Strano mondo quello dello spettacolo. Un mondo sul quale, in un certo senso, la finzione è di rigore. C'è una bellissima moglie che, forse, è una voluttuosa adultera; c'è un famoso regista che, forse, sta per diventare - o lo è già - il protagonista indifeso di uno strano dramma; c'è un amante irreperibile la cui figura minaccia di assumere tinte fosche, sinistre... Un mondo la cui levigata superficie potrebbe, da un momento all'altro, sgretolarsi mettendo a nudo un quadro orripilante di piaceri proibiti, di perfidi intrighi, di delitti efferati. Ugo Bishop, un Philo Vance dei giorni nostri, un criminologo per il quale risolvere un mistero è un po' come vincere una partita a scacchi, si trova nel suo elemento, quando gli sottopongono il mistero dell'inesplicabila scomparsa di un giovane attore, e si tuffa nell'atmosfera ambigua in cui si sviluppa il dramma con un sottofondo di violenza repressa, di amori inconfessati, di tradimenti. Adam Hall, autore di «Quiller Memorandum» e di «Dossier Striker» (Segretissimo n. 305), è l'autore che, con la firma di Elleston Trevor, ci diede un romanzo indimenticabile: «Il volo della Fenice» che dava la misura della sua abilità nel creare il suspense, anche al di fuori del «giallo».
(source: Anobii.com)