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MORFOLOGIA simboli, segni, allegorie PDF

235 Pages·2005·20.78 MB·Italian
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MORFOLOGIA simboli, segni, allegorie JosØ Caballero JosØ Caballero nasce a Ciudad Real (Spagna) nel 1952. Nel 1969 comincia a pubblicare lavori di illustrazione che rivelano una ricerca per sviluppare nuovi parametri nell’ambito della de(cid:28)nizione visuale. Successivamente viaggia per i cinque continenti indagando le di(cid:27)erenti culture. A questo periodo segue un’intensa tappa di studio sulla teoretica delle forme durante la quale si incontra col pensiero siloista, che determina la messa a fuoco dell’investigazione sulla morfologia, essendo questo libro un’esposizione del frutto di quei lavori. N.d.T.[Nota del Traduttore] La presente edizione Ł stata tradotta dallo spagnolo da Matteo Bechini (cid:21) Ottobre 2005. 2 Indice PROLOGO 5 1 IMPULSI,CAMPIDIPRESENZAECOMPRESENZA,SPA- ZIO DELLA RAPPRESENTAZIONE E IMMAGINE 15 1.1 Impulsi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 1.2 Campi di presenza e compresenza . . . . . . . . . . . . . . . . 15 1.3 Memoria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 1.4 Astrazione e associazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 1.5 Spazio di rappresentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 1.6 Immagine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 1.7 Funzioni dell’immagine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 1.8 Sensazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 1.9 Immaginazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28 2 VIE ASTRATTIVE E ASSOCIATIVE 29 2.1 Forma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29 2.2 Apprendimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 2.3 Riconoscimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 3 SIMBOLI, SEGNI E ALLEGORIE 35 3.1 Origine e signi(cid:28)cato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37 3.2 Funzioni della rappresentazione interna della coscienza . . . . 39 3.3 Funzioni della rappresentazione esterna della coscienza . . . . 40 3.4 Caratteristiche del segno, dell’allegoria e del simbolo . . . . . . 43 4 SIMBOLICA 57 4.1 Il simbolo come atto visivo, leggi visuali . . . . . . . . . . . . 57 4.2 Il simbolo come risultato della trasformazione di ci(cid:242) che Ł percepito in accordo con le necessit(cid:224) della coscienza . . . . . . 74 4.3 Il simbolo come traduzione di impulsi interni . . . . . . . . . . 78 4.4 Il simbolo e le sue applicazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91 3 4.5 L’azione della forma del simbolo . . . . . . . . . . . . . . . . . 93 5 SEGNICA 125 5.1 Di(cid:27)erenze tra espressione, signi(cid:28)cato e segno . . . . . . . . . . 126 5.2 Di(cid:27)erenze tra segni e connettive segniche . . . . . . . . . . . . 128 5.3 La funzione segnica di simboli e allegorie . . . . . . . . . . . . 129 6 ALLEGORICA 133 6.1 Leggi associative dell’allegorico . . . . . . . . . . . . . . . . . 136 6.2 L’allegorico Ł situazionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142 6.3 Funzioni e tipi di allegorie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 148 6.4 Il clima dell’allegorico e il sistema di ideazione . . . . . . . . . 148 6.5 Il sistema di tensioni e l’allegorico come scarica . . . . . . . . 163 6.6 Composizione dell’allegorico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 174 6.7 Contenenti, contenuti e connettive . . . . . . . . . . . . . . . . 174 6.8 Attributi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 201 6.9 Livelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 204 6.10 Super(cid:28)ci ed elementi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 205 6.11 Momenti di processo. Et(cid:224), trasformazioni ed inversioni . . . . 