Hermes Collanadirettada PierAngeloCarozzi 13 QuestolibroèstatorealizzatoconilparzialecontributodelDipartimento diFilosofiadell’UniversitàdegliStudidiSalerno ©2006byEdizioniMedusa VialeAbruzzi,82-20131Milano [email protected] ISBN88-7698-061-X Incopertina:L’arcangeloMichele,XIVsecolo,Atene,Museobizantino. Graziano Lingua L’icona, l’idolo e la guerra delle immagini Questioni di teoria ed etica dell’immagine nel cristianesimo medusa Questolibropiùdialtrimieilavorinonsarebbestatopossibilesenza l’aiutoditantepersoneacuivalamiagratitudine.Inprimoluogosentodido- ver manifestare il mio debito intellettuale e umano nei confronti dei proff. NynfaBosco,MarcoRavera,RobertoSalizzoni,AngeloSchwarz,Francesco Tomatischeinformadiversahannocontribuitoafarnascereilmiointeresse peritemicontenutinellibro.Vogliopoiricordareiproff.PiergiuseppeBer- nardi,GuidoCortassa,PaoloHeritier,CarloIsoardi,EnricoV.Maltese,Cle- mentinaMazzucco,EnricoPeroli,MichelangeloPriotto,acuidevoimpor- tanti suggerimenti durante la stesura del testo e i proff. Maurizio Pagano e VincenzoVitiellochemihannocostantementeincoraggiatonellemiericer- che,anchequandoessemisembravanopiùimproduttive.Allaformadefini- tivadellibrohannopoicontribuito:SilviaAgnello,SergioCarletto,Carlo Cravero,RobertoFranziniTibaldeo,AlbertoMartinengo,AlessandroParola, RosaMariaParrinello.Unringraziamentovapoialprof.EnricoNuzzoDiret- toredelDipartimentodiFilosofiadell’UniversitàdiSalerno.Restachiaroche glierrori,leimprecisionieleforzatureinterpretativechesarannoinevitabil- mentedisseminateneltestosonoimputabilisoloame.Dedicoquestolibroa mia moglie Barbara e alle nostre figlie Eleonora e Federica a cui devo il graziepiùgrandeperchésenzadiloroquestepaginenonavrebberosenso. Abbreviazioni CH,ChurchHistory,NewHaven1932ss. DOP,DumbartonOaksPapers,Washington1941ss. Hennephof,H.Hennephof,Textusbyzantinosadiconomachiam pertinentesinusumaccademicum,Brill,Leiden1969. Mansi,J.D.Mansi,SacrorumConciliorumNovaetAmplissima Collectio,31voll.,FirenzeeVenezia1759-98. MGH,MonumentaGermaniaeHistorica,Berlin1824ss. PG,PatrologiaeCursusCompletus,SeriesGræca,ed.J.-P.Mi- gne,Paris1857-66. PL,PatrologiaeCursusCompletus,SeriesLatina,ed.J.-P.Mi- gne,Paris1844-1865. SCh,SourcesChrétiennes,Paris1941ss. Introduzione 1.Ilcristianesimoela“guerradelleimmagini” SecondoErnstKitzingerèdifficileindividuareunfenomenopiù rilevanteperlastoriadell’arteeuropeadelprocessochehaportatoil cristianesimoaprendereprogressivamenteledistanzedaldivietove- terotestamentario e a superare le resistenze dei primi secoli nei con- frontidellarappresentazionevisiva.«Seilcristianesimoavessepersi- stitonelsuocategoricorifiutodelleimmagini–affermailnotobizan- tinista – e addirittura di ogni forma artistica, secondo quanto procla- matoneiprimiduesecolidellasuaesistenza,laprincipaletradizione greco-romana sarebbe risultata priva di sbocchi, spinta nella clande- stinità ovvero, tutt’al più, incanalata negli esiti marginali di uno svi- luppopuramenteprofanoedecorativo».1Cosìnonèstatoelanuova religione,purprovenendodauncontestoculturalenoncosìfavorevo- leallarappresentazionevisiva,haprogressivamenteapprovatoefavo- ritoleimmaginisacreeilloroculto. Occorrenotareperòchel’accettazionedelleimmagininonèsta- talapresad’attodiunaprassiartisticaecultualechecoltemposiera imposta nella comunità, magari per osmosi con i culti pagani, ma è passataattraversouncomplessolavorospeculativosenzailqualenon solol’arte,mal’interateoriadell’immagineoccidentaleavrebbepreso stradediversechesonodifficilidaimmaginare.Pericristianideipri- misecolilaquestionedelleimmaginitoccainfattiilcuorestessodel- l’evento che fonda la nuova religione, perché la dottrina dell’incar- nazioneinscriveunavoltapersemprelanozionediimmaginealcen- trodelsistemadelsuosaperenonsoloteologico,maanchefilosofico e politico. È per questo che accettando la rappresentazione visiva il cristianesimononsolohadatocorsoallastoriadell’artecomel’abbia- mopoiconosciuta,mahaelaboratoifondamentiteoricidiunacultura visivacomplessivaicuieffettisiregistranoancoraoggi. Ilnessotracristianesimoefilosofiadell’immaginesiimponequindi dasé,quandosiintendecomprenderelostatutoteoricodelvisivonella societàcontemporanea.Nelmomentoincuiriconosciamodiviverean- coraoggideglieffettidellasceltaiconofilaavvenutanelprimomillennio 10/GrazianoLingua dellanostraera,dobbiamoperòtenereincontochetaledecisionehage- neratounalungaseriediconflitti.L’immaginecristiananasceesisvilup- painuncontestopolemicoe,proprioperlanecessitàdilegittimarsinei confrontidichilanega,dàvitaaun’elaborazioneteoricalacuiricchezza eprofonditàeranosconosciuteallafilosofiagreca.Duesonoifronticon- trocuiessasitrovaacombattere:quellointerno,dettatodalrapportodi derivazionedall’ebraismo,chelasciainereditàallanuovareligioneildi- vieto