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Logos e verità. Uno studio sulla relazione tra pensiero e linguaggio nella filosofia di Hegel PDF

373 Pages·2017·2.198 MB·Italian
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Scuola Dottorale di Ateneo Graduate School Dottorato di ricerca in FILOSOFIA Ciclo XXVIII Logos e verità Uno studio sulla relazione tra pensiero e linguaggio nella filosofia di Hegel SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE DI AFFERENZA: M-FIL/06 Tesi di Dottorato di Nicolò Cristante Matricola 955968 Anno di Discussione: 2017 Coordinatore del Dottorato: Tutore del Dottorando: Prof. Emanuela Scribano Prof. Lucio Cortella Cotutore del Dottorando: Prof. Axel Hutter Indice INDICE 2 LEGENDA 6 INTRODUZIONE 9 0.1 Logos e verità: le premesse di una ricerca. 9 0.2 Status Questionis 17 0.3 Partizione e metodologia del lavoro. 32 CAPITOLO I DIRE LA VERITÀ. ALCUNE NOTE SULLA NOZIONE HEGELIANA DI PENSIERO 43 1.0 Introduzione. 43 1.1 Per una definizione degli elementi fondamentali della nozione hegeliana di “Denken”. 46 1.1.1 La concezione hegeliana del pensiero oggettivo. La distinzione tra pensiero conscio ed inconscio. 46 1.1.2 Form des Gedankes Vs. Denken als Form. 58 1.1.3 Nachdenken: l’attività riflessiva della determinazione intellettuale del pensiero 62 1.1.4 Vorstellung: la metafora del pensiero. 69 1.1.5 Il pensiero dal punto di vista dell’attività soggettiva e linguistica: lo spirito teoretico. 76 1.1.6 Verità e libertà. 86 1.2 Le posizioni del pensiero rispetto all’oggettività: le concezioni storicamente date del pensare e i loro limiti linguistici. 92 1.2.1 La prima posizione: indeterminatezza del significato e introduzione della critica della proposizione nella forma giudizio. 92 1.2.2 La seconda posizione: la presa di coscienza della determinazione del significato. 102 1.2.2.1 Il limite delle proposizioni empiriche. 102 1.2.2.2 Il criticismo kantiano. Dal significato rappresentazionale delle categorie alla rideterminazione linguistica. 109 2 1.2.3 La terza posizione: il rischio dell’indicibilità e del senso comune. 121 1.3 Ricapitolazione 127 CAPITOLO II LOGOS. L’ARGOMENTO LINGUISTICO NELLA LOGICA. 135 2.0 Introduzione 135 2.1 Il linguaggio nella scienza della logica. 138 2.1.1 Alcune considerazioni preliminari. 138 2.1.2 Il primo argomento sul linguaggio nella logica. 143 2.2 Le parole del pensiero: particelle, deittici, categorie. 153 2.2.1 Particelle: articoli, preposizioni e congiunzioni. 153 2.2.2 Deittici. 155 2.2.3 Categorie. 165 2.3. Polisemia e determinazione del significato. 174 2.3.1 Dialettica, Speculazione e Negazione Determinata. 174 2.3.2 Polisemia e rideterminazione concettuale: le parole e la loro possibilità speculativa. 188 2.3.3 Tra rappresentazione e pensiero: la questione della Bedeutung. 192 2.3.3.1 Sinne, Bedeutungen e Bestimmungen: il caso del termine Aufheben. Ovvero: dalla polisemia all’omonimia e viceversa. 193 2.3.3.2 Die Bedeutung der Bedeutung. Un problema senza soluzione? 197 2.4 Una apparente duplicità: alcune considerazioni sulla questione della grammatica e sulla filosoficità del linguaggio ordinario. 202 2.4.1 Linguaggio ordinario e linguaggio filosofico. La Bildung logica della grammatica. 202 2.4.2 Linguaggio degli Dei e linguaggio degli uomini: la posizione di Nuzzo. 209 2.4.3 Immanenza nel linguaggio: l’argomento della non duplicità. 215 2.5 Proposizione e inferenza: alcune considerazioni sugli aspetti linguistici di giudizio e sillogismo. 221 3 2.5.1 Proposizione e giudizio. 221 2.5.2 Sillogismo e inferenza 234 2.6 Dalla forma assoluta al Logos. 239 2.6.1 Das ursprüngliche Wort e il metodo. 239 2.6.2 Logos: una possibile chiave di lettura. 247 2.6 Ricapitolazione. 255 CAPITOLO III SPRACHE UND GEDÄCHTNIS. DALLA FUNZIONE SEMANTICA ALL’ESPRESSIONE DEL PENSIERO 266 3.0 Introduzione. 