"Maria di Ísili si colloca con timbro originale nel solco della sempre viva e fruttuosa tradizione sarda: testo denso e compiuto, dal sorprendente respiro metrico, fatto di una polifonia di voci, tra le quali si staglia quella della protagonista, una donna che, nel tragico inanellarsi degli avvenimenti, incurante degli interdetti sociali, segue la legge del desiderio." Con questa motivazione la giuria ha decretato la vittoria di Cristian Mannu alla ventottesima edizione del Premio Calvino, il riconoscimento più prestigioso per scrittori esordienti. "Maria di Ísili" è un esordio maturo che ci racconta di una donna che sceglie, pagandone il prezzo, di sfidare le convenzioni per conquistare la propria autonomia, mentre sullo sfondo si profila una Sardegna arcaica popolata da vagabondi, levatrici-accabadore, donne coraggiose, figli burdi, fatti di sangue, pensieri neri e indicibili segreti.