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Le origini della Russia PDF

451 Pages·1965·11.242 MB·Italian
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G. Vernadsky Le origini della Russia G. Vernadsky Le origini della Russia Universale Sansoni/1 L'evoluzione del popolo russo non può essere esattamente compresa senza un attento esame della situazione degli Slavi e dei Russi nel mondo antico e della loro originaria civiltà, storicamente connessa con- la sfera culturale dell'Asia centrale. Il primo capitolo di questo volume è perciò dedicato ad alcuni aspetti significativi del mondo eurasiatico, quali l'organizzazione e l'ideologia politica e sociale, la mitologia, l'etica e l'arte; il secondo e il terzo considerano la posizione degli Slavi primitivi e degli antichi Russi nel fluttuare delle condizioni provocato dal succedersi delle ondate migratorie e dall'espandersi degli imperi alanico e turco, sorti uno dopo l'altro nell'Eurasia occidentale e nell’Europa orientale. Il quarto capitolo, dedicato ai fondamenti spirituali dell’antica cultura russa, permeata di sentimenti e di nozioni religiose, rivela la complessità finora trascurata del paganesimo slavo, imperniato su un sistema di riti, di idee e di miti, in mezzo a cui si distinguono differenti livelli e aspetti, alcuni dei quali sopravvissero anche alla conversione al cristianesimo influendo durevolmente sulle caratteristiche del pensiero religioso russo. Gli ultimi due capitoli illustrano infine il terribile sconvolgimento a cui andò incontro la vita spirituale del mondo slavo nell’alto medioevo. Sebbene lo scopo di questo libro sia quello di studiare l’antico sfondo della Russia e le fondamentali tendenze nella formazione e nel primitivo sviluppo degli Slavi orientali, tuttavia il panorama tracciato dall’autore vale ad illuminare anche molti aspetti della storia successiva di questa vasta porzione dell’Europa. Il tortuoso cammino percorso dallo spirito russo dal mitraismo attraverso il cristianesimo fino al marxismo ha infatti le sue lontane radici in queste origini caratteristiche della civiltà degli Slavi orientali. rtFQißM' MAQQiMn wirtwpi i i i iwimaqk- Universale Sansoni Questa collana studiata per il più vasto pubblico intende offrire a prezzi popolari volumi di agile lettura ed insieme di grande interesse culturale m edizione ineccepibile. Stona archeologia arte religione letteratura di tutti i tempi divulgazione scientifica e tecnologica problemi d’attualità : chiunque potrà formarsi un quadro completo della civiltà dei nostri giorni e delle sue origini lontane. Universale Sansoni / 1 Questo ebook è stato realizzato e condiviso per celebrare il Centenario della Rivoluzione russa 1917-2017 G. Vernadsky Le origini della Russia Sansoni Titolo originale The Origins of Russia Oxford University Press 1959 Traduzione di Mirella Savorelli Copyright © 1965 by G. C. Sansoni editore, Firenze Prefazione L’intento di questo libro è di riprendere in considerazione le antiche origini della Russia, e le linee basilari della forma­ zione e dei primi sviluppi della civiltà slava orientale, alla luce delle ricerche storiche precedenti e di quelle in corso, com­ presa la mia. Io sono convinto che la nascita del popolo russo non può essere veramente compresa senza un attento esame delle posi­ zioni rispettive di Slavi e Russi (Rus, Ros) nel mondo antico, e della loro civiltà originaria. È chiaro, almeno per me, che tale civiltà è storicamente connessa con la sfera culturale centro-asiatica, in cui i popoli Alani conservarono per un lungo periodo il ruolo principale. Anche Celti e Teutoni hanno avuto ugualmente, a quanto sem­ bra, antichi rapporti con quella civiltà. Nelle loro migrazioni, i nomadi euro-asiatici — Sciti, Alani, Turchi ed altri — ne diffusero poi gli elementi in direzione dell’occidente, dove an­ darono a mescolarsi con la civiltà greca. Vari aspetti del mondo euro-asiatico — ideologia politica e sociale ed organizzazione, mitologia, epica ed arte — ven­ gono esaminati nel primo capitolo di questo libro. Il secondo 5 e il terzo capitolo trattano della posizione degli antichi Slavi e degli antichi Russi nelle