ebook img

Nuova oggettività PDF

52 Pages·2015·59.349 MB·Italian
Save to my drive
Quick download
Download
Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.

Preview Nuova oggettività

Nuova RTESEGRI AN ZO A TAELL oggettività URIZINTON • MAÀ • A EN VIT WEYDGETTI DER A OG VAN NUOV ANTONELLO NEGRI 61 82 23 N. N. T T RR AA RR EE SISI SS OO DD [email protected] 07.04.2015 14:09 paginaRegime.indd 1 14/01/15 14:56 [email protected] 01.04.2015 13:19 nuova oggettività Antonello Negri SOMMARIO 4 Una tendenza e due anime, classicisti e veristi 12 Germania e Italia 16 Tra Dada e antiformalismo 28 Protagonisti e comprimari 36 Generi, temi e soggetti ricorrenti 48 Cronologia 50 Bibliografia In copertina: Nella pagina a fianco: Qui sopra: Otto Dix, George Grosz, Alexander Kanoldt, Ritratto dell’avvocato Ritratto del dottor Natura morta IV Hugo Simons Felix J. Weil (1925); (1925); (1926); Mannheim, Montreal, Los Angeles, Kunsthalle. Montreal Museum LACMA - Los Angeles of Fine Arts. County Museum of Art. [email protected] 03.04.2015 10:37 4 [email protected] 01.04.2015 13:10 Una tendenza e dUe anime, classicisti e veristi Con l’icastica efficacia dell’espressione grafica, due disegni riescono a sintetizzare bene la Nuova oggettività (Neue Sachlichkeit). Manifesto Uno è di Thomas Theodor Heine, geniale Copertina del libro della mostra e cinico disegnatore della rivista satirica di El Lisickij Die Neue Sachlichkeit, monacense “Simplicissimus”, che quando e Hans Arp Stadtkunsthalle, la tendenza è emersa sulla scena artistica Die Kunstismen/ Mannheim, tedesca ha immaginato, facendone proprio Les ismes de l’art/ 14 giugno-18 settembre lo stile, un architetto in preda al demone The isms of art 1925. della Sachlichkeit portare alle estreme con- (1925). seguenze tutto quanto il modernismo ave- va insegnato sull’inutilità dell’ornamento. Nel suo nuovo concetto di architettura e di mondo, ogni cosa doveva essere rettilinea, funzionale, razionale, senza alcun inutile orpello: così, non contento di aver eliminato dalle forme di casa sua ogni elemento di vana decorazione, di deviazione dal geo- metrico puro, eccolo in azione su familiari e domestici, replicando la furia del terribile “sartore” dello Struwwelpeter, il nostro Pie- rino Porcospino, nel tagliare con il piace- re dell’implacabile purificatore visionario la parte più barocca, talvolta addirittura e inutilmente rococò, del nostro corpo, con tutti i suoi anfratti, rotondità e ridicole cir- convoluzioni. «Nella lotta coerente contro l’ornamento, un architetto moderno ha ta- gliato le orecchie a se stesso e a tutta la sua famiglia», recita il sottotitolo del disegno. 5 [email protected] 01.04.2015 13:10 Thomas Theodor Heine, Intorno al corpo ruota anche il secondo Sachlichkeit. Nella lotta coerente contro disegno, che mette a fuoco aspetti altret- l’ornamento, un architetto moderno tanto centrali della tendenza. È intitolato ha tagliato le orecchie a se stesso L’invenzione della Nuova oggettività, ovvero e a tutta la sua famiglia (1925 circa). carne e ferro e ne è autore Franz Danksin, che con uno stile, all’opposto, analiticamen- te ridondante e grottescamente realistico, monta un bizzarro teatrino dove le pulsioni profonde della carne, rappresentate da un intrico di scene erotiche sado-maso, si tro- vano a fare i conti con inedite meccanizza- zioni umane, entro un nuovo universo dove le macchine – il “ferro” – trasmettono a tutti e a tutto i loro caratteri, anche formali, le loro durezze e il loro ritmo. Questi due disegni gettano una prima luce su senso e intenzioni della Nuova og- gettività come fenomeno di stile – e non sol- tanto – che ha segnato almeno un decennio della vicenda artistica del XX secolo: con una forte caratterizzazione tedesca, tanto che l’espressione corrente per definirlo è Neue Sachlichkeit, ma con analoghe ma- nifestazioni in tutta Europa e oltre. Dopo tali prime suggestioni di acute in- venzioni grafiche, tanto più significative in quanto coeve all’affermarsi della tendenza, Franz Danksin, L’invenzione è opportuno ritornare alla vera storia della della Nuova oggettività ovvero Nuova oggettività, cominciando con il ve- carne e ferro (1926 circa). dere che cosa succedeva nella