Description:Quando le viene proposto di uscire in shidduch (matrimonio combinato) con il ragazzo più ambito della città, nonostante sia l'anno della maturità, nonostante sua madre sia una ex sessantottina con grandi sogni di carriera per la figlia, nonostante abbia sentito più' volte pronunciare la parola temuta, 'conciliazione', Deb, ebrea ortodossa di Milano, ci vuole provare comunque. Si innamora di Nathan e si sposa, capisce che essere bravi a scuola non significa anche saper cucinare. E ha un figlio. Tutto questo prima dei vent'anni. Si laurea, frequenta un master, cerca un lavoro. Tutto questo con quattro figli. Durante i colloqui le fanno capire che in casa ha qualche bambino di troppo per poter fare carriera. In casa, si sente in colpa perché forse sta mettendo troppo impegno per ottenere quel lavoro. Un lavoro che le servirebbe per dimostrare a sua madre, a tutte quelle donne che hanno rinunciato a lavorare perché' impegnate a mandare avanti la propria famiglia, a tutte quelle donne che hanno rinunciato ad avere figli perché' impegnate a mandare avanti la propria carriera, che ce la si può fare. A conciliare. Quando, dopo numerosi colloqui in cui le ricordano che il suo luogo naturale sarebbe dietro ai fornelli o a dondolare uno dei figli su un’altalena, approda nel mondo universitario, ci saranno i colleghi con le colleghe, il capo area, le loro battute e pregiudizi a farle pesare il fatto che lei e' diversa. Per nascita, perché' e' ebrea. E porta con se' regole, cibo kasher, sabati chiamati shabat, un po' sconosciuti al mondo la' fuori. Ma lei e' diversa anche per scelta. Ha messo al mondo dei figli e non accetta di entrare a far parte di quelle tristi statistiche secondo le quali il valore aggiunto di un figlio e' inesistente. L'impossibilita' di sua nonna a diventare farmacista per via delle leggi razziali, sommata all'abitudine di sua madre di spolverare il proprio diploma di laurea almeno una volta al giorno, diventano il motore propulsore per Deb. Per provare a creare una breccia in quel soffitto di cristallo creato dal mondo del lavoro per impedire la carriera alle donne. Un cristallo che qualche volta e’ piu’ resistente del cemento armato. Finche’ sulla scena compare Marisa, che non ha nulla in comune con Deb se non l’essere donna. E il lottare ogni giorno per cercare di ottenere qualcosa di piu’...