BOMPIANI IL PENSIERO OCCIDENTALE Collana fondata da GIOVANNI REALE diretta da MARIA BETTETINI MAX STIRNER L’UNICO E LA SUA PROPRIETÀ Testo tedesco a fronte A cura di Sossio Giametta Bibliograf ia di Vincenzo Cicero BOMPIANI IL PENSIERO OCCIDENTALE ISBN 978-88-587-7957-6 www.giunti.it www.bompiani.eu © 2018 Giunti Editore S.p.A./Bompiani Via Bolognese 165 - 50139 Firenze - Italia Piazza Virgilio 4 - 20123 Milano - Italia Prima edizione: giugno 2018 Prima edizione digitale: giugno 2018 Bompiani è un marchio di proprietà di Giunti Editore S.p.A. SOMMARIO Introduzione 7 Nota biografica 43 L’unico e la sua proprietà 47 Note al testo 897 Bibliografia 909 Indice generale 989 INTRODUZIONE 1. Assaltato ed esaltato Max Stirner è malfamato, ma anche esaltato, e spesso le due cose insieme in uno stesso autore. Scrive per esempio Carl Schmitt, rinchiuso, per il suo passato politico, “nella desolata vastità di un’angusta cella”: Se uno lo considera nell’insieme è repellente, sguaiato, spaccone, smargiasso, uno studente degenerato, uno zo- tico, un egomane, evidentemente uno psicopatico grave. Gracchia con voce alta, sgradevole: io sono io, nulla mi importa salvo me stesso. I suoi sofismi verbali sono in- sopportabili. La sua bohème avvolta in fumo di sigaro è nauseante. Eppure Max sa qualcosa di molto importante. Sa che l’io non è un oggetto di pensiero. Così ha trovato il titolo più bello e comunque più tedesco di tutta la letteratu- ra tedesca: L’unico e la sua proprietà. In questo momento Max è l’unico che mi visiti nella mia cella. Questo, da par- te di un egoista rabbioso, mi tocca profondamente.1 Come si vede, ex captivitate salus è vero anche per Stir- ner. Su di lui Schmitt ripete e varia qui un giudizio negati- vo, a parte la conclusione, che è quello che i più danno su Max Stirner. Ad esso aggiunge però, in bene: Nella storia dello spirito vi sono alcune miniere di uranio. Fra di esse metterei i Presocratici, alcuni Padri della Chie- sa e alcuni scritti del periodo precedente al 1848. Il povero Max vi rientra perfettamente.2 1 Ex captivitate salus, Köln, 1950, pp. 80-82. Citato nel saggio Accom- pagnamento alla lettura di Stirner, in seguito Acc. col numero di pagina, in M Stirner, L’unico e la sua proprietà, Adelphi, Milano 1979, p. 421. 2 Ivi. 10 INTRODUZIONE Fritz Mauthner è forse il solo a dare su Stirner un giudi- zio esclusivamente positivo. Egli scrive: Ancora oggi ci sono certi uomini devoti che per via del suo libro prendono l’anarchico Stirner per un matto e per Satana in persona; e ancora oggi ci sono certi uomini diversamente devoti, che fanno partire da lui una nuova epoca dell’umanità, appunto perché era un anarchico. Ma non era un diavolo e non era un pazzo, anzi era un uomo silenzioso, nobile, che nessun potere e nessuna parola sa- rebbero riusciti a corrompere, un uomo così unico che non trovava un posto nel mondo, e di conseguenza fece più o meno la fame; era soltanto un ribelle interiore, non era un capo politico, perché agli uomini non lo legava neppure una lingua comune.3 A parte dunque la visita nella cella e le miniere di uranio, con cui Schmitt passa dalla parte di Mauthner, tra questi due giudizi estremi, nessuno dei quali è privo di fondamento, qual è la verità? Giacché, che essi confliggano clamorosa- mente, spesso, come abbiamo detto, in una stessa persona, nessuno vorrà negare. Ora, quando in generale su qualcosa o su qualcuno i giu- dizi sono così divaricati, è perché gli elementi contrastanti sono colti isolatamente e in modo irrelato, non nella loro connessione organica, non nella loro variegata e divergente unità e continuità. Ed è questo che noi dobbiamo qui cer- care di appurare, per farci un’idea chiara di Max Stirner e della sua opera principale e quasi unica, L’unico e la sua proprietà.4 3 F. Mauthner, Der Atheismus und seine Geschichte im Abendlande (L’ateismo e la sua storia in Occidente), vol. IV, p. 210; ivi, 422 sg. 4 L’altra sua opera di spessore, Storia della reazione, in due volumi, è piuttosto un’opera di compilazione.