212 6.12 Regole interpretative dell’allegorico . . . . . . . . . . . . . . . 216 7 PAROLE FINALI 225 4 MORFOLOGIA: Studio dei simboli, segni e allegorie PROLOGO (all’edizione del 1981) Morfologia non Ł un libro per specialisti, come pu(cid:242) apparire dal titolo, ma al contrario Ł destinato al lettore medio. I temi, sebbene siano complessi, sono trattati con semplicit(cid:224), brevit(cid:224) e abbondanza di esempi verbali e gra(cid:28)ci. L’oggetto stesso del libro Ł un tipo di produzione e di lavoro mentale che le persone comuni esercitano quotidianamente anche se non ne sono ben consapevoli. La sua lettura, pertanto, non solo o(cid:27)re nuove conoscenze, ma permette anche di migliorare la comprensione di se stessi; Ł un incitamento perlosviluppodellacapacit(cid:224)criticaeunostimoloperrisvegliarelacreativit(cid:224). Al lettore specializzato non sfuggir(cid:224), senza dubbio, la novit(cid:224) dell’inqua- dramento e l’importanza di certe idee, che a volte si sviluppano e altre volte si abbozzano solamente, come se l’autore giocasse a esercitare il nostro intel- letto. Certamente i lettori potranno trarre pro(cid:28)tto da questo libro e, dopo aver superato alcuni ostacoli, (cid:28)niranno per aprire la porta che li introdurr(cid:224) in un nuovo ambito di conoscenza. I temi Una delle novit(cid:224) di questo testo consiste negli apporti semantici. Nella storia della cultura, la nozione di forma Ł stata trattata con profondit(cid:224) in senso me- todologico, logico, epistemologico ed estetico, ma raramente Ł stata descritta dal punto di vista psicologico, dandole un signi(cid:28)cato speci(cid:28)co come qui si Ł fatto. Ugualmente, simboli, segni e allegorie sono utilizzati diversamente, grazie a un vero e proprio esproprio del linguaggio di psicologi, linguisti, ecc. ragion per cui Ł stato necessario dotare questi signi(cid:28)canti di un signi(cid:28)cato preciso. 5 Naturalmente, lo studio di tali grandi categorie delle forme viene in(cid:29)uenzato nel tempo dalle variazioni semantiche e credo che non Ł eccessivo dire che, nel futuro, non sar(cid:224) soddisfacente equiparare la morfologia nØ a un modello piø o meno biologico (le protoforme di Goethe, per esempio) nØ a una mera tipologia. La concezione qui esposta Ł intesa come una relazione tra l’interno e l’e- sterno dell’uomo: le forme si possono studiare come operazioni che nascono e rimangono nella coscienza; come operazioni di coscienza lanciate nel mondo; e come stimoli che, provenienti dal mondo esterno, esercitano la loro azione sulla coscienza. Con questo triplice interesse, il libro inizia riproducendo al- cuni schemi che spiegano sommariamente il funzionamento dello psichismo, per poi parlare dei meccanismi della coscienza, descrivere lo spazio di rap- presentazione e arrivare al termine del primo capitolo alla de(cid:28)nizione di un concetto rivoluzionario dell’immagine. Il concetto di forma Ł inizialmente de(cid:28)nito in maniera essenziale per poi essere classi(cid:28)cato in simboli, allegorie e segni, ed in(cid:28)ne ripreso quando queste spiegazioni rendono comprensibile un altro approccio. Parliamooradelmetodoespositivodellibro. Sempresuccinta,l’esposizio- ne Ł spesso indiretta: si sviluppa ripetendo argomentazioni che introducono elementi nuovi, girando intorno al centro semantico, (cid:28)no a focalizzarlo da tutte le prospettive. Questa forma di argomentazione pu(cid:242) presentare una certa di(cid:30)colt(cid:224) iniziale ma, una volta superata, il lettore avvertir(cid:224) che ha assimilato i contenuti senza sforzo. Non essendo possibile presentare tutti i temi nello spazio assegnato a una breve introduzione, mi limito a segnalare gli altri. Le relazioni for- ma/livelli di coscienza e forme/vie sensoriali; le leggi visuali; l’importanza