Neuroscienze e teoria psicoanalitica Loredana Cena • Antonio Imbasciati Neuroscienze e teoria psicoanalitica Verso una teoria integrata del funzionamento mentale 123 Loredana Cena Antonio Imbasciati PhD, Psicoterapeuta Professore Emerito di Psicologia Clinica Professore Associato di Psicologia Clinica Università degli Studi di Brescia Dipartimento di Scienze Cliniche Psicoanalista, Analista con funzioni e Sperimentali, Sezione Neuroscienze di training (AFT) della Società Università degli Studi di Brescia Psicoanalitica Italiana (SPI e IPA) I lettori sono invitati a scaricare il materiale aggiuntivo disponibile al seguente indirizzo: http://extras.springer.com, password: 978-88-470-5345-8 Additional material to this book can be downloaded from http://extras.springer.com. ISBN 978-88-470-5345-8 ISBN 978-88-470-5346-5 (eBook) DOI 10.1007/978-88-470-5346-5 © Springer-Verlag Italia 2014 Quest’opera è protetta dalla legge sul diritto d’autore e la sua riproduzione anche parziale è ammessa esclu- sivamente nei limiti della stessa. Tutti i diritti, in particolare i diritti di traduzione, ristampa, riutilizzo di il- lustrazioni, recitazione, trasmissione radiotelevisiva, riproduzione su microfilm o altri supporti, inclusione in database o software, adattamento elettronico, o con altri mezzi oggi conosciuti o sviluppati in futuro, rimangono riservati. Sono esclusi brevi stralci utilizzati a fini didattici e materiale fornito ad uso esclusivo dell’acquirente dell’opera per utilizzazione su computer. I permessi di riproduzione devono essere auto- rizzati da Springer e possono essere richiesti attraverso RightsLink (Copyright Clearance Center). La vio- lazione delle norme comporta le sanzioni previste dalla legge. 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L’editore non può quindi fornire alcuna garanzia circa i contenuti dell’opera. 9 8 7 6 5 4 3 2 1 2014 2015 2016 Layout copertina:Ikona S.r.l., Milano Impaginazione: Ikona S.r.l., Milano Stampa: Arti Grafiche Nidasio S.r.l., Assago (MI) Springer-Verlag Italia S.r.l., Via Decembrio 28, I-20137 Milano Springer fa parte di Springer Science+Business Media (www.springer.com) Prefazione Questo libro nasce da un Seminario Internazionale intitolato “Psicoanalisi e Neuro- scienze: verso una nuova Teoria della mente”, svoltosi nella Facoltà di Medicina dell’Università di Brescia nel novembre 2012. Il Seminario occupava la terza gior- nata di un congresso internazionale intitolato “Psicoanalisi senza teoria freudiana”. Le prime due giornate erano infatti state organizzate per fare il punto sull’evoluzione che ha trasformato la psicoanalisi in queste ultime decadi, mentre la giornata con- clusiva intendeva esserne un’apertura prospettica verso il futuro. Sempre più infatti in questi ultimi lustri i neuroscienziati hanno preso in consi- derazione le intuizioni cliniche della psicoanalisi per ricercarne e dimostrarne i pro- cessi biologici, che permettono quelle funzioni psichiche complesse che sono state e sono tuttora l’oggetto dell’indagine clinica psicoanalitica. Si tratta dei processi che furono detti affettivi, inconsci, oggi considerati la base della cognizione e i garanti dell’efficacia e completezza dei processi cognitivi. Tali processi hanno il loro riscon- tro nell’organizzarsi di funzioni neurali: la relativa strutturazione cerebrale dipende dalla qualità delle relazioni e interazioni in cui si trova l’individuo, a cominciare dall’epoca fetale, neonatale, infantile e progressivamente lungo tutta la sua vita, ca- ratterizzando in tal modo la irripetibile singolarità della mente di ogni essere umano. Si tratta dello sviluppo del cervello di ogni singolo individuo: a livello neurale se ne è scoperta la natura emozionale. La mente umana è fondamentalmente regolata da processi emozionali, riscontrati a livello biochimico, al di fuori di ogni coscienza. Questa è soltanto un epifenomeno, trasformato e spesso ingannevole che qualche volta compare nella soggettività e che è frutto di una piccola parte del lavoro che in quel momento sta facendo l’intero en- cefalo. La funzionalità neuromentale è