266 3.1 Il linguaggio nello spirito soggettivo. 268 3.1.1 Il contesto della questione del linguaggio. 268 3.1.2 Il linguaggio tra natura e spirito. 274 3.1.3 Linguaggio orale e gli elementi della linguisticità: lessico e grammatica. 282 3.1.4 Il linguaggio geroglifico. La critica hegeliana a Leibniz e alla logica formale. 287 3.1.5 Il linguaggio alfabetico. Vedere le parole per quello che sono. 297 3.2 Gedächtnis: il luogo della rappresentazione linguistica. 300 3.2.1 La memoria retentiva: la determinazione del significato. 300 3.2.2 La memoria riproducente: il regno dei nomi. 303 3.2.3 Dalla memoria meccanica al pensiero: negazione del senso e astrazione dal significato. 310 3.2.3.1 I lineamenti generali dell’argomento della memoria meccanica. 310 3.2.3.2 Sinnlose Worte. Le prospettive di Bodammer e McCumber. 316 3.2.3.3 Der leere Band. Il rapporto tra sintassi e logica. 322 3.2.3.4 Determinazione dell’argomento della memoria meccanica e passaggio al pensiero. 327 3.3 Das Denken: la ragione linguistica come logos nella sua verità. 332 3.4 Ricapitolazione 339 BIBLIOGRAFIA 348 4 Letteratura Primaria 348 Opere di Hegel 348 Opere di riferimento 348 Letteratura Secondaria 349 Altre fonti 371 5 Legenda Äst (A, B, C) = Hegel G. W. F., Vorlesungen über die Ästhetik in Id., Werke, 20 voll., a cura di E. Moldenhauer e K. M. Michel, Suhrkamp, Frankfurt am Main, 1971, Vol. XIII, XIV, XV. Diff = Hegel G. W. F., Differenz des Fichte’schen und Schelling’schen Systems der Philosophie, in Beziehung auf Reinhold’s Beyträge zur leichtern Übersicht des Zustandes der Philosophie zu Anfang des neunzehnten Jahrhunderts in Id., Werke cit. Vol. II, pp. 9 – 141. Diss = Hegel G. W. F., Dissertationi philosophicae de orbitis planetarum in Id., Gesammelte Werke, a cura della Rheinisch Westfälische Akademie der Wissenschaften, Meiner, Hamburg, 1968 – 2016, Vol. V, pp. 223 – 253. Enz (A,B,C)= Hegel G. W. F., Enzyklopädie der Philosophischen Wissenschaften im Grundrisse mit Erläuterung und Zusätzen versehen von L. von Henning, K. L. Michelet e L. Boumann in Id., Werke cit., Voll. VIII, IX, X Enz1817 = Hegel G. W. F., Enzyklopädie der Philosophischen Wissenschaften im Grundrisse (1817) in Id., Gesammelte Werke cit., Vol. XIII. GPr = Hegel G. W. F., Grundlinien der Philosophie des Rechts in Id., Werke cit., Vol. VII. GRez = Hegel G. W. F., Aphorismen über Nichtwissen und 6 absolutes Wissen im Verhältnisse zur christlichen Glaubenserkenntnis von Karl Friedrich Göschel, in Id., Werke cit., Vol. XI, p. 353 – 390. GW = Hegel G. W. F., Glauben und Wissen, oder die Reflexionsphilosophie der Subjektivität in der Vollständigkeit ihrer Formen, als Kantische, Jacobische und Fichtesche Philosophie in Id., Werke cit., Vol. II, pp. 287 - 434. JTS = Hegel G. W. F., Frühe Schriften, in Id., Werke cit., Vol. I. JSEntA = Hegel G. W. F., Jenaer Systementwurfe I, in Id. Gesammelte Werke cit., Vol VI. JSEntB = Hegel G. W. F., Jenaer Systementwurfe III, in Id. Gesammelte Werke cit., Vol VIII. PhG = Hegel G. W. F., Phänomenologie des Geistes in Id., Werke cit., Vol. III. Skept = Hegel G. W. F., Verhaltniss der Skeptizismus zur Philosophie in Id., Werke cit., Vol. II, pp. 213 – 273. VGPh = Hegel G. W. F, Vorlesungen über die Geschichte der Philosophie. In Id., Werke cit., Vol. XVII, XVIII, XIX. VPhG = Hegel G. W. F, Vorlesungen über die Philosophie der Geschichte. In Id., Werke cit., Vol. XII. VPhR = Hegel G. W. F., Vorlesungen über di Philosophie der Religion Teil I. Einleitung in die Philosophie der Religion, a cura di Walter Jaeschke, Meiner, Hamburg, 1993. 