UNIVERSITY OF CALIFORNIA MEDICAL CENTER LIBRARY SAN FRANCISCO Piano dell'opera: RENATO BIASUTTI RAZZE POPOLI LE E I DELLA TERRA Quattro volumi di complessive pagine 3000 circa, con ricche illustrazioni nel testo e fuori testo e numerose carte geografiche in nero e a colori. VOLUME PRIMO: RAZZE, POPOLI E CULTURE VOLUME SECONDO: EUROPA ASIA - VOLUME TERZO: AFRICA VOLUME QUARTO: OCEANIA AMERICA - - INDICI RENATO/ BIASUTTI RAZZE LE E POPOLI I DELLA TERRA VOLUME QUARTO OCEANIA- AMERICA INDICE GENERALE CON LA COLLABORAZIONE DEI PROFESSORI Raffaello BATTAGLIA - Giuseppe GENTILLI - José IMBELLONI -Tullio TENTORI Con 12 tavole a colorì fuori testo e 542 illustrazioni nel testo, comprese 33 carte geografiche in nero e a colori Terza edizione riveduta e aggiornata UNIONE TIPOGRAFICO -EDITRICE TORINESE Stampato in Italia Torino - Tipografia Sociale Torinese, corso Montecucco 108 - 1959 . , Bi hi I15f AVVERTENZA SULLA LETTURA DEI NOMI ETNICI E GEOGRAFICI La scelta delle norme di trascrizione dei NOMI ETNICI è stata fatta col criterio princi- pale di presentare al lettore nomi agevolmente leggibili e pronunciabili secondo le comuni regole della lingua italiana. Si è perciò evitato di ricorrere a tutte le lettere o segni speciali richiesti da una trascrizione rigorosamente scientifica (per dare un solo esempio, si sono del tutto trascu- rati i segni convenzionali impiegati dai linguisti per rendere i particolari suoni avulsivi, 'clicks' delle lingue boscìmana e ottentotta). D'altro canto, poiché l'alfabeto normale italiano non con- tiene tutte le lettere necessarie a rendere i suoni in uso nelle lingue dei vari popoli, si è dato un determinato valore ad alcune delle sue lettere o gruppi di lettere e si è ricorso ad—un limi- tatissimo numero di s—egni. Ciò si è fatto anche per non alterare senza vera necessità - o alte- rare il meno possibile la grafia dei nomi etnici che ci sono pervenuti da un'altra lingua europea. In conformità ai detti criteri si sono stabilite le norme qui appresso indicate. Alla C e alla G sono stati conservati i valori che queste lettere hanno in italiano: duro (velare) davanti alle vocali cupe (a, o, u), schiacciato (palatale) davanti alle vocali chiare (e, i). Si è scritto perciò all'italiana: CIAMACOCO, CIANG-PÀ, CIUANA in luogo della forma spa- ge,noalnaaClohgaammaecnotceo,esdielèlesicnrgiltetsoiGChEaRnMg-Ap,a eGIChÀuRaUnAa,(fGraInÙceRse:in« Tlcuhoogouadneal»f;rtaendceessceo:Dj«eTrsmcah,uaenade»l)-; l'inglese Jarawa e Juv (fr. : «Djour»; ted. : «Djur »). Per evitare poi qualsiasi dubbio nella let- tura, in fine di parola (o di sillaba) il suono schiacciato delle due lettere è indicato con e e ^ (per es., TWlC, KREG). Corrispondentemente, il suono duro della g davanti a vocali chiare è stato reso all'italiana con gh: per es., Ghenya, Ghiliaki, Ghiryama in luogo dell—e forme straniere Genya, Giliaki, Giryama—. Il suono duro della e è stato reso quasi ovunque e sempre in fine di parola o di sillaba con la k: per es., KIKUYU, KIRGHISI, CIUKCI, YUROK: ma la e è stata mante- nuta nei nomi che da tempo sono entrati nella letteratura etnografica nostrana (per es., ACCA in luogo di Aka o Akka, DAIACCHI in luogo di Dayak) o concernenti popoli dei cessati pos- sedimenti italiani (per es., COMA, CONSO, CUNAMA). La lettera H indica un'aspirata: per es., HÀIDA. La lettera J suona come i (in vari nomi che cominciano con dittongo: per es., JAPIGI, JACUTI). Il gruppo KH indica un'aspirata gutturale, come, all'incirca, il