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L’Inquisizione romana, i giudici e gli eretici: Studi in onore di John Tedeschi PDF

249 Pages·2017·2.138 MB·Italian
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I libri di Viella 237 L’Inquisizione romana, i giudici e gli eretici ultimi volumi pubblicati: Studi in onore di John Tedeschi 216 Fratelli al massacro. Linguaggi e narrazioni della Prima guerra mondiale. A cura di T. Catalan. 2016, 308 pp. a cura di Andrea Del Col e Anne Jacobson Schutte 217 I trattati di Utrecht. Una pace di dimensione europea. A cura di F. L’Inquisizione romana, Ieva. 2016, 200 pp. Sulla scia delle pionieristiche ricerche di John Tedeschi sulla storia L 218 A. Baravelli, Istituzioni e terrorismo negli anni Settanta. Dinami- ’ 219 cMhoen nfearzrioantoa l1i 6e1 c3o.n Lteas tvoi gpialidao vdai nuon. a2 0c1ri6s,i 2e2u4r opppe.a. A cura di P. igsrtaitzuizoinoen daleei ddeisl sSidanent’tUi, flfiaz cieon rsoumraa nliob rea drieal,l ela s usteo irniad adgeilnl’ie sruelsli’ae mnei-l Inq i giudici e gli eretici u Merlin, F. Ieva. 2016, 232 pp. Cinquecento e la storia degli ebrei, alcuni tra i maggiori storici i s 220 La mobilità sociale nel Medioevo italiano. 1. Competenze, cono- d’Italia, e non solo, affrontano temi importanti per la storia politi- i z scenze e saperi tra professioni e ruoli sociali (secoli XII-XV). A ca, culturale e religiosa della prima età moderna per offrire un pic- io cura di L. Tanzini, S. Tognetti. 2016, 440 pp. n colo omaggio a uno studioso italo-americano di grande sensibilità e 221 Medioevo vissuto. Studi per Rinaldo Comba fra Piemonte e Lom- e apertura intellettuale. r bardia. 2016, 236 pp. o m 222 I. Pera, «Camminare col proprio tempo». Il femminismo cristiano di primo Novecento. 2016, 216 pp. Contributi di Fabrizio Biferali, Marina Caffiero, Guido Dall’Olio, a n 223 Musa medievale. Saggi su temi della poesia di Venanzio Fortu- Andrea Del Col, Massimo Firpo, Giuseppe Fonseca, Carlo a , nato. A cura di D. Manzoli. 2016, 204 pp. Ginzburg, Tamar Herzig, Vincenzo Lavenia, Adriano Prosperi, i 224 L. Brubaker, L’invenzione dell’iconoclasmo bizantino. 2016, Pierroberto Scaramella, Anne Jacobson Schutte. g i 172 pp. u d 225 Regolare la politica. Norme, liturgie,rappresentazioni del potere Andrea Del Col ha insegnato Storia dell’Età della Riforma e ic fra tardoantico ed età contemporanea. A cura di P. Cozzo e F. i Motta. 2016, 328 pp. della Controriforma presso l’Università di Trieste. e g 226 A. Falcetta, Ortodossi nel Mediterraneo cattolico. Frontiere, reti, Anne Jacobson Schutte è professoressa emerita di Storia mo- l i comunità (1700-1821). 2016, 328 pp. derna presso la University of Virginia. e 227 Al crocevia della storia. Poesia, religione e politica in Vittoria r e Colonna. A cura di M.S. Sapegno. 2016, 236 pp. t i c 228 G. Turi, Sorvegliare e premiare. L’Accademia d’Italia, 1926- i 1944. 2016, 220 pp. 229 Donne e cinema. Immagini del femminile dal fascismo agli anni Settanta. A cura di M. Casalini. 2016, 220 pp. 230 G. Pinto, Firenze medievale e dintorni. 2016, 228 pp. 231 Gli intellettuali nella crisi della Repubblica. 1968-1980. A cura di E. Taviani e G. Vacca. 2016, 408 pp. 232 M. Ferrari, I. Lazzarini, F. Piseri, Autografie dell’età minore. Studi in onore di John Tedeschi Lettere di tre dinastie italiane tra Quattrocento e Cinquecento. 2016, 272 pp., 64 pp. tavv. b/n 233 La delegittimazione politica nell’età contemporanea. 