del registro interno di qualsiasi fenomeno, completano l’inventario dei temi che costituiscono i motivi di questo libro. La sensibilit(cid:224) plastica di J. Caballero, che d(cid:224) una sfumatura particolare ai temi, giusti(cid:28)ca l’abbondante materiale gra(cid:28)co che esempli(cid:28)ca i temi e che sar(cid:224) gradito al lettore. L.A. Ammann Francoforte, settembre 1981 Introduzione per l’edizione del 1981 Le persone immaginano cose fantastiche, fanno sogni assurdi, sconclusionati, belli, confusi, allegri o mostruosi. Tutto ci(cid:242), a volte, si manifesta attraverso 6 learti(cid:28)gurative, lapoesia, lamusica...inuncomplessoconcertodiimmagini allegoriche e di simboli diversi. Cos(cid:236), la domanda sul perchØ di queste attivit(cid:224) umane sorge in modo quasi inevitabile. Diciamo,periniziare,chelaproduzioneallegorica,segnicaesimbolicanon Łqualcosadiesclusivodell’artista, delmusicista, dell’eruditomatematico, del poeta o dello squilibrato psichico. ¨ qualcosa di inerente all’uomo dai primi rudimenti del linguaggio gestuale (cid:28)no ai giorni nostri. Questo Ł quello che si cerca di dimostrare in questo libro. Questo Ł il suo obiettivo principale, procurando risposte alle domande: come nascono le immagini? come operano? Che funzione compiono? Le produzioni dello psichismo non sono qualcosa di arbitrario che sorge a caso, ma compiono una funzione precisa, rispondendo a necessit(cid:224) che devono essere compensate per il buon sviluppo ed equilibrio psico(cid:28)sici. Di conse- guenza, esoprattutto, illorostudiopermetter(cid:224)unprogressonellaconoscenza dell’essere umano. La coscienza umana (sempre coscienza di qualcosa, o verso qualcosa) nei confronti del mondo, tende a essere compensazione di esso. L’attivit(cid:224) della coscienza Ł un modo di stare nel mondo: che si tratti del mondo cosiddetto esterno o di quello interno, la coscienza cerca di compensarlo strutturalmente e per fare ci(cid:242) organizza un sistema di risposte. Queste operazioni della coscienza svolgono la funzione di equilibrare l’am- bito interno in relazione a quello esterno, stabilendo un legame, dato dal- la continua ed urgente esigenza dell’individuo di dare risposte a un mondo complesso: un mondo naturale, umano, sociale, culturale, tecnico, ecc. Un insogno Ł una immagine-risposta diretta verso il mondo interno, men- tre uno spostamento motorio Ł un movimento-risposta (anch’esso animato da immagini) verso il mondo esterno allo psichismo. Anche nelle ideazioni puramente intellettuali tradotte in espressioni segniche, come nel caso del linguaggio, si mette in rilievo una forma di immagine-risposta diretta verso il mondo esterno, in modo che i segni che ne risultano assumano una funzione precisa, ad esempio di comunicazione nel caso del linguaggio. In questo contesto, la psicologia, l’antropologia, l’etnologia, cos(cid:236) come le varie arti, potranno considerare da un’altra prospettiva lo studio delle imma- gini prodotte dagli uomini e dai popoli (cid:21) all’interno di miti, leggende, religio- ni, artiefolklore. Ma, soprattutto, queste paginesonodiretteprincipalmente alle persone desiderose di conoscersi sempre meglio. Non Ł sempre esatto studiare le mitologie ponendo qualcuno nella condi- zione di vivere i temi mitici piø straordinari nei suoi sogni e insogni, in modo che gli eroi, gli dei, gli animali favolosi, gli gnomi, i maghi ed i vari mostri che popolano l’immaginazione e i sogni di questa persona, si identi(cid:28)chino in 7 personaggi assomiglianti a quelli spenti nelle mitologie di vari popoli, a volte molto lontani tra loro nello spazio e nel tempo, aiutando tale persona (cid:21) in de(cid:28)nitiva(cid:21) a liberarsi, a trasferire cariche psicologiche e pressioni interne che opprimono in modo temporaneo o permanente la sua coscienza. L’insieme