Manuali Laterza 357 Barbato.indd 1 05/12/16 11:37 Barbato.indd 2 05/12/16 11:37 Marcello Barbato Le lingue romanze Profilo storico-comparativo Editori Laterza Barbato.indd 3 05/12/16 11:37 © 2017, Gius. Laterza & Figli www.laterza.it Prima edizione gennaio 2017 Proprietà letteraria riservata Gius. Laterza & Figli Spa, Bari-Roma Realizzato da Graphiservice s.r.l. - Bari (Italy) per conto della Gius. Laterza & Figli Spa ISBN 978-88-581-2848-0 È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico. Per la legge italiana la fotocopia è lecita solo per uso personale purché non danneggi l’autore. Quindi ogni fotocopia che eviti l’acquisto di un libro è illecita e minaccia la sopravvivenza di un modo di trasmettere la conoscenza. Chi fotocopia un libro, chi mette a disposizione i mezzi per fotocopiare, chi comunque favorisce questa pratica commette un furto e opera ai danni della cultura. Barbato.indd 4 21/12/16 12:32 Premessa Il campo della linguistica romanza, che costituisce una parte fon- damentale dell’insegnamento di Filologia romanza, ha dei confini molto vasti, includendo «lo studio di ogni aspetto, antico e moderno, delle lingue romanze» (Varvaro 2001, 9). L’università italiana dispo- ne di ottimi manuali che coprono la storia esterna, dalla frammenta- zione del latino alla diffusione extra-europea delle lingue romanze, o si concentrano sulla codificazione delle lingue medievali e sullo sviluppo dei generi testuali, mentre minore attenzione è portata agli aspetti interni dell’evoluzione, a quella che tradizionalmente si defi- nisce la “grammatica storica”. Eppure una corretta interpretazione dei fatti strutturali (fonologici, morfologici, sintattici) è preliminare alla ricostruzione della storia esterna (intesa come storia dell’incon- tro di diversi sistemi nello spazio geografico e sociale). Inoltre, appe- na prendiamo una serie di parole geneticamente relate (ad esempio lat. octo, nocte, it. otto, notte, fr. huit, nuit, spagn. ocho, noche, port. oito, noite), ci rendiamo conto che la conoscenza delle corri- spondenze puntuali che esistono tra latino e romanzo (ad esempio tra lat. -ct- e port. [jt]) e tra le singole lingue romanze (tra port. [jt], spagn. [tS], it. [tt], ecc.) fornisce un grande aiuto alla lettura dei testi e persino alla comprensione orale. Questo manuale intende dunque colmare una lacuna, e si pro- pone di fornire una presentazione dei principali cambiamenti fono- logici e morfosintattici dal latino alle lingue romanze. L’evoluzione è studiata sistematicamente per sardo, rumeno, italiano, romancio, francese, occitano, catalano, spagnolo e portoghese, ma non si esita a ricorrere ad altre varietà quando queste possano servire a ricostruire lo stadio intermedio tra il latino e le lingue attuali. La conoscenza del Barbato.indd 5 05/12/16 11:37 VI Premessa latino non è presupposta: ogni microsistema in questione (sistema vocalico, classi flessionali, ordine dei costituenti, ecc.) è preliminar- mente descritto. Se è implicita una conoscenza di nozioni di lingui- stica generale, i principi della linguistica storica sono esplicitamente introdotti. Il libro si apre con una breve introduzione metodologica alla lin- guistica storico-comparativa (cap. 1) e con una presentazione delle lingue romanze, volta soprattutto a familiarizzare il lettore con i loro sistemi grafici (cap. 2). Un capitoletto, nomenclatorio più che teori- co, sul mutamento fonologico (3) introduce lo studio del vocalismo (cap. 4) e del consonantismo storico romanzo (cap. 5). Analoghi capitoli metodologici (6, 8) precedono lo studio della morfologia (cap. 7) e della morfosintassi (cap. 9). Il capitolo finale (10), dedicato alla classificazione delle lingue romanze, permette di ripercorrere i principali tratti evolutivi studiati. In un manuale calibrato su un corso di 24 ore, la selezione degli argomenti è inevitabile (e, almeno in parte, personale). Si è rinun- ciato a trattare in tutta la loro complessità alcuni problemi fonolo- gici (esito della quantità vocalica latina, interferenza tra lenizione e