www.araberara.it 3 [email protected] 0 O ddaall 11998877 A N N O VAL SERIANA, VAL DI SCALVE, ALTO E BASSO SEBINO, VAL CALEPIO, VAL CAVALLINA, BERGAMO Quindicinale Autorizzazione Tribunale di Bergamo: Pubblicità «Araberara» Numero 8 del 3 aprile 1987 10 marzo 2017 Tel. 0346/28114 Fax 0346/921252 Redazione Via S. Lucio, 37/24 - 24023 Clusone Composizione: Araberara - Clusone Tel. 0346/25949 Fax 0346/921252 Anno XXXI - n. 5 (528) - e 2,00 Stampa: C.P.Z. Costa di Mezzate (Bg) “Poste italiane Spa - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, DCB Bergamo” Direttore responsabile: Piero Bonicelli CODICE ISSN 1723 - 1884 ali UNO SQUARCIO Benedetta gente CASAZZA i or DI ELEGANZA t 7 PROFUGHI di AristeA CAnini Piero Bonicelli e FERMATI Fremiti di alba, dentro la Gli bocca assopita di alba bagnate Sulla collina di case PER DROGA mentre bevo l’odore di spruzzi di vento. Cerco respiro. Cerco rotte, vecchie, lucide di tempo spazio. Che è marzo. Che se i pioppi hanno la febbre, La gente in io fossi un mese sarei marzo. Che marzo se fosse un’ora sa- brividi nelle notti pigre. rivolta: “Se ne rebbe le sei. L’alba. Lo spar- Ogni stella è un quadro devono andare” tiacque tra giorno e notte. L’i- di rimpianto. nizio. Inquieto. Vivo. Intenso. E la Lega parte Sotto ogni casa c’è un androne Mai uguale. Che marzo è la rugiada dell’anno. Cerco un dove riposare il sentimento con la raccolta bacio nel vento. Un bacio che in un piccolo tempo. sfami ma non sazi. Un bacio firme per chiudere che mi lasci indecente la vo- In qualche parte dell’aria l’ex casa di riposo glia di averne ancora. Mi ba- i nostri pensieri fanno l’amore. » segue a pag. 55 a pag. 7 GLI “ESPERTI” BERGAMO DELL’ARIA FRITTA Grande Dea, Michael AnnA CArissoni facci godere Non so a voi, ma a me le anche in piena banalità e le ovvietà che spesso sento proclamare Quaresima tetraplegico dai tanti “esperti” chiamati nei talk-show a dire la loro alle pagg. 8 - 9 sui più svariati argomen- ti diventano sempre più TAVERNOLA insopportabili. Non passa giorno che qualcuno, con 22 anni Cementificio: aria serissima e sussiegosa come ad annunciare chissà muro contro muro quale profonda ed indiscu- tibile “verità”, non dispen- Cementir contro ATS si dall’alto pensieri che in realtà sono solo…. pensie- e Provincia rini, considerazioni lapalis- siane, riflessioni scontate, a pag. 30 alle quali qualsiasi spetta- e quell’appuntamento COLERE » segue a pag. 55 in Svizzera Ecco la versione del farmacista: per il suicidio Prossima uscita “Perizie, contratti VENERDÌ assistito e scritture fantasma” 24 MARZO alle pagg. 18 - 19 alle pagg. 2 e 3 CHIUDUNO I cittadini chiedono SULLA SOGLIA CLUSONE al sindaco Locatelli DI ME STESSO le ronde... ma alla fine IL CASO non si presenta nessuno AnnibAle CArlessi a pag. 36 Che ognuno se lo costrui- (O IL CAOS) FANTONI sce il suo modo e il suo mon- do da vivere. Si costruisce con immagini impresse fisse alallel ep apgagg.g .1 01 0e- 1111 IL CASO nella memoria. Così come entrare in una casa dove un piccolo atrio con sfondo bian- co, accoglie maestà di porte in legno d’ingresso scuro che si contrappongono al bianco lasciato alle mura. Il dise- gno dipinto sul muro di una finestra che ha visto cento inverni e una grata vera di ferro che sembra essere sta- ta in fondo al mare per alme- no cent’anni… è stata lì per il tempo che ha impiegato Preti la corrosione sul ferro della stessa grata nell’acqua sala- sull’orlo ta, lì sulla finestra del bagno. di una crisi » segue a pag. 55 di nervi alle rispettive pagine IL CASO Araberara 10 marzo 2017 2 IL MALE DI VIVERE (p.b.) Siamo tutti bravissimi nel giudicare i fatti meno cercare la “benedizione” dei credenti, semmai qual è lo scopo, figurati per quelli come me”. E’ que- altrui, sputare sentenze, appellarci a giudizi mo- potrebbe aspettarsi la loro comprensione: ma que- sta la frase-chiave di Michael per capire perché rali scritti o dettati. Intransigenti con gli altri, tol- sti sono tempi di contraddizione, c’è un Papa che uno può arrivare a chiedere di morire in una clini- leranti con noi stessi. Il bene assoluto non esiste, proclama una Chiesa “misericordiosa” e che si ri- ca svizzera, perché lo Stato italiano non ammette esistono il bene e il male “minori”. trova i “custodi della fede” che gli remano contro, in il “suicidio assistito”, paragonandolo all’omicidio Anche la vita come bene assoluto, secondo dottri- nome di un Dio degli eserciti da Antico Testamen- che in realtà è togliere la vita altrui, contro la loro na cristiana, a rigore ha una falla nella logica; se la to. “Quando attraverserà / l’ultimo vecchio ponte / volontà, mentre il suicidio è fare della propria vita vita “vera” è quella che verrà, questa vita terrena ai suicidi dirà / baciandoli alla fronte / venite in quello che si ritiene di dover fare. è relativa. Ma, si dice, è “peccato” sprecarla. E ven- paradiso, / là dove vado anch’io / perché non c’è Ma la vita è un dono di Dio, dice la Chiesa. Anche gono in mente altri sprechi, questi sì moralmente l’inferno / nel mondo del buon Dio” (De André). qui torna il dilemma, se è un dono è mio, ne faccio devastanti, di cristiani che la vita la impiegano per Michael dice di non credere in Dio ma apprezza quello che ritengo giusto fare. Ma per chi non crede scopi di interesse, di carriera, di successo, a danno quel prete che va a trovarlo e non per convertirlo in Dio il problema non esiste, è solo questione di dei propri simili. ma solo per fargli compagnia e chiacchierare, aiu- avere uno scopo. E poi c’è un aspetto ancora diverso: se uno non ha tandolo, se ce la fa, a trovare delle ragioni per con- Ci sono milioni di persone che di quello “scopo” fede, non crede in Dio, ha tutto il diritto di cercarsi tinuare a vivere con un corpo che lo ha tradito e non hanno trovato surrogati che ritengono sufficienti questo “scopo” di vita, dare un senso alla propria risponde più agli stimoli e ai bisogni del cervello. per