ognora attiva al di là di ogni consapevolezza, e governa il comportamento e le condotte dell’individuo, nelle modulazioni della soggettività e dell’intersoggettività che condizionano lo svolgersi della sua vita. Si parla di “mente emozionale”: autorevoli scienziati, come Siegel e Damasio, hanno affermato che noi “siamo” le nostre emozioni. Tutti gli stati psichici indicati psicologicamente con le più diverse denominazioni delle diverse scienze psicologiche, in primis la psicoanalisi, corrispondono a processi v vi Prefazione biochimici molecolari delle reti neurali, mentre queste stesse sono in continua tra- sformazione. La psicoanalisi ha scoperto la nascosta interiorità dell’essere umano, la psicologia sperimentale ne ha mostrato la continua comunicazione interazionale (soprattutto non verbale) che struttura ogni suo progressivo apprendimento, le neu- roscienze ne stanno evidenziando i processi biologici nel cervello. Le prime due giornate del Congresso, riportate entro un altro volume1, puntua- lizzavano il grosso sviluppo della clinica psicoanalitica e come questo fosse rimasto scollato da un’adeguata formulazione teorica circa lo sviluppo e lo svolgersi dei pro- cessi psichici: la teoria è rimasta formalmente a quella che Freud delineò cento anni fa, mentre altre teorie sono rimaste disordinatamente commiste e non esplicitate. Le neuroscienze sembrano invece oggi aprire una visione di una nuova e più aggiornata teoria generale del funzionamento psichico dell’uomo. La terza giornata del Congresso, tenacemente promossa e organizzata da Lore- dana Cena, si è rivolta a quella corrente di studi che da qualche lustro va sotto il nome di neuropsicoanalisi, nell’intento di favorire un incontro tra neuroscienziati e clinici di psicoterapia psicoanalitica, allo scopo di enucleare come da un’integrazione dei due vertici di studio possa emergere una nuova “teoria della mente”, esplicativa delle origini e del funzionamento della mente umana. La giornata si è incentrata sulle relazioni di due illustri studiosi, Vittorio Gallese, uno degli scopritori dei neuroni-specchio, e Cristina Alberini, che da anni lavora sulla biologia molecolare della memoria in relazione alle sue trasformazioni: la me- moria continuamente si trasforma ad ogni evento in funzione dello stato emozionale del cervello. Accanto al contributo di questi neuroscienziati si sono collocate altre relazioni e interventi, come riportato nel volume. Tema cruciale, emergente in tutti i contributi e nelle discussioni, è stato il rapporto mente/cervello. Il paradigma oggi affermatosi, che risolve dualismi e contrapposi- zioni, si basa sulla scoperta che l’esperienza, a cominciare da quella neonatale, strut- tura la morfologia del cervello e ne costruisce la funzionalità. L’esperienza è centrata e modulata sulle e dalle relazioni interpersonali, intendendo per relazione l’insieme delle comunicazioni emozionali inconsapevoli, veicolate dai media non verbali delle interazioni umane. Si realizza così un circuito in cui l’esperienza interumana, sempre squisitamente individuale, struttura il cervello del singolo, generando la mente di quel preciso individuo, e questa strutturazione a sua volta condiziona il peculiare modo con cui quel soggetto farà esperienza, e pertanto la elaborerà, strutturando così ulteriormente il proprio cervello. Dunque potremmo affermare che una funzione mentale struttura il cervello e questo a sua volta genera il tipo di “mente”. L’espe- rienza, soprattutto quella interpersonale, non potrà mai essere uguale per nessuno, sia per le vicende che vi si succedono, sia perché ogni individuo si trova ad avere il suo singolare modo di elaborarle. Nessuno ha una mente uguale a quella di un altro perché nessuno ha un cervello uguale a quello di un altro. Tali processi, fondamentali in età infantile, durano tutta la vita, sicché ognora la mente di un uomo viene a modificarsi. Quanto più un’esperienza è emozionalmente 1 Imbasciati A (2013) Psicoanalisi senza teoria freudiana. Borla, Roma. Prefazione vii registrata, quanto più quella interpersonale è intima e continuata e pertanto