Lezione 21 bis Sommario • Trasmissione via radio (wireless). • Modulazione digitale: • ASK o OOK • FSK • Modulazione analogica: PLL. • Esempi di circuiti di trasmissione e ricezione • Antenne • Protocolli per comunicazioni wireless. Simone Buso -Microcontrollori e DSP -Lezione 21bis 1 Lezione 21 bis Materiale di riferimento 1. Datasheet del microcontrollore Microchip rfPIC12F675, disponibile sul sito web del corso in formato pdf. 2. Datasheet del microcontrollore ATMEL AT86RF401, disponibile sul sito web del corso in formato pdf. 3. R. Garg et al., “Microstrip antenna design handbook”, Artech House, Boston, 2001, ISBN 0-89006-513-6 Simone Buso -Microcontrollori e DSP -Lezione 21bis 2 1 Trasmissione via radio Negli ultimi tempi si assiste ad una forte crescita della richiesta di sistemi di trasmissione radio dei dati, da incorporare nei più disparati prodotti dell’elettronica di consumo. Data la natura di questo mercato (bassi costi, volumi di produzione molto elevati) sono di particolare interesse le soluzioni semplici, affidabili e poco costose. E’ questa la ragione per la quale si cominciano a trovare sul mercato differenti microcontrollori con periferiche dedicate alla trasmissione via radio dei dati. Simone Buso -Microcontrollori e DSP -Lezione 21bis 3 Trasmissione via radio Le applicazioni di queste tecnologie sono le più varie. A titolo di esempio si possono ricordare: 1. elettrodomestici “intelligenti”; 2. apparati per la misura e controllo dei consumi energetici; 3. sistemi di allarme domestico senza fili; 4. serrature elettroniche; Ciascuna di queste categorie di prodotti richiede soluzioni a basso costo e di semplice realizzazione. Simone Buso -Microcontrollori e DSP -Lezione 21bis 4 2 Trasmissione via radio Le applicazioni nel settore automobilistico meritano una citazione a parte. In questo ambito il requisito principale per ogni progetto è la sicurezza. Il filone principale di applicazione è quello della misura in tempo reale della pressione degli pneumatici. Le problematiche principali riguardano il soddisfacimento dei diversi standard nazionali relativamente a frequenze di trasmissione e potenza emessa, ma anche la sicurezza dei dati trasmessi (codifica). Simone Buso -Microcontrollori e DSP -Lezione 21bis 5 Trasmissione digitale La trasmissione dei dati via radio in forma digitale può avvenire sfruttando differenti tecniche di modulazione. Le più usate nell’ambito dei microcontrollori destinati ad applicazioni RF sono: 1. modulazione Amplitude Shift Key (ASK); 2. modulazione On/Off Key (OOK); 3. modulazione Frequency Shift Key (FSK). Simone Buso -Microcontrollori e DSP -Lezione 21bis 6 3 Modulazione ASK La modulazione digitale di ampiezza o ASK, sebbene quasi completamente abbandonata nei moderni sistemi di trasmissione, riveste un ruolo importante nelle applicazioni RF dei microcontrollori. La sua semplicità realizzativa, sia per il trasmettitore che per il ricevitore, consente la realizzazione di sistemi a basso costo e la integrazione diretta di moduli di trasmissione a bordo di microcontrollori. Simone Buso -Microcontrollori e DSP -Lezione 21bis 7 Modulazione ASK p(t) t 0 1 0 Il principio della modulazione ASK è semplice. L’ampiezza di un segnale portante, ad esempio di tipo sinusoidale, viene modulata tra due livelli distinti, uno associato al simbolo “0”, l’altro al simbolo “1”. Simone Buso -Microcontrollori e DSP -Lezione 21bis 8 4 Modulazione OOK p(t) t 0 1 0 Nella modulazione OOK, che è un caso particolare della precedente, uno dei due livelli è zero. La modulazione