L’eredità di Hannah Arendt B@belonline/print Rivista semestrale di Filosofi a N. 3 – Anno 2007 B@belonline/print è la versione a stampa della rivista elettronica www.babelonline.net Due modalità di esprimere la fi losofi a oggi che dialogano nell’identità e nella differenza dei modi e dei contenuti Questo numero della rivista è stato realizzato con il contributo del Dipartimento di Filosofi a dell’Università degli studi Roma Tre B@belonline/print Direzione e Redazione Dipartimento di Filosofi a Università degli Studi Roma Tre Via Ostiense 234 00146 Roma Sito Internet:http://host.uniroma3.it/dipartimenti/fi losofi a Tel. + 39.06.57338338 / 57338425 – fax + 39.06.57338340 Direttore: Francesca Brezzi Comitato direttivo: Patrizia Cipolletta, Chiara Di Marco Comitato scientifi co: Giuseppe Cantillo, Riccardo Chiaradonna, Daniella Iannotta, Giacomo Marramao, Elio Matassi, Paolo Nepi, Maria Teresa Pansera, Stefano Poggi, Beatrice Tortolici, Carmelo Vigna Comitato di redazione: Francesca Gambetti, Carla Guetti, Sabine Meine, Paolo Mulè, Federico Sollazzo Libri per recensioni, riviste e manoscritti possono essere inviati alla segreteria di redazione: Clau- dia Dovolich ([email protected]) presso il Dipartimento di Filosofi a Abbonamento annuale: Euro 25,00 (Italia), Euro 30,00 (Estero), Euro 20,00 Studenti, Euro 35,00 (Sostenitori) da versare sul c.c. n. 38372207, intestato a: Associazione Culturale Mimesis. Spedire fotocopia della ricevuta alla Redazione di B@belonline via fax, e-mail via posta. Numeri arretrati: versare Euro 20,00 sul c.c. indicato e inviare la ricevuta alla Redazione. © 2007 – Mimesis Edizioni (Milano) Sede operativa e amministrativa: Via Mario Pichi 3 – 20143 Milano Telefono e fax: +39 02 89403935 Per urgenze: +39 347 4254976 E-mail: [email protected] Catalogo e sito Internet: www.mimesisedizioni.it In copertina: La Torre di Babele, Pieter Bruegel il Vecchio, 1563 Elaborazione Grafica di Marco De Meis B @belonline/print Voci e percorsi della differenza Rivista di Filosofia Mimesis B I @belonline ndice Editoriale di Francesca Brezzi p. 9 Il tema di B@bel a cura di Francesca Brezzi e Maria Teresa Pansera p. 11 L’eredità di Hannah Arendt Hannah Arendt. “Una donna che viene da lontano” Premessa di Francesca Brezzi p. 15 L’eredità di Hannah Arendt a cento anni dalla nascita Presentazione di Maria Teresa Pansera p. 23 Laura Boella Hannah Arendt a contrappelo. Ripensare la condizione umana p. 29 Françoise Collin Les deux visages de la violence p. 37 Margarete Durst Esporsi alla vita. “Hannah-Rahel-Hannah” p. 47 Roberto Esposito Le antinomie di Hannah Arendt p. 61 Marisa Forcina Cittadinanza e non lavoro per la democrazia del terzo millennio p. 67 Federica Giardini Il sociale e la politica p. 75 Aldo Meccariello Hannah Arendt lettrice di Duns Scoto p. 87 Maria Teresa Pansera Il significato etico del pensare p. 95 Paola Ricci Sindoni Sul nesso pensiero-scrittura in Hannah Arendt p. 107 I giovani e Hannah Arendt Maria Camilla Briganti Hannah Arendt e il valore educativo della condivisione p. 115 Laura Moschini L’attualità di Hannah Arendt nelle politiche di “Genere” p. 119 Lucrezia Piraino Hannah Arendt e “il grande gioco del mondo” p. 131 Federico Sollazzo Crisi della facoltà di giudizio e modello democratico p. 137 I B ndice @belonline Spazio Aperto a cura di Paolo Nepi Jack Zipes Ernst Bloch’s Enlightened View of the Fairy Tale and Utopian Longing p. 157 Cristina Ujma Ernst Bloch und die Moderne. Ästhetik ohne Vorschein p. 165 Ventaglio delle donne a cura di Maria Teresa Pansera Ester Monteleone Maria Zambrano e l’idea di Europa p. 175 Filosofi a e… a cura di Beatrice Tortolici Oreste Tolone Il male di Gadda. Rifl essioni morali sulla Meditazione milanese p. 189 Immagini e Filosofi a a cura di Daniella Iannotta Massimo Nardin Il “cinema buono” di Andrej Tarkovskij p. 207 Giardino di B@bel a cura di Claudia Dovolich Daniela Murgia Chaïm Perelman tra Pascal e Kant. Note su “convinzione” e “persuasione” p. 221 Ai margini del giorno a cura di Patrizia Cipolletta Paola Angelini Politica estera e vita quotidiana p. 229 Silvia Manca Il linguaggio muto dell’immagine p. 233 Il ritmo del mosaico e lo stupore p. 237 B I @belonline ndice Libri ed eventi a cura di Chiara Di Marco Libri… Charles Larmore, Pratiche dell’io (Daniela Murgia) p. 243 Helmuth Plessner, I gradi dell’organico