli Atti-Extra Serie, n. 4, 2002, p. 1-756 7 PREMESSA Lo sport è un linguaggio universale. Ha attraversato i tempi e ogni giorno attraversa i continenti mettendo a con fronto persone di tutte le età e di tutte le razze. Lo stesso termine sport ha il medesimo incontestabile significato in qualsiasi linguaggio. Se lo sport conserva questa sua universalità, esso non rinnega la capacità di rappresentare le singole entità che lo compongono. Lo sport è lo strumento attraverso il quale l'uomo misura la propria capacità di miglioramento, ma è anche il mezzo attraverso il quale l'uomo esprime questo desiderio di perfezionarsi. L'insieme delle forme di espressione di un popolo sono parte della cultura di quest'ultimo. Così che, infine, la cultura tende ad influenzare e a caratterizzarsi attraverso i suoi modi di espressione. La natura e lo spirito delle popolazioni giuliano-dalmate hanno trovato for midabile sorta di espressione attraverso lo sport, in un periodo, anche travagliato, che ha caratterizzato alcune fasi del secolo appena terminato. Attraverso la storia dello sport istriano e dalmata, e dei suoi incomparabili atleti si possono ricostruire oltre cento anni di storia difficile e tormentata, di un territorio posto all'incrocio e quindi a contatto con altre realtà etniche e politiche. Questa raccolta del dott. Zanetti Lorenzetti ha il merito di rievocare e quindi conservare alla nostra memoria i fatti salienti della storia sportiva di questa Regio ne, scritta da atleti di valore che hanno saputo trasferire, anche in altri settori della vita sociale, il desiderio di affermazione propria e della loro terra. Mi congratulo, per questo, con l'autore dell'opera al quale dobbiamo gratitu dine per l'encomiabile impegno profuso. Il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano Giovanni Petrucci A. ZANEITI LORENZEITI, Olympia Giuliano-Dalmata, Collana degli Atti-Extra Serie, n. 4, 2002, p. 1-756 9 PREFAZIONE L'opera di Zanetti Lorenzetti era necessaria per conoscere a fondo e nei particolari il ruolo che la regione giuliano-dalmata ha contribuito a dare allo sport italiano. Nessuno potrà non riconoscere le grandi qualità morali, atletiche e sportive di queste genti che madre natura, le esigenze di vita, e gli incontri di diverse morfologie hanno ritemprato così da creare atleti adatti allo sport. Da quando finì la dominazione austriaca, gli atleti giuliano-dalmati furono sempre protagonisti nelle vicende agonistiche italiane, e le pagine di questo libro ne sono l'inconfutabile prova. E non va dimenticato che dal1920 all976 atleti d'Istria, Fiume e Dalmazia sono sempre stati chiamati a rappresentare l'Italia nella più prestigiosa delle mani festazioni sportive, i Giochi Olimpici. Ed è ancora più motivo di orgoglio ricorda re che dalle Olimpiadi di Parigi del 1924 fino ai Giochi di Tokio del 1964 gli az zurri di queste terre hanno sempre vinto almeno una medaglia. Il paese dove sono nato, Isola d'Istria, forse può vantare un piccolo record. Al lora vi vivevano seimila abitanti. Nel 1928, però, la società remiera Pullino vinceva ad Amsterdam la medaglia olimpica del quattro con timoniere. Trentadue anni dopo un altro figlio di quel paese guadagnava lo stesso alloro nel pugilato. Ai tempi nostri continua a mietere successi nella vela d'altura nelle varie classi un nipote di Isola, Vascotto, con già dieci titoli mondiali. Tante vittorie così importanti possono rendere orgogliosi gli abitanti di un così piccolo paese, che co stituiscono una radice ormai trapiantata in posti diversi, ma sempre in grado di creare campioni, per quel gene prezioso inserito nel ceppo genealogico degli avi. Auspico che tutto ciò possa contunuare anche in quella terra così ricca di sto ria e con un passato glorioso, confortato anche dall'esempio della gloriosa Pullino, che dopo varie vicissitudini è tornata in terra d'Istria, a Muggia, riuscendo con ca parbietà a portare nuovamente al traguardo della maglia azzurra i suoi atleti, ed a far risalire sul gradino più alto del podio dei Campionati italiani un proprio armo femminile. So esserci una proficua collaborazione fra le strutture sportive italiane e le scuole della nostra madre-lingua per tenere vivo ed attivo quel ceppo che ha sa puto dare tanta gloria attraverso lo sport. Nino Benvenuti A. ZANEITI LORENZEITI, Olympia Giuliano-Dalmata, Collana degli Atti-Extra Serie, n. 4, 2002, p. 1-756 Il INTRODUZIONE "Ma perché fai una ricerca proprio sul!' !stria e la Dalmazia?" Credo che questa sia stata la domanda che mi