A cinque anni dalla morte, David Foster Wallace rimane una figura centrale della cultura contemporanea per la capacità di raccontarne i nodi irrisolti e le ambizioni, i sogni e gli incubi. Raccontarli, certo, ma anche incarnarli in una vita intensa, percorsa e scossa dall'esaltazione creativa quanto dai fantasmi della depressione e della solitudine. Attingendo ai materiali conservati presso l'università di Austin e a testimonianze dirette di amici, parenti e colleghi scrittori, D. T. Max ricostruisce il percorso intellettuale e umano di DFW, i rapporti con i padri letterari, la vicenda clinica e la dimensione pubblica. Guidato dalla volontà di capire e analizzare le radici, le ragioni, i meccanismi di una mente geniale e complessa, fragile e dolce. «DFW mi manca, sí, mi manca il suo essere-nel-mondo, quindi escogito dei modi per averlo vicino, e l'ultimo che mi si è offerto è questa biografia». Paolo Giordano «Un ritratto dell'artista da giovane, di grande potenza e impatto emotivo». Michiko Kakutani, «The New York Times» *** «Un libro che ha alla base una seria ricerca e grande senso di solidarietà. Una lettura dolorosissima». Dave Eggers
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