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Luca: il vangelo dei poveri PDF

767 Pages·1999·46.215 MB·Italian
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della stessa collana OrtensdiaoS pinetoli MATTE O Ilv angeldoe llCah iesa 68 ed.-p agg8.08 - L 50.000 JoachiGmn ilka MARCO 38 ed.-p agg9.6 8 L 65.000 - RaymonEd. Brown GIOVANNI commentoa lv angelsop irituale rilegiantc oo vipe48l e d-.p agg1.72 8 - L 85.000 - J. Mateo-sJ.B arreto ILV ANGELOD I GIOVANNI analilsiin guiset iccoam mentoe segetico 3a ed-.r ilegiantc oo vip-epla gg9.00 - L 70.000 RudolPfe sch ATTI DEGLIA POSTOLI rilegiantc oo vip-eplagg1.08 8- L. 120.000 RinalFdaob ris GESÙ DIN AZARET storei ai nterpretazione sa ed.-p agg4.12 L 35.000 - GiusepBpaer baglio PAOLOD I TARSO .E LE ORIGINCIR ISTIANE 28 ed.-p agg4.9 6 L 30.000 - Ortensio da Spinetoli IlV angeldoe ip overi presentazione di Rinaldo Fabris quarta edizione cittadella editrice assisi Agli Alunni dello Studio Teologico di Loreto del Seminario di Macerata del Pontificio Ateneo Antonianum di Roma del Pontificio 1st. Missioni Estere (Roma) della Facoltà Teologica Valdese (Roma) dei vari Gruppi biblici (in Italia e fuori) per quanto l'autore ha imparato da loro. © by Cittadella Editrice -Assisi t• ed. dicembre 1982 4• ed. gennaio 1999 ISBN 88-308-0215-8 nota dell'editore Nell'offraiirl ee ttoqruie stcoo mmentoa Luca diO rtensio daS pinetoclhie,s ia ggiunagles uoM atteo giàl argamente apprezzavtoor,r emmoc omunicaar eq uantsii a ccingono a leggerqluoa lsio noi princicphie r eggoniol n ostrloa ­ voroe ditoriianlc ea mpob ibliec coh ep otrebbueg ualmen­ tee utilmengtuei darae ,n ostraov visloa,l etturdia u n testcoo meq uellcoh eq uip resentiamo. Lo studidoe llBai bbièa o perad ellCah iessao ttloa guida delloS piritSoa ntoP.e rtanttou ttlee c omponentdie lla Chiesvai p rendonpoa rtec,i ascunsae condiol s uoc om­ pitol,as uac ompetenzias ,u oic arismIin.t alceo ncorsdoi contribuatlil as copertdae llPaa rolad i Dio contenuta nellBai bbiia ,b iblihsatnin ou nal orop artsep ecifica, che è quelldai r icercarinls ee nsos ervendodseig li strumenti storico-critico-cshceil eanc tuilfitcuird ai u n determinato tempoh a elaboratÈ oq.u indlio roc ompitdoi ricercare quantodi nuovod,i piùa ttendibdiil pei,ù p rofonddoi, piùa ttuallaes cienzpae rmettdei s coprinreel t estsoa cro e di offririel f ruttdoi q uestloa voraol l'intelldiegi enza lettorÈ io.v vioc he non tuttlee o piniocnhie vengono espresdsaei b ibliset qiu,i ndain cheq uelldee lp resente volume, haunnnoo s tesso grdaid aot tendibiVliictiàn.o a veritsài curpeé rchég iàa cquisiatlep atrimonio della fede,v e ne sonoa ltraeb bastanza attepnedricbhicélo in ­ divisdea tuttoi quasig lie segetail,t rien vecaen coar controverse, inafilnterc eh e costituiscoopnion iondii singosltiu diodseil lBai bbiaÈ. c osìp eròc hep rocedee avanzlaa r icerdceal lvae ritiànt uttii c ampin,o ne scluso o J'tULél Ut;U C::UlLU.I·� quelbliob licEos.s cao stituuinsosfc oer zos emprep osit­i vo quando sic ongiunge qau elldiit utet lea ltrceo mpo­ nentdie lp opolod iD io,f acentoiv viamentrei ferimento alM agistedreol lCah iesa. A questceo ndizipoennis iaom chea ncheq uestvoo lume, come ilp rimo dsetlelssoaou tore, costituuni vralài do strumentpoe rc hid esidera approfloan cdoinroes cenza delv angeluon, a iutpor eziopseor c hid esidemrea ditarlo, unaf ontceo spicpuae rq uantsii d edicana of arcloon o­ scere. CITTADEELDLAI TRICE presentazione Rinaldo Fobris Un commento al vangelo di Luca, fatto in modo disteso e documentato, viene a riempire un vuoto nel settore delle pubblicazioni bibliche in Italia. Certamente non mancano traduzioni di commentari stranieri che si im­ pongono per la serietà