Ministero dell’econoMia e delle finanze Flavio Forlani PROVERBI ISTRIANI ISTRSKI PREGOVORI Studio di paremiologia per conoscere i detti, i modi di dire e le massime popolari della tradizione, degli usi e dei costumi della nostra gente Paremiološka študija, namenjena spoznavanju rekov, ustaljenih fraz in ljudskih izrekov, ki izhajajo iz izročila, navad in običajev naših ljudi Editore / Založnik: Comunità Autogestita Costiera della Nazionalità Italiana, Capodistria Obalna samoupravna skupnost italijanske narodnosti, Koper Coeditore / Sozaložnik: Centro Italiano di Promozione, Cultura, Formazione e Sviluppo “Carlo Combi”, Capodistria Promocijsko, kulturno, izobraževalno in razvojno italijansko središče “Carlo Combi”, Koper Autore / Avtor: Flavio Forlani Editing / Urednikovanje: Kristjan Knez, Roberta Vincoletto Revisione testi in italiano / Lektor italijanskega besedila: Marco Apollonio Traduzione / Prevajanje: Maja Blaškovič Šavle Revisione testi in sloveno / Lektorica v slovenskem jeziku: Vlasta Bratož Štokelj Grafica / Grafična obdelava: Leon Bevk Grafica della copertina / Oblikovanje platnice: Leon Bevk Autore della foto della copertina / Avtor fotografije na naslovnici: Paul Scheuermeier Stampa / Tisk: BIROGRAFIKA BORI d.o.o. Tiratura / Naklada: 500 Luogo e data di stampa / Kraj in datum tiska: Capodistria / Koper, 2014 Pubblicazione finanziata nell’ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali. Projekt sofinanciran v okviru Programa čezmejnega sodelovanja Slovenija-Italija 2007-2013 iz sredstev Evropskega sklada za regionalni razvoj in nacionalnih sredstev. Il contenuto della presente pubblicazione non rispecchia necessariamente le posizioni ufficiali dell’Unione europea. La responsabilità del contenuto della presente pubblicazione appartiene all’autore, Flavio Forlani. Vsebina publikacije ne odraža nujno uradnega stališča Evropske unije. Za vsebino publikacije je odgovoren izključno avtor Flavio Forlani. INDICE / KAZALO Prefazione 9 Predgovor 13 Detti sui proverbi Reki o pregovorih 17 Proverbi relativi ai mesi dell’anno 19 Pregovori o mesecih v letu 21 Proverbi relativi ai Santi Pregovori s svetniki 85 Proverbi sul tempo Pregovori o vremenu 143 Proverbi sulla famiglia e sulla vita familiare Pregovori o družini in družinskem življenju 169 Proverbi relativi alle regole di vita Pregovori o življenskih naukih 229 Proverbi relativi alle tradizioni gastronomiche Pregovori o običajih priprave in uživanja jedi 327 Proverbi sulle superstizioni Pregovori o vraževerju 363 Proverbi legati ai lavori nei campi Pregovori o delih na polju 367 Modi di dire per città e paesi dell’Istria Fraze za istrska mesta in vasi 369 Modi di dire / Ustaljene fraze 377 Fonti / Viri 380 Bibliografia / Bibliografija 380 Dedicato a mia figlia Tilli Posvečeno hčerki Tilli Prefazione Quanto vantaggio arrechi lo studio dei proverbi, i quali scolpiscono il vero le più vol- te meglio che nol farebbero le acutezze dei dotti, e lo vestono delle forme più originali e pittoresche, non è certo mestieri che ci facciamo a ripeterlo intanto adoperarsi di pazienti investigatori a raccogliere ed illustrare quei documenti di volgare sapienza. Dai proverbi adunque, i quali chiariscono si di sovente l’indole di un popolo, le con- dizioni di sua coltura e moralità nonché talora gli effetti più intimi delle pubbliche vicende, potrà cavarsi profitto a meglio comprendere le relazioni.... Così scriveva nell’anno 1859 il capodistriano Carlo Combi nel presentare una bre- ve raccolta di proverbi pubblicata nella Porta Orientale III (1859), pp. 232 e sgg. I proverbi sono la saggezza di un popolo, la testimonianza della sua grande cultura tramandata da padre in figlio, da generazione in generazione per via orale, quando ancora non era in uso mettere su carta queste pillole di vita, queste consi- derazioni sulla vita, sul mondo che ci circonda. I proverbi hanno rappresentato per secoli, per millenni, una specie di enciclo- pedia compattata del sapere; la sintesi dell’esperienza in ogni campo, dalla psico- logia alla filosofia, dalla sociologia alla politica, dalla medicina alla veterinaria, come pure in campo morale. Tempo, cibo e piaceri, sono comunque il campo preferito dei proverbi, frutto della riflessione di intere generazioni. Alcuni studiosi li hanno paragonati a dei “pensieri fossili” sopravvissuti all’invenzione della scrittura, alla scoperta