affrontare anche il male di vivere. “Spesso il esistenza. “Non riesco a trovare uno scopo nella vita, sono male di vivere ho incontrato” (Montale). E se non lo trova, per farla finita non deve nem- stanco, è già difficile per chi ha la mia età capire E ci sono però persone che non si rassegnano a Michael, tetraplegico, 22 anni, e quell’appuntamento in Svizzera per il suicidio assistito di Aristea Canini sorride: “Già, parlo come che mese mi hanno tolto il un medico, per forza, ho respiratore”. imparato a conoscere il Michael Leocata, ar- mio corpo, riesco a capire E Michael torna a parla- riva in redazione con il da cosa è derivato il dolo- re, perché col respiratore cappuccio della felpa cala- re, che mi viene trasmetto le corde vocali non funzio- to sul viso, fuori fa freddo in un altro modo, magari navano: “Non ho parlato e i suoi occhi azzurri ri- comincio a tremare, suda- per mesi, mi facevo capire flettono luci d’infinito. re, dipende, la maggior con mugugni, l’aria non Michael, 22 anni il 22 parte delle volte capisco passava delle corde voca- gennaio, di Sovere, è sul- che c’è qualcosa che non li, quindi niente da fare, la sua sedia a rotelle, va, in genere sono dovu- poi mi hanno messo un tetraplegico da quel ma- ti agli spasmi muscolari, tappino per farla passare ledetto 11 maggio 2011, alla rigidità muscolare”. dalle corde vocali dalla quando di anni ne aveva tracheotomia, e con una 16 ed era in sella al suo 11 maggio 2011: “Avevo voce robotica la prima pa- scooter per andare all’al- 16 anni, quel giorno l’ho rola che ho detto è stata lenamento di calcio. Poi il rimosso, però mi hanno ‘mamma’, e mia mamma botto. raccontato com’è andata. è scoppiata a piangere. E una nuova vita. Se Ero stato a Rogno da un Poi ho chiamato la mia nuova vita si può chiama- amico, stavo tornando a ragazza al telefono, non re. “Sono settimane dure, casa, avevo l’allenamento ci credeva, non mi aveva sono crollato psicologica- di calcio a Pianico, gio- mai sentito parlare”. Hai mente – comincia Micha- cavo da quando avevo 5 ancora la ragazza? “No, el che ha dolori al braccio anni, sempre a Sovere, ma Michela è mia amica, ma e un po’ dappertutto – ho l’allenamento lo facevamo 4 mesi dopo l’incidente mandato la richiesta in a Pianico, giocavo negli Mic‘hael con la mamma Rosa è finita, aveva anche lei Svizzera per il suicidio as- Allievi, centrocampista. solo 16 anni, però siamo sistito”. Già, che non c’en- Erano da poco passate le rimasti in ottimi rapporti, tra la storia di dj Fabo (il cinque e mezza del pome- ci sentiamo spesso”. dj che ha fatto discutere riggio, all’altezza dell’a- Ho chiesto alla mamma, mi ha detto tutto il mondo per la sua silo di Costa Volpino, ero A Mozzo Michael si ren- scelta di morire a Zurigo nei pressi di un semaforo, de conto definitivamen- che se è quello che voglio lei mi porta”. qualche settimana fa): davanti a me un’auto, io te della sua condizione: “Perché io la richiesta l’ho dietro con lo scooter, al ‘ “Combattevo, ma c’era mandata prima che lui semaforo a chiamata un Il regalo per i 22 anni: “Ho voluto una escort, poco da fare, non muove- morisse”, ma in ogni caso ragazzo ha attraversato vo nulla. Adesso il braccio il dramma è lo stesso: senza aspettare che fosse destro un po’ lo muovo, ho “Sono tetraplegico come verde per lui, il semaforo volevo provare a sentire qualcosa sempre fatto fisioterapia lui, solo che io non respi- era verde per le auto che e la sto facendo ancora, ro artificialmente, almeno transitavano e così l’auto lo sai che sono l’unico in adesso, e ci vedo”. davanti a me ha frenato Italia che con una lesio- di colpo per non investir- ha raccontato che la sera Ero intubato, col colla- di ospedale son andato a ne di questo genere riesco Michael è stato accom- lo, io ho sterzato contro prima gli avevano detto re, ero imbragato ovun- Mozzo, al centro di riabi- a muovere la carrozzina pagnato in redazione il marciapiede per non che non avrei superato la que, poi hanno aspettato litazione. Una mattina, elettrica con la mano?”. dalla mamma, dal papà finire contro l’auto e sono notte, ero attaccato a un che l’edema si assorbisse, mentre stavo facendo l’i- Già, Michael di progres- e dalla sorellina, ha dolo- sbalzato contro la cabina respiratore, non respira- lesione dietro il collo, ter- giene, mi hanno tolto la si ne ha fatti. Magari ne re a un braccio, mamma dell’Enel, ho battuto la te- vo autonomamente. Non za, quarta e quinta ver- cannetta della tracheoto- farai altri: “Non voglio Rosa glielo solleva e lo ap- sta dietro il collo”. ricordo molto della tera- tebra, hanno aspettato il mia per pulirmela e l’in- farmi illusioni, però ci poggia sul tavolo: “Sento i Era mercoledì: “Mi han- pia intensiva, ero pieno venerdì per operarmi… fermiera si è dimenticata provo sempre. Per come dolori, ho perso sensibilità no operato il venerdì, e poi di tranquillanti e antido- poi fisioterapia, a letto, fa- di attaccarmi il respirato- mi avevano descritto la nel corpo ma il cervello dà mi sono svegliato sabato lorifici molto forti, ho dei ceva tutto la fisioterapista, re, e per quattro o cinque mia situazione anni fa, gli impulsi ai nervi, sono o domenica, mi teneva- flash, ma più che altro io non muovevo nulla, at- minuti ho respirato da adesso è un altro mondo, terminazioni nervose, e no sedato, ero nel vecchio sono dei sogni, non ricordi taccato al respiratore. Nei solo, da lì si sono accorti mi aspettava il letto per il dolore viene trasmesso ospedale di Bergamo. Non lucidi, mi accorgevo però casi uguali al mio sono che comunque si poteva 24 ore al giorno senza non necessariamente nel potevo muovere il corpo, che non avevo più sensi- ancora tutti attaccati al lavorare bene su questa parlare, e invece qualco- punto che dovrebbe farmi ero pieno di sedativo, mi bilità da nessuna parte, respiratore”. cosa, è stato un percorso sa ho progredito, però è male. magari dovrei avere sono accorto subito