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Metafisica della sostanza. Partecipazione e analogia entis PDF

1005 Pages·2009·30.173 MB·Italian
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Premessa U11a settimana ··prima,··· di morire· Padre.· Tòmas··'Tyn O.P. mi consegnò glf ultimi dischetti 'di ;questo prbfQrtdo e p'odèroso studio di riì:étafisifa. '.Nell' occasi ohe mi dissè, .· the. gli era·. distato fodlfo: di.eci arini'di lavoro. - ' .: In realtà si trattava di dièCianni'.df rifa.gli di tempo, perché Padre Tomas era un religioso domenicanO, e come ,talè era impegnato in inolte incombenze • relative alla .·.comunità . e alla: consacta.Zfone religiosa; era sacerdote; e iri questa veste svolgeva 111.l'ampia opera di apostolato, soprattutfo di'istruzione e di direzione spirituale; infine, erà anchè professore dì filù'sofia è 'teolbgia, e questa era la mansione dii. dedicava grati parte' della sua giorn'a:ta, dato che insegnava per molte ore· settimanali è scriveva scrupolosamente gli appunti di tutte lé lezioni. ,. ' Padre Tyn era un prodigio di attività: metodico, intenso e'serèno. Era innamorato délla filosofia; Soprattutto della tnetafisidi. Se capitava di avèrlo ' vicino durante i pasti, il discorso -cadeva inevitabilmente su qualche problema filosofico; Sorretto · da una straordinaria memoria e da: una: conoscenza' approfondita delle lingue antiche (ebraico, latino e greco)-e di,alrtieiio quattro lingue moderrtè/èhe. parlava cofrentemeiite, potevà discutere sulle 'teorie filosofico-teologiche di moltissimi autori, che spesso citava· nella lingua: originale. ·· · · - · · -. _ Naturàlmente·:si distingueva: nella: conoscenza della dottrina del suo maestro, San Tommaso; di .cui nofiisolò portava il 'nom'e;·ma ne aveva ànche la struttura-mèll.tale, Ia•visione organica e sistematica dèl sa:père e:soprattutto il culto•appa:ssiOnato·per la Verità.< · Padre Tomas era riuscito a penetrare il mistero della Verità che aveva cercato iiicéssa:Iltemente, che aveva amato come l'unico bene e che aveva distribuito a piene mani, senza parzialità e ipocrisie, in modo mite, e pieno di misericordia e di buoni frutti. Anzi, la sua vita era un segno visibile della Verità che egli continuava a cercare anche dopo averla trovata, ritenendola più preziosa della salute, della bellezza e di tutto l'oro del mondo, e che rendeva· partecipe a tutti invitando senza tregua alla mensa della sapienza che egli sapeva imbandire con ricche vivande. L'intimo rapporto, direi la familiarità, che aveva stabilito con la Verità lo rendeva imperturbabile di fronte agli avvenimenti umani, positivi o negativi, personali o. comunitan. Quando lo si informava di un fatto insolito esclamava: «Ah sì?», e la cosa non sembrava impres,sionarlo più di tanto. 8 Metafisica della sostanza Rimaneva del suo umore abituale, ovvero gioviale, sorridente, sempre estremamente rispettoso e" quasi ossequiente di fronte a chi, a qualunque titolo, gli parlava. Insegnava con passione e non badava alla cattedra su cui sedeva. Spesso le sue. erano lezioni infor:mali, per persone semplic~ e non 4ottè, ' e .mm.' di rado accadeva che ' gli venissero rivolte. obiezioni insipienti. Le accoglieva .con un. sorriso dolce e rispondeva: «Sì, èvero, lei ha ragione; ma, vede, c'è questo altro aspetto ... ».'. E lo spiegava con pazieJ.JZfl. . . . . · Que.l sorriso···.