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Mitologia sumerica PDF

418 Pages·2001·3.139 MB·Italian
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CLASSICI DELLE RELIGIONI Sezione prima, diretta da OSCAR BOTTO Le religioni orientali Sezione seconda, fondata da PIERO ROSSANO La religione ebraica Sezione terza, fondata da FRANCESCO GABRIELI La religione islamica Sezione quarta, fondata da PIERO ROSSANO La religione cattolica Sezione quinta, fondata da LUIGI FIRPO Le altre confessioni cristiane Sezione sesta, diretta da FRANCESCO REMOTTI Le religioni di interesse etnologico CLASSICI DELLE RELIGIONI SEZIONE PRIMA DIRETTA DA OSCAR BOTTO Le religioni orientali MITOLOGIA SUMERICA A CURA DI GIOVANNI PETTINATO UNIONE TIPOGRAFICO-EDITRICE TORINESE © De Agostini Libri S.p.A. - Novara 2013 UTET www.utetlibri.it www.deagostinilibri.it ISBN: 978-88-418-9255-8 Prima edizione eBook: Marzo 2013 © 2001 Unione Tipografico-Editrice Torinese corso Raffaello, 28 - 10125 Torino Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo volume può essere riprodotta, memorizzata o trasmessa in alcuna forma e con alcun mezzo, elettronico, meccanico o in fotocopia, in disco o in altro modo, compresi cinema, radio, televisione, senza autorizzazione scritta dall’Editore. Le riproduzioni per finalità di carattere professionale, economico o commerciale, o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, corso di Porta Romana 108, 20122 Milano, email [email protected] e sito web www.clearedi.org . La casa editrice resta a disposizione per ogni eventuale adempimento riguardante i diritti d’autore degli apparati critici, introduzione e traduzione del testo qui riprodotto. INDICE DEL VOLUME Premessa Introduzione Avvertenza Abbreviazioni Nota bibliografica I. GLI DÈI E IL COSMO: ORIGINE E ORGANIZZAZIONE 1. Gli dèi del cielo, gli dèi della terra non esistevano ancora 2. In quel giorno (tutto) era argilla 3. La tempesta infuriò 4. Dopo che essa (= la terra) ebbe partorito legno e canna 5. Quando la terra fu separata dal cielo 6. Quando cielo e terra si sposarono 7. Quando An ebbe generato l’anno dell’abbondanza 8. Quando gli dèi resero stabile il paese 9. Quando gli Igigu resero stabile il paese, lavorando con fatica al posto degli uomini 10. Quando Anu, Enlil ed Enki crearono la falce lunare 11. Signore del cielo e della terra 12. La terra partorì la pianta-Šumunda 13. Tenzone tra uccello e pesce 14. Quando le dee furono prese in moglie 15. Quando la signoria e la regalità vennero brillantemente esercitate ad Uruk 16. Enki e il nuovo ordine del mondo 17. Mito sumerico del Diluvio II. NOZZE DI DIVINITÀ E TEOGONIE 1. Matrimonio tra Acque dolci e Terra: Enki - Ninḫursag 2. Matrimonio tra Enlil e Ninlil: nascita degli dèi 3. Matrimonio tra Enlil e Sud: la prima sistemazione III. AMBIZIONI DEGLI DÈI “MINORI ” 1. Ninurta, dio ordinatore: lugal-e 2. Ninurta erede di Enlil: an-gim-dím-ma 3. Ninurta ed Enki: il furto fallito 4. Inanna si impadronisce del cielo 5. La cosiddetta «discesa di Inanna agli Inferi» 6. Inanna ed Ebiḫ 7. Inanna e la foresta dei cedri 8. Il matrimonio di Martu: il problema dell’altro IV. I VIAGGI DEGLI DÈI 1. Viaggio di Inanna ad Eridu 2. Viaggio di Nanna a Nippur 3. Viaggio di Ninurta ad Eridu 4. Viaggio di Enki a Nippur 5. Viaggio di Pabilsag a Nippur 6. Viaggio di Nininsina a Nippur V. AMORE E SESSO 1. Matrimonio tra Lugalbanda e Ninsun 2. Inanna e Šukalletuda 3. Inanna e Bilulu VI. L’UOMO E IL SUO REGNO 1. Enki e Ninmaḫ: creazione dell’uomo e sue limitazioni 2. Enlil e la zappa: il lavoro nobilita l’uomo 3. Il sacrificio degli dèi Alla: l’agricoltura 4. La lista reale di Lagaš 5. Introduzione dei cereali a Sumer 6. Tenzone tra pecora e grano 7. I sette Saggi VII. L’ALDILÀ: IL «PAESE DEL NON RITORNO» 1. Inanna, Gilgameš