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Lineamenti di una critica dell’economia politica PDF

87 Pages·1977·28.821 MB·Italian
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ililtIIlIt]ill U]il GIIIIGI OI nil'lGul0illfl H PilIIIIGA ffi Intt Critica delle categorie economiche e storia sociale 't ti{il) negli soitti giovanili di Friedrich Engels tilI0nl Rllll{m «Geniale sc'lrizz, , ,1, lrrrr, r l, 11, ,, § mjche »: cosi M,tt i 'l' llt't ir, ll ' i "'' : ilEtt$ a Per la crrlrr,t ,l,ll . , E scritti da Iirrgcls r,, l l:l 'I 1 ,1,, : .' !E immaturitlì c ltnriri"rr'rr., l,,,,,l , l, già notevoli rtltlit ilr;r,'r,,r,r ,l' ll I !, ,,, '! . mica materirtlislit;r , lr, Àl.rr , 1., ,' ! boreranno rtt'i l,,r() ,,'rrr ,,,, portanti i srrggi sttll,t ,rt,r È tera, tema clre 1ri,i I rr1,, l', t t1,r, ,,. i. , = tale saggict sttllrt , l,ttt, ,rl), Lr! ! ,r,r l, , E [-ire 1.600 (1r10) di una Linearnenti crrtrca dell'economia politica ì Editori Riuniti ,i; i.tlii:ii ,tl tilira,.ii, 'r l'ii:ill , r,iiil .i. li .. t:!)1 :l ,, :. VII Nota dell'editore Lineamenti di una critica dell'economia politica . :: - La situazione dell'Inghilteffa. Past and Present by Thomas Carlyle, London 1841 4a'ì ; 'i ! ,rl ",:' " rt, ' .ll La situazione dell'Inghiltetra. L II secolo diciottesimo 77 La situazione de1l'Ing[i11"t.r. II. " La costituzione inglese 105 Append.ice per la critica dell,economia ,politica Indice dei nomi Prima edizione: settembre 1977 Traduzioni di N,icolà De Domenico e Emma Cantimori Mezzomonti @ Copyright by Editori Riuniti Copertina di Bruno Munari cL 63-1209-8 :r i1i:iiòlìì}l ,: i É'i, [i,' :ti Nota dell'editore I l..'i: rii, :i:: j :i: i,n i iil', , [!1] ' i!,' ': il" ii ' i,l, l[, . t[ Iii ' Gli articoli raccolti in questo uolurue, trarune la recensione inserita in append.ice, sono stati scritti d.a Engels tra la fine li,' del 1843 e l'inizio del 1844 ed. erano destinati ad. essere pub- ii,' blicati nei Deutsch-Franzòsische Jahrbiicher, la rioista edita a '!,';. Parigi sotto la d.irezione d.i Karl Marx e Atnold Ruge d,ella quale usci un solo fascicolo, doppio, nel febbraio L844; fasci- colo nel quale apparoero ancbe alcuni irnportanti contributi di it Marx corne La questione ebruica e P,er la critica della filosofia iii del diritto di Hegel. Introduzione (già presentati a cura di Fausto Codino in questa stessa collana: Rorna, Editori Riu- niti, 19713). La cessazione della pubblicazione della riuista Li d.opo il primo nurnero fece si cbe d.ue degli artico:l.i di. Engels lir', sulla storia sociale inglese doaessero epparire soltanto iru un 11,, !,1.. second.o mofixe,nto (setternbre 1844) sul Vorwàrts!, bisettima. .: .l nale in lingua tedesca pubblicato a Parigi. Linea,menti di una critica dell'economia politica rappresefitd i:1.1 la prirna opera di econornia di Engels (che allora aueaa 2j an- ni) ed è particolarrnente importante poìcbé scritta prirn4 ,:l I cbe auesse iruizio la collaborazione politica e- scientifica con Marx - testirnonia i progressi compiuti da Engels nella sua eaoluzione aerso il comanisrno. Marx espresse grand.e conside- razione per questo laaoro d.i Engels e ne redasse ancbe un breue compendio. In seguito lo citerà piil aolte nelle sue