• • I • \ \ UALITY PAPERBACKS .. o • • QUALITY PAPERBACKS Libri informativi, aggiornati e chiari, per rispondere alle esigenze e alle curiosità culturali di chi studia e di chi ritiene che nella vita non si smetta mai di imparare. I rapporti tra Roma e il mondo celtico sono una costante della storia romana dal 1v secolo a.e. sino alla fine dell'impero. Questi rapporti sfociarono nella creazione della civiltà galloromana, uno degli esiti più nobili • della storia antica, eppure essi furono scanditi per quattro secoli da una sequela interminabile di guerre: all'inizio guerre d'invasione dei Galli in Italia, poi a mano a mano guerre d'espansione e di conquista dei Romani, tesi a edificare un impero che ovunque si volgesse trovava nei Galli tenaci e valorosi avversari; all'inizio metus Gallicus, terrore suscitato dai Galli, poi anche metus Romanus, terrore provocato dai Romani nei Galli. In ogni caso scontri di eccezionale intensità, dove si combatteva più per sopravvivere che per vincere, ma anche dove si imparava a conoscere il nemico e, per molti aspetti, a stimarlo: preludio feroce, ma fecondo, alla successiva convivenza. Giuseppe Zecchini è professore di Storia romana all'Università Cattolica di Milano. Tra le sue pubblicazioni: Il pensiero politico romano (Carocci, 1997), Cesare e il mos maiorum (Stei ner, 2001), Vercingetorige ( Laterza, 2002), Attila (Selleria, 2007). • ISBN 978-88-430-5001-7 788843 050017 9 € 14,50 lettcohredi e siderano I informazsiuoivn oil umi pubblidcaaltlciaa sead itrice possono ridviorlegtetrasmiae :n te Carocecdii tore viaS ardeg5n0a, 00187 Roma, telef0o6n4 o2 8 18 41 7, fax 40267 4 79 31 Visitateci sul nostro sito Internet: http://www.carocci.it Giuseppe Zecchini Ca rocci editore 1• ediziognieu,g 2n0o09 © copyri20g0h9 tb yC arocecdii toSr.ep .RAo.m,a Finidtiso t ampanreelg iug2n0o09 peri t ipdie llAert iG raficEhdei torSiraiUl,ri b ino 978-88-430-5001-7 ISBN Riproduzviioenteaa tisa e nsdiil egge (art.d ella leagpgrei le n.6 33) 171 22 1941, Senzrae golaaurteo rizzazione, vietartiop rodquurersevt ool ume è anchpea rzialmee cnotnqe u alsimaesziz o, comprelsafa o tocoapnicah,pe e ru soi nterno o didattico. Indice Introduzione II Un inizio traumatico: sacco di Roma il I . Le fonti I5 I Celti in Italia settentrionale 1 6 Invasione e catastrofe ( 3 86 o 3 88 a.C.) I9 Le incursioni galliche del secolo 2 I IV Sentino ( 2 9 5 a . C . ) 2 4 Da Sentino alla fondazione di Rimini ( 2 6 8 a . C . ) 2 8 Considerazioni conclusive 3 3 La Gallia Cisalpina: conquista e riconquista 3 5 2. Le fonti 3 5 Telamone ( 2 2 5 a . C . ) 3 6 La conquista (224-2 1 8 a . C . ) 3 9 La Gallia Cisalpina durante la guerra punica I I ( 2 1 8- 2 0 1 a.C.) 44 La riconquista ( 2 00- 1 94 a.C.) 47 Il confine nordorientale d'Italia e il regno celtico del Norico 5 0 Considerazioni conclusive 5 2 I Galati: Galli degenerati? 