che l’avevo capito prima che Tu non più, come mai? lunghissimo, prima avevo dura, durissima”. mal di pancia ma mi vie- non sentivo nulla”. me lo spiegassero, non c’e- Michael sorride: “Perché il respiratore 24 ore su 24, Michael frequentava il ne il mal di testa, si chia- ra bisogno di parole, non dopo la terapia intensiva poi 22 ore, poi 20, poi sem- secondo anno di ragione- mano crisi disriflessiche”. Michael racconta, luci- muovevo nulla. e dopo un mese e tre giorni pre di meno e dopo qual- ria a Lovere: “Mi hanno Michael se ne intende, do e calmo: “Mio padre mi promosso, e poi ho studia- IL CASO Araberara 10 marzo 2017 3 IL MALE DI VIVERE vivere di surrogati. “L’unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante. Quando manca questo senso – prigione, malattia, abitudine, stupidità, – si vorrebbe mori- re” (Pavese). Ecco, l’unico modo per dissuadere Mi- chael da fare l’ultimo viaggio verso quella fredda clinica di Zurigo è aiutarlo a trovare uno “scopo” che valga la pena rincorrere per sopportare il do- lore. Che poi si riduce a questo: “Tutto il problema del- la vita è come rompere la propria solitudine, come comunicare con gli altri” (sempre Pavese che quel- la solitudine non riuscì a rompere). Se qualcuno vuole aiutare Michael e quelli come lui, scenda dai pulpiti delle chiese e dalle tribune chiassose dei talk show. E gli faccia un po’ di com- pagnia. Michael, tetraplegico, 22 anni, e quell’appuntamento in Svizzera per il suicidio assistito to in ospedale, venivano in queste condizioni cresci gli insegnanti a Mozzo, fa- prima, qualcosa di positi- cevo 4 ore di fisioterapia, e vo c’è”. dal tardo pomeriggio stu- diavo ragioneria, ho ini- E gli amici ci sono anco- ziato il terzo anno in ospe- ra? “Io sono sempre stato dale e gli ultimi mesi li ho molto espansivo, al mo- fatti in classe e sono stato mento dell’incidente ero promosso. Il quarto anno pieno di amici, poi sono ho avuto due debiti che ho scomparsi. Invece sono recuperato a settembre, tornati gli amici di vec- e poi il quinto anno sono chia data, per esempio Michael nella redazione di Araberara stato promosso. Mi sono quelli delle Elementari diplomato. Mi sono iscrit- e Medie, che non vedevo to all’università, Agraria più da anni, hanno fatto zona di Sovere vicino al passate tante”. Cibo? “A tanto, la sento e la vedo un intervento ai polmoni di Edolo, ma ho frequen- molta fatica ad accettare campo sportivo - ndr), pranzo non mangio mai, ogni tanto, i suoi genitori per un arresto respira- tato pochissime volte, que- la mia situazione, non sa- poi frequentavo la scuola non ho fame, la sera inve- mi volevano e mi vogliono torio, mi hanno tolto un sta scuola mi ha sempre pevano come approcciarsi, a Lovere, quindi giravo ce sì. Il mio piatto preferi- bene, mi hanno portato in pezzo di anca, insomma, attirato, ma mi sono reso poi un giorno sono venuti a Costa Volpino e Rogno. to è il risotto giallo della piscina, mi son stati vici- di tutto”. conto presto che con le mie a trovarmi a casa, e sono Adesso invece ogni mat- nonna. Mi devono imboc- ni”. condizioni non faceva per tre anni che vengono e ho tina faccio un giretto in care”. Sei stato innamorato? me. Già, ma cosa farebbe questa nuova compagnia, paese, c’è una ragazza Tv: “Calcio, e soprat- E adesso la crisi: “Mi è “Sì, dopo la storia con la per me?”. nuove amicizie”. che abita a cento metri da tutto Juventus, due anni franata addosso così, non mia prima ragazza, mi fa ho visto tutte le partite m’interessa più niente, fa- sono innamorato una vol- Michael si ferma, spa- della Juve a Torino, ades- tico a trovare uno scopo, ta, è durata qualche mese lanca i suoi occhi azzurri so non vado più, muoversi ho chiesto a mia mamma ma anche con l’innamo- e ricomincia: “Sono tre con la carrozzina è diffici- di portarmi a fare l’euta- ramento il mio rapporto è settimane che sono in crisi le e le strade fanno schifo, nasia, è una sofferenza fi- cambiato”. completa, non riesco a tro- per fare un quarto d’ora di sica e psicologica, e non ri- Cioè? “Prima dell’inci- vare uno scopo nella vita, strada adesso mi sono di- esco a vedere i miei genito- dente avevo un rapporto sono stanco, è già difficile strutto una spalla”. ri così. Li sto facendo sof- fisico con l’amore, poi è per chi ha la mia età capi- frire tantissimo. Loro vi- cambiato tutto, è un coin- re qual è lo scopo, figurati Mamma, papà e sua so- vono per me, anche i miei volgimento più psicologi- per quelli come me, sono rella sono andati a fare nonni”. Cosa ti ha detto co, provo piacere se riesco caduto in depressione, due passi. “Ho una fami- tua mamma? “Che anche a far provare piacere a non c’è un motivo preci- glia bellissima, anche i lei una vita così non la una ragazza. Io sento an- so, sono due anni che non miei nonni, mi vogliono vorrebbe, e che se io voglio cora il piacere anche se in faccio nulla, mi alzo dal un bene dell’anima, ab- mi porta, ma prima devo un altro modo”. letto un paio d’ore al gior- biamo cambiato casa, una provare a fare qualcosa, no, non ce la faccio più a casa comoda per me, tutta a cambiare, prima di fare Michael sorride: “Lo vivere così. Devo decidere su un piano, hanno fatto una cosa del genere. Poi se sai qual è stato il regalo cosa fare della mia vita, e stanno facendo enormi la mia decisione rimarrà per il mio ventiduesimo devo trovare qualcosa da sacrifici”. quella, lo faremo”. compleanno da parte del- fare con una delle poche Credi in Dio? “No, sono la mia famiglia? gliel’ho parti del corpo che funzio- venuti alcuni preti ma Già, prima però si pro- chiesto io”. Quale? “Una na, quindi la testa, avevo sono sempre stato chia- va, perché tu la testa la escort, mi sono regalato anche pensato di iscriver- ro, non ho mai avuto un usi benissimo: “Riesco a una escort. Mi ha portato mi a psicologia, oppure gran rapporto coi preti, capire le cose importanti, mio padre. Mia madre era scrivere”. tranne con don Angelo, quelle