condizioni continuamente cangianti a causa delle ondate successive di migrazioni nomadiche e per le espansioni e le traversie degli imperi alano e turco, che fiori­ rono l’uno dopo l’altro nell’Eurasia centrale e nell’Europa orientale. Il capitolo quarto è dedicato ai fondamenti spirituali del­ l’antica cultura russa, permeata com’era di concezioni e senti­ menti di carattere religioso. L’antico paganesimo slavo non era tanto primitivo quanto spesso lo si rappresenta: io ho dovuto ricostruire un sistema piuttosto complesso di miti, riti ed idee, in cui diversi strati e diversi aspetti possono essere distinti, quali il culto del clan e i più elaborati sistemi religiosi tribali. In origine l’antica religione slava era per molti rispetti simile al Mitraismo, ma nei suoi sviluppi ulteriori assorbì svariati ele­ menti, dal Manicheismo e dallo Gnosticismo in particolare. Gli ultimi due capitoli del libro (il quinto e il sesto) si occupano dell’impressionante sommovimento della vita spiri­ tuale del mondo slavo nel primo Medio Evo. Gli stretti contatti degli slavi con Bisanzio portarono alla fine alla conversione al Cristianesimo. Il passo decisivo in que­ sta direzione fu la missione di Costantino (5. Cirillo) e di Me- todio in Moravia nell’863, che portò alla creazione della Chiesa Cristiana Slava e dell’alfabeto slavo. Sebbene parecchi russi venissero battezzati nella seconda metà del nono secolo, solamente alla fine del decimo il Cristia­ nesimo divenne in Russia religione di stato. Ed anche allora la vittoria ufficiale della nuova fede non sradicò in una volta sola le antiche credenze. Tracce di queste erano chiaramente attive non solo nel periodo immediatamente seguente alla conversione, ma sinanche nell’èra Moscovita. Le antiche credenze retrocede­ vano solo lentamente, sotto la spinta della Chiesa cristiana, e nell’indietreggiare improntavano tuttavia in molti modi la mentalità religiosa russa. Perfino nell’impero russo del diciot­ tesimo e diciannovesimo secolo, così europeizzato, possono os­ 6 servarsi tracce di concezioni e rituali antichi, specie tra i con­ tadini di zone molto decentrate. Fu l’estendersi dell’industrializ­ zazione e l’imporsi di costumi cittadini nel tardo diciannovesimo e nel ventesimo secolo, a portare la disintegrazione e la fine dell’arte e delle credenze popolari. La rivoluzione del 1917 rese molto incerta l’influenza della Chiesa cristiana, e la dottrina marxista divenne la base della linea ufficiale di pensiero e di comportamento nello stato sovietico. È così che il cammino tortuoso della storia ha portato i Russi dal Mitraismo attraverso il Cristianesimo al marxismo. Ma il Cristianesimo non è scomparso in Russia, e il mar­ xismo non è più così vivace ideologicamente come lo fu nei primi anni della rivoluzione. Difficile sarebbe predire dove sboccherà l'odierna confusione spirituale. Ma qualunque ne sia il compimento, esso influirà sul destino non solo dei Russi ma dell'intero genere umano. Fieli’applicarmi a questo libro e ai problemi che lo concer­ nevano, ho accolto Vesortazione di molti amici e colleghi i quali vi erano interessati. Con alcuni di loro ho discusso personal­ mente o per corrispondenza un certo numero di spinosi pro­ blemi; alcuni sono stati così gentili da farmi leggere loro lavori ancora inediti, o parti di essi in manoscritto (e questo è ricor­ dato caso per caso nelle note); molti mi hanno inviato copia dei loro libri o estratti dei loro articoli. Desidero calorosamente ringraziare tutti loro ed in particolare W. E. D. Allen, Yury Ar- batsky, H. W. Bailey, Dzambulat Dzanty, Michael de Ferdinan- dy, Ilya Gershevitch, Jânos Harmalta, H. W. Haussig, Roman Jakobson, R. J. H. Jenkins, Jaap Kunst, Tadeusz Lewicki, Phi­ lip Lozinski, Manfred Mayrhofer, V. F. Minor sky, Gyula Mo- ravcsik, Basile Nikitine, Johannes Rahder, N. A. Rast, George Roerich, Barone Michael de Taube, e Paul Tedesco, e ricordare con gratitudine l’antico collegio Grace Faulkner. Sinceri ringraziamenti sono dovuti al personale della biblio­ teca della Università di Yale, per la loro cortese collaborazione. 7

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