Nell'antichità le nozioni di virtù, città, legge, anima, destino, passione, felicità nascono in ambito extrafilosofico, sul terreno dell'esperienza religiosa, politica, sociale, e trovano le loro prime espressioni culturali nei linguaggi della poesia, della tragedia e della storiografia. Mario Vegetti inizia il suo viaggio alla scoperta dell'etica antica dai versi dell'Iliade, e da lì indaga i temi della virtù, della politica, dell'anima. Man mano che procede e si susseguono le vicende storiche sono affrontati i temi della passione, del destino, della felicità e della saggezza, con particolare riferimento all'età ellenistica e romana. Maggiore spazio è dedicato ai grandi dominatori del pensiero antico, Platone e Aristotele, e a come i due filosofi hanno inteso le questioni etiche. Mario Vegetti conclude ogni capitolo con degli "epiloghi" in cui esamina brevemente il punto di vista della posterità per capire quanto, delle idee analizzate, era destinato a permanere nel dibattito etico contemporaneo e quale il significato attuale dei problemi dell'etica antica.