del metodo e il prestigio dei loro autori. Ma unopera tradotta riflette .sempre il suo ambien­ ' te di origine, diverso per sensibilità spirituale e impianto culturale da quello dei nuovi destinatari. I lettori italiani, che desiderano venire a contatto con la parola di Dio, han­ no ben diritto di avere a disposizione quegli strumenti che si inseriscono nel loro contesto culturale e si fanno inter­ preti delle istanze spirituali della chiesa italiana. Ebbene, il lavoro di Ortensio da Spinetoli sul vangelo di Luca ri­ sponde a questa legittima esigenza. L'Autore non ha bisogno di presentazioni per il pubblico italiano. Questo commento di Ortensio al terzo vangelo è stato preceduto, circa una decina di anni fa, da quello sul vangelo di Matteo, Assisi 19713, e prima ancora da due .stu­ di monografici, rispettivamente Introduzione ai Vangeli del­ l'infanzia, Brescia 1967, e Il Vangelo del primato, Brescia 1969. Queste ricerche, condotte con rigoroso metodo sto­ rico critico sui punti caldi dell'esegesi biblica, aprirono la strada a due lavori di sintesi e di attualizzazione teologico ­ spirituale sulla figura del Cristo e la realtà della chie.sa: Itinerario spirituale di Cristo, in tre volumi, Assisi 1971- 19742, La conversione della chiesa, Assisi 1975. La duplice passione che anima la ricerca di Ortensio, quel­ la per la verità e per l'uomo, non hanno sempre favorito l'accoglienza delle .sur proposte ermeneutiche presso quel­ li che vorrebbero una verità staccata dalla storia umana, e presso gli altri che preferirebbero un uomo senza aneliti t"resentazlone per la verità. Questa duplice tensione sta alla base anche della nuova fatica del biblista francescano. Si tratta di un lavoro serio che parte da solide basi esegetiche, fondate sul confronto e l'assimilazione dei risultati di altri studi dedicati al testo lucano. L'impostazione del commento è originale ed omogenea. Al suo interno si possono distin­ guere tre livelli di lettura del testo evangelico. Un primo livello è quello più propriamente esegetico. Es­ so parte dall'analisi del contesto letterario, dalla critica dellfoen ti e dalla critisctoar ica per enucleare il significato generale d.el testo. Questo impianto metodologico si inse­ risce nell'ormai consolidata tradizione esegetica e può ar­ rivare a delle concJusioni attendibili sia per quanto riguar­ da la storicità degli eventi e delle parole di Gesù, riferite nel vangelo, come per l'attribuzione al lavoro redazionale lucano della prospettiva teologica in cui è inserito il ma­ teriale evangelico. II secondo livello di lettura del testo è quello « teologico». Questo secondo momento si potrebbe chiamare anche « ermeneutico >> in quanto si tenta di trasporre il signifi­ cato del- vangelo nella cultura e mentalità attuali, tenendo conto delle mediazioni culturali implicate nella formula­ zione del testo evangelico. A questo livello le scelte sono più originali e, com'è comprensiboiplinea,b ili, perché en­ trano in gioco diversi fattori ipotetici. Alcune di queste scelte ermeneutiche potrebbero suscitare qualche eprples­ sità nei lettori non aggiornati e non informati sul dibattito biblico e teologico di questi ultimi anni. Tra que.ste scelte si può menzionalr'ient eryretazione del­ l'appellativo « Figlio di Dio », dato a Gesù, in chiave mes­ sianica, cioè non trascendente, anche a livello redazionale lucano. Questa interpretazione, proposta in forma ipoteti­ ca, si preoccupa di cogliere il significato originale del te­ sto evangelico senza caricarlo di quelle valenze dottrinali esplicitate negli asserti dogmatici succes.sivi. In forma problematica si pone anche la questione circa la realtà o il valore simbolico delle espressioni