Settembre 1943. Il maggiore della Wehrmacht Martin Bora si trova distaccato a Lago, nei pressi di Verona, dove rimane vittima di un attentato: si salva, ma subisce l’amputazione della mano. Si è appena ripreso dall’intervento quando viene incaricato di seguire le indagini su un omicidio: un importante gerarca fascista, Vittorio Lisi, è stato investito sul viale della sua villa. Si sospetta della moglie Claretta. Ma il maggiore Bora dubita che il movente del delitto sia solo un affare di famiglia, e guarda oltre.
**