pregna di emozioni inconsapevoli (inconscio!), tanto più l’elaborazione che quell’individuo ne farà sarà incisiva per la strutturazione e/o ristrutturazione del suo cervello. La psi- coanalisi, o comunque le psicoterapie, sono eventi interpersonali che modificano il cervello, e quindi la mente dell’individuo. Altri due temi centrali emergono in questo libro, l’uno riguardante le scienze psi- cologiche, l’altro la biologia molecolare dei neuroni. Il primo riguarda l’integrazione ormai pluridecennale tra la psicoanalisi infantile e la clinica derivata dalle scoperte di Bowlby sull’attaccamento, questa a sua volta intrecciata con la psicologia speri- mentale sotto il nome di Infant Research. Tale integrazione concerne le modalità con cui si struttura la mente dei bimbi coi loro caregivers e come in questa strutturazione, che avviene per l’esperienza che il bimbo ricava nel dialogo non verbale col caregi- ver, si trasmettano transgenerazionalmente funzioni psichiche. Il secondo tema ri- guarda la biochimica attinente alle connessioni neuronali che si formano a seguito di ogni elaborazione di esperienza, con la trascrizione del DNA nel RNA responsa- bile delle nuove strutturazioni cerebrali. In tali complessi processi biochimici, una delle funzioni iniziali viene svolta dal sistema mirror(neuroni-specchio). La giornata neuroscientifica di cui in questo libro ha riscosso successo e affluenza maggiori delle prime due, per l’interesse che plurime e differenti discipline hanno destato in psicologi, neurologi, psichiatri, psicoterapeuti, farmacologi, biologi, non- ché per una continuata partecipazione all’evento delle autorità accademiche e di molti colleghi della facoltà. Dispiace che in questo libro non abbia potuto essere ri- portata la relazione del prof. Spano, che in sede congressuale aveva destato molteplici interessi, per sopravvenuti eventi personali. Dal congresso sono nate iniziative di ricerca, da sviluppare nell’Università di Brescia, che ci auguriamo possano continuare. La mente-cervello dell’homo sapiens e il suo comportamento, individuale e sociale, attendono ancora molte delucidazioni. Antonio Imbasciati www.imbasciati.it Ringraziamenti Lo sviluppo dei testi che compongono il presente volume è stato realizzato a seguito del Seminario Internazionale “Psicoanalisi e Neuroscienze: verso una nuova teoria della mente”, organizzato il 12 novembre 2012 presso l’Università degli Studi di Brescia come prosecuzione dell’International Congress “Psychoanalysis and Neu- roscience” tenutosi nel 2010 al Philoctetes Center for the Multisciplinary Study of the Imagination a New York. Il Seminario svoltosi a Brescia, città universitaria, è stato organizzato anche gra- zie ai finanziamenti stanziati per i seminari internazionali dall’Università degli Studi di Brescia, da un contributo della Regione Lombardia e dell’Assessorato Famiglia e Servizi Socio Assistenziali della Provincia di Brescia. Si ringrazia il Magnifico Rettore, Prof. Sergio Pecorelli, il Prorettore Maurizio Memo per i supporti organizzativi, nonché il Prof. Enrico Agapiti Rosei, direttore del Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali e il Prof. Francesco Castelli, direttore del precedente Dipartimento Materno Infantile. Si ringrazia inoltre l’Assessore Aristide Peli, Assessorato Famiglia e Sevizi So- ciali della Provincia di Brescia, il Comune di Brescia e le rappresentanze editoriali. L’Associazione Uma-na-mente ha fornito un importante supporto logistico. Un ringraziamento anche alla dott.ssa Tralli che ha affiancato il comitato orga- nizzativo e a tutti coloro, personale amministrativo e tecnico, tirocinanti e volontari, che con la loro collaborazione hanno consentito il successo dell’evento, che è stato possibile aprire a tutto il territorio. Indice Parte I Neuroscienze e psicoanalisi: la memoria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 1 Memoria, traccia fragile e dinamica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 Cristina M. Alberini 1.1 Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 1.2 Come sono classificate le memorie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 1.3 I meccanismi delle memorie esplicite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 1.4 Il riconsolidamento della memoria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 1.5 La/e funzione/i del riconsolidamento della memoria . . . . . . . . . . . 