associa così ad un simbolo (ad esempio “1”) la presenza e all’altro (ad esempio “0”) l’assenza di segnale. Simone Buso -Microcontrollori e DSP -Lezione 21bis 9 Modulazione FSK p(t) t 0 1 0 Nella modulazione FSK, invece, è la frequenza del segnale portante che viene modulata tra due livelli distinti, ciascuno associato ad uno dei due simboli. Simone Buso -Microcontrollori e DSP -Lezione 21bis 10 5 Trasmettitori I trasmettitori integrati nei microcontrollori sono particolarmente semplici. Includono generalmente un Phase Locked Loop (PLL) per l’aggiustamento della frequenza della portante, che è pari ad un sottomultiplo intero N della frequenza di un opportuno oscillatore al quarzo. Includono inoltre un amplificatore a basso rumore (LNA) per il pilotaggio dell’antenna. L’adattamento tra l’impedenza di uscita dell’amplificatore e l’antenna è in genere ottenuto attraverso opportune reti esterne di elementi reattivi (Z ). A Simone Buso -Microcontrollori e DSP -Lezione 21bis 11 Trasmettitori Phase Locked Loop - PLL PhC VCO LNA Z Ant 1:N Oscillatore al quarzo Simone Buso -Microcontrollori e DSP -Lezione 21bis 12 6 PLL: oscillatore controllato V INT C INT I C I > I C C 2 1 V OUT - + V INT V La corrente IC ha una OUT componente proporzionale al segnale di ingresso al Controllo VCO. Simone Buso -Microcontrollori e DSP -Lezione 21bis 13 PLL: oscillatore controllato Simone Buso -Microcontrollori e DSP -Lezione 21bis 14 7 PLL: comparatore di fase Nel comparatore di fase digitale, l’uscita è un segnale a onda quadra, il cui valore logico è alto quando i due segnali sono a valori logici diversi (XOR). Il valore medio di questo segnale è proporzionale alla differenza di fase tra i due segnali. Simone Buso -Microcontrollori e DSP -Lezione 21bis 15 PLL: comparatore di fase Un altro tipo di comparatore di fase si basa su una semplice macchina a 3 stati. A seconda della successione dei fronti, l’uscita passa da uno stato a bassa impedenza, in cui impone al carico o una tensione alta (V ) oppure una CC bassa (GND), ad uno ad alta impedenza. Simone Buso -Microcontrollori e DSP -Lezione 21bis 16 8 PLL: comparatore di fase Il grafo di stato illustra la corrispondenza tra lo stato e l’uscita del circuito. Ad ogni fronte del segnale di ingresso, l’uscita progredisce da GND verso V CC passando per lo stato ad alta impedenza. Ogni fronte del segnale di uscita comporta l’arretramento di un passo lungo la sequenza. Simone Buso -Microcontrollori e DSP -Lezione 21bis 17 PLL: comparatore di fase Buffer three state Macchina a stati Simone Buso -Microcontrollori e DSP -Lezione 21bis 18 9 PLL: principio di funzionamento Il PLL è un circuito a retroazione: il segnale di uscita del comparatore di fase, opportunamente filtrato in modo da renderlo quasi continuo, viene usato per alimentare l’oscillatore. Il segnale di uscita dell’oscillatore, la cui frequenza è proporzionale al livello del segnale di ingresso, viene inviato al comparatore di fase. Se l’anello è stabile, il sistema si mantiene in oscillazione intorno alla frequenza imposta dal segnale di ingresso esterno (o ad un suo sottomultiplo) con una relazione di fase ben definita e costante tra ingresso e uscita. Simone Buso -Microcontrollori e DSP -Lezione 21bis 19 PLL: principio di funzionamento f f y x Filtro Passa PhC VCO x(t) Basso y(t) N f /N y Divisore di La stabilità dell’anello dipende frequenza totalmente dal progetto del (opzionale) filtro passa-basso. Simone Buso -Microcontrollori e DSP -Lezione 21bis 20 10
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