7 WL (1,2) = Hegel G. W. F., Wissenschaft der Logikin Id., Werke cit., Voll. V, VI. WLA = Hegel G. W. F., Wissenschaft der Logik, vol. I. Die objektive Logik [1812 - 1813] in Id., Gesammelte Werke cit., Vol. XI. 8 Introduzione 0.1 Logos e verità: le premesse di una ricerca. Obiettivo della ricerca è lo studio della complessa relazione che intercorre tra pensiero e linguaggio nel sistema filosofico di Hegel. In particolare si intende mettere a fuoco un interessante nodo teoretico di difficile lettura, che si manifesta nella forma di un’aporia. Si tratta di comprendere in che modo possa essere intesa la capacità del linguaggio di esprimere il pensiero e, viceversa, l’eventuale possibilità del pensiero di sussistere al di là della sua esprimibilità linguistica. È il linguaggio un mezzo che permette di accedere al pensiero e di esprimerlo? O è piuttosto esso un limite che ne condiziona la realizzabilità? L’aporeticità dei quesiti assume dei contorni ben definiti se si considera il punto di vista hegeliano, o almeno il modo in cui comunemente esso è inteso. Appare infatti difficile comprendere in che modo ci possa essere commensurabilità tra il pensiero, che per Hegel ha carattere logico, necessario ed oggettivo, e il linguaggio, che è una forma comunicativa contingente, intrisa di quotidianità, aperta all’errore e al fraintendimento. Nel corso dell’indagine analitica, attraverso un serrato confronto con i testi, si arriverà a capovolgere la prospettiva dilemmatica dell’aporia e si giungerà a ridefinire la posizione hegeliana. La tesi che qui si intende sostenere è che il linguaggio per Hegel non è solo un mezzo comunicativo. Esso non rappresenta uno strumento che gli uomini hanno progettato, creato ed usato con lo scopo di comunicare o rappresentare il pensiero. Si proverà a dimostrare che esso è, dal punto di vista hegeliano, la ragione realizzata, lo spazio logico in e attraverso cui il pensiero si articola temporalmente. Ed è proprio in questa articolazione temporale che il 9 pensiero si realizza concretamente come linguaggio: non vi è pensiero che non si possa articolare nel linguaggio e il linguaggio a propria volta non è qualcosa che si opponga come un blocco o un limite oppositivo rispetto al pensiero. Il linguaggio non è altro, per Hegel, che il pensiero nella sua mondanità: la ragione concreta. Allo scopo di individuare una guida nel percorso attraverso gli scritti hegeliani che costituisce il processo di argomentazioni che compone la struttura di questo lavoro e la trama concettuale della tesi che si è enunciata, si sono individuate due categorie interpretative fondamentali: il logos e la verità. La rilevanza di questi due termini rispetto alla storia della filosofia nella sua interezza è così nota da non richiedere particolari approfondimenti. Ci sono però delle premesse sistematiche da esplicitare, in merito alla specificità del ruolo che essi giocano in questo scritto. Non è immediato infatti il collegamento di queste due parole con la questione del rapporto tra pensiero e linguaggio e la sua particolare declinazione hegeliana. Tanto più che anche nel corso di questa ricerca, questi due termini non occorrono spesso, se non in un senso programmatico e in altre rare occasioni. Essi infatti rappresentano la trama implicita, il tessuto connettivo dell’intero lavoro. Essi operano alla maniera delle risorgive carsiche, scavando nella roccia del difficile testo hegeliano e riaffiorando di volta in volta, assumendo forme e significati diversi, fino a fondersi nella conclusione del lavoro in un unico concetto. La parola logos gioca un ruolo decisivo nel quadro storico– contestuale della genesi dell’idealismo all’interno della tradizione della filosofia classica tedesca e del romanticismo. È noto che tale termine viene recuperato in pensatori come Herder e Hamann nel significato platonico di unità di discorso e ragione e gioca, per essi, il ruolo di leva per sviluppare le loro istanze metacritiche nei confronti della filosofia kantiana e della sua scarsa considerazione del problema linguistico 10

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