ope- re. Nella prelazione alla prirna ed.izione di Per la mitica derl- I'eco,nomia politica (1559) Marx lo delini « uno scbizzo geni.ale di critica d.elle categorie econoruicbe »>. Nonostante alcuni trat- ti di irnrnaturità d'altronde ineaitabili nello stadio iniziale - di forrnazione d.elle idee -, I'influenza dell'umanesirno astratto VII fr:ii,flItf- n Ì,.in:l:r-ir:r'- ' t:) i r:lil ì.i.i ' di Feuerbach rtrofi anaota caffipletamente superato, un apprac- cio unilaterale della teoria del ualor.e lauoro ecc. (mancheuo' Lineamenti di una uitica dell'economia political lezze cui Engels stesso accenfierà in rnaniera generale nella sua lettera,a Vilbelrn Liebknecht d.el 13 apiile 1"876), I'articolo cofttefleoa profonde anticipazioni della nuooa teoria ecòno' ruica cbe sarà poi ulteriorrnerute sailuppata da Marx. La serie di artiaol.i sulla Situazione dell'Inghilterra costitai' sce l'interessantissirno documento del primo tentatioo di Engels d.i dare un'interpretazione rnaterialistica della storia inglese e rdppresentt. un abbozzo preliminare d'i qaella che risulterà una defie opere londamentali di Engels, cioè La situazione della classe operaia in Inghiltema. ticaI dne lal'epcpoennodmiceia èp sotlaittiaca a gdgii uMntaar xla ( sreccriettnas ionneel a18 P59e)r ilna ccurii L'economia politica ebbe origi,ne com.e una naturale Engels espone con grande cbiarezza e sinteticità alcuni tratti conseguenza de'lla espansione del com'metcio e, con essa, fondLaern etrnatdauliz id.oenlli ad teegolir iaar teiccoonlio mdiic Ea nrguealrsx iasnoan.o di Nicola De uscnie snizsate dmeall 'arurifcficnhaitron ednit of,r opdree saer tiol ripzzoasttao, duenlala c ompiuta Dornenico e sono tratte dal terzo uolume delle Opere com- i,ngenua e non scientifica del rnerciaiuolo. "ugg"rzu plete di Marx e Engels (a cura di Nicolao Merker, Roma, Edi' Questa economia politica o scienza dell'arricchi,men- tori Riuniti, 1976, pp. 454-554); la tradazione della recen' ta, nata da,lf invidia reciproca e dall'avidità dei rnercanti, sione di Engels inserita in appendice è di Emna Cantimori r'eca in fronte il marchio del piri nauseante egoismo. Si Mezzom.onti ed è tratta da Marx, Pet la critica dell'economia viveva ancora nell'ingentra persuasione che l'oro e l'at- politica (Roma, Editori Riuniti, L9693, pp. 201-210). gento fossero la ricchezza e dunque non si aveva nulla di piri rlrgente da fare che non fosse l'impedire ovun- que l'esportazione.dei rnetalli « nobili >>. Le nazioni si squadravano come dei'taccagni, ci,ascuno dei quali si tiene ben stretta con ambo [e btaccia la borsa del denaro men- I Umrisse zu einer Kritik der Nationalòkonotnie, articolo scritto da Engels tra la fine del 1841 e il gennaio 1844 e pubblicato nei Deutscb- Franzòsische Jabrbùcher (Patis, 1844) d,i cui costituiva uno dei saggi piri importanti. I Deatscb-Franzdsiscbe ]abrbiicher vennero pubblicati in tedesco a Parigi sotto la direzione di Kad Marx e Arnold Ruge; nelle intenzioni dovevano contribuire a collegare i vari tappresentanti del pensiero demo- cteradetisccoa p>r>o, gcroemsseis stac riess dei vMenatraxr ea lL'ourgdàwnigo Fdei u<<e urbna'aclhle ailn zJa ostctoiebnrteif ic1a8 4fr3a n(ccofr-. Marx-Engels, Opere, v.III, cit., p. 