Collana diretta da Roberto De Gaetano 1 2 ROBERTO DE GAETANO NANNI MORETTI Lo smarrimento del presente Nuova edizione aggiornata 3 Frontiere. Oltre il cinema Collana diretta da Roberto De Gaetano Comitato scientifico Gianni Canova, Ruggero Eugeni, Pietro Montani Proprietà letteraria riservata © 2015 Pellegrini Editore - Cosenza - Italy 1a edizione maggio 2011 Via Camposano, 41 - 87100 Cosenza Tel. (0984) 795065 - Fax (0984) 792672 Sito internet: www.pellegrinieditore.it E-mail: [email protected] I diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, riproduzione e adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i mi- crofilm e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i Paesi. 4 It’s time that we began to laugh and cry and cry and laugh about it all again. Leonard Cohen 5 6 INDICE Introduzione pag. 9 Parte I La profondità e la superficie » 15 Senso, non senso, perdita di senso » 27 L’amore impossibile » 41 Il cliché e i travestimenti della realtà » 59 Parte II La maschera, il personaggio, la figura » 71 Il corpo e lo sguardo » 87 L’attore e l’autore » 99 Parte III Moretti e il cinema italiano » 113 La commedia grottesca » 141 La pena e il dolore » 169 La formazione incompiuta » 187 7 Parte IV Il caimano: un mondo senza fuori pag. 205 Habemus Papam, lo smarrimento del presente » 213 Mia madre o dell’essere-accanto » 223 Filmografia » 237 Indice dei nomi e dei film » 247 8 INTRODUZIONE Nanni Moretti è l’autore italiano che più di altri ha saputo leggere il presente, percepirne gli smarri- menti, rappresentarne le fratture, riconsegnarcene le maschere, private e pubbliche, che lo hanno attraver- sato e per molti versi composto. Da Io sono un autarchico a Mia madre, nel cinema di Moretti è in gioco una radicale crisi della presenza, della presenza del soggetto al mondo, che assume e prende le forme della nevrosi e dello spaesamento, e che trova o copertura nella costruzione di maschere esagerate, idiosincratiche, capaci comunque di co- gliere profonde verità, o espressione, più di recente (Habemus Papam e Mia madre), in alcuni grandi personaggi attraversati da inquietudine, senso di inadeguatezza e profondo dolore. La perdita della presenza, nel cinema di Moretti, è data dallo smarrimento delle coordinate capaci di regolare le forme di vita ordinarie di un individuo o di una comunità, sia essa piccola (famiglia) o grande (società). Ma le cose in fondo sono indisgiungibili: non c’è da un lato qualcosa come un individuo che entra in crisi per fragilità psicologica, e dall’altro una società come insieme oggettivo e astratto di valori condivisi. Tutt’altro, non c’è processo di individuazione che 9