· "clolce" •. che risplendeva :i;iei. suoi occhi. azzurri gliel'avevo · riyisto à Neckargemiind, 'in. ·Germania, presso la sùa famiglia, Jn qµell'inconfro avvenlJ.tQ una :settimana prima della, sua mor,t:e, quando mi.consegnò i dischetti dfquestoHbro. Sapeva che)a sua malattia era grave' «'e perciò - mi ciisse sorridendo - ho chiesto di fare la confessione genera~e, perché il: buqn Dio perdoni i miei peccatacci. Debbo essere pronto se mi.chiama; ho chiesto. anche di ricevere l'unzione.degli.infermi o, éome si diceva una volta, l'estrema unzione». ,, · «I'.a<lre Tomas - gli risposi ~.queste sono cose sante e, certo, noi dobbiamo ·essere pronti a uniforma,rci alla;volontà di Dio ... ». Ma prima. che io. potessi pi;oseguire, Padre Tomas mi corresse, sempr~ con il suo . sorriso mite e insieme luminoso: «Uniformarci perfettame:nte,allà volontà di Dio». , . . . . · · · ... ··· · .. ·, Caro·Padre Tonias, dopo essere stato, felicemente tuocoI1fratèlio e indegnam~nte tuo pn~side; mi hai concesso ancheJ'onore di poter curare, con l'aiuto del P. Roberto Coggi O.P. e del P, AgostinoSelva O,P., l'edizione di questo tuo primo e ultimo lavoro. In esso si rispecchialatuaanima.caridida ,che già durante questa vita si .. trovava al .. terzo .g rado di a,str;izione, proprio .come la metafisica, completament(! libera da ogni coinvolgimento con la materia. . Grazie. }'. .V iTJ.cenzo Benetollo O. P. :.,? . Pr~f~ione ' 1Leggendo·d'opera: :imponente di Padre Tyn che ho l'onore di presentare, viene dapprima alla mente l'immagine di una bella oasi irr> iln · deserto; ' L'oasi: una vigorosa' trattazione di metafisica; il desertò: ikpensiero·filosofico contemporaneo; .così poco fiducioso 1 nellafotzadella ragfone, così piatto ..· . . ,.. Questa: impressione, questa immagine debbono in realtà venire corrette,. ·limate, limitate; anche se non· distrutte. Nel pensiero odìèrrto pur operano ancora - almeno nel mondo cattolico, ed anche se hort numerose ...:: voci metafisicamente impegnate. iMa·anche ilpensiero contemporaneo dialtri orientamenti non è del tuttò piatto; esso svòlge, con maggiore· o minore efficacia (questo dipende dal valore dei singoli pensatori e delle singole scuole) un compito di chiarificazione del linguaggio, di comprensione dei modi e dei limiti dell'interpretazione, di logica del· discorso scientifico;· esso - iri misura crescente '-si reinterroga sulle possibilità e sui:limitidel giudizio niorale, e di conseguenza ·anche sul fondamento di tale giudizio. < ·· Per i'primi aspetti, il pensiero filosofico - uso le parole auliche-di uri filosòfo del passatò, Benedetto Croce~ «adempie al suo ufficio», anche se non sotto ogni aspetto di tale suo «ùfficio». La riflessione sulle ·strutture delsapere, .e del linguaggio, prosegue per sempre la riflessione antica: delfilosofo sulla conoscenza; · Per l'ultimo aspetto - quello riguatdan.te la morale - il travaglio del pensatore contemporaneo;' che si domanda se (e; se sì, in che modo e per quali vie) abbia un senso un disèorso sulla morale e su valori ; fotersoggettivamèhte imponenti; si rinvia implicitamente a questioni che porta:ri-0, ·una volta affrontate adegrtatamente, anche a reinterrogarsi sul fondainentb assoluto non solo del dovere· morale, ma anche della rerutàuman~, e della realtàfiriitairi·generale. . '. Per questa via è sperabile ~he si approdi pòi à: riconsiderare i veti otniai secolari contro là stessà possibilità logica ·e· gnoseolbgica di svolgere un dis'còrso meta:fisieo: si tratta di'veti di Òrigine humiana, o kantiana, '' o' . posithristica, . . oppure . di origine fideistica, ipersòprannaturalistica. SuquèSti ultimi, tornerò fra tiri momento: Nel frattempo, vorrei osservare come· il pensiero. dmtemporaneo