Le vicende narrate in questo lungo ed intrigante racconto storico, hanno protagonisti cinque rinomati pittori fiamminghi che operarono a Delft nel mezzo del 1600, il “Secolo d'Oro Olandese”, in quella che era allora la “Repubblica delle Sette Province Unite”, ora regno d'Olanda, allorché uno sparuto manipolo d'uomini, abitante la malsana e ventosa regione posta al delta del fiume Reno, dominava il commercio mondiale, al contempo offrendo al mondo la sua cultura vivace, la sua arte pittorica eccelsa, la sua scienza così ricca di innovazioni.
Le ricchezze acquisite avevano infatti generato, a quel tempo, fiorenti città, nelle quali capaci pittori poterono sviluppare il loro talento, apprezzato e condiviso, trasformando l'Olanda in un eminente e predominante polo d'arte, che darà il via al nostro racconto, con Delft al suo centro, anche se gli avvenimenti che noi narreremo ci porteranno pure in altre regioni d'Europa, soprattutto in Italia, coinvolgendo pittori italiani di altrettanto risonante rilievo.
Narreremo di Storia e di Arte. E l'aver mischiato le due cose ha creato una affascinante accoppiata che speriamo diletti il lettore dalla prima all'ultima pagina. La scelta del momento storico (di circa vent'anni posteriore a quello dei “Promessi Sposi” della nostra gioventù) e la scelta dei luoghi d'azione, (l'Olanda del suo Secolo d'Oro e l'Italia del travagliato dominio spagnolo), aggiungono al racconto una sua particolare seduzione che di certo affascinerà.
Quindi buona lettura.
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