che contano davve- d’accordo anche se è stato Michael con Alessandro Del Piero lui mi piace un sacco, lo ro, al resto non do peso”. faticoso per lei accettare Perché Michael grazie stimo per quello che fa e Come ai numerosi in- una cosa del genere”. a un computer sofisticato per quello che ha fatto, in terventi subiti in questi riesce tramite un punta- E dove vi vedete? “In casa mia, che viene, mi fondo pur non credendo anni: “Non so nemmeno Michael finisce qui, ma tore in mezzo agli occhi casa mia quasi sempre, aiuta a vestirmi, e poi fac- penso sia questo lo scopo quanti, prima un po’ ri- solo il racconto, per il re- a riflettere sullo schermo però sono stanco di stare ciamo un giretto in carroz- della religione, quello che uscivo a muovere anche sto prova a ripartire e a del pc le lettere e a scri- in casa, vorrei altro, vor- zina per il paese”. Leggi? fa il don Angelo e che ha il braccio sinistro, poi da cercare quello scopo che vere: “Sono velocissimo, rei provare a vivere altro, “Poco”. Musica? “Rap ita- fatto in Missione”. quando mi hanno messo sta cercando da mesi. Mi- ho imparato a usarlo be- a cogliere quanto di essen- liano, ma non commercia- una pompa nella pancia chael comincerà con noi, nissimo”. Michael quando ziale riesco a dare e fare”. le, niente Fedez o cose così, Avevi la morosa: “Dopo per evitare gli spasmi non qui in redazione un suo racconta pondera le pa- E il paese come lo vivi? mi piacciono di più Fabri quattro mesi dall’inci- lo muovo più. Ho delle diario, e noi con lui spe- role. Sembri più maturo “L’ho sempre vissuto poco, Fibra, i Club Dogo, robe dente è finita, la capisco, placche al collo per fissare riamo di trovare nuovi della tua età: “Per forza, abitavo in Canneto (la così, storie di chi ne ha anche se sono stato male, la spina dorsale, ho fatto scopi e nuove strade. IL CASO - CASAZZA Araberara 10 marzo 2017 5 7 profughi fermati per possesso di droga La gente esasperata: “Non li vogliamo più” I profughi in provincia ‘ Sabato e domenica raccolta firme della Lega ‘ per mandare via i profughi da Casazza 12 pattuglie che circondano all'alba l'ex che spacciano alla luce del sole”. “Final- casa di riposo delle Angeline, dalle auto mente qualcuno è intervenuto – spiega un scendono una quarantina di agenti in di- altro residente – che si spacciasse in zona visa mimetica che iniziano a perlustrare ormai era sotto gli occhi di tutti. Da un le abitazioni che ospitano da ormai tre ano il sindaco Zappella ha promesso che anni un centinaio di profughi, un numero il numero dei profughi sarebbe calato ma questo che muta ogni mese. qui non succede nulla, il numero rimane Ovvio che la vicenda non poteva sfuggi- alto e la situazione insostenibile” re a chi abita nella zona e da tempo chie- de un maggior controllo da parte delle Il consigliere Flavio Longa: autorità e dell'amministrazione comuna- Flavio Longa a tutta sulle ex angeline le con il sindaco Sergio Zappella che, pur e sui profughi ospitati ormai da tre anni avendo aderito allo Sprar, il progetto di a Casazza e l'ultima retata sembra esse- accoglienza diffusa, continua ad avere in re la classica goccia che fa traboccare... il pieno centro un numero di profughi che consigliere comunale di minoranza che va ben oltre quella che sarebbe la media da anni tiene monitorata la situazione stabilita per ogni comune della provincia nell'ex casa di riposo del paese. “Ci man- di Bergamo. cava solo il sequestro di droga e il fer- Da qui le proteste dei cittadini, dei con- mo di 7 ragazzi ospitati nella struttura, siglieri di minoranza di Casazza, della ma dove vogliamo arrivare? Dove sono i Lega Nord della valle Cavallina, pronta controlli della cooperativa sui profughi? sabato e domenica ad una 'gazebata' con- Come fanno queste persone che non han- tro i profughi. no un lavoro e vengono mantenuti dallo Stato ad avere pure la droga nelle proprie L'operazione dei Carabinieri. stanze? Venerdì 3 marzo alle 5,30 di mattina le Tutto questo non fa altro che consoli- auto dei carabinieri di Clusone piombano dare il fatto che i profughi in paese sono davanti ai cancelli dell'ex casa di riposo un pericolo, soprattutto per i più giovani. delle Angeline, nella perlustrazione delle I profughi diventano occasione di spaccio camere vengono perquisiti sette giovani, in paese, un pericolo per i nostri ragazzi. tra i 20 e i 27 anni, originari del Gambia Cosa aspettiamo a buttarli fuori tutti da e della Nigeria. Casazza e dall'Italia? Sono queste perso- I ragazzi vengono isolati e le loro ca- ne che dobbiamo tutelare? Sono questi che mere messe praticamente sottosopra, i 7 scappano dalla guerra? A me non sembra giovani vengono poi portati in caserma a proprio, a me sembrano giovani che non Casazza dove vengono identificati. Alla hanno voglia di fare nulla, vogliono es- fine tutti e sette fanno ritorno nei propri sere mantenuti e vogliono pure spacciare alloggi con il risultato finale che due di per tirar su dei soldi, E' una vergogna!” questi sette ragazzi vengono denunciati a Longa si rivolge poi al primo cittadino piede libero con l'accusa di detenzione di di Casazza, Sergio Zappella: “Da tempo stupefacenti ai fini dello spaccio. I carabi- invito il sindaco ad un maggiore controllo nieri mettono sotto sequestro 8 grammi sulla struttura e sui suoi ospiti e questo di hashish. Altri 5 richiedenti asilo ven- è il risultato, non si sa chi va e chi viene, gono segnalati all'autorità giudiziaria per non si sa in quanti sono, c'è un continuo violazione del regolamento interno della via vai di ragazzi, che prendono comun- struttura in cui sono ospitati. “Non è la que sempre la carta d'identità a Casazza prima volta che capita – spiega Bruno per poi andarsene via. Tutto questo in pie- Goisis, presidente della cooperativa Ruah no centro storico con il numero dei profu- – altre volte ci sono stati dei controlli e in ghi che avrebbe dovuto diminuire già da questo caso hanno trovato