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My Way. Berlusconi si racconta a Friedman PDF

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[Trama]

In nessun'altra nazione occidentale, negli ultimi vent'anni, un leader politico ha dominato così completamente la scena come ha fatto Silvio Berlusconi in Italia. Nessuno ha scatenato così tante polemiche, nessuno è stato tanto amato e odiato. In questo libro Alan Friedman, dopo un anno e mezzo di interviste e conversazioni con Berlusconi, i suoi amici, i suoi familiari, racconta una vita che non conosce mezze misure. Un ritratto intimo di un uomo sul quale pensavamo di sapere già tutto. Ma rispondendo a Friedman, Berlusconi si confessa come mai prima. Ripercorre le sue tormentate vicende giudiziarie e la lunga guerra con la magistratura, parla della sua passione per le donne, rivive i trionfi e l'amarezza delle sconfitte. Racconta gli anni Sessanta e Settanta, quando le sue città giardino hanno incarnato il sogno di un'Italia che scopriva il benessere. Racconta gli anni Ottanta, quando con la televisione commerciale ha cambiato le abitudini e i gusti degli italiani, inondando l'etere di consumismo yuppie e edonismo all'americana. Racconta il suo amato Milan, la squadra per cui faceva il tifo da bambino e che ha portato sul tetto del mondo. Racconta la politica italiana, parla del suo passato e del suo futuro. Nel vivace ritratto di Friedman assumono un rilievo fondamentale le drammatiche vicende internazionali, perché Berlusconi è stato testimone e protagonista del periodo successivo al crollo del muro di Berlino...

[Recensione]

Silvio Berlusconi si racconta per la prima volta senza veli accettando di sottoporsi alle domande incalzanti di un grande giornalista internazionale, Alan Friedman.

“Possono farmi molte cose, ma non possono costringermi a dimettermi da me stesso”.

Quando venne pubblicato Ammazziamo il Gattopardo (Rizzoli, 2014), il libro in cui Alan Friedman forniva un resoconto dettagliato sulla storia italiana negli ultimi trent’anni, descrivendoli come in una spy story, nei salotti del potere ci fu una specie di terremoto. Lo stile brillante delle sue interviste e il rigore anglosassone delle ricostruzioni avevano toccato moltissimo l’immaginario del pubblico italiano, per non parlare del sorprendente assist al neo Presidente Matteo Renzi, sceso in campo proprio in quei mesi con l’intento dichiarato di “ammazzare il gattopardo” di Friedman.

Nel suo racconto c’era però un convitato di pietra, un personaggio che veniva citato e un complotto che veniva soltanto accennato. Era Silvio Berlusconi. Si può dire che l’approfondimento di quello che avvenne nel 2011, quando Berlusconi fu costretto a dimettersi dall’incarico di Presidente del Consiglio a seguito di una forte pressione da parte dei capi di governo francese e tedesco, fosse un gesto dovuto da parte di Alan Friedman. Quando il giornalista, nell’estate 2014, si presenta nella villa di Arcore, per convincere l’ex Presidente a mettere nero su bianco tutta la sua vicenda umana e politica, lo fa con queste parole “Non sarà un’agiografia. Non scriverò la storia di un santo o di una vittima, non le sarò ostile ma non le farò nessun favore, nessuno sconto. Scriverò in modo equilibrato la storia di una vita straordinaria, così come la vedo io; ma lei risponderà alle mie domande su ogni capitolo della sua storia, e tutto sarà registrato”. Friedman chiede a Berlusconi una serie di interviste e la libera consultazione dei suoi archivi, ma per convincerlo usa un’altra arma: tutte le interviste saranno filmate e montate per una serie televisiva, seguendo il modello Frost-Nixon del 1977.

Inevitabilmente sarà la vanità a far da leva alla buona riuscita del progetti, infatti è proprio con il capitolo dedicato al Berlusconi “seduttore” che si apre questa biografia. Il percorso umano del giovane imprenditore diventato miliardario viene descritto con il ritmo di un romanzo, offrendo la possibilità al pubblico di osservare da vicino il carattere straripante del tycoon italiano. Ma è nella parte dedicata alla politica internazionale che Alan Friedman mostra tutta la sua abilità di giornalista investigativo, sia nella ricerca delle testimonianze di encomio - il giornalista ottiene un’intervista esclusiva del Presidente russo Putin - sia nella ricostruzione dei rapporti turbolenti con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, acquisita grazie alla collaborazione di due testimoni di eccezione, Zapatero e Barroso, che hanno assistito al processo di “destituzione” del leader italiano.

In mezzo a questo materiale scottante, per appagare lo spirito nazional popolare che Berlusconi ha incarnato per più di un ventennio, Alan Friedman racconta anche gli anni della Tv, le vicende del Milan e poi, naturalmente, le sue donne, Ruby e le altre. Il risultato è un documento decisivo per i posteri, che nel bene e nel male, dovranno fare i conti con il leader più esuberante e controverso della storia politica recente.

Source: http://www.netshadows.it/forum/

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