379). Ne uscl un solo numero doppio (1-2) nel febbraio 1844. Oltre agli articoli di Engels qui raccolti vi ap- parvero anche contributi di Marx (cft. K. Matx, La questione ebraica e alni scritti gioaanili, Roma, Editori Riuniti, 19713). L^ rivista sospese le pubblicazioni soprattutto a causa delle sostanziali divergenze di opi- nioni tra Marx e Ruge. tre lancia occhiate cariche di invidia e di diffidenza sal confrontavano l'esportazione e l'importazione. Se si era vicino. Fu impiegato ogni mezzo allo scopo di sottrarre esportato di piri si ,riteneva che la ditf.ercnza, rispetto ai popoli con i quali si i,ntrattenevano rapporti cornmer- alf importazione, fosse fluita nel paese come denaro li- dciia lria ltate nmeargeg ieonr tqou alent iptàr opporsies ibbialerr iderie d deongaarnoa llii q-quuidaont oe qquueidsota, edi {sfei repneznas.a vLa'a drtie e dsesegrlis ie caom,rircocmhisittii nceolnlasi smteivsau rdau nd-i vi si era felicemente inffodotto. que nel fare si che al,la fine d'ogni anno l'es,pottazione Se si fosse attaato fino in fondo questo principio si desse un bilancio favorevole rispetto alle import azioni; il sarebbe ucciso commercio. Si comi,rrciò alloru a supe- ed a causa di questa ridicola illuiione migliaia-di uomini rare questa prima fase; ci si avvide che il capitale, in- sono stati macellati! I1 commercio ha anche le sue cro- chiuso nella cassa, è morto, ,rnentre si accresce costarnte- ciate e la sua inquisizione. mente nella circolazione. Si dive,nne albra pi:É cordiali 11 diciottesimo secolo, i,l secolo della rivoluzione, ha e si spedirono i propri ducati corne uccelli da richiamo, fivoluzionato anche l'econornia; ma essendo state tutte onde rre portassero indietro con sé degli altri, e si rico- le rivoluzioni di questo secolo unilaterali e rigide nel- nobbe che non è svanraggioso pagare troppo ad A per l'opposizione, essendosi contappost o all' astr,atto spiritua- la sua merce ,finché c'è ù,n B pronto ad acquistarla per lismo l'a,smatto materialisrno, a\la monardria la repubbli un ptezzo maggiore. ca, al diritto divino il conmatto sociatre, neppure la ri- Su questa base si edificò il rnercarutilismo. L'avidità voluzione economica poté sorpassare l'opposizione. I pre- irrsita nei cornrnercio venne già un po' nascost a; \e na- supposti di essa continuarono a sussistere ovunque; il zioni cominciarono ad awicinarsi, stipularono ttattati di materialismo non intaccò iil di,spr,ezzo e l'umiliazione cri- commercio e di amicizia, f*e,ro af{afi le une con le stiana dell'uomo e si limitò a porre un nuovo asso]uto altre e, per amore di un guadagno maggiore, si usarono per l'uorno in luogo del Dio cristiano: la nataru; la r,eciprocamente ogni possibile cortesia. Ma, in fondo, politica non si curò di verifica,re i presupposti dello Stato non si ffattava d'almo che dell'antica avidità di demaro in sé e per sé; al,l'economia non venne in mente di inda- e del vecchio egoismo che, di tempo in tempo, esplo- gare intorno alla legittirnità della proprietà priuata. Pe,r- deva in queltre guerre che, al,lora, eiano tutte prqvocate tanto la nuova econom,ia f'u un progresso soltanto a metà; dalla gelosia commerciale. Queste gueffe dimostarono essa {u costretta a tradhe