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Né Stato né Nazione. Ialiani senza meta PDF

122 Pages·2013·1.922 MB·Italian
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Economica Laterza 667 Gentile.indd 1 02/10/13 09.47 Dello stesso autore nella «Economica Laterza»: Il culto del littorio. La sacralizzazione della politica nell’Italia fascista La democrazia di Dio. La religione americana nell’era dell’impero e del terrore Fascismo di pietra Fascismo. Storia e interpretazione Le religioni della politica. Fra democrazie e totalitarismi Dello stesso autore in altre nostre collane: E fu subito regime. Il fascismo e la marcia su Roma «i Robinson/Letture» Il fascismo in tre capitoli «Universale Laterza» La Grande Italia. Il mito della nazione nel XX secolo «i Robinson / Letture» Italiani senza padri. Intervista sul Risorgimento «Saggi Tascabili Laterza» Il mito dello Stato nuovo. Dal radicalismo nazionale al fascismo «Biblioteca Universale Laterza» “La nostra sfida alle stelle”. Futuristi in politica «i Robinson / Letture» Le origini dell’Italia contemporanea. L’età giolittiana «Biblioteca Universale Laterza» Renzo De Felice. Lo storico e il personaggio «Universale Laterza» Storia del partito fascista. 1919-1922. Movimento e milizia «Storia e Società» (a cura di) Modernità totalitaria. Il fascismo italiano «Storia e Società» Gentile.indd 2 02/10/13 09.47 Emilio Gentile Né Stato né Nazione Italiani senza meta Editori Laterza Gentile.indd 3 02/10/13 09.47 © 2010, 2013, Gius. Laterza & Figli www.laterza.it Edizioni precedenti: «Il nocciolo» 2010 Nella «Economica Laterza», con una nuova Conclusione Prima edizione novembre 2013 Edizione 1 2 3 4 5 6 Proprietà letteraria riservata Anno Gius. Laterza & Figli Spa, Roma-Bari 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Questo libro è stampato su carta amica delle foreste Stampato da SEDIT - Bari (Italy) per conto della Gius. Laterza & Figli Spa ISBN 978-88-581-0980-9 È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico. Per la legge italiana la fotocopia è lecita solo per uso personale purché non danneggi l’autore. Quindi ogni fotocopia che eviti l’acquisto di un libro è illecita e minaccia la sopravvivenza di un modo di trasmettere la conoscenza. Chi fotocopia un libro, chi mette a disposizione i mezzi per fotocopiare, chi comunque favorisce questa pratica commette un furto e opera ai danni della cultura. Gentile.indd 4 02/10/13 09.47 Prefazione Nel mondo in cui viviamo, la nazione è tuttora il princi- pio supremo che legittima l’unione di una popolazione nel territorio di uno Stato indipendente e sovrano. Su questo principio è nato il 17 marzo 1861 lo Stato italiano e su questo principio è stato ricostituito dopo il 1945. Il presupposto dello Stato italiano è l’esistenza di una na- zione italiana. Ma oggi molti cittadini dello Stato italiano pensano che una nazione italiana non sia mai esistita, e perciò ritengono che non dovrebbe esistere neppure uno Stato italiano. La nazione, affermava il francese Ernest Renan, è un plebiscito di tutti i giorni. In Italia, nell’ultimo mezzo se- colo, le frequenti elezioni politiche sono state simili a un plebiscito di tutti i giorni. Ma quasi tutte hanno fomenta- to aspre divisioni fra gli italiani, perché sono state vissute come una scelta di regime in una sfida mortale fra il Bene e il Male. E le divisioni si sono moltiplicate negli ultimi quindici anni, con la frammentazione dei partiti, la munici- palizzazione della politica, la personalizzazione del potere, le guerre culturali fra principi non negoziabili. Renan diceva che la nazione è una «grande solidarietà, costituita dal sentimento dei sacrifici compiuti e da quelli v Gentile.indd 5 02/10/13 09.47 che si è ancora disposti a compiere insieme. Presuppone un passato, ma si riassume nel presente attraverso un fatto tangibile: il consenso, il desiderio chiaramente espresso di continuare a vivere insieme». I cittadini dello Stato italiano non hanno mai avuto il sentimento comune dei sacrifici compiuti insieme. Il ricordo del passato ha sempre diviso gli italiani. Nel futuro, forse solo l’oblio del passato potrebbe unire gli italiani in una solidarietà collettiva. Renan sosteneva che l’oblio è «un fattore essenziale nella creazione di una na- zione», mentre, aggiungeva, la ricerca storica può essere un pericolo «perché riporta alla luce i fatti di violenza che hanno accompagnato l’origine di tutte le formazioni poli- tiche», anche quelle considerate benefiche. Per avvalersi dell’oblio come fattore di unione degli italiani sarà necessario addomesticare la ricerca storica. Un’apposita Commissione per l’Oblio potrebbe dire agli storici cosa si può ricordare e cosa si deve dimenticare, adattando continuamente il passato alla necessità di una storia comune. Anche se, ovviamente, non si potranno istituire Giornate dell’Oblio in sostituzione delle Giornate della Memoria, perché tutte le Giornate sono momenti per ricordare e non per dimenticare. Forse sarà più pratico ed efficace fare completamente a meno della storia, e abituare gli italiani, se lo Stato italiano sopravvivrà, a vivere come gli animali. Che l’uomo invidia – secondo il filosofo Frie- drich Nietzsche – perché gli animali dimenticano subito e vagano in un presente senza storia. vi Gentile.indd 6 02/10/13 09.47 Né Stato né Nazione Italiani senza meta Gentile.indd 1 02/10/13 09.47 Gentile.indd 2 02/10/13 09.47 I Italia unita cento anni fa 1911 Gentile.indd 3 02/10/13 09.47

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