dà· l'immagiriè rion df uh deserto, ma di uria superficie a bassa vegetazione, .con piante da regime atmosferico freddo, ina anche còn qualche· albero· che tenta.di svettare verso l'alto. Né va dimenticato che èàppemi'. di ieri ·quell'orientamento' esistenzialistj(:!b che in larga p'arte 'fifiutò'un'àpettura pOsitiva e costruttiva alla trascendenza, ma 10 Metafisica della sostanza pur sottolineò - ed efficacemente - l'inevitabile radicazione ontologica delle scelte umane{ditutte le' scelte umane). Anche qui: sono stati individuati sentieri - neppure troppo stretti - i quali si vorrebbe' che non fossero però heideggetianamente interrotti (Holzwege). . .. , , · · A non interromperli .concorrn l'adre. Tyn; 'con la sua possente opera: ques.ta dunque ·.non si colloca propria.mente .i n .u n deserto, anche se, certo, non in una foresta <ii piante di alto fusto;J>adre Tyn ~ stato aiutato, nel mantenere;. fede· all'antico jmpegnq del pensiero metafisico, . dalla tradizioné '.:e.del . suo . grçil).de Ordine, qhlello domenicano, che no:n·; ha rqai jntermesso , una., viva ,fedeltà all'insegnamento dei su,oi mae$tri insigni, - primo ~J:i;a tutti )S an Tommaso d'Aquino:-:- qu:anto a fiducia nella ràgio;ne; :ad· attenzione costr:uttiva alla metafisica, .. a gusto per .•la.·.• riflessione. filosofica articolata e sottile. · · · · . · · . ·. . Tutte disposìzioni e qualità che nell'opera di :Padre Tyn .rifulgoiio. SLbadi; . non si. tratta di obbedienza fideistica; ex:trateoretica (l'obbe'1ie11za al .suo Ordine), ma.,di .adesione alle esigenze .della teoresi più rigorosa ~ ,razionale .. È .la fiducia anche• nella .ragione (oltre che la persuasione profonda di fede) ciò che. porta manifest1lffiente Pad.re Tyn.. a . ;procedere :come .p rocede, , ed a condividereJa tradizione del suo Ordine, ,Ques(ultima poi. Io .aiuta e lo sostiene psicologicamente (inteilectUs humanus luminis siccf ·est; diceva Leibniz), ma non lo condlziona e rion 10 neèessita/rùtta la: sua opera, così vigorosamente-impegnata in un lavoro .di ru}alisL e>:Cli sistemazioni concettuali, ,è .(!d~tante ,e implacabile, e.rappresenta '1a prova. di un .atteggiarnénto. profondamenJ~ ~a.dieato. nella p~rsoJ.l~ità originaria di Padre TY:n ...· . ·..... ·.· : . , - · ;, • .. · . .. . ·.· .· · .} .· · ·.· Il lettore co:ntemporarteo~ r;ion ·più abitji~to ,a: qu,~s.tò rno<io di procedere, in prima.battuta pot~à essererie anche m1p0', s.conc~rtato; ma 'io credo che s(tratti .'di unò scdncer;toche .merita di venire s~perato; per ass~porare l~ ri!'.!ch~zzadel;pellsiero .ch~·ilte~t(). offre'. Dicevo prima del-rifiµfo di Padretyµ,Jra· gli altri, anche del «veto»_fideistico. Non è up rifiuto quals.iasi: ·essòconèorrea spiegare l'uso così paziente'-e sottile delle . dis,tinzioni .e. dei ragfonairienti complessi fatti costantemente nell'opera; è, ànche qui; qualcosa· che si collo.ca nel qùi!dro del grande iiìseg11aµ1erito di Saµ Tommàso,_Ùn uomo; un fiIOsofò eull, ~antci'che, purfoiiamorato 'della sùa fedé, e della grazia ,soprannaturale, non volle .l asciar dissòlvere .I a. n_àtura nèllasopr,annatura. ·. . ·• ·• · . .··• ·•. . , •.• . . . , · Ma quiconviene lasciar parlare lo stésso.Padre Tyn,,.il qùale, nell'introduzione, s_crive .. che «il modo .. divino .• ,dèl' conoscere i partècipato aJI'iritèlletto . umano [attraverso fa_ riyeJàzfrnie] .