è stata fatta più frequentemente in questi ulti mi anni (seconda solo, per evidenti motivi professionali, a "dottore, mi prova la pressione?"). L'iniziativa ha incuriosito sia gli istriani che i colleghi dell' ASAI: il sottoscritto, bresciano di Corvione di sangue cremonese (papà di Ostiano, mamma di Pizzighettone, il paese del ciclista Tano Belloni e del quattrocentista Mario Fraschini) che c'entra con quei posti? In fin dei conti l'unica relazione con le terre irredente era il nome che il nonno adottivo Ettore Mettica aveva dato a cinque campi della cascina Camilla. La Camilla era chiamata "la cascina dell'aeroplano" perché mentre era in costruzione e le sue terre venivano bonificate (siamo all'inizio degli anni Dieci dello scorso secolo) era in continuazione sorvolata, essendo evidentemente per i piloti un punto di riferimento, dagli aerei che partivano dalla brughiera di Monti chiari, sede del primo meeting aviatorio italiano che diede il battesimo del volo a Gabriele D'Annunzio. I campi erano stati battezzati Trento, Trieste, Pola, !stria e Dalmazia. Mancava Fiume, ma in qualche modo vi avrebbe rimediato il vate una decina di anni dopo. Ma torniamo alla domanda iniziale. Perché una ricerca sullo sport di queste terre? Perché, non essendo più italiane, sono le zone più a rischio di perdere fon ti di informazione di parte della propria storia dello sport. E per fonti di informa zione s'intende sia il materiale stampato che la memoria storica delle persone. Dato che fra gli scopi d eli' ASAI si trova il proposito di "promuovere e favorire la ricerca e la raccolta di ogni notizia, risultato, dato e materiale (programmi gare, manifesti, fotografie, risultati, ecc.) di qualunque tipo e genere inerenti la storia dell'atletica leggera italiana, di eseguire la pubblicazione eventuale del materiale raccolto, di permetterne l'eventuale diffusione nei modi ritenuti più opportuni, onde mettere a disposizione di tutti gli interessati i risultati del pro prio operato" è giusto che una delle prime ricerche di questa associazione sia ri volta all'attività sportiva praticata dagli atleti giuliano-dalmati. Il contatto con l'ambiente non poteva che avvenire in concomitanza con le vacanze estive, durante le quali il Centro di Ricerche Storiche di Rovigno d'l stria e la Biblioteca Scientifica di Pola erano frequentate con pari interesse delle mete turistiche di queste magnifiche terre. La quantità di dati che venivano rac colti, e la mancanza di un'opera che fornisse un panorama generale dell'evolu zione di tutto lo sport giuliano-dalmata ha dato l'idea di estendere il lavoro a tut- 12 A. ZANETII LORENZETII, Olympia Giuliano-Dalmata, Collana degli Arri-Extra Serie, n. 4, 2002, p. 1-756 te le attività sportive fino alla Grande Guerra, grazie anche agli stimoli che pro venivano dal Centro diretto dal prof. Giovanni Radossi. Alle notizie di !stria, Fiume e Dalmazia sono stati aggiunti anche alcuni ap punti della storia sportiva triestina, data l'evidente importanza che questa città ha rivestito, anche in campo sportivo, per la confinante !stria. Inoltre, per poter avere una più ampia panoramica, sono stati inseriti i più importanti riferimenti riguardanti la nascita e la crescita dello sport, e lo sviluppo dell'Educazione fisi ca in Italia e nell'Impero Austro-ungarico. Naturalmente, anche in questa ricostruzione storica sono stati presi in con siderazione i criteri per distinguere una prova sportiva da una gara di una sagra di paese o di qualsiasi altra attività che comprendesse la presenza contempora nea di azione motoria, destrezza ed agonismo. E' bene quindi ricordare che il momento fondamentale nella nascita dello sport nel diciannovesimo secolo è la sua strutturazione, cioè la fondazione di società sportive organizzate ed operanti in modelli e con regolamenti nazionalmente e talvolta internazionalmente codifi cati, dotate di statuto ed affiliate a federazioni sportive. Quindi la presenza dell'agonismo non è criterio sufficiente per definire "sportivo" qualsiasi evento, anche se alcune prove organizzate in fiere di paese od a contorno di importanti manifestazioni hanno un indubbio interesse. In !stria e Dalmazia non manca documentazione su antichi "giochi" che avevano un evi dente carattere agonistico. Ne sono un esempio il "tiro al tavolazzo" che aveva luogo a Castagna, borgo presso Ponte Porton, nel '700; il palio disputato sui pra ti di Sicciole durante la festa di Sant'Odorico; le corse di cavalli che si organiz zavano il giorno della sagra di