eh tedesco in « Buch » (o KHMER. la j nello spagnolo): per es., La lettera (spagnola) N e i gruppi NH (portoghese) e NY (nella trascrizione inglese di molti nomi etnici africani) rendono la nasale palatale, come all'incirca la gn italiana: per es., ZUNI; CUANHAMA (ingl.: « Kwanyama »), NYICA, che sono da leggere Zugni, Cuagnama, Gnica. Il gruppo NG indica un suono nasale, non palatale, come all'incirca nel francese « sang » o « long ». È dato in molti nomi cinesi e indocinesi (per es., FI-TONG-LUANG, che si legge dunque Fi-ton-luàn) e anche in gentilizi di tribù africane (specialmente nilotiche, per es., KARAMOGIONG, da leggere Karamogiòn). La SH (fricativa palatale) suona come la se in «scena»: per es., SALISH, SHINA, SHOSHONI. La se, tuttavia, è stata mantenuta volentieri davanti a vocali chiare: per es., SCEIENNE (ingl.: « Cheyenne »), SCIARI (sr.) (frane: «Chari»), SCILLUK. Il gruppo TH è intermentale, suona cioè come nell'inglese «thick»: per es., ATHABASCA, GOLIATH. W La e la Y si pronunciano rispettivamente come la u e la i nell'italiano « uomo » e « ieri ». Queste semivocali non portano mai l'accento tonico: per es., BATWA e BAYA si pronunciano « Bàtua » e « Bàia ». Nel caso di nomi già noti al lettore (specialmente attraverso la nostra let- teratura coloniale) si sono spesso conservate la u e la i anche per i suoni semivocalici: si è scritto, per es., UOLOF in luogo di Wolof (frane: « Ouolof ») e BÀRIA (etiopico e arabo: Bàryà « ») 142437 -ULLA LETTURA DEI NOMI ETNICI che una particolare difficoltà si presenta sempre- tto ai nomi delle dei Domini britannici, nomi che ci sono pervenuti nella ta dalle Coniali, e marita consonanti' ti di quei gentilizi erano inoltre resi in forma più o meno app- ance trascrizioni di essi negli scritti fran< oli. ae di tali d 1: dare una trascrizione aderente alle norme della grafia Ita- lia- .-.IOVA e KÀIOVA in luogo di Kiowa, CRI e CRIK per Cree ; - - CICKA- hickasa m altre ana. ;zioni fone- tiche, anch Sioux. La forma ir.. però indicata (fra pare I itti nell'o: a prima menzione di inserita, con i fatto per i nomi indigeni dell'America latina, forma spagnola o | ntatura toni. rale la norma che i nomi non accentati tranciano pian: gola vale anche per le d oni ialj ceppo o razza, terminant: o -«f», come Europidi, Mongolidi, Veddide, e» leggersi dunque, « ?. o stati dotati di accento alcuni nomi sdruccioli di uso comur quali Arabi, Mongoli, Mongolica o Adria r.et'ore -: -or.', i.'.er.tit: : molti nom a aggett . di valore razziale con la terminazione in -cùfc .cn'rfi, Jó*i<f ano, naturalme: sulla prima lettera del dittongo: «Europòidi», » Mon- golòidi », ecc. morti nomi tutta tenuti d; re l'accento tonico perche la sua posizione : i nomi tribali sudamericani nei quali l'oso comune --..:.-.. -. >..—.v.fhese estende eoo ecce iva frequenza .^ pronuncia tronca accento sull'ultima siili utilizi dell'Africa frai pesso i: tale accentatura .e alla corretta - - .- -. ì*z'.'.' '.. erse lingn< indigene o non piuttosto all'esigenza francese a distìnguere la Da « nuri normalmente osai la formi :: Tuttavia, ma -.pecialr- trascriziori' ta dai nostri vi italiane del numero e del Jacuto, : talianizz .uasi sempre ar. haiacchi con le varie ii lingua bantu fé qualche nitrii.), < o altro corrispondei MI le norme oggidì ToHga, Ami dal radicale etnico adottando OvAmbo): oantu sono ' i : 444-47, a quelli etni in Italia di a/, atti i : .la prima rr.' te indifferentemente la -la, *aliana.