1. Nemici e avversari politici nell’Italia repubblicana. A cura di G. Orsina e G. Panvini. 2016, 296 pp. 234 La mobilità sociale nel Medioevo italiano. 2. Stato e istituzioni (secoli XIV-XV). A cura di A. Gamberini. 2017, 420 pp. a cura di Andrea Del Col e Anne Jacobson Schutte 235 La delegittimazione politica nell’età contemporanea. 2. Parole t ISBN nemiche: teorie, pratiche e linguaggi. A cura di B. Baldi. 2017, .i a 352 pp. l 978-88-6728- l 236 Le guerre in un mondo globale. A cura di T. Detti. 2017, 320 pp. e 733-8 i 237 L’Inquisizione romana, i giudici e gli eretici. Studi in onore v w. DORSO: 248 pp In copertina: Scipione Pulzone, Ritratto di Michele Bonelli, detto il di John Tedeschi. A cura di A. Del Col e A. Jacobson Schutte. w cardinale Alessandrino, cardinale nipote di Pio V, 1586 (particola- 2017, 248 pp. viella w € 26,00 re). Cambridge (MA), Harvard Art Museums. I libri di Viella 237 L’Inquisizione romana, i giudici e gli eretici Studi in onore di John Tedeschi a cura di Andrea Del Col e Anne Jacobson Schutte viella Copyright © 2017- Viella s.r.l. Tutti i diritti riservati Prima edizione: febbraio 2017 Prima edizione digitale: gennaio 2019 ISBN 978-88-3313-137-5 viella libreria editrice via delle Alpi, 32 I-00198 ROMA tel. 06 84 17 758 fax 06 85 35 39 60 www.viella.it Indice AndreA del Col Introduzione 7 Anne JACobson sChutte The Sage of Dog Hollow Farm 17 Bibliografia di John Tedeschi 25 CArlo GinzburG Text and Voice, Text vs Voice: On Dante’s De vulgari eloquentia II, 8, 3 ff. 39 tAmAr herziG The Prosecution of Jews and the Repression of Sodomy in Fifteenth-Century Italy 59 AdriAno ProsPeri Il Lutero italiano 75 FAbrizio biFerAli e mAssimo FirPo Ancora su pittura ed eresia nel Cinquecento italiano. Un’ipotesi su Girolamo Siciolante da Sermoneta 91 Pierroberto sCArAmellA e GiusePPe FonseCA La difesa del matrimonio cristiano: decreti tridentini e interventi inquisitoriali 109 Guido dAll’olio Esorcistica e caccia alle streghe. Il Compendio dell’arte essorcistica e il Malleus maleficarum 127 6 L’Inquisizione romana, i giudici e gli eretici Anne JACobson sChutte Index and Biography: The Case of Orsola Benincasa 141 mArinA CAFFiero Regiudaizzanti in fuga, ebrei complici. L’Inquisizione romana e i convertiti pentiti 157 VinCenzo lAVeniA «Che cos’è la verità». L’apocrifo della sentenza di Pilato e la sua storia 177 AndreA del Col Analisi cronologica dei delitti contro la fede perseguiti dall’Inquisizione di Aquileia e Concordia (1557-1800) 209 Indice dei nomi 233 AndreA del Col Introduzione Le persone che conoscono e apprezzano John Tedeschi sono molte. I contributi raccolti in questo volume in suo onore sono invece pochi. La evidente disparità è dovuta unicamente a un motivo pratico: oggi è impos- sibile pubblicare negli Stati Uniti un libro di questo genere ed è difficile farlo in Italia. La casa editrice che ha preso in considerazione l’incomben- za ha proposto un limite non superabile di pagine e di contributi. Abbiamo scelto di accettare, e quindi di accollarci l’incarico, piacevole da una parte, ingrato dall’altra, di definire i nomi dei collaboratori. Siamo certi tuttavia che chi non ha potuto scrivere un articolo partecipi comunque a questo omaggio con una grande simpatia e affetto per John. Come segno della lar- ga stima che egli gode in Italia mi piace ricordare il bellissimo testo