Iniziato nel 1939 e concluso nel 1945, dopo la prigionia in Germania di Sartre, "L'età della ragione" è parte ideale del ciclo romanzesco "Le vie della libertà" in cui il filosofo francese ha tradotto narrativamente le proprie teorie sulla letteratura e idee sull'uomo contemporaneo. Il romanzo è infatti una severa rappresentazione delle vicissitudini e delle crisi di un gruppo di giovani che, nei brutali anni prebellici, scoprono la vita e si accingono a conquistare "l'età della ragione". Il loro tentativo di integrare le mistificate vicende private nel dramma storico che li circonda, sarà un'esperienza dolorosa e difficile. Solo uno di loro riuscirà a conquistare il senso profondo dell'esistenza e della libertà.