della droga nei mesi e che invece rimane costante. Intanto locali dei ragazzi. Noi non siamo sicu- annuncio che presenterò una interpellan- ramente un'0isola felice dove queste cose za per avere dal sindaco tutti i dettagli su non entrano e dobbiamo misurarci anche questa vicenda che sottolinea ancora una noi con questi problemi” volta come nell'ex casa di riposo non ci sia nessun controllo”. I residenti: L'operazione dei carabinieri e il fermo La Lega Nord pronta alla 'gazebata' dei sette ragazzi con la droga scoperta nei anti profugo loro locali non fa altro che gettare paura E la sorpresa dell'ultim'ora arriva dalla tra chi abita nella zona. “Hanno perqui- Lega Nord pronta a scendere in piazza per sito nelle loro stanze? - spiega una vici- raccogliere firme proprio per mandare via na – hanno trovato per caso qualcosa di i profughi da Casazza. Sabato e domenica strano? i leghisti saranno quindi a Casazza per Tutti sanno che nella zona si aggirano questa dimostrazione contro l'accoglienza spesso dei ragazzini italiani che probabil- di un così alto numero di persone nello mente trovano della droga, hashish o altro stesso posto, questione che era già stata proprio per la presenza di questi profughi più volte sollevata in passato. ‘ STORIA Araberara 10 marzo 2017 7 3 Piazza Duomo 4 a Milano 9 fu trasformata in 1 un vasto campo di grano coltivato in piena città, nei luoghi più prestigiosi, perfino in piazza della Scala e davanti al ‘ Castello Sforzesco 1943: quando in Piazza Duomo non c’erano le palme ma fu vinta “la battaglia del grano” (pi.bo.) Le polemiche sulle palme piantate in Piazza Duo- mo a Milano hanno rimandato all’utilizzo della piazza storica milanese non solo per “aduna- te oceaniche” che non avveni- vano solo a Roma, ma in tutte le piazze delle principali città, ma anche all’utilizzo “autar- chico” degli spazi per quella che fu chiamata “La battaglia del grano” nel 1943, quando piazza Duomo fu trasforma- ta in un vasto campo di gra- no coltivato in piena città, nei luoghi più prestigiosi, perfino in piazza della Scala e davanti al Castello Sforzesco. E il gra- no maturò… e fu organizzata, a favore di propaganda filma- ta per l’Istituto Luce, che poi avrebbe diffuso le immagini nelle sale cinematografiche di tutti i paesi, la raccolta, sullo sfondo del Duomo e con il pas- saggio sorprendente del tram dietro i contadini ingaggiati per la raccolta, tra la curiosità dei “cittadini” e delle autorità fasciste, compiaciute per la ri- uscita della battaglia, almeno quella davvero “vinta”. Siamo nell’estate del ‘43, a fine giu- gno. Un mese dopo (nella notte del 25 luglio) il Gran Consiglio “sfiducia” Benito Mussolini che pure si era speso in prima per- sona nella falciatura e trebbia- tura del grano. Le immagini che pubblichia- mo sono sorprendenti e signi- ficative. PIAZZA DUOMO A MILANO - Ora ci sono palme e banani, nel ‘43 c’era il grano B e r g a m o Araberara 10 marzo 2017 8 COLLEGAMENTO AEROPORTI E CITTA’ Milano e Bologna Mauro Surini di Milano e il resto a ca- rico di aziende private: Sabato scorso, sono an- Astaldi, Salini, società dato a fare un week end impiantistiche, Hitachi, sulla riviera romagnola Ansaldo STS per la par- e passando per Bologna te tecnologica. Il quarto insegnano mi sono imbattuto nei aeroporto d’Italia quindi cartelli autostradali lu- sarà collegato con la rete minosi che mi informa- metropolitana della capi- vano che l’autostrada tale economica d’Italia, A14, nel tratto cittadino Milano che è anche la di Bologna, veniva chiu- prima rete per estensio- sa la notte tra il sabato e ne di rotaie sotterranee, Ma Bergamo non impara la domenica per la posa visto l’esistenza di 5 li- dei piloni del Mover Pe- nee metropolitane e un ople. Tornato a casa in passante ferroviario. lunedì mi sono messo a Bologna, il sesto aero- curiosare cosa fosse que- porto italiano è dal 2005 sta opera scoprendo che che ragionava come col- sarà la monorotaia che legare l’aeroporto alla collegherà l’aeroporto di città. Ma solo nel 2015 Bologna con la stazione sono iniziati i lavori che ferroviaria del capoluogo collegheranno l’aeropor- felsineo. to con la stazione dell’al- km, una lunghezza si- aeroporto d’Italia al mo- 2017-2021 nella defini- E quindi ho riflettuto ta velocità, dove ogni milare a quella esisten- mento c’è l’investimento zione fra il ministero dei sui concorrenti aeropor- anno transitano più di te tra Orio al Serio e la di uno studio di fattibili- trasporti e RFI, presto tuali di Orio al Serio. Li- 58 milioni di passegge- stazione di Bergamo. tà a carico delle ferrovie verrà realizzata la linea nate fra 5 anni sarà col- ri, con una monorotaia Importo dei lavori 115 per un importo di 8 mi- a doppio binario tra Mon- legato alla città con linea sopraelevata che attra- milioni, di cui 15 a carico lioni per creare un colle- tello e Ponte san Pietro MM 4, la linea blu e con verserà l’autostrada A14 dell’aeroporto, 35 della gamento. con fermata all’ospedale due stazioni ferroviarie con un ponte a campata società concessionaria, Nell’attesa che le ri- Papa Giovanni XXIII. distanti 4 km dalla pi- unica. La lunghezza del- 50 da un pool di banche e sorse finanziarie pubbli- Speriamo che gli orobici sta. Importo dei lavori la linea di collegamento solo 6 milioni il contribu- che pari a 110 milioni di imparino dai bolognesi e 1,5 miliardi di euro di cui sostenuta da piloni, il to di RFI. euro vengano trovate nel dai milanesi: gli uni e gli 66% a carico del comune Mover People è pari a 7 E a Bergamo? Il terzo contratto di programma altri hanno fatto sistema tra operatori pubblici e privati per realizzare le loro rispettive opere e nell’attesa che le risorse vengano stanziate e l’o- pera venga compiuta... la città continua (solo) a sognare. ATALANTA Grande Dea, facci godere anche in piena Quaresima Daniele Belotti alla disperata ricerca di punti, secondo il credo Per i cristiani è appe- atalantino, vanno