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Le grandi battaglie della seconda guerra mondiale PDF

116 Pages·2019·20.271 MB·Italian
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LE GRANDI E GSTORUIE DIERRE I L G A GUERRIERI T E T A BBATTAGLIE I D N A R G E L DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE GLI SCONTRI EPICI CHE HANNO INFIAMMATO IL MONDO E DECISO VINCITORI E VINTI Campagna di Francia • Battaglia d’Inghilterra • Battaglia di Mosca Battaglia di Nikolajewka • El Alamein • Battaglia dell’Atlantico Stalingrado • Midway • Guadalcanal • Leyte • Sbarco in Normandia Montecassino e Ortona • Ardenne • Iwo Jima • Battaglia di Berlino IN EDICOLA ANCHE IN VERSIONE DDIIGGIITTAALLEE AA 1,90€ Scansiona il QR Code Acquista la tua copia su www.sprea.it/quadernidistoria min_quaderni storia_230x285_edicola.indd 1 24/04/19 10:22 SECONDA GUERRA MONDIALE SOMMARIO 106 2 10 18 42 74 98 Campagna di Francia 2 Battaglia di Stalingrado 42 Sbarco in Normandia 74 La ghigliottina di Hitler cala su Parigi La scontro della svolta Il giorno più lungo di Osvaldo Baldacci di Roberto Lodigiani di Roberto Lodigiani Battaglia d'Inghilterra 10 Battaglia di Nikolajewka 50 Battaglia del golfo di Leyte 82 L'aquila nazista non è invincibile I diavoli bianchi La più grande sfida navale della guerra di Mirko Molteni di Roberto Lodigiani di Mirko Molteni Battaglia di El Alamein 18 Battaglia delle Midway 56 90 Battaglia delle Ardenne Valore e sacrificio Sfida tra portaerei La mossa disperata di Hitler nella sabbia del deserto nel cuore del Pacifico di Osvaldo Baldacci di Osvaldo Baldacci di Mirko Molteni 98 Battaglia di Iwo Jima 26 62 Battaglia di Mosca Battaglia di Guadalcanal Fino all'ultima goccia di sangue I tedeschi non sfondano. Mosca è salva La carneficina nell'Oceano di Mirko Molteni di Roberto Lodigiani di Mirko Molteni 106 Battaglia di Berlino 34 68 Battaglia dell'Atlantico Battaglia di Cassino La fine dell'Apocalisse Quando la morte arriva dagli abissi Obiettivo Roma Il crollo del Terzo Reich di Osvaldo Baldacci di Osvaldo Baldacci Roberto Lodigiani SECONDA GUERRA MONDIALE CAMPAGNA DI FRANCIA LA GHIGLIOTTINA DI HITLER SI ABBATTE SU PARIGI Con la perfetta applicazione dei principi della guerra-lampo, il “colpo di falce” assestato dalla Germania nel 1940 aprì un varco nel punto di congiunzione tra la Linea Maginot e il grosso delle truppe alleate, permettendo alle divisioni corazzate tedesche di dilagare in profondità fino alla Manica e poi alla capitale V HI C R Soldati di fanteria tedesca marciano A ES lungo gli Champs-Élysées a Parigi. D N U B [2] CAMPAGNA DI FRANCIA N el settembre 1939 l’Europa era entrata nel tunnel della guerra. La Germania aveva invaso la Polonia e per reazione Francia e Gran Bretagna avevano dichiarato guerra a Berlino. Nell’aprile 1940 la Wehrmacht aveva poi invaso repentinamente Danimarca e Norvegia a nord, cogliendo ancora una volta impreparati gli Alleati. Verso questi ultimi però continuava uno stallo quasi privo di combattimenti, che aveva confermato in molti la convinzione che lo scontro fra tedeschi e anglo-francesi avrebbe riproposto una logorante guerra di posizione come quella del primo conflitto mondiale. La strategia difensiva francese si basava essenzialmente su questo, condivisa anche dai britannici: il confine con la Germania era stato blindato attraverso la possente Linea Maginot, mentre più a nord i combattimenti si sarebbero svolti presumibilmente in Belgio e in Olanda, Paesi che disponevano di proprie fortificazioni e verso cui Parigi e Londra avrebbero fatto confluire le proprie Gli Alleati sul Fronte occidentale si aspettavano una ripetizione degli eventi del Primo conflitto mondiale, con una