S. Eufemia e sul percorso Valdibora- Piazza del la Riva durante i primi due giorni delle rogazioni a Rovigno. Significativa è l'e sistenza a Parenzo di uno scoglio detto "della regata", mentre è documentata at tività di regata a Zara prima della fondazione della Società dei Canottieri Dal mazia, oltre alla pratica del "giuoco del calcio". Ben descritta è la regata che ebbe luogo il 29 giugno 1754 a Capodistria "gra zie alla generosità del podestà Piero Dolfin" con concorrenti maschili e femminili provenienti da Pirano, Isola, Muggia e Capodistria .. All'avvenimento fu data notevo le importanza per la partecipazione di pubblico e di autorità venute ad assistere alla manifestazione. All'annuncio della presenza del Comandante di Trieste fu decisa la risistemazione delle strade, ma all'ultimo momento l'illustre ospite decise di rag giungere Capodistria non via terra ma per mare. Entrambe le regate, maschile e fem minile, furono vinte da equipaggi di Capodistria davanti ai concorrenti di Pirano. La visita di personalità è stata spesso l'occasione per lo svolgimento di ma nifestazioni: la presenza a Trieste dell'imperatore Francesco I d'Austria fu moti vo per organizzare il 13 giugno 1832 una regata di donne di Muggia. I festeggiamenti del 4 ottobre 1832 a Zara per l'apertura della strada di collegamento fra la Dalmazia e la Croazia compresero lo svolgimento di corse A. ZANElTI LORENZETIJ, Olympia Giuliano-Dalmata, Collana degli Atti-Extra Serie, n. 4, 2002, p. 1-756 13 di uomini e di ragazze, una cuccagna per marinai, il getto della pietra ed il gioco d eli' oca. Fatta questa premessa, dobbiamo anche rilevare che la concezione dello sport e dell'educazione fisica nel periodo a cavallo fra la fine del 1800 e l'inizio del 1900 aveva alcune differenze rispetto all'attuale. Erano considerate attività di questo tipo a pieno titolo non solo le gare ed i concorsi, ma anche le passeggiate, l'escursionismo ed il turismo. Se ne ha conferma dall'ampio spazio che i giorna li sportivi de li' epoca riservavano, oltre a quanto era svolto in seno alle società sportive, anche a ciò che era organizzato da associazioni quali il Touring Club Ciclistico Italiano, il Fortior e l'Audax. Un importante esempio è costituito dal l'elenco degli invitati ad una riunione organizzata dall'Istituto Nazionale per l'incremento dell'Educazione Fisica il 7 novembre 1909: furono convocati rap presentanti di ginnastica, scherma, tiro, ciclismo, nuoto, canottaggio, calcio, po dismo ed atletica, ma anche del Touring Club Italiano, d eli' Audax ciclistico e del Club Alpino Italiano. Nella parte della ricerca che va dal primo dopoguerra fino all'esodo si trova più evidente la motivazione iniziale del lavoro, cioè la ricostruzione della storia del l'atletica leggera, ma gli altri sport non sono stati trascurati: in ciascun anno il diario dell'atletica è preceduto da un sunto generale riguardante tutte le discipline sportive, ed in un'apposita sezione sono stati ricostruiti i profili dei principali campioni. L'inserimento in questa lista di atleti comportava il soddisfacimento di en trambi questi criteri: l) Nascita in !stria (considerando il territorio che ha confine superiore dalla valle della Rosandra a Erpelle-Cosina, seguendo poi il solco del Castelnovano) o Dalmazia, oppure aver vissuto infanzia ed adolescenza in queste terre; aver svolto una significativa attività agonistica in favore di società istriane o dalmate. 2) Vittoria di un titolo italiano assoluto, europeo o mondiale, od aver vestito la maglia della Nazionale italiana assoluta (comprendendo le presenze alle Olimpiadi, ai Campionati mondiali ed europei, ai Giochi del Mediterraneo) oppure aver stabilito un primato nazionale, europeo o mondiale. Per quasi tutte le specialità sportive si è proceduto alla creazione della scheda personale de li' atleta, ma si è preferito riservare un trattamento a parte al canottaggio ed alla vela: i molteplici e magnifici risultati conseguiti dagli atleti e dalle società giuliano-dalmate in queste specialità sono stati riassunti per mag gior chiarezza secondo un criterio cronologico. Per la selezione dei profili di quanti hanno praticato l'atletica leggera, se guendo gli iniziali propositi dell'Archivio Storico, oltre ai criteri di scelta previ sti per gli altri sport si è voluto tener conto anche del valore tecnico delle presta zioni degli atleti e delle vittorie in importanti manifestazioni di livello nazionale, anche giovanili.

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