Lucia Floridi Lucillio, Epigrammi TEXTE UND KOMMENTARE Eine altertumswissenschaftliche Reihe Herausgegeben von Michael Dewar, Adolf Köhnken, Karla Pollmann, Ruth Scodel Band 47 De Gruyter Lucillio, Epigrammi Introduzione, testo critico, traduzione e commento di Lucia Floridi De Gruyter ISBN 978-3-11-033616-0 e-ISBN 978-3-11-033650-4 ISSN 0563-3087 LibraryofCongressCataloging-in-PublicationData ACIPcatalogrecordforthisbookhasbeenappliedforattheLibraryofCongress. BibliografischeInformationderDeutschenNationalbibliothek DieDeutscheNationalbibliothekverzeichnetdiesePublikationinderDeutschen Nationalbibliografie;detailliertebibliografischeDatensindimInternet überhttp://dnb.dnb.deabrufbar. (cid:2)2014WalterdeGruyterGmbH,Berlin/Boston DruckundBindung:Hubert&Co.GmbHundCo.KG,Göttingen (cid:2)(cid:2)GedrucktaufsäurefreiemPapier PrintedinGermany www.degruyter.com A Lia, per il tempo che le sottraggo Premessa Un commento a Lucillio non ha bisogno, credo, di molte giustificazioni. La sua produzione ha a lungo attratto l’attenzione degli studiosi principal- mente per l’influenza esercitata su Marziale. I suoi epigrammi non sono inclusi, per ragioni cronologiche, in HE e GPh di Gow e Page, né in FGE di Page; il commento di Rozema (diss. Madison 1971), che offre d’altronde solo una breve discussione dei testi, non è mai stato pubblicato. Né sono molti i contributi esegetici che gli sono specificamente dedicati: neanche la recente fioritura di studi epigrammatici, seguita alla pubblicazione, nel 2001, del ‘nuovo Posidippo’, ha significativamente contribuito a richiamare l’attenzione sul poeta, e sul sottogenere scoptico in genere. Due gli scopi di questa indagine: fornire un testo critico aggiornato della produzione di Lucillio, fondato sia su un riesame della tradizione, sia su un vaglio esaustivo delle analisi filologiche moderne; approfondire la poetica dell’autore, per metterne in luce le specificità e chiarirne il ruolo nella storia del genere epigrammatico. È inoltre mia speranza che questo studio possa in parte gettare luce sul paradosso per cui una tipologia poetica come quella epigrammatica, in origine strettamente legata a contenuti eulogistici – la commemorazione delle qualità di un defunto, la celebrazione dei successi di un atleta o la predicazione del talento di un artista – fu piegata a finalità scommatiche, fino a diventare il genere per eccellenza della derisione e dello scherno. Questo lavoro ha preso avvio nel 2009, grazie a una residential Fellowship presso l’Harvard Center for Hellenic Studies di Washington; ringrazio il suo direttore, Gregory Nagy, e tutto lo Staff, per aver reso indimenticabile un soggiorno di studi che ha segnato anche un mio ‘ritorno’ alla filologia, dopo molti anni di attività altre. La mia riconoscenza va inoltre all’Università di Cincinnati, dove ho trascorso un semestre in qualità di Tytus Fellow nell’autunno 2010, e in particolare a Kathryn Gutzwiller, per la disponibilità e la sollecitudine con cui da anni segue le mie ricerche. L’Università di Milano, dove dall’aprile 2010 sono titolare di un assegno di ricerca, mi ha permesso di portare a termine il commento. Mi è gradito ringraziare Luigi Lehnus, che ha speso per me tempo, ingegno e pazienza. In Maria Patrizia Bologna e Fabrizio Conca, in tempi diversi direttori del Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Dipartimento di viii Premessa Studi Letterari, Filologici e Linguistici, ho trovato due interlocutori sempre pronti e disponibili: il mio lavoro deve molto al loro multiforme sostegno. A tutti gli amici milanesi, e in particolare a Matteo Cadario, Andrea Capra, Stefano Martinelli Tempesta, Cecilia Nobili, Aglae Pizzone sono debitrice di fruttuosi scambi di opinione, di sostegno e di amicizia. A migliorare queste pagine hanno inoltre contribuito in modi diversi, e tutti ugualmente insostituibili, Augusto Guida, Arianna Gullo, Marco Fantuzzi, Regina Höschele, Francesca Maltomini, Roberto Mascellari, David Sider, Antonio Stramaglia, Maria Ypsilanti. Richard Hunter ed Enrico Magnelli, con l’acume e la generosità che li caratterizzano, hanno letto e commentato l’intero manoscritto, contri- buendo a migliorarlo in più punti. Francesco Valerio ha eseguito per me numerosi controlli autoptici sull’autografo di Planude e su altri testimoni, ed è stato prodigo, più in generale, di preziosi consigli bibliografici, precisazioni e suggerimenti, salvandomi da non pochi errori (di tutti quelli che restano, naturalmente, devo essere ritenuta l’unica responsabile). Grazie infine a Lia e a Christian: la loro presenza nella mia vita conta più di quanto io non sappia dire. Firenze, 30 luglio 2013 Indice del volume Premessa ...................................................................................................... vii Introduzione ................................................................................................. 1 I. La vita ................................................................................................ 3 I.1. Lucillio e Nerone ...................................................................... 3 I.2. La grafia del nome, lo status, la professione ............................ 5 II. Lucillio e l’epigramma scoptico ....................................................... 9 II.1. La tradizione scommatica di età ellenistica e tardo-ellenistica ...................................................................... 9 II.2. L’epigramma scoptico di Lucillio: continuità e innovazione ............................................................................. 14 II.3. I monodistici lucilliani: uno schema comico? ......................... 21 II.4. Libro e simposio ..................................................................... 25 II.5. Bersagli polemici e nomina ficta ............................................ 27 II.6. Iperbole, gioco con l’assurdo e comicità surreale ................... 31 II.7. Lingua e stile ........................................................................... 34 II.8. Lunghezza degli epigrammi e ordine delle parole .................. 38 III. Tecnica della versificazione ............................................................ 40 III.1. Realizzazioni di verso nell’esametro ..................................... 40 III.2. Incisioni e leggi metriche....................................................... 42 III.3. Prosodia ................................................................................. 50 III.4. Conclusioni ............................................................................ 54 IV. La tradizione manoscritta ................................................................ 56 IV.1. P ............................................................................................. 56 IV.2. Pl ........................................................................................... 58 IV.3. Le sillogi minori .................................................................... 62 IV.4. Il Riccardianus 25 .................................................................. 65 IV.5. Citazioni e testimonianze ...................................................... 66 IV.6. Gli apografi di P e Pl ............................................................. 67 IV.7. Lucillio e l’XI libro dell’Anthologia Palatina ....................... 68 IV.8. I libelli di Lucillio .................................................................. 76 IV.9. Il problema delle attribuzioni: Lucillio e Luciano ................. 80 V. La fortuna di Lucillio ........................................................................ 83 V.1. Lucillio nell’epigramma scoptico greco ................................. 83 V.2. Lucillio nell’epigramma latino ............................................... 88 V.3. Sopravvivenze di Lucillio a Bisanzio? ................................... 90 x Indice del volume Testo e commento ........................................................................................ 95 Bibliografia .................................................................................................. 578 Tabula comparationis ................................................................................... 622 Index verborum ............................................................................................ 626 Index locorum .............................................................................................. 647 Index nominum et rerum notabilium ............................................................ 652