logorante guerra di posizione. Ma i tedeschi avevano in serbo la Blitzkrieg truppe per fermare il tentativo di sfondamento tedesco. Hitler però aveva un progetto diverso, più rischioso, in linea con l’idea della Blitzkrieg, la guerra-lampo capace di mettere fuori gioco il nemico con un possente colpo di maglio. Non si trattava affatto di riproporre tale e quale il celebre Piano Schlieffen del 1914, con l’attacco intransitabile per i mezzi corazzati, perché passava dalla Hitler sulla terrazza attraverso Paesi Bassi e Belgio nonostante la loro foresta delle Ardenne, puntando verso Sedan. Per far del Palais de Chaillot dichiarata neutralità. Certo, su quel fronte ci sarebbe approvare il piano, il generale Erich Von Manstein con lo sfondo della Torre Eiffel, il 23 giugno 1940. stato un attacco massiccio, indispensabile; ma in – osteggiato dallo stato maggiore – si rivolse realtà si sarebbe trattato solo dell’incudine direttamente a Hitler, che lo sostenne con contro cui far schiantare le forze nemiche. entusiasmo e anzi lo fece proprio. Il colpo da ko, il martello che le avrebbe schiacciate in modo irreparabile, sarebbe GLI ERRORI DEGLI ALLEATI N) N A invece arrivato da una zona imprevedibile. Alle prime luci del giorno del 10 M F F L'azione principale, a cui fu dato il nome di maggio 1940 Hitler riunì lo stato O H Sichelschnitt, “colpo di falce”, prevedeva maggiore, i suoi collaboratori e il suo CH RI infatti un attacco delle migliori seguito di fronte al bunker di Bad N EI Panzerdivisionen attraverso le Ardenne, per Münstereifel, vicino Colonia. Puntò il dito O, H sfondare il fronte nemico nella zona di verso ovest, da dove iniziavano a LT A congiunzione tra le fortificazioni della Linea rimbombare cupi tuoni: era l’artiglieria che V (IN Maginot e lo schieramento del grosso delle apriva il fuoco contro le linee francesi. Il generale Erich von HI C truppe anglo-franco-belghe-olandesi a “Signori, l’offensiva contro le Manstein, principale AR S nord. Un punto che molti su potenze occidentali ha appena artefice della vittoria DE N entrambi i fronti consideravano avuto inizio”, disse. Per la tedesca in Francia. U B [3] SECONDA GUERRA MONDIALE CAMPAGNA DI FRANCIA Un ferito tedesco viene verità Hitler già da tempo voleva riversare la sua curato durante potenza militare contro la Francia, e aveva fissato una battaglia della l’inizio dell’attacco per il 12 novembre 1939. Ma i Campagna di Francia. generali, considerando i problemi logistici e soprattutto il rigido inverno alle porte, riuscirono a spostare la data di rinvio in rinvio fino a primavera. I francesi, intanto, da parte loro misero in fila un errore dopo l’altro: nei giorni precedenti l’attacco il generale Maurice Gamelin, che aveva assunto il comando di tutte le forze aero-terrestri Alleate sul Fronte occidentale, ricevette rapporti sui piani tedeschi di invasione, ma non si fidò delle informazioni ricevute e non modificò le strategie difensive. L’esercito francese disponeva di quasi LE UNIFORMI BERRETTO Lo Schutzmütze GIACCONE era un basco nero I carristi mantennero il con all’interno loro giaccone in pelle un berretto marrone (fino al 1920 protettivo era nero) non solo per imbottito amore della tradizione, ma anche per la maggiore protezione dal fuoco SPILLA Sul petto e sul berretto viene portato l’emblema nazionale: l’aquila con la svastica GIACCA La giacca FOULARD dell’uniforme Il chèche – nera da carrista RT un foulard era corta e A CK piuttosto aderente E V/ lungo – era PANTALONI per lasciare CHI previsto dal CASCO In questo più liberi i R A S regolamento Il casco in cuoio caso sono più movimenti E D N era comune a morbidi e caldi nell’abitacolo U B SI, truppe corazzate di altri modelli