e rinnegare i propri presup: anche che il cornrnercio, come la rupina, si basa sul di- posti, a ricorrore alla sofistica e alf irpocrisia per occul- ritto del piri forte; non ci si faceva alcuno scrupolo di tare le contraddizioni nelle quali si involgeva e poter Estorcere co.n l'astuzia o con la violenza i ffattati che giungere alle conclusioni alle quali era spinta non già si ritenevano piri favorevoli. dal\a forua delle sue premesse ma dallo spirito umano I1 pu,nto fondamentale di tutto il mercantilismo è clel secolo. L'economia assunse cosi un calattere filan- Ia teoria del bilancio comrnerciale. Poiché si reneva an- tropico; essa negò il proprio favore ai produttori e si cora ,fede al principio che 1'oro e l'argento costituissero rivolse ai consumatori; affettò un- grave disdegno con- la icchezr,? si reputavaLno vantaggiosi solo quegli alfari ro gli orrori cruenti del rnercantilismo e proclamò il che, alla fine, avessero portato nel paese dènaro liqui- comrnercio lega,me di amtcizia e di unione tanto fra Ie do. E per sapere quali fossero gli iffaù vantaggiosi si nazioni quanto fra gli i,ndividui. Tutto era splendore e 2 I magnanimità, ma ben presto i reali presupposti si e- prcseRtare questa libertà di cornrnercio in tutta la sua cero nuovamente valere e, in opposizione a questa abba- nullità teorica e pratica. gliante fi\antrapia, generarono la teoria malthusiana del- II nosmo giudizio dovrà ,farsi tanto piri swero quanto la popolazione; il sistema piri duro e barbarico che sia piri gli economisti che dobbiamo giudicare si avvicinano mai esistito, u,n sistema detrla disper,azione che annientò al nostro tempo. Infatti, mentre Srnith e Malthus non tutti quei bei discorsi sull'amone degli uomini e sul co- avevano prima di sé se non dei frammenti, i piÉ re- smopolitismo; quei presu,pposti generarono e imposero il centi ,avevano a disposizione l'intero sistema; tutte Ie sistema industriale e la moder,na schiavitri, che non ha conseguenze efano ,state ttatte, le contraddiziorri emerge- nulla da invidiare all'antica quanto a inumanità e cru- vano abbastanza chtatarnente, eppure essi non procedet- deltà. La nuova economia, il sistoma della libertà di corn- tero alla verifica delle premesse e tuttavia co,ntinuarrono mercio basato sulla Wealtb ol Nations di Adam Smith, ad assumersi la resporr,sabilità dell'intero sistema. Quanto presenta la stessa ipocrisia, illogicità e immoralità che piri gli economisti sono vici,ni al preserr^te, tanto piÉ oggi la libera umanità si trova a dover affrontare in essi si allontanano dall'onestà. Ad ogni progresso del tutti i campi. tempo corrisponde necessariamente un accrescimento della Ma allora il sistema di Smith non fu un progresso? sofisticheria, destinata a mantenere l'economia all'altezza Lo fu certam,ente e fu anche ,un progfesso Àecèssario. del tempo. E pertanto, ad esempio, Ricardo è piri col- Era necessario che il sisterna rnercantilistico venisse ab- pevole di Adam Sruith e MacCulloch e Mill sono piri battuto,.con tutti i suoi monopoli e le restizioni ai traf- colpevoli di Ricardo. fici, affinché le vere cons,eguenze della proprietà ,potes- La recente econo,rnia non è in grado di valutare cor- sero venire alla luce; era