evangeliche che parlandoe gli angeli e soprattuto del demonio-satana. Più volte il commentatore richiama l'attenzione sul fatto che il modo di parlare degli evangelisti, come degli altri autori biblici, è antropomorfico. Que.sto vale in modo par­ ticolaqruean do si parla della giustizia vendicativa di Dio e dei suoi interventi bellicosi contro i suoi nemici empi. rresentazione La « giustizia » di Dio è diversa dalle proiezioni umane. Allora ci si chiede: l'immagine di Dio Padre è componibile con l'affermazione di un giudizio di condanna eterna? La stessa preoccupazione ermeneutica spinge l'autore a porsi il problema circa un possibile rischio o deformazio­ ne della preghiera e· della fede. L'appellarsi all'azione ma­ gica di Dio o delegare al suo intervento la soluzione dei problemi umani può diventare «alienazione», perché di­ stoglie dall'impègno storico per modificare le situazioni di male e di ingiustizia derivate dalle scelte peccaminose de­ gli uomini. Il terzo livello di lettura, suggerito dal commento di Or­ tensio, si potrebbe definire .spirituale o pastorale. Questo è il momento più partecipato e caldo, ricco di spunti per l'attualizzazione personale e comunitaria. L'autore non si nasconde dietro la neutralità del ruolo scientifico, ma si immedesima nelle situazioni evangeliche che si riproduco­ no nell'oggi. Così nascono le messe in guardia contro il «fariseismo», sempre emergente come rischio nella chie­ sa, la ricerca del potere, l'abuso del denaro nei luoghi di culto. Ma queste note�critiche di attualizzazione sono fatte con partecipazione personale non per �ccusare, ma per in­ vitare alla riflessione e all'impegno. Nella stessa linea si collocano· gli spunti di attualizzazione delle pagine evan­ geliche sui «poveri». Il commentatore francescano ne de­ duce l'impegno per cambiare le strutture sociali ed eco­ nomiche e una scelta di condivisione con la classe dei poveri. La linea ermeneutica originale di Ortensio si rivelerà fe­ conda per un ripensamento dei luoghi comuni e dei pre­ giudizi umani posti sotto l'autorità della parola di Dio. Forse alcune scelte teologiche ed ermeneutiche avevano bisogno di una fondazione critica più ampia. Fino a che punto nel testo evangelico è possibile discernere quello che è rivestimento culturale, storicamente condizionato, dal messaggio evangelico genuino perennemente valido? La difficoltà a dare nei singoli casi una risposta chiara a questo interrogativo non può essere un motivo per eludere o insabbiare la que.stione. Il lavoro dell'Ortensio ha per lo meno il· pregio di porre in modo onesto il problema, avvertito a livello di coscienza cristiana e spesso masche· rato dagli studiosi sotto l'apparato delle formule ripetute IO l"resentaZlone senza nessuno sforzdoi c omprensione e di traduzione per gli uomini del nostro tempo. Queste osservaziondain no un'idea di quello che è il taglio più originale di questo commento al vangelo di Luca. Il commento di Ortensio, seriamente fondato per il metodo esegetico, si rivela stimolante per il suoo rientamento er­ meneutico Alcune pagine lasciano trasparire un'intensa . partecipazpierosnonea le. Sono quelldeed icate alla miseri­ cordia di Dio, al perdono e all'accoglienza dei peccatori e dei disperati. Anche sottqou esto profilo il nuovo com­ mento al vangelo dellgai oiosmais ericordia di Dio, rive­ lata e comunicata da Gesù, è un preziosstruo mento offer.; toa tutti gli« operatori >> della parola di Dio, i quali,do­ po averla ascoltata con « cuore buonoe perfet•,t ovo­ gliono renderla feconda e fruttuosa nell'impeagnttoiv o e perseverante (Le 8, 15). RINALDO FABRIS Udine, 4 ottobre 1982

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