· non elimiria, ma . suppone il . modo proprlò del conoscere. umano, PREFAZIONE . .' :' 11 nell'ambito del.quale la,pienezza dell'Essere.divino nonè.ilprimum, rila .ii:hquàlche; .senso· •addiritfura:Tultirn,um cdgnitum. ·Un certo fideismo; :oggi di moda, farebbe volentieri a meno dL questo modo mnaho·.di,conoscenza,Jo reputa ben: poca cosa davanti alla sublimità dellaJ<rivelaziòne; _a nzh. pensa. che esso 'ostacoli più x che agevoli rapproccio aldiVinO>);; : '·Padre-, ·Tyn. ricorda ._,qui Kant, . Lutero, il fideismo «pseu'c1~soprannaturalistico» (basti pensare - aggiungerei -'. alle còt'rénti-che"auspicàno -' o auspièàvano ·~ la ·«deellenizzazione del Cristianesimo»; che 'considerano troppo eurocentrico un filosofare che sfrutta le categorie elaborate della tradizione, e via dicendo)> · · -, Contrb':: tale «pséudosoprannaturalismo» egli obbietta: «Per parlaref·diinqué 'adeguatamente del ·diVino in noi; occorre prima parlaté dell'umano •in-;noi; e non pensi· di onorare il Creatore e Redentqre·•chi disprezza; fa' natùra da Lui plasmata- e salvata [ ... ]. Distruggere· la natura non: è esaltare la grazia, ma piuttosto toglierle .i lsoggetto·di'realizzazione e calpestare la sua sublime dignità di di:mo gratuito esseniial:in'.ente divino. Se non c'è una natura non ha nemmeno senso parlare di qualcosa di-soprannaturale. Qui· come altrove;'.mapiÙ'ancora che altrove, la distinzioneè sorgente di ordine e di sapienza» .. ,. · Fiducia .anéhe nella ragione, dunqùe. E fiducia~ nella ragione metafisica, in particolare. Che cosa· la ragione metafisica possa e debba dire, nellàVisione di Padre Tyn, lo si vedrà leggendo il libro. In questa .sede. rileverò . soltanto che la , sua riflessìòne .si _m uove all'interno della prospettiva aristotélico~tomistica;-: : con una partecipazione -propositiva .specifica a quéll'orièntaniento ·;che sottolinea e sfrutta speculativamente la trascendenza ·dell'essere rispetto all'essenza di un ente finito, la reale distinzione tra esistenza ed essenza limitata, e la-dipendenza causale dell'essere particolare (esistenza) da un principio efficiente esterno. Padre Tyn svolge uno sforzo - complesso, articolato - di realizzare una fondazione teorica del nesso tra analogia e partecipazione, con una particolare attenzione alla diVisione dell'ente in sostanziale e accidentale. Si tratta di una strada, e di uno sforzo, che il dibattito metafisico di orientamento teistico hanno percorso nel nostro secolo in diverse occasioni, ed al quale Padre Tyn apporta ora un notevole contributo. Inutile ricordare al lettore che esistono anche altri percorsi a tal proposito. Nell'Università Cattolica del Sacro Cuore, alla cui scuola filosofica appartengo, in questo secondo dopoguerra si sono battute soprattutto altre strade, che hanno avuto in Gustavo Bontadini e in Sofia Vanni Rovighi i loro leader. Ma sono sicuro che entrambi 12 Metafisica della sostanza questi grandi·Maestri, ·da·poco scomparsi, avrebbero guardato con interesse l'opera che qui presento.·Sempre.l'Università CattoliCa·di Milano ha promosso da una decina d'anni un attivo Centro di Metafisica, che dirigo insieme con Giovanni Reale, e che, soprattutto grazie all'impulso di quest'ultimo (oltre che a quello di altri valorosi colleghi), sostiene, favorisce, attua ricerche di metafisica, muoventisi secondo una pluralità:.di direzioni, ma sempre all'interno di un orizzonte teistico. .•. .. · . . • . . . , Non è un male che ci sianp diverse lineedi approfondimento e di dibatti te>'_ su di _un ,t ,erreno vitale, difficile e. delicato,. come. quello metafisico._, . . ....