5 5 �. Le fonti 5 5 I Celti in Asia 5 5 7 La guerra galatica di Cn. Manlio Vt1lsone ( 1 89 a . C . ) 5 7 Cause e conseguenze della campagna galatica 6 1 Il discorso di Vulsone (Liv. xxxv1 11, 1 7 ) 64 4 I Romani oltre le Alpi · Le fonti Celtiberi e Celtoliguri 67 La conquista della Gallia N arbonensis: prima fase ( 1 2 5 - 1 2 3 a.C.) 70 La conquista della Gallia Narbonensis: seconda fase ( 1 2 2 - 1 20 a.C.) 7 3 Considerazioni conclusive 77 5 . Cimbri, Teutoni ed Elvezi: i movimenti migratori in terceltici 79 Le fonti 79 I Galli Scordisci 79 La migrazione dei Cimbri e dei Teutoni: prima fase ( 1 1 3 - 1 05 a.C.) 8 1 La migrazione dci Cimbri e dei Tcutoni: seconda fase ( 1 0 3 - 1 0 1 a.C.) Considerazioni conclusive 6. Cesare in Gallia: la conquista 9 3 Le fonti 3 9 Elvezi (5 8 a.C.) 94 Ariovisto ( 5 8 a.C.) 98 Belgi ( 5 7 a.C. ) 1 0 1 Veneti ed Aquitani ( 5 6 a.C.) Germ�1nia e Britannia ( 5 5 - 5 4 �1.C.) La grane.le riV()lta: Atuatuca e il soccorso a Q. Cicero ne (54-5 3 a.C. ) 1 1 2 Vercingctorige ( 5 2 a.C.) I I 6 Gergovia l Il) 8 Digione 1 2 2 Alesia 1 2 3 La normalizzazione ( 5 l -5 0 a . C . ) 1 2 7 Considerazioni conclusive 1 3 0 Conclusioni 1 3 3 Cronologia 1 3 9 Bibliografia Indice dei nomi d i persona e di luogo 1 5 3 9 Introduzione l..,a storia dei rapporti romano-gallici è formata da due fasi singolar- 111ente contrapposte: dal 3 8 8 (o 3 86) al a.C., per quasi tre secoli e 50 111czzo, i Galli costituirono per Roma il nemico atavico, l 'a wersario cl1e faceva paura e suscitava per l'appunto il metus Gallicu.r; poi, per i l mezzo millennio di durata dell'impero romano, essi furono il mo llcllo ideale di ogni integrazione e i due popoli forgiarono insieme <.tuella civiltà galloromana che è tra gli esiti più nobili del mondo • <llltlCO. In questa se(le intendo occuparmi della prima parte delle relazio- 11i romano-galliche e quindi di guerra, non di pace: dalla conquista di l{<l1na <la parte <lei Senoni alla conquista della Gallia da parte di Ce S<tre cercherò di ricostruire e di analizzare una sequela pressoché i11interrotta di conflitti. Una prima caratteristica di questo volume vuole essere lo sforzo di <lsservare tali conflitti da una duplice prospettiva, quella romana e l(l1clla celtica. La continuità delle guerre contro i Galli fu avvertita S<ll)fattutto dai Romani, che coglievano ed enfatizzavano l'elemento celtico nei loro avversari, anche quando questo era solo una delle l()t"t) componenti, con1e nel caso dei Celtiberi, dei Celtoliguri e della ccle:1lizione celtogermanica guidata da Cimbri e Teutoni; d'altra parte, L{omani subirono le incursioni galliche per un secolo circa; poi, i l}llétn<lo da una fase meramente difensiva passarono alla conquista llel l ' Italia e quindi del mondo allora conosciuto, il fenomeno della lliaspora celtica fece sì che essi, ovunque si volgessero nella loro t'S()<tnsione, finissero sempre per scontrarsi coi Galli, persino nella lc.l11 tana Asia coi Galati. In effetti non c'è nessun altro popolo, nean l ·l1c i Cartaginesi, con cui l' Urbe ebbe tanto numerosi e tanto fre <-fL1enti scontri lungo la secolare storia della repubblica: perciò il senti- 111 cnto così radicato tra i Romani di una profo nda, istintiva ostilità .... \'e1·s() i Galli poggiava su soli<le e ben comprensibili motivazioni. E llerò bene tener presente anche la prospettiva celtica: i Galli furono I I