e gli Inferi 2. La sorte dell’uomo nel «Paese del non ritorno» 3. La morte di Gilgameš nella versione di Nippur 4. La morte di Gilgameš nella versione di Me-Turan 5. La morte di Urnamma 6. Il sogno premonitore di morte di Dumuzi 7. Compianto di Inanna per la morte di Dumuzi VIII. ORDINE E DISORDINE DEL COSMO 1. I demoni oscurano la luna Glossari Glossario dei nomi divini e degli edifici sacri Glossario degli etnonimi e dei nomi geografici Indici Indice dei personaggi Indice dei nomi etnici e geografici Indice degli autori citati Indice delle tavole PREMESSA Quando, nella primavera del 1994, il prof. Oscar Botto, Direttore della sezione prima, «Le religioni orientali», della prestigiosa collezione «Classici delle religioni», pubblicata dalla Casa Editrice UTET, mi propose di collaborare con un volume sulla mitologia mesopotamica, ne fui certo entusiasta, anzi estremamente grato per l’invito rivoltomi. Nella stessa serie era stato già pubblicato un volume di G. R. Castellino, mio predecessore alla cattedra di Assiriologia dell’Università degli studi di Roma La Sapienza, dal titolo Testi sumerici e accadici , dove si forniva un’ampia esemplificazione della letteratura innica e religiosa dei popoli della Mesopotamia, sicché da una parte bisognava evitare di fare un doppione del precedente, e dall’altra occorreva invece proporre nuovo materiale non accessibile in lingua italiana ai cultori ed amanti del mondo spirituale dell’Antico Vicino Oriente, sempre però nel settore più ampio della religione. Da qui la preposta fatta al Direttore della Sezione e accolta subito prima da lui stesso e in seguito dalla UTET, di trattare la tipologia dei testi cuneiformi classificata dagli studiosi, almeno per quanto concerne il contenuto, come «letteratura mitologica»; ma invece che a un unico volume, si pensò subito a due volumi separati, vuoi per distinguere i due mondi – il sumerico e l’accadico, o assiro-babilonese –, vuoi anche per permettere al curatore una raccolta sistematica ed esauriente, non quindi puramente esemplificativa, del materiale a nostra disposizione in questo campo di studi. Tale divisione del materiale cuneiforme risponde ad un’esigenza dei nostri studi, non ancora da tutti avvertita, ma che io avevo sottolineato già nel 1971, quando scrissi la monografia Das altorientalische Menschenbild und die sumerischen und akkadischen Schöpfungsmythen (La concezione dell’uomo antico-orientale e i miti di creazione sumerici ed accadici), accolta nei saggi editi dall’Accademia delle Scienze di Heidelberg. Il presente volume vuole offrire un panorama ordinato ed esauriente della concezione del mondo divino, elaborata dal popolo sumerico durante il lungo periodo della sua storia e tramandataci dai suoi scritti originali a carattere mitologico. Nell’usare l’aggettivo «mitologico» o il sostantivo «mito» siamo però coscienti di attribuire al mondo sumerico dei concetti estranei al modo di pensare di tale popolo, essendo la terminologia da noi adoperata presa in prestito dal mondo occidentale e più precisamente dai Greci. Di ciò noi studiosi siamo pienamente consapevoli, ma il lettore medio corre continuamente pericolo di essere fuorviato e confuso. Anche l’accezione «letteratura mitologica» è imprecisa, non esistendo nella lingua sumerica un termine corrispondente e calzante, come quello creato dai Greci. Nella civiltà sumerica, infatti, le nostre categorie e le nostre classificazioni non trovano un riscontro puntuale, e noi possiamo parlare soltanto di similitudini e tutt’al più di accostamenti delle due culture. Il concetto stesso di «Dio», per non parlare di quello di «Poteri divini», con cui traduciamo il termine sumerico «me», sono talmente inafferrabili, che non consentono una traduzione precisa nella nostra lingua