•..... _ " .., ·'" __ , : :. .. ,:_ È anche quest'insieme diricerçhe che concorre a r~ndern .meno solitarie,. meno situate nel de~erto, op~r~. _come. quella di Padr~. Tyn: Noto in aggiunta che - con.altro inquadramento,·. con altri:esiti - la stessadttà di Bologna in cui da u,ltimo (m<:Lper non pochi anni) ha lavorato Padre Tyn, offr~ ora, attraverso un valoroso coJJega ed amico dell'Ateneo felsineo Bruno Minozzi, un~altra iml>_onente trattazione di -metafisica. Anche in altre parti dell'Italia altri studiosi mostrano interesse per queste tematiche . .. Padre Tyn non può più, con gli occhi di questa terra, partecipare al dibattito nella disciplina filosofica a lui più cara. Ma la Provvidenza ha co11sentito che l'opera fondamentale da lui concepita arrivasse a compimento, ed ora potesse uscire, ,çurata coli tanto affetto e jnt~lligenza dai confratelli , d~lle Edi;z;ioni , Studio Domenicano. Se essa ... ,: come mi auguro ,, susciterà interesse, ed anche discussioni,.· Padre Tyn<continuerà· a vivere tra noi, ·nella piccola repubblièa dèi filosofi, e in nostro aiuto, così come già vive 1 ne sono sicuro, nell'eterna luce. · · , Adriano Bausdla .. · · ···. , .. •Presentazione :.•: .. · ')_.:· Se Uil() si ffiettesse a cercare nelle librerié delfa:èx-Cecoslovacchia, paeséd'orlgine ;di TomaÌfTyn, un'opera dì metafisica simile alla sua, dovr~Bbé dopo· un ·certo témp6 riconoscere· la vanità ·di una tale impresa. Sul mercato della··1etteratura filòsofica'.della Repubblica Ceca,non si offrono lavori di questo tipo. Ciò si spiega non solo cmi il fatto' che la tradizione ' del . pensiero filòsofico ceco-slovacco, abltuàÌmeÌlte orientata in dfrezione piuttosto pragmatica, risulta merlo rigogliosa' a paragone ·ai quella italiana, bensì pure con il fei:ibmeifo, dal quale n6n è rimast(l~risparmiata neanche l'atm'osfera intellettualé in Italià. Anche qui, come del resfo iri tutto l'Occidente odi.enio,-1mpera per ben certi motivi lino spirito "postmetà:fisieo". La nìetafi~icf! non viene più arinoveratà fra le scienze degne di· questo nÒme''è se mal viene presa hr considerazione Iò si fa o pèr ·criticarla radi.calmente o· per· còUacarla .i ri' una st6ria .d i ·idee. che .p rescinde completamente dà termini vahitativi "valido-invalidò;,,·. "vero-falso". Se 'la situazione. éulturàle in cui viviamo si profila in una: tale maniera, hon 'possiamo nÒh chiederci se la seconda edizione del libro di Tomas Tyn non sia già in anticipo votata all'insucesso . . La fisposta, che di sicuro ·sarebbe stata anche quella di Tomas Tyn se ancora fosse vivcffra di'rioi;'non perinetténessutià esitazione, La filosofia,· almeno quella coltivata dal. nosti:oAutore, non mirà al s1lccesso, all'applatiso, al' éortseiiso della· maggioranza. Bi 'hiteressa dellà verità concernente l'intero del reale, e 'qliesta verità; essendo tr.ascendentaln:iente dispiegata;. norr ha bisogno. di· aggrapparsi su appoggi esternt Tramite un procedimento auto-critico. gfostifica ·sé stessa ed è perciò sicura di 'sé malgrado lostilità nella Aual~ si imbatte, nel inondo d'bggi: Tomas Tyù' sapeva perfettamente tutto questo elo stile'fèrmo ed audace, con cui stese la sua grande opera, un rie è tèstiinone eloquente. ' ' ' ' ' Il titolo dèsignahte il tema principale del 1ibrà nari. è· statà Scelto a caso. Ahzi, non ne poteva esser preferito uno migliore. Se lo ponaeHamo C:on·attenzionè, ci rendiamo subito cdI1to che concentra tuttfi concetti di base attorno .à i quaii Tomas Tyri organizza la sua ricerca.· dettagliata:· metafisica, sostanza, partecipazione, 'analogià déll'éhte. Non sono concetti legati da merfràpporti'esterìoTI, ma cor1cetti intimamente dipendertti;.l illterconnessi da ' un profondo {eliso coin1.me'.Vediamoli più da vicino; . ·. · .