necessario che sparissero tutti rettam.ente neppure il sistema mercantilistico, essendo essa qu,esti meschini scrupoli provinciali e nazionali perché la stessa unilaterale ed aflcora condizio,nat a dalle pfemesse lotta del nostro ùempo divenisse universale ud ,mrnr; di quello. Soltanto il punto di vista che si eleva al di era necessario che la teoria della proprietà ,privata ab- sopra della opposizione dei due sistemi, che critica le il bandonasse rnetodo merarnente empirico della indagine premesse comurr^i ad enffambi e procede da una base oggettiva ed ass,urnssse un catattere piri scientifico che univer,sale e purarnente umana, ,potrà dare a tutti e due la rendesse responsabile anche delle conseguenze e tta- la loro giusta collocazione. Si dimostrerà che i sosteni- sferisse tn tal modo la ,questione su un piano universal- tori della libertà di commercio ,sono monopolisti peggiori rnente umano; era infi,ne nece,ssario che l'immoralità della degli stessi antichi rnerca,ntilisti. Si di,mosmerà che dietro vecchia econo,mia venisse F)ottata al s,uo culmine atffa- la abbaglianre umanità dei moderni si cela una barbarie verso il tentativo di elirninarla e per rnezzo dell'i,pocrisia igrrcta agli antichi, che la confusione concettuale degli inffodottavi, che di quel tentativo era una conseguenza antichi è ancora semplice e coerente a pmagone con la necessaria. Tutto ciò stava nella natura della cosa. Am- logica biforcuta dei loro mitici e che nessuno dei due mettiamo di buon grado ohe solo dopo la fondazione e partiti può rinfacciare a\l'altto qualcosa che non rica- la rcalizzazione della libertà di commercio siamo messi in drebbe anche su di lui. grado di superare l'econo,mia della proprietà privata, ma Di conseguenza neppure la piÉ recente econo,mia li- contemporaneamente dobbiamo anche avere il diritto di berale è in grado di intendere la restaurazione del siste- 4 qm rae srtnioenrec aèn tailsisstaici ose omppel/ic3e,t.a Ldaa irLrcisoet,r emnzean tere l ip edorp n,poiezi zlaa cqounefsetrais ecsapnroe susnio nsee,n soo . sI-io a sssteusms'oan voa ldee allnec hpere pmeers slee ecshpefe sle- dell'economia liberale dovrà tomare necessadarnenié a ,ri sioni economia nazianale, economia politica o pubblica. gsio,alv- enrosin npeui òs unooi ne lreemgerendtif ufeo nadlalam ecinetcaali .c rCedoernnez al ao ptepoulore- Qmuaersstia e csocineo,nmzaia, nperilalaa tsait,u apzoiiocnheé alettu raellea,z dioonvir epbubbeb licchhiea,- laibmedratàre daiv aconmti mtraerscfoior md_aenvdeo psri oivno cfailroes, odfiaa ulinb elraato, ,. àlar i rct-, pperier teàs spar, ivhaatna.no sussistenza solo in funzione della pro- staurazione dei monopoli è, dall,altto, la soppiessione della proprietà privata. La consegu enza piÉ immediata della proprietà privata pbrioap Lcrfiouerntnàicp opiu tptrorao tcgaore,n ssQsisout eeps ontseei tislalooor rsocv hcieleu rlp'teapcmooe nndotemel lieàc o llinebtgeergnauii etde e alilbna- ès to1 l ec olma rvneenrdiioita, .1 ,oQ s'uceasmtob icoo dme,mi reercciiop,r oescsi-ebnidàog ndio, mi'iancaqnutei tgqseieucsusegcaanuhle zeia e, sn cvi,chaeah e\niee lo isansne i sd sttnieuoroemntnot aii n ,fpiso oritrpmunio tuutr e,nlsaa vtptlieoe idi l tnocae oo ecfnndiun f