aiutati, na iniziata la quaresima, con una leggera spinta, a quindi digiuno, astinenza ritrovare la loro identità dalle carni, preghiera ed nel purgatorio della ca- elemosina. Per i sempre detteria. più numerosi pagani che, Per la preghiera, inve- nella nostra provincia, ce, anche il credo neraz- venerano la Dea, invece, zurro prevede una pratica è lussuria allo stato puro. intensa, soprattutto con Ed ecco che alla quare- l’avvicinarsi del Giudizio sima cristiana, nelle valli finale che, nella religione orobiche e nella pianura fubalistica, cade di soli- tra l’Adda e l’Oglio si con- to a metà maggio. Certo, trappone l’euforia atalan- le preghiere sono legger- tina che sta travolgendo mente diverse tra le due città e villaggi; altro che fedi; in occasione delle digiuno e astinenza dalle messe quindicinali nel carni: i fedeli della Dea tempio orobico, infatti, praticano gigantesche si levano in cielo sì lodi orge di carne con migliaia a santi e madonne, ma di partecipanti che si la- con toni un po’ più eleva- sciano trasportare dal de- ti. Sembrano quasi delle lirio, non solo in occasione grida. della “messa” quindici- I cristiani vanno in pre- nale nel tempio di Viale ghiera a Roma, Lourdes o Giulio Cesare a Bergamo, in Terra Santa? Bene, un ma perfino in luoghi im- seguace della Dea, invece, provvisati, come ad esem- almeno una volta nella pio l’aeroporto di Orio al vita, deve inoltre fare un Serio o i propilei di Porta pellegrinaggio in tem- Nuova. pli lontani come il Nou Digiuno? Ma neanche Camp, il Bernabeu o l’Old per sogno! C’è voglia di Trafford. scorpacciata di gol e di Intanto, per la seconda punti. Di carestie come domenica di quaresima, quelle dell’Antico Testa- tutti in processione: chi mento, i discepoli della va a quella per redimere Dea ne hanno già vissute i propri peccati e chi, in- troppe, ora è arrivato il vece, a quella per aggiun- momento di lasciarsi an- gerne un altro, di peccato, dare all’ingordigia e alla e pure con sommo piacere: lussuria a tinte nerazzur- infilzare il biscione, prati- re. ca che avvicina il fedele al I dettami della quaresi- Paradiso ormonale! Dove? ma prevedono l’elemosina A San Siro! Illuminante verso i bisognosi? Ma non Dea, ti preghiamo, dome- se ne parla nemmeno. I nica facci godere, anche in derelitti che barcollano quaresima!! Araberara 10 marzo 2017 9 COLLEGAMENTO AEROPORTI E CITTA’ LETTERA/1 Milano e Bologna “La Chiesa non ha mai abbandonato nessuno” insegnano Sull’ultimo numero di Araberara sarebbe ottimo presentare a tutti, con abbiamo pubblicato un’intervista a rispetto e coraggio, la bellezza della don Eugenio Zanetti, responsabile famiglia, del matrimonio illuminato di “La Casa”, gruppo della Diocesi di dal Vangelo (che non cambia mai!). Bergamo che, come sottolineato dal Si potrebbe allora rileggere l’imma- sacerdote, dal 1997 “accompagna, di- ne produzione di San Giovanni Paolo scerne e integra” le persone separate, II su famiglia, amore e matrimonio, Ma Bergamo non impara divorziate o risposate. iniziando dalla “Familiaris Consor- Oggetto dell’intervista era la situa- tio”. zione attuale della famiglia, la sua Dovremmo, innanzitutto, protegge- fragilità, il documento papale “Amoris re i diritti autentici, a cominciare da Laetitia”, le riflessioni all’interno del- quelli dei bambini, ad avere un padre la Chiesa Cattolica sulla posizione di e una madre possibilmente sposati. separati e divorziati. Ospitiamo ora la Ed è lì che si fa poco… dove i figli lettera di un nostro lettore su questo hanno, al posto delle due figure geni- tema delicato e attuale. toriali, una sola di esse, oppure una pletora di adulti che non sanno dove *** mettere. Il padre e la madre, il nuovo compagno di lei, la nuova compagna Spettabile Redazione di Araberara, di lui… tanta confusione e tanto do- Oggi, spesso, si sente dire che la lore. Chiesa non deve abbandonare separa- Sovente, ci si ritrova in questa si- ti, divorziati e conviventi. tuazione con figli che affermano: A me pare, invece, che la Comunità “Proteggi il mio papà, il papà di mio Ecclesiale non abbia mai escluso nes- fratello e il papà di mia sorella…”. I suno. figli del divorzio sono milioni. Spesso, Semmai, sono gli stessi separati, di- ancora oggi, questi figli sono trattati vorziati e conviventi che, per svariati come una proprietà sacrificabile e sa- motivi, non hanno più desiderato fre- crificata. quentare la Chiesa. Oggi, le meraviglie della tecnica e Il matrimonio, oggi, probabilmente, del modernismo sono tali che non me- ha bisogno di essere preservato e raf- ravigliano più: oggi la scienza e il mo- forzato, non ridefinito. dernismo sono come le galline che fan- Forse, anziché fare dibattiti circa il no le uova d’oro, ma dentro purtroppo modo di adattare alle esigenze con- non c’è più la “sorpresa”. temporanee la Dottrina della Chiesa, B.G. LETTERA/2 Anche il dolore ATALANTA Grande Dea, facci godere può essere “sublime” Spett.le Redazione razionalità che degrada ed impedisce di anche in piena Quaresima A proposito di eutanasia, dolce morte penetrare il Cielo. e tutti i discorsi che sono in atto circa Le volte che noi ti abbiamo guardata la vita e la sofferenza, vorrei ricordare sono state rapide, ma ci hanno donato la che la storia di ogni persona è unica, ir- speranza che abitava la fragilità del tuo ripetibile e sacra. Anche in ciò che sem- essere: bra perduto ed inintelligibile c’è sempre speranza di occhi grandi e sofferenti, qualcosa da cogliere e da valorizzare. azzurri più del colore del Cielo; Laddove la parola non ha campo, c’è speranza di un volto somigliante a spazio per uno sguardo, una carezza, quello di Gesù sulla Croce; un incrocio di mani e di sorrisi: il mio speranza di mani consumate dalla cuore incontra l’anima di molti piccoli malattia, un intreccio di bianco, rosa e innocenti che lottano con il dolore dal viola, quasi a lasciare trasparire il tuo grembo materno. Mi sorprende il sorriso desiderio