e cultura. D’altra parte, ovviamente, non dobbiamo dimenticare che i Sumeri erano degli esseri umani, e quindi, in quanto tali, avevano un modo di pensare non molto dissimile dal nostro: essi esprimevano i nostri stessi sentimenti e cercavano di capire e dominare il mondo circostante, non diversamente da come noi stessi oggi facciamo. I testi raccolti nel presente volume sono conseguentemente raggruppati in otto grandi sezioni, che rispondono a domande fondamentali dell’essere umano: iniziando, infatti, dalla prima sezione Gli dèi e il cosmo: origine ed organizzazione , che raccoglie 17 documenti, si cerca di indagare e stabilire come i Sumeri vedevano il mondo ultraterreno e cosmico; si passa quindi alla seconda sezione Nozze di divinità e Teogonie , dove ci si immerge nel mondo divino stesso e nei rapporti genetici dell’affollato Pantheon sumerico; si procede poi con la terza sezione Ambizioni degli dèi minori , una sezione questa che può sembrare curiosa, ma che invece è centrale per comprendere le lotte nel mondo divino, dove gli dèi tentano di ricoprire un ruolo diverso, per lo più superiore a quello loro assegnato; ci accorgeremo che alcuni tentativi sono senz’altro coronati da successo, ad esempio quelli di Ninurta e di Inanna, relativi alla loro posizione e rango nel mondo divino, mentre altri risultano infruttuosi, come quello di Inanna, quando pensa di impadronirsi degli Inferi; in questa stessa ottica, seppure in maniera più dolce, è da considerare la quarta sezione Viaggi degli dèi verso Nippur o Eridu, per assicurarsi l’appoggio dei capi del Pantheon alle loro ambizioni. Con la quinta sezione Amore e sesso si conclude l’analisi del mondo divino e dei rapporti tra gli dèi. In questa parte manca però il ben noto rapporto d’amore tra Inanna e Dumuzi, di cui non vi è traccia in nessuno dei testi da noi classificati come miti. Con la sesta sezione si affronta l’altra grande tematica del pensiero intellettuale sumerico, L’uomo e il suo regno : nei sette testi presentati si offre una panoramica sull’origine dell’uomo e sui suoi compiti nel creato. Si passa quindi alla settima sezione, L’aldilà o il paese del non ritorno , che presenta i testi sulla visione dell’Aldilà, il paese dei morti, come residenza degli uomini alla fine della loro vita terrena, ma anche degli dèi. Si conclude il volume con l’ottava sezione Ordine e disordine del cosmo, incentrata su un unico testo che racconta l’assalto al cielo dèi sette demoni infernali, allo scopo di distruggere l’ordine stabilito dagli dèi, dove un ruolo importante è svolto dalla magia, mediante la quale il tentativo viene sventato. Sotto queste tematiche vengono quindi raccolti 52 documenti di diversa lunghezza, in cui i Sumeri ci rivelano le loro concezioni sul mondo, che poi in definitiva sono le prime riflessioni dell’uomo stesso, essendo i testi da loro scritti senz’altro i più antichi della storia dell’umanità. Nel consegnare alle stampe questo lavoro, voglio esprimere il mio ringraziamento a tutti i miei studenti e collaboratori di Roma e Milano, soprattutto a due di loro che menziono per nome, la Dott.ssa S. M. Chiodi, storica delle religioni, e il Dott. S. Seminara, assiriologo, che mi sono stati di grande aiuto nell’interpretazione dei testi sumerici, con il loro acume e la loro specifica competenza. Al prof. O. Botto, mio mentore fin dai tempi della mia permanenza a Torino, va il pensiero più sincero di profondissima gratitudine per la stima e per la cordialità sempre accordatemi; alla Casa Editrice UTET e in particolare al Dott. E. Pia un grazie altrettanto sentito per la pazienza dimostrata nell’aver voluto attendere il completamento di questa mia opera. Roma, Ferragosto 2000 G. P. INTRODUZIONE

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