palatalizzazione, ecc.). Davanti all’impossibilità di trattare in detta- glio la morfologia verbale, si è optato per una drastica limitazione al presente indicativo; si noterà poi l’assenza totale della formazione delle parole; una drastica selezione si è resa necessaria anche per la sintassi. Nei capitoli metodologici si è cercato di introdurre dei temi che non si sono potuti sviluppare in quelli trattatistici (come la pro- stesi davanti a s + consonante, le coniugazioni latine o la formazione del futuro e del condizionale). Fenomeni prosodici sono stati trattati per praticità nel vocalismo o nel consonantismo. Si sa quanto sia delicato muoversi sul crinale tra l’esigenza di ri- gore scientifico e quella di chiarezza didattica. Questo libro è inteso solo come una prima introduzione a una materia che uno studio successivo è destinato a problematizzare e spesso a mettere decisa- mente in questione; ma ogni questionamento presuppone una dot- trina che va porta in forme a volte didascalicamente aproblematiche. Si è rinunciato a dare una bibliografia puntuale, optando per note condensate alla fine di ogni capitolo. Su ogni questione si è cercato di dare l’opinio communis; se si sono espresse opinioni personali, lo si è segnalato, dando al lettore i mezzi per formarsi un’idea diversa. Questo manuale è nato nella pratica dell’insegnamento (a Napo- Barbato.indd 6 05/12/16 11:37 Premessa VII li, Zurigo, Bruxelles e poi di nuovo a Napoli). Esso deve molto agli studenti ma anche ai colleghi con cui sono entrato in contatto, come Michele Loporcaro. Se è evidente l’influenza dei manuali più spesso impiegati nei corsi (mi riferisco soprattutto a quelli di Varvaro e di Renzi/Salvi), la genesi in gran parte “estera” del lavoro comporta, se non mi illudo, una non comune valorizzazione della manualistica e saggistica straniera (francese, tedesca, anglosassone e spagnola). D’altra parte, la struttura del libro rende impossibile citare pun- tualmente la fonte degli esempi (me ne scuso con gli autori che non vedano il loro lavoro debitamente riconosciuto). Ogni manuale è in fondo un’opera in gran parte collettiva, per quanto la responsabilità finale ricada come è giusto su chi lo scrive. Ringrazio gli amici (Gonçalo Duarte, Tania Paciaroni, Barba- ra Strebel) che hanno letto e postillato il testo, intero o in parti. Il pensiero finale non può che andare ad Alberto Varvaro, da cui ho appreso tra l’altro i rudimenti della linguistica romanza, e che mi incoraggiò a iniziare questo lavoro. Giugno 2016 Barbato.indd 7 05/12/16 11:37 Barbato.indd 8 05/12/16 11:37 Avvertenze La forma latina da cui derivano quelle romanze è designata spesso come base o etimo, le forme derivate come risultato o esito. Le basi latine sono in maIuscoletto. Per i motivi spiegati ai §§ 7.2-5, i nomi si citano normalmente nella forma dell’accusativo priva della -m (es. lupu invece di lupum). Se pertinente, si indica la lunghezza vocalica (ă “a breve”, ā “a lunga”, ecc.) o l’apertura (ę “e aperta”, ẹ “e chiusa”). Per la lettura del latino cfr. inoltre i §§ 4.1 e 5.1. Delle forme latine seguite dalle forme italiane più o meno sinonime che ne derivano (es. Intĕgru > it. intero) non si indica il significato. Le forme romanze possono essere citate secon- do le rispettive ortografie (cfr. §§ 2.3-2.10), in trascrizione fonetica o in trascrizione mista (es. it. p[]rta). Se necessario, gli esempi oltre a essere tradotti sono glossati letteralmente, per es. romancio El vegn buc = egli viene non ‘non viene’. Alfabeto fonetico Impieghiamo l’alfabeto della International Phonetic Association (IPA), con minime eccezioni: rappresentazione delle vibranti (cfr. tavola); rappresentazione sia delle semivocali che delle semicon- sonanti come [j], [w]; rappresentazione delle geminate mediante reduplicazione del simbolo. In concreto faremo uso dei seguenti simboli fonetici. Vocali (nelle coppie di vocali anteriori la prima è non-arrotondata, la seconda arrotondata; le vocali posteriori sono arrotondate, le vocali centrali non-arrotondate): Barbato.indd 9 05/12/16 11:37