anticotestamentario di fare immagini e di adorarle («Non ti farai idolo,néimmaginealcuna...»,Es20,4-6)equelloesterno,costituitodal- laculturavisivagreco-romana,cosìriccadirappresentazioniplastichee pittorichedeldivinodaimporsicomeriferimentoallostessotempoine- vitabileepericoloso.Accettareleimmaginisignificavaperunversore- interpretareiltestodiEs20allalucedellanovitàdell’eventocristianoe, perl’altro,evitarecomunquechequestosignificasseunsemplicecedi- mentoall’idolatriapagana.Ilcristianesimointaledecisionesigiocava quindilapropriaidentitàneiconfrontidall’AnticoPattoedelpaganesi- modeiGentili. Strettoinquestamorsa,lospaziodimanovraconcessoallanuo- vareligione eradavveroesiguo.Lapostaingiocoperòapparvedasu- bito enorme: quando nella cultura cristiana si pone il problema del- l’immagine,inultimononsidibattedirappresentazioniqualsiasi,ma dellapossibilitàdiraffigurare,conmezzimaterialiqualileformeei colori,nientemenochel’“immaginediDio”.Saràquindilalegittimità delle icone di Cristo, immagini ritrattistiche pericolosamente simili agli idoli pagani, a generare i conflitti più accaniti e a trasformare la questionedell’artecristianainunproblemacosìradicale.Èverochele immaginientranoneiluoghisacriinnanzituttoconunafunzionenar- rativo-catechetica,legittimandosicomestrumentoingradodiraccon- tarel’Evangeloachinonconoscelelettere,mailnocciolodurodello scontroverterànontantosulvalorenarrativo,nésullafunzioneesteti- cadiabbellimentodellechiese,quantosullapretesaostensivaerivela- tivachel’immaginevieneadaverequandopretendediessereuncana- ledicomunicazionetral’umanoeilDivino. Proprio perché l’interrogazione sul senso dell’immagine è così radicale, il dibattito che ne deriva si carica di una violenza non solo simbolica,chenonsilimitaalleoriginicristiane,mapercorrecomeun fiume carsico i due millenni di storia successiva. Viene immediata- menteinmentelaveraepropria“guerradelleimmagini”2chescoppia aBisanziodurantel’VIIIeIXsecolo,maessaèsoltantol’emergenza piùvistosadiunaconflittualitàcheriappareapiùripresenellastoria delle Chiese. Dopo il trionfo dell’ortodossia (così venne chiamata la L’icona,l’idoloelaguerradelleimmagini/11 definitivavittoriadelpartitoiconofilobizantino)gliscontrisisposta- noinOccidenteenelsecondomillenniovienemessainquestionenon soltantolasoluzione“forte”incarnatadalleicone,maanchelalegitti- mitàdell’usodiimmaginireligiosenellaversionepiù“debole”,didat- tico-narrativa che caratterizzerà la teologia occidentale a partire da GregorioMagno.Neèunesempiolanuovaondataiconoclastainau- guratadaCarlostadioeproseguitadaZwingli,daCalvinoedallecor- rentidellaRiformaradicaleinepocamoderna.Lamedesimafunzione criticaègiocatapoidamolteformedirigorismospirituale(sipensia titolodiesempioalmonachesimocistercense),che,senzaarrivarealla distruzionefisicadelleimmagini,evidenzianoperòun’ostilitàchean- cheall’internodelcristianesimooccidentaleaccompagnaefadacon- trocantoall’accettazionedellerappresentazionivisive. È proprio l’intrinseca conflittualità dello statuto dell’immagine cristianachehadatoavvioallericerchediquestolibro.Essonascein- nanzitutto dalla convinzione che gli scontri sulle immagini che ac- compagnano il cristianesimo abbiano qualcosa da dire sul compito cheoggi,comeuntempo,abbiamodielaborarestrumentiingradodi dareformacriticaalnostrorapportoconilvisivo.Lafaticaconcuiil cristianesimohaelaboratolasuaaccettazionedelleimmaginielaco- stante attenzione selettiva che l’ostilità alla rappresentazione ha pro- dottonelpensieroteologicosonofenomenicarichidisignificatoperil contestoculturalecontemporaneo,dovel’invadenzadellacomunica- zione audiovisiva sembra aver indebolito notevolmente la nostra ca- pacità reattiva. L’interesse di ritornare al senso profondo di questi conflittistaquindinelpotersiconfrontareconunatradizioneculturale dalle molteplici sfumature che si è impegnata a pensare l’immagine, valorizzandolaall’internodellaChiesaedellasocietà,maanchedise- gnandointornoaessadeiprecisiconfiniteoriciepratici.Levarieico- noclastie e iconofobie che hanno attraversato la cultura ebraico-cri- stianasifondanosullaconvinzionechesianecessariometteredeili- mitiaisistemidiespressionevisivaperchéessisonointrinsecamente portatiaeccedere,divenendoincontrollabili.Gettareunosguardosui duemillennidistoriacristianapermettealloradiesseremenoingenui di fronte all’overdose visiva contemporanea e alle nuove tecnologie chehannomoltiplicatoall’infinitolacapacitàdiproduzioneedidiffu- sione iconica. Il cristianesimo sa fin dalle sue origini che il “potere delleimmagini”,lalorocapacitàdicreareillusioniediistituirerealtà, deve essere gestito senza cadere negli estremi della cieca accondi- scendenzaodelradicalerifiuto. IPadridellaChiesadeiprimisecoli,nonsoltantoquellipiùespli-