di abbracciare Maria, la Mam- che mi donano quando li abbraccio e li ma di tutti; coccolo. speranza di un corpicino trasudante Anche chi si proclamasse ateo, do- gocce di Sangue che Gesù asciuga con la vrebbe prendere atto che c’è un “qualco- Sua Risurrezione alla Vita Nuova. sa” che va al di là del semplice esistere Ogni incontro con te, Sabrina, ma- come unità psicofisica. In un mondo di turava in noi la nostalgia di essere nei spettacolarizzazione, bisogna scoprire Cuori di Gesù e di Maria per dissetarci che ogni persona ha un’anima in grado alla Sorgente di Amore che poteva scatu- di esprimere sentimenti ed emozioni che rire dalla Provvidenza di Dio. scaturiscono dalla profondità dell’esse- Quando fissavi il tuo sguardo su di re. Un qualcosa che possiamo chiama- noi, eri dolcissima e interrogavi la no- re Dio, anima, soprannaturale ma che stra interiorità; dai tuoi occhi, “pezzetti rappresenta la risposta di ciascuno al di Cielo”, emanavi lo Spirito per entrare mistero della propria esistenza. Siamo nella Gerusalemme di Lassù e divenivi stati creati da Dio che è Amore. un Angelo Puro per i nostri peccati. La vita è un dono che proviene dall’Al- Sabrina, speranza della Croce! to. A noi il dovere di difenderla fino alla La tua sofferenza ha culminato nella fine, accogliendo il dolore come sublima- gioia di chi crede che c’è un nuovo inizio zione dell’umanità che assume una va- di fede e di carità nella vita di ciascuno. lenza divina. Sei salita al Cielo per trasmettere che Come ulteriore spiegazione a ciò, vi la- il Vangelo è Parola “fatta carne” nell’u- scio una poesia che ho dedicato ad una manità e ne siamo responsabili se non bambina affetta da gravissima patologia accogliamo questo annuncio di salvezza cerebrale e che ora è in Cielo. nel cuore e nella mente, in tutto il nostro essere. *** Gesù è Risorto e ha permesso che la no- Sabrina, speranza della Croce stra vita non finisse. Sabrina, piccola particola celeste! Certi di ritrovarti in Paradiso per ab- Gesù ti ha lasciato poco tempo con noi, bracciarti di nuovo come accadeva sulla sulla Terra. Terra, ti scrivo un “arrivederci” a presto Il tuo è un mistero immenso che non si e continua a donarci la speranza di vive- può calcolare né pensare: re nella fede del Figlio di Dio. la nostra poverissima umanità trop- po spesso si abbandona alla pura e sola Vera aRIstea CanInI – vICedIInR eRtetdoaRzeI o [email protected] Responsabile diffusione a b b o n a M e n t I angelo zannI – RedazIone [email protected] DIF Spa Annuale Euro 40,00 Matteo alboRghettI - RedazIone e gRafICa [email protected] Via Emilia, 26 - Azzano S. Paolo Per l’estero: 150 Euro Tel. 035/330085 - 330103 Conto corrente 11363249 Direttore responsabile uffICI CoMMeRCIalI CollaboRatoRI Fax 035/330040 intestato a Publidue s.a.s. Piero Bonicelli Marisa Scaglia: 3487953389 Cinzia Baronchelli - Cristina Bettoni - Annibale Carlessi - Anna Caris- editore PUBLIDUE s.a.s. via S. Lucio 37/24 [email protected] E-mail: [email protected] soni - Francesco Ferrari - Giorgio Fornoni - Bruna Gelmi - Don Leone P.IVA 01833920166 24023 Clusone Tel 0346/28114 Lussana - Arnaldo Minelli - Mauro Surini - Giampiero Valoti Pubblicità Causale: R e d a z I o n e Fax 0346/921252 Publi(IN) Abbonamento Araberara Questo numero è stato Questo periodico è associato Via Campi, 29/L Merate (LC) IBAN: IT27Z0886953750000000302476 via S. Lucio 37/24 - 24023 Clusone Responsabile Commerciale chiuso in redazione alla Unione Stampa Periodica Tel. 0346/25949 - Fax 0346/921252 Davide Beretta: 3486916094 MARTEDÌ 7 MARZO 2017 Italiana n. 5225 www.araberara.it sito web: www.araberara.it [email protected] Araberara 10 marzo 2017 10 e n C l u s o IL CASO (O IL CAOS) FANTONI Piero Bonicelli ha convocato il Presidente. Lo avrà convocato il vice- Il Presidente del Consiglio Clima rovente all’Istituto presidente, prendendo atto Fantoni di Clusone. E, tra delle dimissioni. Non c’è dimissioni e “sfiducia”, arri- un vicepresidente, nessu- va anche una denuncia per no ricopre quella carica. E’ diffamazione. Insomma la un’anomalia. Può convo- d’Istituto si è dimesso diatriba tra (ex) Presiden- carlo il Dirigente Scolastico te del Consiglio d’Istituto e Roberto Vicini? Consul- Dirigente scolastico finisce tati (da noi) altri Istituti la in Tribunale. Quella che è risposta è negativa. Anche Ma (per sicurezza?) stata definita “una palude” perché se si è votato un ha visto intorbidarsi le ac- “Atto di sfiducia” si dove- que che adesso sono agitate, va dare per scontato che il eccome. Presidente Maffeis fosse an- viene anche... “sfiduciato”. Andiamo con ordine, altri- cora in carica e in tal caso menti rischiamo di perderci l’unico che poteva convocare in dettagli e di non far capi- il Consiglio era lui. Perché re niente. Il Presidente del altrimenti come si è potuto Maffeis denuncia per Consiglio di Istituto Marco votare la sfiducia a uno che Maffeis si è dimesso. No, il si è appena dimesso? Sareb- Presidente del Consiglio di be un atto più che illegitti- Istituto (sempre lui, Marco mo, illogico. Come si può Maffeis, è stato “sfiduciato”. sfiduciare uno che si è già diffamazione il Dirigente Vicini Sono due passaggi distinti, dimesso? il problema è la sequenza. Semmai il Consiglio d’I- Sarebbe logica se prima ci stituto (ma convocato da fosse stato il voto di sfidu- chi?) doveva discutere le cia e il Presidente si fosse dimissioni, accettarle o re- dimesso. spingerle. Invece ha votato Invece, sorpresa, la suc- un lungo documento inti- cessione dei fatti è inversa. tolato “Atto di sfiducia”. Eccola: il 1 marzo il Pre- Che, attenzione, comincia siente del Consiglio d’Isti- ammettendo di conoscere tuto Marco Maffeis fa pro- le dimissioni di Maffeis: “Il tocollare le sue dimissioni. sottoscritto Roberto Vicini, Sono le 10 del mattino: Presiente della Giunta del “Con la presente comunico Consiglio e Legale Rappre- di rassegnare le dimissioni sentante dell’Istituto