Description:È ancora viva nella memoria dei montanari dell'Appennino tosco-emiliano la figura dello Stregone della Canalaccia, il cui vero nome era Silvio Giuseppe Tazzioli (1883-1964), ma che tutti chiamavano semplicemente Silvio. Conosciuto anche come il professore. Nato a Piandelagotti (MO), morto e sepolto a Roteglia (RE). Emigrò a quindici anni con il padre in Argentina e dopo essere tornato per un breve periodo nel paese natio, partì per gli Stati Uniti, dove già si trovava il fratello Settimo. Conosceva lo spagnolo e l'americano. Imparò l'arte del guaritore dagli sciamani indiani d'America e, successivamente, ebbe come maestro un esperto in materia di nome Secondo Tomada. A trentotto anni si ritirò alla Canalaccia dove esercitò la sua arte fino alla morte. Di sé diceva: "Io sono il Frate Pacifico, inventore, scultore, inginiere di grande esperienza, conoscitore di quella meccanica che guarisce anche dalla vecchiaia". Da tanti venerato, da altri snobbato, curava i suoi "pazienti" senza l'uso di medicine: la sua potenza era nella figura carismatica e soprattutto nel suo sguardo ipnotico. Non accettava soldi, ma solo qualche dono in natura. Ebbe sette processi, ma venne sempre scagionato. Vi è chi sostiene che il fratello Settimo sia stato un guaritore più forte di lui. Nato, come Silvio, alla Canalaccia, emigrò a diciassette anni e otto mesi negli USA, visse tra lo stato di Washington e la California, dove fece fortuna. Morì nel 1948 a sessant'anni, ad Alameda, cittadina posta nella baia di San Francisco.