fceioo hfv ofiaiaeccrlacrclseoczizer "rea ei.psi gteDdroerear mocd icriedvui eeòmcnro ect"na nosrsneteu"-- Ivplpoaroi te spàpzsr,rzoi abgupti ilnrcepiaae.i Én tIàfon o e; np loeorteigvsv nas'aiitimat oac, m ,o cedmeia eddspvicareiau t aanvdc eoivdq nedudino iisttgvaatura fàaesre d,i t aefcargnooln tmÀaoptr reeécpg zoegdzgiioai n r cvirp oàeai lnÉoldtdrr uaeobnr a qeacsu htsateoeil- pencoool inlsaot im,r aibcgehioneni,n etie dssooa,sl ltaee nlnoitoroonri. idNne eqllllaue e lilcbleoe ncrttoràon v degir lsic ioeam wc-eomrnes raic rioim dohenalonla-- lfdeluit etino ut eèonr zndieioncnii sic ado,mnee llin,'natetle r{rorea se sn i seaams scicohil,ue pt asomoicn.hnoét e o cpoiàppsopcsuot,esn toia; cllioeln ocpsòrcone-- d!,!io pgrieu_dtiàta rpeti,v ianta q; ucehset ioqnuie setci ounlotimmici hseia, nion inmfoadttoi ipni Ég'rcaodro- pdrii{efi.d _eInli zlp ar i,em,o d eaflfl'eatlttoro è, lda,t rlneqguiteti,m d aa zuionn ela dtoi , qlaue rsetaci pdioifcfia- tetto dal punt-g di vista dell'economia 1o hanno dà tempo denza, ricorso a rnezzi.imrnorali per conseguire un fine dimostrato nella teoria e nella pratica i socialisti inglesi. itmalmeo draelel .c Comosrfr,e prceiro eèse mlap isoe, glare tperzimzaa, ln'oocrcmuult afornnednamtoe nd-i ridneit mrloeNod e co1altletatàe c gcodoràiratisiecle asgf oiusdneteednlmlaz'eeracn odednneio tlalemalni i,al tir sbapieemorletlbiàrteii c dmia i o liac notdtramia gIdmohe,eenllrrtarcea imodc odoe niz !riurrota'inandre--- lzitenuact teiqotou de qrasaultlrieao, lrn fecied h.iu elE c ripdanoa tedsrecesciblmloabo e lc a vod anic,ntmortonainpsgeuaggirirtouee e pnieolz ,s avps:a iabliorniilrme e ce dodnameltlil'm,li'g avenratoricncriatooanl ro-èc dizione. qualità che la propria merce non possiede affatto. In urua parola, il conrmercio è la frode legale. Che la pratica ..L'espressione ricchezza naziomale si è diffusa ad opera coincida coìn qÌlesta teoria potrà confermarmelo ognl com- della srnania generalizzatrice degli economisti liberali. Fin- merciante che voglia onorare la verità. idcglh ri aéssn oecdlnoeesn., o tCei.n piLu psaaui r«ade e rsiecuciscsdsshaiie s sdzteozurnane oq nl uaaiel z piopàrnoi ràpai\ redpie »otaà vbd .bpèraòrgni vfddia oietnnaig a plereeoss^spida oè eèll i Àpstuooritltvtttoooa ccmhoeelnnzIetz1ea e Imsdasie sonri cnamavtunoor,sltattialr iasi msmes,ro enc oaapr-paottelseors ltieadcdmaee lee vcna otn emao mlnnac e onrscaruaisoa c. u ovnAnodablgeb acviaraeem r mtaoaiv n jvfidrmiaistaànto-.- 6 L'ostilità reciproca delle nazioni nel diciomesimo secolo, si acquista a buon prczzn quanto con coloro cui si vende l'invidia ripugnante e la gelosia commerciale erano lé ad un prezzo piÉ elwato. Si comporta dunque in ma- logiche.consegiuenz,e del comrnercio in generale. L'opinio- niera sconsideruta quella nazione che alimenti sentimenti ne pubblica non era ancora intluenzata da sentimeiti di ostili nei suoi fornitori e nei suoi clienti. Ad un corn- umanità; che ragione c'era durrque di nascondere delle portamento piri amichevole corrispondono dei vantaggi cose che derivavano dalla stessa iutotu disumana e crìlen- maggiori. Questa è l'umanità del commercio e questo co- ta del commercio? sturne farisaico di piegare la moralità a fini i,mmorali