curato da Giorgio Caravale e Stefania Pastore, Intellettuali in esilio. Dall’Inqui- sizione romana al fascismo, che raccoglie una ventina di saggi di Tedeschi su temi inquisitoriali e sulla storia degli ebrei italiani esuli nel Novecento, con un’appassionante premessa dei curatori e una lunga e coinvolgente presentazione dell’autore.1 L’idea del libro è venuta ad Anne e io ho aderito subito con grande piacere. Entrambi siamo molto debitori a John. La parte iniziale della car- riera accademica di Anne è stata in qualche modo indirizzata e sorretta dai consigli, indicazioni, suggerimenti per le ricerche da parte di Tedeschi, come spiega lei stessa più avanti. L’influsso di John nei miei confronti ha avuto luogo invece a carriera già avviata e in modo inconsapevole. In se- guito all’invito al Convegno internazionale The Inquisition as Court and Beaurocracy, che si tenne alla Northern Illinois University di De Kalb e 1. John Tedeschi, Intellettuali in esilio. Dall’Inquisizione romana al fascismo, a cura di Giorgio Caravale e Stefania Pastore, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2012. 8 Andrea Del Col alla Newberry Library di Chicago dal 17 al 19 ottobre 1985, ho finito per orientarmi verso la storia istituzionale dell’Inquisizione romana. Per me è stato fondamentale un articolo di Tedeschi su un argomento allora tabù, la storia appunto dell’Inquisizione romana: Preliminary Observations on Writing a History of the Roman Inquisition,2 in cui si possono trovare in nuce una parte delle idee che avrei sviluppato a mio modo. Oltre ai due cu- ratori, c’è un terzo “responsabile” del volume: Martha, la figlia maggiore di John, che ora è Elizabeth and John Moors Cabot Director degli Harvard Art Museums dell’Università di Harvard, una delle istituzioni culturali più prestigiose degli Stati Uniti. Lei ha collaborato procurando il materiale biografico e bibliografico per noi irraggiungibile e ha condiviso con en- tusiasmo i nostri problemi e i nostri lavori. Per noi è stata una deliziosa compagna di viaggio, alla quale siamo cordialmente grati. Dopo l’introduzione il libro si apre con una breve, ma ricca, delinea- zione biografica di John Tedeschi, scritta da Anne, che illustra gli aspetti occupazionali e quelli più propriamente storiografici. Segue la bibliografia degli scritti, sistemata secondo la forma italiana di citazione, dal momento che abbiamo sempre pensato a John come a uno storico del nostro paese, anche se ha studiato alla Roxbury Latin School e si è laureato B.A. in storia, M.A. e Ph.D. in storia e filosofia della religione all’università di Harvard. Gli argomenti dei contributi, scelti liberamente dagli autori, compon- gono una rosa con petali diversi, ma tenuti assieme da un filo sottile che li collega più o meno esplicitamente agli interessi di ricerca di John Tedeschi. I temi inoltre sono trattati in modo originale e approfondito, segno dell’im- portanza attribuita all’omaggio che qui viene fatto. La maggior parte, com’è naturale, sono in italiano, la lingua madre di Tedeschi, ma alcuni sono in inglese, la sua seconda lingua madre, da molto tempo diventata quella ordi- naria. Una breve descrizione degli articoli ne può far intuire la ricchezza. Nel primo contributo Carlo Ginzburg analizza compiutamente un’af- fermazione di Dante nel De vulgari eloquentia, secondo cui si da una diffe- renza nel significato di cantio (canzone), perché