Germania della metà degli anni Venti. L’espressione “nuova oggettività” viene generalmente collegata a uno stile pittorico un po’ accademico dalla forte componente imitativa, talvolta quasi fotografica. Nel periodo della sua affermazione, era stato pubblicato il volume Die Kunstismen, gli “ismi” dell’arte. In quella che può con- siderarsi un’opera d’arte in sé, autentico capolavoro della modernità in tipografia, gli autori El Lisickij e Hans Arp – figure di primo piano delle avanguardie storiche – passano in rassegna le diverse articolazioni della ricerca artistica tra 1914 e 1924: film, costruttivismo, verismo, Proun, compressio- nismo, Merz, neoplasticismo, purismo, da- daismo, simultaneismo, suprematismo, Me- tafisica, astrattismo, cubismo, futurismo, espressionismo. Si può osservare come tale elenco sia per certi aspetti eterogeneo, pur cogliendo alla perfezione i principali ele- menti che allora concorrevano a deline- are un quadro estremamente complesso, vivace e pieno di contrasti: nel senso che il termine film non riguarda uno stile ma una tecnica, pur impiegata da diversi artisti d’avanguardia; che il termine futurismo fu 66 [email protected] 01.04.2015 13:10 Mario Sironi, In basso, Paesaggio urbano Alexander Kanoldt, con fabbrica Olevano e cavalcavia (1924); (1921 circa). Winterthur, Kunstmuseum. Della cittadina laziale di Olevano, di antica fondazione romana e arroccata sul Monte Celeste, Kanoldt ha eseguito diverse versioni: in tutte, le semplificazioni di derivazione cézanniana sono filtrate dal suo tipico purismo classicista. programmaticamente scelto da un gruppo di artisti per indicare una ricerca volta ad applicare principi teorici predeterminati; che i termini espressionismo e cubismo, invece, vennero introdotti a posteriori dalla critica a proposito del lavoro, da tempo in corso, di certi pittori tedeschi e francesi, che non costituivano gruppi quanto piut- tosto tendenze di stile; che il termine Merz • riferibile allÕopera di un unico artista, Kurt Schwitters... Ancora diversa • lÕorigine dellÕespressione Ònuova oggettivitˆÓ che tra i Kunstismen manca, anche se ne possono essere considerati essenziali elementi costi- tutivi, almeno, Metafisica e verismo. ÒNuova oggettivitˆÓ manca semplicemente perch• quando Kunstismen venne elaborato era una tendenza ancora in fieri, pur avendo giˆ occupato la scena artistica degli anni Venti con tanti artisti che da tempo lavora- vano in sintonia con quanto essa avrebbe rappresentato. Rispetto ad altri ÒismiÓ, la particolaritˆ della Nuova oggettivitˆ • di avere una data di nascita precisa, con gior- no, mese e anno: quelli dellÕinaugurazione della mostra cos“ intitolata Ð in originale Die Neue Sachlichkeit. Deutsche Malerei seit dem Expressionismus Ð che ebbe luogo nella Kunsthalle di Mannheim il 14 giugno 1925, lo stesso anno dei Kunstismen, susci- tando grande interesse anche nelle tappe successive del suo tour tedesco (Dresda, Chemnitz, Erfurt, Dessau, Halle e Jena), poichŽ offriva una nuova prospettiva della pittura contemporanea. 7 [email protected] 01.04.2015 13:10 George Grosz, Il sottotitolo – Pittura tedesca dopo l’e- na, mediterranea con quegli elementi Sguardo spressionismo – aiuta a delimitare i con- costruttivi, funzionali e monumentali, sulla metropoli fini della tendenza, specificatamente te- che negli stessi anni erano diventati in (1916-1917); desca e da considerarsi cronologicamente Mario Sironi motivo iconografico ricor- Madrid, successiva, ma non necessariamente in rente, dai viadotti e cavalcavia di talune Museo contrasto, rispetto all’espressionismo. Il periferie urbane agli acquedotti di più Thyssen-Bornemisza. manifesto della mostra ci offre qualche “mitici” successivi paesaggi. Ma l’impa- altra utile chiave di lettura, con una cu- ginazione radicale del manifesto, con le riosa ma significativa contraddittorietà. forme elementari dei rettangoli con titolo A dominare il campo vi è un elemento e sottotitolo che si sovrappongono alla architettonico: una doppia arcata niti- doppia arcata e la scritta «Stadtkunsthal- damente delineata che subito ricorda le Mannheim» obliquamente orientata, la pittura metafisica di de Chirico – le non è lontana per stile dalla