e i Sgg. da Presidente del Consiglio ri Casu Sonia, Gritti Davi- d’Istituto con decorrenza de, Meringolo Franco, Moio- immediata. Tuttavia sono li Lidia, Monardo Giuseppe, disponibile a revocarle qua- Piantoni Aldo, Pitingaro lora l’esito delle verifiche ri- Federico, Rosato davide, chieste agli Organi scolasti- Scandella Massimo, Tenio ci superiori, siano risolutive Oscar, Tomasoni Romana, della complessa situazione Vanetta Anna e Zanotti in essere presso l’Istituto”. Alberto membri del Con- Il numero di protocollo che siglio, prendono atto delle risulta dal timbro è il 973. sue dimissioni dalla carica Sembra un dettaglio ma ca- di Presidente del Consiglio la convocazione è stata pirete da quel che ne è se- d’Istituto ‘A.Fantoni’ per- fatta da Roberto Vicini in LA CURIOSITA’ guito che non lo è. venute in data odierna con qualità di presidente del- Infatti lo stesso giorno, comunicazione Prot. 974/ la Giunta del Consiglio Ma il dott. Danesi non sa nulla 1 marzo, protocollo n. 988, A15d ne non ritengono op- stesso. Ma non quadra: quindi successivo al primo, portuno accogliere successi- sarebbe come se Gentiloni ecco ratificato un “Atto di ve revoche delle medesime convocasse la Camera dei Durante la seduta del Consiglio di Istituto che doveva sfiduciare il Presidente Maffeis, sfiducia”, votato dal Consi- per i seguenti motivi...”. Deputati in assenza del- il Dirigente scolastico dott. Vicini aveva messo “in cartelletta” la relazione che lo stesso glio d’Istituto, riunito evi- Quindi all’ordine del gior- la Presidente Boldrini e Maffeis aveva inviato agli uffici scolastici di Milano e Bergamo in cui lo stesso Maffeis dentemente d’urgenza. Ma no c’è la discussione delle dei suoi vice. No, secondo denunciava quelle che a suo perere erano anomalie e irregolarità nella conduzione dell’I- convocato da chi, se non lo dimissioni e si capisce che un’altra versione (in questi stituto. E’ chiaro che gli uffici regionali e provinciali a quel punto avviavano la procedura di verifica sulle segnalazioni, in via ovviamente riservata. Ma il Dirigente durante la se- duta quel documento riservato lo metteva a disposizione di tutti. Perché? Perché, ecco la sua versione, glielo aveva consigliato il “il dott. Danesi a nome di Graziani”. Danesi sta CLUSONE per Pierino Danesi il braccio destro di quello che un tempo di chiamava Provveditore agli Studi, la dott. Graziani. La Lega Italiana contro i Tumori Ecco il passaggio del discorso del Dirigente Vicini sul documento che metteva a dispo- sizione di tutti: “...Danesi poi mi ha chiesto di illustrare in questa sede, di portare a cono- scenza di tutti, l’avete in cartelletta, se avete un po’ di pazienza, mi ha chiesto di leggervele”. e la passeggiata della salute Abbiamo chiesto conferma di questa autorizzazione al dott. Danesi che ha risposto di non saperne nulla e “di non esser mai voluto entrare in questa questione che è di competen- za delle autorità superiori. Ubi maior minor cessat”. La Lilt, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Delegazione Alta Valle Seriana Chi ha autorizzato il dott. Vicini a leggere pubblicamente quel documento riservato? in occasione della Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica organizza il 17 marzo a Clusone ‘La passeggiata della salute’, giunta quest’anno all’ottava edizione, giorni non siamo riusciti a di rappresentante legale e Legale Rappresentante, dei per sensibilizzare sul tema ‘Alimentazione sana, attività fisica e salute’. Partenza contattare il Dirigente Vi- non rispettato le forme di membri del Consiglio d’Isti- alle 8,15 dall’istituto Superiore Fantoni in Via Barbarigo. Arrivo in Piazza dell’Oro- cini) il Dirigente l’avrebbe democrazia partecipativa”: tuto, del personale e della logio alle 12 circa. Durante il percorso verranno offerti assaggi di prodotti naturali. convocato come “membro Praticamente ribaltando le stessa scuola” (“ha espresso Presenzierà Raphael Tahari, maratoneta del Gav, Gruppo Alpinistico Vertovese, At- più anziano del Consiglio”. accuse che lo stesso Maffeis posizioni meramente perso- letica Vertova. Il che potrebbe essere an- rivolgeva al Dirigente scola- nali, non preventivamente che una via d’uscita che stico). La seconda accusa è discusse (…) ha diffuso ac- renda la convocazione legit- di “Inadeguata gestione del cuse infondate e fortemente tima, anche se non ci sono Consiglio” (“discussioni di- diffamatorie nei confronti pareri univoci in merito. spersive, non contenute nei del Legale Rappresentante Le accuse per la “sfiducia” tempi, guidate in modo non e di diversi consiglieri”). sono riassumibili nei titoli efficace (…) sempre più si è Insomma accuse pesanti vari: “Misconoscimento ed registrato uno scadimento che richiamano la richiesta oltrepassamento dei limiti in questioni polemiche”). La che Maffeis definiva “cen- delle funzioni di Presiden- terza: “Gravissime scorret- sura preventiva”, come ri- te” (avrebbe confuso “il ruo- tezze ai danni dell’immagi- portato sull’ultimo numero lo di Presidente con quello ne e della reputazione del del giornale con la richiesta TERZA UNIVERSITÀ Nove incontri su Arte e Storia Dal 17 marzo nove venerdì (fino al 19 della crescita, della morte”, e “i miti maggio) programmati per parlare di nel mondo extra-mediterraneo”. Arte e Storia con Chiara Rossi presso “Seguiremo gli antichi, greci e l’auditorium delle scuole elementari romani soprattutto, che hanno posto di Clusone dalle 15.00 alle 17.15. ‘l’universale bisogno di senso’ sotto il L’iscrizione ha un costo di 32 euro. Si sigillo del divino”. parlerà nei vari incontri de “il mondo Per iscriversi rivolgersi presso la sede dei miti”, “i miti della nascita”, “i miti dello SPI CGIL in Via Vittorio Veneto e le immagini”, “tabù e fatalità”, “le dalle 9 alle 12 o telefonando allo 0346 donne nel mito”, “i miti del passaggio, 21016 (preferibilmente il mercoledì).
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