L'insonnia del Novecento

196 Pages·2002·6.879 MB·Italian

by  Lucio Villari

Lucio Villari
L'insonnia del Novecento
Bruno Mondadori
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La scheda catalografica è riportata nell’ultima pagina
del libro.
Indice
VII Introduzione
1 Conoscenza ed errore
9 Giochi di luci e di ombre
ZI Fiat productio
34 “Tempi moderni”
46 «Un uomo di grande formato»
60 Il sentimento della morte
79 Democrazia nella nebbia
103 Pensieri di confine
110 “Polvere di stelle”
125 Un laboratorio di democrazia
135 Einstein e i filosofi
149 Capitalismo al veleno
155 Giornate particolari
1. La vittoria politica di Winston Churchill
2. Pearl Harbor
166 L’insonnia della letteratura
12 Paesaggi d'Europa
177 Indice dei nomi
a Nicola, Rosario, Claudio, Mirella,
ai nostri ricordi belli e divertenti
Introduzione
Queste pagine intorno a problemi essenziali della
storia del Novecento richiedono lettori disarmati.
Il volume è una sorta di atlante ideologico del se-
colo trascorso, ma le ideologie cui si allude sono
solo in piccola parte quelle invadenti e ossessive
che lo hanno drammaticamente occupato. Se ine-
vitabilmente affiorano nello svolgersi della trama
del volume vanno lette come dati interpretativi e
di “contatto” con una storia globale, ricca di con-
tenuti e di significati, che possiamo definire il
“Novecento”. Il secolo che ha finalmente realizza-
to i sogni e i miti di tutti i secoli che l’hanno prece-
duto in una modernità inarrestabile e instabile.
Ricostruire per grandi linee questa rappresenta-
zione non vuole avere, però, nulla di tendenzioso;
è un tentativo legittimo di capire quanto la moder-
nità abbia, e con quante variabili culturali e politi-
che, dominato questo tempo. Si tenterà perciò di
disegnare la storia del Novecento restando, se pos-
sibile, fuori dagli usuali percorsi storiografici e con
lo spirito di chi non intende farsi condizionare dal-
le “ragioni”, positive e negative, del secolo.
Un dialogo con i lettori, dunque, sul confronto
diretto iniziato alla fine dell'Ottocento con le tec-
niche di una rivoluzione industriale permanente e
irresistibile, e sulle idee di scienziati, filosofi, eco-
nomisti, le immagini di scrittori e poeti, le scelte
dei politici attraversate, per la prima volta nella
VII
L'insonnia del Novecento
storia, dai dilemmi e dalla “scoperta” della demo-
crazia.
Tuttavia in questo volume e tra i suoi dati rigoro-
samente oggettivi può emergere oltre che la predi-
lezione per i valori liberatori e creativi della demo-
crazia novecentesca, una presa di distanza, un dis-
senso da un’ideologia che, nata con il secolo, pre-
tende, al suo termine, di occupare anche per il fu-
turo, gli spazi lasciati dalle ideologie che la storia
ha contraddetto ed estinto. Intendo riferirmi alla
cosiddetta “libertà del mercato”, il cui scontato
esito vittorioso (nonostante le gravi smentite della
storia anche recentissima) è sperabile sia vissuta
con un atteggiamento meno passivo e più critico, e
che non finisca per diventare quel «deserto che
avanza» temuto da Nietzsche. Il XX secolo si è
aperto infatti con questa nuova inquietudine nei
confronti del mercato, così come quello preceden-
te si era aperto con ilt imore nei confronti della
tecnica.
In verità, i problemi affrontati nel libro dimo-
strano che questa inquietudine era prevedibile. E
da essa, in fondo, sono partito per tracciare una
storia del Novecento dove si è consumato un con-
flitto tra previsioni coraggiose, premonizioni intel-
ligenti, e fatti implacabili, elementari, ideologici.
Ho cercato, insomma, di rendere meglio visibile
quell’orizzonte del nostro tempo abitato da questo
conflitto che ha molto contribuito all’insonnia del
Novecento.
Tra i primi temi del volume è la “tecnica vittorio-
sa”, la vittoria della tecnologia che segna l’inizio
degli straordinari cambiamenti avvenuti nel Nove-
cento grazie alla seconda rivoluzione industriale,
dilagata nell'Europa centro-occidentale e negli
VII