copertina arcate delle sue piazze – e più in gene- di Kunstismen, applicando modelli di rale la civiltà artistica classica, roma- grafica maturati nel clima del Bauhaus, 8 [email protected] 01.04.2015 13:10 Alexander Kanoldt, del costruttivismo e del neoplasticimo, Già da alcuni anni si era andata de- Nudo a mezza figura II di certo lontani dalla Metafisica dechi- lineando, in tutta Europa, una sorta di (1926); richiana e da suggestioni italianizzanti. “nuovo naturalismo” al quale nel 1922 Monaco, Già il manifesto, dunque, ci dice di al- la rivista d’arte tedesca “Das Kunstblatt” Pinakothek meno due anime della Nuova oggettivi- dedica un’inchiesta; interviene anche der Moderne. tà: da una parte la classicista, attenta al Hartlaub, individuando i caratteri della passato e alla tradizione, dall’altra quella tendenza emergente in Metafisica e veri- Anche radicata nella modernità e impregnata smo, per usare i termini dei Kunstismen nella ritrattistica dello “spirito del tempo”. Sono le due po- di El Lisickij e Arp. Più precisamente, e nella figura larità intorno alle quali il direttore della il direttore della Kunsthalle ricorre ai prevalgono, in Kanoldt, Kunsthalle, Gustav Hartlaub, costruisce termini derivati dal linguaggio politi- chiarezza e senso la mostra di Mannheim, spiegandone co di ala destra e ala sinistra: la prima, dell’ordine, derivati le ragioni nell’introduzione al catalogo «conservatrice fino al classicismo, affon- da un sistematico delle opere esposte. da le radici in una dimensione fuori dal esercizio su composizione e scomposizione di solidi geometrici. La rappresentazione “oggettiva” dei volumi rivela affinità con astrazioni musicali e rimanda alle sue esperienze monacensi degli anni Dieci, nella cerchia della Nuova associazione artistica di Kandinskij. 9 [email protected] 03.04.2015 10:37 George Grosz, John l’assassino delle donne (1918); Amburgo, Kunsthalle. Il soggetto del “Lustmord” – l’omicidio a sfondo sessuale – ricorre nella pittura tedesca di quegli anni. Qui, accanto alla prostituta con la gola tagliata, l’assassino lascia sul luogo del misfatto un mazzo di fiori, strumento di seduzione e sinistro omaggio funebre al tempo stesso. La figura di John allude a un personaggio della cronaca nera di prolungata popolarità, Jack lo squartatore, che ritroviamo citato dieci anni dopo nella scena finale del film di Georg Wilhelm Pabst Lulu - Il vaso di Pandora, tratto da Frank Wedekind e interpretato da Louise Brooks. tempo e vuole nuovamente santificare, 1925. Con efficace sintesi, Roh ricorre dopo tanta stravaganza e caos, il “sano”, ad alcune parole chiave riferite a stile e la corporeità plastica nel disegno puro modalità compositive per distinguere e secondo natura, esasperando il “terreno”, contrapporre espressionismo da un lato il tutto tondo»; ne sono punti di riferi- e, dall’altro, postespressionismo, vale a mento storici Michelangelo, Ingres, e dire Nuova oggettività: estatico/prosaico; i Nazareni. La seconda non condivide ritmico/descrittivo; commovente/rifles- – secondo Hartlaub – le stesse preoc- sivo; dinamico/statico; sintetico/anali- cupazioni di qualità artistica; per cer- tico; sonoro/silenzioso; caldo/freddo; ti aspetti, anzi, nasce dalla negazione colore materico/velature; ruvido come dell’arte, nutrendosi di formulazioni an- roccia/liscio come metallo; deformazio- che elementari, con l’obiettivo di portare ne espressiva/purificazione armonica, e alla luce il «vero volto del nostro tempo». così via. Tra gli artisti che secondo Roh Tale fenomeno artistico viene descritto rappresentano questo sempre più dif- nel suo complesso anche da Franz Roh fuso, ancorché assai variegato, “nuovo nel libro Nach-Expressionismus – Magi- naturalismo” ci sono molti tedeschi – scher Realismus. Probleme der neuesten Max Beckmann, Otto Dix, George Grosz, europäischen Malerei (Postespressionismo Alexander Kanoldt, Carlo Mense, Georg – Realismo Magico. Problemi della nuo- Scholz, Georg Schrimpf… – ma anche va pittura europea), uscito nello stesso pittori italiani, francesi e dell’École de 10 [email protected] 01.04.2015 13:10

See more

The list of books you might like

Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.