delle tensioni alle quali Ł sottomesso un popolo, un gruppo o un individuo Ł tradotto come immagine, ed Ł fortemente determinata dall’accumulazione storica (memoria), sulla cui base Ł interpretato il mondo. Un’intera mitologia pu(cid:242) essere nascosta nell’esistenza piø mediocre. I sogni e gli insogni di ogni persona sono inondati da immagini che operano nei tretempi: immagini delpassatooricordi, immaginidel presente osensazioni, e immagini lanciate a futuro o immaginazione. Anche l’uomo piø realista vive di immagini. I sogni e gli insogni, le immagini dei ricordi, dei desideri e delle illusioni sono grandi forze che agiscono nell’uomo d’oggi, in(cid:29)uendo notevolmente nella sua vita quotidiana. In(cid:28)ne, a(cid:30)nchØ il lettore possa utilizzare questa opera con agilit(cid:224) sar(cid:224) conveniente prendere in considerazione il piano della stessa che Ł strutturato nel seguente modo: Capitolo I (Impulsi, Campi di Presenza e Compresenza, Spazio di Rappresentazione e Immagine); Capitolo II (Vie Astrattive ed As- sociative) Capitolo III (Simbolo, Allegoria e Segno); Capitolo IV (Simbolica) Capitolo V (Segnica); Capitolo VI (Allegorica). Questo studio sui temi morfologici proviene, nella sua ispirazione e svi- luppo, dalla (cid:28)loso(cid:28)a siloista. Si Ł cercato di sempli(cid:28)care tale studio inserendo abbondante materiale gra(cid:28)co(fotogra(cid:28)e,schemiedisegni),ancheseperunamaggiorecomprensione edapprofondimentoŁindispensabilefareriferimentoaltestoAutoliberazione 1 di L.A. Amman , opera che amplier(cid:224) notevolmente e dar(cid:224) un maggiore contesto ai vari temi, trattati qui solo collateralmente. Inoltre, per facilitare l’uso del presente libro, e prima di entrare nella trat- tazione dei temi speci(cid:28)ci, presenteremo i seguenti schemi estratti dall’opera menzionata. Lo schema I mostra un sistema semplice dove gli stimoli arrivano alla coscienza e questa agisce dando una risposta. Lo schema II evidenzia che gli stimoli possono essere esterni al corpo op- pure interni. Gli stimoli sono ricevuti dai sensi come sensazioni e portati alla coscienza come percezioni (cioŁ come sensazioni strutturate). La coscienza agiscecreandoimmaginicheportanoenergiaaicentridirisposta(intellettua- le, emotivo, motorio e vegetativo), i quali danno risposte che possono essere esterne o interne a seconda dei casi. 1Luis A. Ammann, Autoliberaci(cid:243)n, Plaza y ValdØs, Messico, 1991. [N.d.T.] Tradotto in italiano: Autoliberazione, casa editrice Multimage. 8 Schema I Coscienza-stimolo-risposta Schema II Coscienza-sensi-centri 9 Schema III Coscienza-sensi-centri-memoria Lo schema III Ł piø completo. In esso gi(cid:224) si distingue tra due sistemi di sensi: gli esterni (vista, udito, olfatto, gusto e tatto) e gli interni (ceneste- sia: dolore, temperatura, tensione muscolare, ecc.; e cinestesia: posizione e movimenti del corpo). Gli stimoli provenienti dall’esterno e dall’interno arrivano alla coscienza come percezioni, imprimendosi contemporaneamente nella memoria. A sua volta la memoria invia stimoli alla coscienza come ricordi. La coscienza produce immagini che agiscono sui centri, i quali, a loro volta, danno risposte esterne (motorie) o interne (vegetative). Ogni risposta data da un centro Ł captata dai sensi interni e dalla co- scienza. Grazie a questo, si ha cognizione delle operazioni e(cid:27)ettuate (retro- alimentazione della risposta) che vengono inoltre impresse nella memoria. Questa Ł la base dell’apprendimento, che si perfeziona con la ripetizione delle operazioni. 10

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Ugualmente, simboli, segni e allegorie sono utilizzati diversamente, grazie a un vero e proprio Figura 120: Il dio Visnù. Museo d'arte indiana.
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