·. . •.. · · . . . .. , : Che cosa è 'la metafisica per il nostro·filosofo moravo?' Una disciplina filosb:fiç~ la cui validità, hecèssità e fondamentalità' non non' a può essere esplicitamente rtegata se prezzo :di unà' infausta autocontra:dditorietà di tali negazionL 'La ragione umana tematizza -.< ,."_ ,,... ·'. 14 Metafisica della sostanza naturalmente e perciò necessariamente la realtà come intero. La prova ne è l'incontestabile:oggettività del concetto trascendentale di "ente" che viene implicito in ogni altro concetto, eccetto quello di "nie11te", il quale però "ne subisce l'influsso", dato che neppure esso è formulaqilé a preseindere dal suo opposto. Tomas Tyn esprime questa verità quando .riflette sull'ente come. su ciò che rappresenta di diritto l'infOrma.ziorie primaria della ragione umana (ens ut primum cognitum). ' ' ·, ' ' ' ' • ' ,, ' ' ' Assieme con Aristotele e .Tommaso d'Aquino .c ondivide, .la èonvinzi0rie .. incontrovertibile secondo la quale l'attacco ·. alla métafisica porta con sé l'attacco a tutte le scienze. Se la metafisica non adempie ai criteri. della sdènti:ficità, nesslln'altrascienza risulta poss!bile: perché tutte le scienze dette "particolari" comprendono nei loro organismi epistemici elementi di cui, a causa ,della loro particolari~à, non sono capaci di render conto .. Nessuna scienza riesce a costituirsi facendo a meno' dei concetti di. teina di 'ricerca, e identità, differénza, relaiioné simili. Ma n~ssuna 'scièÒ.za settoriale possiede la· competell~a di poi;tar fi110 'allà giust~ficazioIÌe .u ltima. i concetti menzionati,· perché essi si distendono pure su quelle regioni di realtà che oltrepassano i limiti metodici di sirigòli prospettive investigative. . . . . .· . ·· . · .·. .· .. · Perfar un esempio, la màtematica non tièsce çt fondare la validità oggettiva dei concetti di identità, differenza,' relazfone, etc. .. , poiché anchè fuori'del suo campo di indagine e quindi fuori deila sua presa hìtènziOnalé (competenza) si .danno ,altre realtà caratterizzate da identità; différènià; relazione. E.ciò vàie.inriiod0 anaiogo per tutte iè sdenze metodicamente ristrette. Inoltre, la discussa competenza non: rl1etafisic1). la si ptiò delegare ad mia scienza elàborante i risultati di tµ,tte le scienze particolari rivolti allà ricerca del' mondo materiale, perché fin dal primo approccio alla · realtà niente vieta ahnenq un'.ipotetiCa appliCabilità · dei . concetti .di identità, · differenz.a, relazione, etc. .. ; anche fuori del mondo inçtteri.ale. Ergo, bisegria avere una met3:fisica del tipo .~ristotelico, vàie· à dfre, u~a sciem;a di un'estensione propriamente ·· trascenderitafo,. .T rascendentale .. nel a senso che non esclude priori la possibilità di 'un ente immateriale .. ' tèri.taÌjyo, In tali circos~an~e non .c'è da meravigliarsi che ogni ~i chiudere il pensiero umano nell' èrnpiria ·. aieàtoJ::ia, nella ~foria pµq · irripetibile, in una· data condizfone culturale, etc,~.~. 116n ché failire. Ci vi,lole oggi mqlt0 coraggio per contestare. le ideologie di questo tipÒ, però ancora di più ci vuole molta intelligenza ·p~r riuscire .in q~esta (lifesa. del~çt nam,ra della ragi9ne ·umana e qùhidi dell'uomo stesso~. Chi p0P,:e dei limiti alla' ncistr~ capacit~· .di 0 ràppoi:tar~i interizio,nalmeiite 'alla' realtà nella sua interezzà propriamente trascei,ide#tal~,'dimentica chii'i limiti dichiarati v~nrio rivolti prima di tutto a tjùesfa stessa tesi. ·. . · ··

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