della stampa e allo sviluppo dei computer. Il proverbio (dal latino proverbium) è una massima, un modo di dire, che contiene norme, giudizi, dettami o consigli espressi in maniera sintetica e, molto spesso, in metafora, e che sono stati desunti dall’esperienza comune. Essi gene- ralmente riportano una verità (o quello che la gente ritiene sia vero), frutto della saggezza popolare. Possono contenere similitudini che sono tratte da usi, costumi, leggende del popolo nella cui lingua è nato il proverbio. Opera significativamente orale, i proverbi appartengono innanzitutto alla cul- tura tradizionale delle classi meno abbienti, ma è stato frequente il loro uso an- che nella letteratura. Scriveva il Verga “Padron ‘Ntoni sapeva anche certi ‘motti’ e proverbi che aveva sentito dagli antichi, perché il motto degli antichi mai mentì”. Nel Medio Evo fiorirono numerose forme di proverbi, in genere attribuiti ai saggi antichi (Salomone, Catone, ecc). Il Tommaseo scriveva che: “Se tutti si potessero raccogliere e sotto certi capi ordinare i proverbi italiani, i proverbi d’ogni popolo, d’ogni età colle varianti di voci, d’immaginazione e di concetti; questo, dopo la Bibbia, sarebbe il testo più gravido di pensieri”. Prefazione / Predgovor 9 Proverbi Istriani / Istrski pregovori Non c’è nulla di meglio, a mio avviso, per conoscere un popolo, che analizzarlo attraverso le sue manifestazioni più spontanee della vita quotidiana. Leggendo le varie raccolte di proverbi italiani pubblicate nel secolo scorso, emerge il fatto che gli italiani, delle varie regioni e quindi anche gli istriani, hanno uno stesso modo di pensare (o almeno l’avevano già quando erano maturate le esperienze che hanno portato alla nascita dei proverbi). Scriveva ancora il Combi della sua ricerca per la Porta Orientale: Proverbi italiani, che spettino unicamente all’Istria, pochi finora, a nostro avviso. Nullameno pensiamo che tutti, quanti ne girino qui qual viva parola del popolo, simili o no a quelli del rimanente d’Italia e di Venezia in particolare, debbano trovar posto in una raccolta di proverbi istriani. Anche per tal guisa invero si vedrà il torto d’ignorare e, peggio, sconoscere una provincia, nella quale una famiglia italiana, non solo parla il linguaggio della sua nazione, ma ne pensa i più domestici pensieri, e questo in ogni azione della vita, anzi, in ogni movimento dell’animo, sia che ai malvagi imprechi o faccia core agli onesti, tratti lo scherzo pungente o l’amorevole consiglio, derida o sospiri, diffidi o speri. Ciononostante verso la metà del secolo scorso moltissimi eruditi, studiosi, o semplici appassionati hanno svolto numerose e attente ricerche che hanno tro- vato sfogo in pubblicazioni singole o come contributo alle varie riviste dell’epoca relative alla storia e alla cultura istriana. Tra le più complete senza dubbio l’opera Raccolta di Proverbi istriani di Giuseppe Vatova, dove si dice ne siano compresi ben quattordicimila, oppure quella più ridotta: Proverbi e detti popolari dell’Istria del Predonzani. Come la lingua, anche i proverbi si sottraggono alla staticità, e da generazione a generazione, talvolta da persona a persona, da luogo a luogo, subiscono modi- fiche, adattamenti, sostituzioni, aggiunte che rappresentano condizioni, stati d’a- nimo, ecc. Sono congeniali quindi alla loro terra d’origine, di cui rivelano di volta in volta parte degli usi e costumi e la forma mentis degli abitanti, e i loro diversi atteggiamenti nei confronti della natura, delle cose, dei fenomeni sociali, delle svariate vicende delle sorti umane. Passando di bocca in bocca, se l’area è vasta, lo stesso proverbio accoglie via via la fonetica del luogo che lo adotta; se il proverbio è di origine letteraria può venir riprodotto fedelmente in toto o solo in parte. Leggendo i proverbi, il quadro che ne viene fuori è quello di un popolo attaccato alla propria terra, alle proprie contrade, alla propria casa, ma soprattutto alla fami- glia. Un popolo, per lo più contadino, che negli ultimi decenni si è trasformato in un popolo industrializzato, che non ha dimenticato le sue origini delle quali va fiero. Da allora molti proverbi, molti modi di dire sono stati superati, però ne sono stati coniati degli altri. Comunque, molto di quello che si diceva nel passato rimane ancora valido. Prefazione / Predgovor 10
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