Ma allorché il Lutero dell'econornia, Adam Smith, sot- costituisce I'orgoglio del sistema della libertà del corm- topose alla ctitrca l'econornia anteriore Ie cose erano,cam- mercio. Forse che non abbiarno ,abbattuto la barba,rie dei biate di molto. Il secolo era amanizzato, si era affetml.ata monopoli, esclamano gli ipocriti, non abbi,amo noi por- la ragione, la moralità av,ev,a iniztato ad esiger,e che fosse tato la civiltà negli angoli piri remoti del mondo, non rispettato il suo eterno diritto. I ,ffattati commerciali abbiamo affratellato i rpopoli e dimi ruite le guerre? Tutto estorti, le gu,eme corìfirerciali, il rigido isolamento delle questo 1o avete certamente fatto, fira. corne 1o avete maziani o{fendevano morppo la coscienza progredita. Al fatto? Avete disrutto i piccoli monopoli affinché l'unico posto della frarrchezza cattolica subenrò l,ipocrito fari- grande monopolio fonda,mentale, Ia proprietà, potesse agi- seis,mo protestarr^te. Smith dimosffò che anche l,u,manita- re tanto piri liberarnente e illimitatamente; avete.civiliz- rismo si fonda sulla nat:uta del ,comrnercio, che il com- zato gli estremi confini della tera allo scopo di acqui- rnercio, invece d'essere << Ia fonte piri copiosa della di stare un nuovo terreno al dispiegarsi della vostra spre- scordia e delf inimicizia>>, deve divÉnire u,n « vincolo di gevole avidità; avete atfratellato i ,popoii, ma in una unione e di amicizia fua le naztani e fra gli individui » fratellanza di ladri, e diminuite le guerre per rcalizzare, (rJ.r.Vealtb ol Nations,libro IV, c. 3, s 2);"apparterrebbe rrella pace, maggiori guadagni e per portare al piri alto appunto aTla nataru deltra cosa il fatto che ii commercio grado l'inimrcizia fru i singoli, la guerra infame della sia _nel suo com,plesso vantaggioso per tutti coloro che concomenza! Quando mai avete voi fatto quaicosa per vi hanno parte. amore della sola umanità, o rnos,si dalla coscienza-della Smith aveva ragione nel lodare l,umanità del com- nullità della contra,pposizione dell'irnteresse universale con mer'cio. Nel mondo non v'è nulla di assolutarnente im_ cluello dei si,ngoli? Quando mai siete ,stati morali senza rnorale; anche iI cornmercio ha un aspetto per il quale cssere interessati, senza covare recondita,rnente motivi im- rende omaggio alla moralità ed all,umanità! II diiitto rnorali ed egoistici? del piri forte, il volgare brigantaggio del medioevo ven- Dopo che l'economia liberale avev,a fatto del suo nile ro umanizzati allorché si m,utarono nel cornrnercio _ nreglio per generalizzare f inimicizia disso,lve,ndo le na- comrnercio nella sua prima fase, caratte tizzato dal di zi<>nalità e per tramutare l'urnanità i,n un'o,rda di bestie vieto della ,osportazione del denaro - e nel sistema mer- fcroci - che alffo ,sono i co,ncorrenti? - che si divorano cantilistico. Adesso venne umanizzato quest,ultimo. È na- I'r.rna con I'altra poicbé ciascuna ha il medesimo inte- turalmente interesse di quanti .r.roituro il commer- rcsse di tutti gli altri, dopo aver compiuto questo la- cio mantenere buone te\azioni tanto con coloro dai quali voro ,preliminare le restò da compiere ancotra un passo 8

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