ebook img

Mancarias, la parlata di Seui PDF

442 Pages·3.194 MB·Italian
Save to my drive
Quick download
Download
Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.

Preview Mancarias, la parlata di Seui

In memoria di Amedeo che amava parlare in seuese © Domus de Janas Mancarìas La Parlata di Seui Paolo Pillonca ISBN 88 88569 37 5 Prima edizione Luglio 2006 Realizzazione editoriale Domus de Janas Via Monte Bianco 54 09047 – Su Planu – Selargius Tel. 070 5435098 Fax. 070 5434105 www.domusdejanaseditore.com Foto di copertina Archivio Domus de Janas Archivio Sergio Bonifanti Archivio Famiglia Melis Realizzazione grafica: Supporti Visivi Stampa e allestimento Grafiche Ghiani – Monastir (CA) LINGUA VIVA, LINGUA POETICA Il lessico delle popolazioni avvezze da secoli a lavorare all’aria aperta presenta caratteristiche inconfondibili che gli derivano soprattutto dal- l’osservazione attenta della natura e dei suoi fenomeni: il tempo nelle varie stagioni dell’anno, gli animali selvatici della terra e dell’aria, quelli allevati per latte, carne e miele, gli alberi spontanei e le piante coltivate, gli arbusti, le erbe, la vita degli uomini nel lavoro, nei momenti spensie- rati della festa e nelle ore buie della tristezza. È un lessico di grande rigo- re nella definizione degli oggetti ma anche ricchissimo di similitudini, metafore, espressioni idiomatiche di grande interesse e notevole fascino. Lingua viva, lingua poetica. Ci siamo avviati alla ricerca di questo patrimonio inestimabile, nella convinzione profonda che la conoscenza della lingua sia un’operazione indispensabile alla presa di coscienza di ciascuno, del suo essere e dei valori di riferimento che ne guidano il percorso terreno come hanno gui- dato l’esistenza degli antenati comunitari. Un’idea del genere vale soprat- tutto per le parole che meglio raccontano la vita della comunità nel suo andare attraverso il tempo: queste parole etnichehanno uno spazio molto più ampio rispetto a quelle di meno intenso sentire: abba, àbbila, armid- da, bentu, beranu, canali, casu, celu, cuaddu, erriu, festa, fogu, funtana, giustìssia, ierru, ìligi, luna, mina, murva, pani, sinnu, terra, etc. Ci rendiamo perfettamente conto che il repertorio lessicale presente in Mancarìas è lungi dall’essere esaustivo. Si tratta di oltre settemilaset- tecento parole - e abbiamo evitato di dare conto degli italianismi di più recente assunzione - ma siamo certi che ce ne sono sfuggite moltissime altre. Perciò, ringraziando di cuore chi ha contribuito alla ricerca, invi- tiamo la comunità seuese intera a collaborare all’aggiornamento del repertorio: senza l’aiuto di tutti sarà molto difficile il completamento dell’opera. La lingua non è solamente un elenco di parole. Ma per conoscere meglio noi stessi è indispensabile sapere come si esprimevano i nostri progenitori lontani e come, sul loro esempio, si sono espressi e si espri- mono i nostri contemporanei. La lingua è lo specchio delle nostre esi- stenze, dei nostri valori e disvalori, delle nostre speranze e delle nostre disillusioni. È la nostra vita, di ieri, di oggi e di domani. Paolo Pillonca MANCARÌAS 8 PAOLOPILLONCA Tabula Gratulatoria Il repertorio di Mancarìas è anche frutto delle conversazioni tenute negli anni con cittadini seuesi di arti e mestieri diversi, maschi e femmine, sugli argomenti più svariati della vita comunitaria. Mi è gradito ricordare, fra coloro che non ci sono più, i nomi di Peppino Anedda, Angelina e Assunta Aresu, Benito e Demetrio Ballicu, Peppino Boi, Enea Carboni, Raimondo Carta ‘Arremundicu’, Raimondo Carta ‘Mundicheddu’, Giuannicu Congera, Benigno Deplano, Efisio Deplano ‘Zero’, Cristina Desogus, Francesco Dessì il centenario e suo figlio Peppino, Giovanni Gaviano ‘Suchedda’, Efisio Meloni, Enea Moi, Giovanni Moi ‘Colla’ e Orazio Moi ‘Buchineddu’, Peppino e Salvatore Muggironi, Antonio, Paolo, Peppino e Pietro Mura, Giovanna, Giovanni e Maria Pes. Tra i viventi ringrazio in particolare Antonio e Gianna Anedda, Ignazio Aresu, Mercede, Salvatore e Teresina Cannas, Vitalia Carboni, Angelo Caredda, Ines Caredda, Antonio Carta, Francesco Cocco, Antonio e Umberto Congera, Efisio Desogus ‘Montangia’, Giampaolo Desogus, Gianni Dessì, Maria Levanti, Mariano Lobina, Mariangela Loi, Ignazio Marci e gli altri ragazzi del Museo, Piero Meloni, Luigi Moi ‘Colla’, Maria Moi vedova Gaviano, Amelia e Luisa Murgia, Marcella Pilia, Efisio Sabeddu e Totore Usai. A tutti quelli di casa mia esprimo sincera gratitudine per l’aiuto costan- te e la grande pazienza.

See more

The list of books you might like

Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.