e l’uomo. Introduzione all’antropologia filosofica, a cura di Vallori Rasini (Giacomo Scarpelli) p. 246 Mario Signore, Lo sguardo della responsabilità. Politica, economia e tecnica per un antropocentrismo relazionale (Elena Maria Fabrizio) p. 248 Laura Tundo Ferente, Moralità e storia. La costruzione della coscienza etica moderna (Elena Maria Fabrizio) p. 250 ... ed eventi Psicoanalisi ed ermeneutica Roma 13 gennaio 2007 (Daniella Iannotta) p. 252 Quale etica per il terzo millennio? Roma, 12 marzo 2007 (Francesca Brezzi / Chiara Di Marco / Elio Matassi / M. Teresa Pansera) p. 256 Tempo storico e conflitto di valori. Incontro con Giacomo Marramao Roma, 2 maggio 2007 (Dario Gentili) p. 264 L’etica impossibile di Georges Bataille Napoli 14-15 giugno 2007 (Rossana Cuomo) p. 265 E B ditoriale @bel di Francesca Brezzi Dedicando il presente numero di Babel ad una pensatrice ormai “riconosciuta”, apprezzata ed ammirata nei più diversi contesti filo- sofici e culturali, il proposito non è stato quello di seguire le mode, né soltanto – retoricamente – di celebrare i cento anni della sua nascita, anche se il Dipartimento di Filosofia dell’Università Roma Tre ha organizzato una giornata di studi in tal senso, della quale i saggi qui raccolti sono una felice conseguenza. Piuttosto si è voluto intraprendere un viaggio, non ancora terminato, in compagnia della riflessione di Arendt, di quel pensiero senza ringhiera, ma anche pensiero appassionato, come lei stessa lo definisce, cifre tutte di cui è stata la prima testimone. Se da un lato, infatti, la bibliografia su Arendt è sterminata, se ella non è più una presenza dimenticata e la sua figura di filosofa, così significativa anche nel vissuto esistenziale, è definitivamente uscita dall’ombra, dall’altro le caratteristiche del suo itinerario in- tellettuale consentono approcci e interpretazioni che attraversano ambiti diversi e disparati: già scorrendo l’indice di questo volume emergono la ricchezza e la complessità del soggetto studiato, così da offrire una molteplicità di livelli di lettura. Complessità di una pensatrice, che nella sua determinata volontà di comprendere, ha percorso vari territori teoretici e pratici, forse riprendendo da Kant la distinzione tra barriera (Schranke) e confine (Grenze) e volendo appunto oltrepassare continuamente i confini, in una declinazione Editoriale positiva dei limiti. Già nella sua prima opera Arendt affermava che «mettere in evidenza le incongruenze (di un pensiero) non significa Il tema di B@bel mai risolvere un problema sollevato […] è opportuno lasciar sussi- stere le contraddizioni […], renderle comprensibili […] e cogliere ciò Spazio aperto che sta dietro di esse» (Il concetto di amore in S. Agostino, p. 19). Affidando questo numero della rivista alla comunità dei lettori Ventaglio delle donne siano consentite due annotazioni: in primo luogo Arendt assume, ancora da Kant, un’espressione significativa: «(si deve) educare la Filosofia e... propria immaginazione a visitare», da cui deriva l’invito ad aprire la strada alla poesia, nel senso ampio e originario del termine, poiesis Immagini e Filosofia Giardino di B@bel Ai margini del giorno Libri ed eventi E ditoriale come creatività, potenzialità umana, che irrompe nell’essere finito e si manifesta nell’agire compiuto, realizzando una via “sperimentale” quale interpretazione dell’Erlebnis personale e quale modo di darsi del mondo e non già come il rinchiudersi in una interiorità sterile. Se nasceranno da ciò cambiamenti nel vivere di ognuno/a, tuttavia, in secondo luogo, si può ri- levare che nella poliedricità del pensiero di Arendt anche le antinomie e le sovrapposizioni di chiavi ermeneutiche ribadiscono come la sua sia un’opera di filosofia in cui storia e teoresi si collegano, chiamando in causa altresì la morale, dal momento che riecheggiano in molti passi le motivazioni etiche delle scelte che diventano prassi concreta. Ne deriveranno anche itinerari e tracciati per il nostro tempo, sempre caratterizzati tuttavia, per restare fedeli alla nostra pensatrice, dall’impronta prospettica assumendo il termine pro- spettiva nel duplice significato di visione (Ansicht) e di visuale (Aussicht): osservare un oggetto nel campo visivo del presente, scorgendo un’apertura a possibili sviluppi futuri. 10
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