può essere inteso in senso attivo o passivo, come la lectio (lettura) può essere ugualmente attiva o pas- siva. L’analisi tiene in considerazione le interpretazioni precedenti, e mostra 2. John Tedeschi, Preliminary Observations on Writing a History of the Roman Inqui- sition, in Continuity and Discontinuity in Church History, ed. by F. Forrester Church and Timothy George, Leiden, Brill, 1979, pp. 232-249, ora in Id., Il giudice e l’eretico. Studi sull’Inquisizione romana, Milano, Vita e Pensiero, 1997, pp. 25-33, 203-212. Introduzione 9 quanto il sommo poeta tenesse all’integrità dei suoi testi, che nell’uso orale venivano sottoposti a variazioni. Dante prende spunto dal De Trinitate di Agostino, dai filosofi modistae e probabilmente dal libro del domenicano, poi cardinale, Robert Kilwardby, De ortu scientiarum. Ginzburg esplora anche le possibili connessioni di Dante con la visione del Vecchio Testa- mento come figura del Nuovo, come articolato da Auerbach e Contini. Alla fine si ritorna alla dicotomia tra oralità e scrittura, come proposta da Ong, senza tuttavia arrivare a sostenere che studiare un manoscritto sia un’opera incompatibile con il prepararne un’edizione critica. Un viaggio problemati- co quindi nel rapporto tra parole pensate o pronunciate e testi scritti, come potrebbe essere tra le parole dette durante un interrogatorio e il relativo verbale. L’articolo può essere visto inoltre come una simpatica sottolinea- tura dell’importanza cruciale delle parole, dato che tutte le opere di Carlo Ginzburg tradotte in inglese usano le parole di John e Anne Tedeschi. L’articolo di Tamar Herzig tratta un tema poco indagato: come si col- leghi la persecuzione degli ebrei alla repressione della sodomia nell’Italia del tardo Quattrocento. È una dimostrazione di come gli stereotipi in storia si possano superare se si conducono ricerche attente e aperte al nuovo, come furono quelle di Tedeschi sul funzionamento dell’Inquisizione. Il caso che viene proposto è quello di Salomone, orefice del duca di Mantova, arrestato con l’accusa di sodomia nel 1491 e convertitosi al cristianesimo per evitare le pene previste. La denuncia era venuta da altri ebrei, che così cercavano di rovinare dei correligionari poco stimati o poco religiosi. Le denunce per sodomia non erano infrequenti per gli ebrei, come pure quelle relative ai rapporti sessuali degli ebrei con donne cristiane, anche se alcu- ne potevano essere false. Nei tre decenni seguenti Salomone-Ercole ebbe un notevole successo professionale, ma fu sempre perseguitato dal sordo rancore degli ex-correligionari. Se la reputazione degli ebrei come persone sessualmente deviate veniva costruita normalmente dai cattolici, poteva aver luogo anche da parte degli stessi ebrei. Con l’articolo seguente si passa al Cinquecento, il secolo di gran lunga più scandagliato da Tedeschi. Adriano Prosperi affronta un tema inusuale: chi avrebbe potuto fare una riforma in Italia. Forse Savonarola? Secondo gli italiani, e Cosimo de’ Medici in particolare, fra Girolamo fu un eretico, mentre per Lutero, Urbano Regio, Jean Crespin e gli evangelici fu un mar- tire, anzi l’“aurora” della Riforma. Nell’Ottocento invece per Francesco De Sanctis il “Lutero italiano” fu Machiavelli, mentre Jacob Burckhardt criticò molto Savonarola come «un anacronistico predicatore di peniten-

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