11 1.6 I meccanismi che possiamo utilizzare per bloccare il riconsolidamento e diminuire le memorie negative . . . . . . . . . . . 15 Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 2 Traccia mnestica e psicoterapia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 Antonio Imbasciati 2.1 Trasformazione farmacologica della memoria? . . . . . . . . . . . . . . . 19 2.2 Riconsolidamento e traccia di memorie traumatiche . . . . . . . . . . . 20 2.3 Due interrogativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 3 Memoria, ricordo e trauma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 Loredana Cena 3.1 Mancia: psicoanalisi e neuroscienze. La memoria e l’inconscio non rimosso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 3.2 Epigenetica e memoria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30 3.3 Traccia mnestica ed esperienze traumatiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 3.4 La riattivazione di ricordi traumatici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36 3.5 Il Modello del trauma: “ponte” tra neuroscienze, psichiatria e psicoanalisi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39 xi xii Indice 3.6 Memorie traumatiche e processi dissociativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42 3.7 I traumi infantili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43 3.8 Memoria, trauma e attaccamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46 Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50 4 Una spiegazione della genesi del trauma nel quadro della Teoria del protomentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55 Antonio Imbasciati 4.1 Il concetto di trauma in psicoanalisi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55 4.2 Il concetto di trauma si applica alla psiche? . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57 4.3 La Teoria del protomentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62 4.4 Clinica psicoanalitica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68 4.4.1 Primo caso clinico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69 4.4.2 Secondo caso clinico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72 Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75 5 Neuroscienze dello sviluppo e psicologia clinica perinatale . . . . . . . . . . 77 Loredana Cena 5.1 Neuroscienze e psicoanalisi: come e perché funziona la mente . . . 77 5.2 Modalità di funzionamento mentale, substrato neurobiologico dei processi psichici e “significato” di tali processi . . . . . . . . . . . . 81 5.3 Psicologia clinica perinatale e neuroscienze dello sviluppo: l’esperienza relazionale primaria e le evidenze cerebrali . . . . . . . . 83 5.4 Neuroscienze dello sviluppo: conferma empirica di teorie psicoanalitiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86 5.5 Teoria dell’attaccamento, area di incontro tra psicologia clinica perinatale e neuroscienze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90 5.6 Neuroscienze dello sviluppo e psicologia clinica perinatale: integrazione in modelli interdisciplinari dello sviluppo emotivo/affettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93 Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98 6 I primi mesi di vita e la memoria implicita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101 Antonio Imbasciati 6.1 Lo sviluppo neuromentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101 6.2 Transgenerazionalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105 Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106 7 Nuove prospettive per un modello integrato di funzionamento mentale 109 Loredana Cena 7.1 Neuropsicoanalisi tra cervello e mente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109
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