Il dottor Martine, neurochirurgo, si è rifugiato in un'isola dell'Oceano Indiano per sottrarsi agli effetti di una guerra nucleare limitata. Trascorre il suo tempo con la moglie Ooda e il figlio Rambo, compiendo lobotomie sugli elementi più antisociali fra i nativi, ispirandosi alla pratica primitiva dei "mandunga". Dopo 18 anni decide però di tornare alla civiltà e inizia il suo viaggio alla riscoperta del mondo. Quello che trova è un Nordamerica semidevastato, dove regna l'ideologia dell'Immob: in questa grottesca e crudele società del dopo-bomba è pratica comune amputare braccia e gambe, sostituendole con protesi computerizzate: è l'estremo perfezionamento del "mandunga", che elimina gli impulsi aggressivi e l'ideologo è... proprio lui.