ARI e motorizzate. più aderenti P O Fuori dal veicolo N A CI veniva spesso U DI L indossato un Kepi NI O ZI A TR IV DIVISION CUIRASSEE DE RESERVE, FRANCIA PANZERGRUPPE GUDERIAN, GERMANIA S U L L I [4] CAMPAGNA DI FRANCIA L’INVALICABILE LINEA MAGINOT 3mila ottimi carri armati, ma non li utilizzò in gruppi corazzati e preferì disperderli sul fronte in appoggio alla fanteria, quasi come fossero artiglieria fissa. Comunque tutto faceva pensare che gli eserciti Strutture fortificate della Linea Maginot. Sotto: un interno di Fort Schoenenbourg Alleati sarebbero stati un osso duro per le pur mostra come gli edifici si sviluppassero in profondità. ardimentose divisioni tedesche. La Francia all’epoca era considerata la prima potenza militare del mondo, Non è del tutto vero che la Le cosiddette “opere minori” superiore alla stessa Germania. Sul fronte, Parigi Linea Maginot fallì il suo distribuite lungo il percorso erano poteva schierare 40 divisioni, 2.285 carri armati, 600 compito difensivo: in realtà quelle armate di mitragliatrici, mortai e aerei, cui andavano a sommarsi il Belgio con 22 fortificazioni furono semplicemente pezzi anticarro. Le “opere maggiori” divisioni, 270 carri armati, 250 aerei, l’Olanda con 10 ignorate quasi completamente (108, poste a intervalli medi di 15 km) divisioni e il corpo di spedizione della Gran dai tedeschi, che colpirono subito erano grandi forti composti da più Bretagna (chiamato BEF) con 12 divisioni, 289 carri più a nord. La Linea era nata dal blocchi collegati fra loro, difesi da armati, 416 aerei. Di contro la Germania aveva dibattito seguito ai combattimenti potente artiglieria, che contenevano gettato nella mischia 10 Panzer-Division, 62 divisioni nelle trincee della Prima guerra impianti di servizio come centrali di fanteria, una divisione assalto aereo, una divisione mondiale. Poteva ospitare fino a elettriche, telefoniche e telegrafiche, paracadutisti, 2.500 carri armati, 1.670 aerei. I 2 milioni di uomini e garantire loro installazioni per l’aerazione tedeschi erano in inferiorità numerica, e gli Alleati la maggiore protezione possibile. e il riscaldamento, sistemi di dal canto loro godevano del vantaggio delle posizioni L’idea strategica era che le sue compressori destinati ad elevare la difensive. Inoltre disponevano di più aerei e carri fortificazioni avrebbero reso pressione atmosferica per evitare armati, e anche dal punto di vista tecnico-militare è possibile schierare un maggior la penetrazione dei gas asfissianti, solo una leggenda quella della superiorità dei panzer numero di soldati al nord contro la magazzini per le munizioni e per i tedeschi di quel periodo, che anzi erano spesso prevista offensiva principale, che si viveri, forni, riserve d’acqua, cucine, inferiori per potenza alle loro controparti. A fare la immaginava avrebbe attraversato alloggiamenti per la truppa e per NS O differenza fu il modo in cui vennero impiegati. Belgio e Olanda come nel 1914. gli ufficiali, infermerie, servizi di M M La Linea Maginot correva per trasporti interni. Erano costruiti su CO 400 km dal confine svizzero presso più piani di cui la maggior parte O), Soldati inglesi a LT Dunkerque durante Basilea all’incrocio delle frontiere sotterranei, collegati da gallerie e N A l'evacuazione. franco-belga-lussemburghese persino da piccole ferrovie. O)(I S presso Longwy. Strutturata su due AS B fasce parallele, aveva un’ampiezza N S (I complessiva media di 20 km. La NI G zona più esterna era costituita da O), I sbarramenti di reticolati e ostacoli LT A cino qnutreos lt’’aavreaan zsai tdao dveeiv caa crroi nacrmenattria: re EN (IN T il fuoco difensivo per impedire agli EI T L aggressori di procedere oltre. Il E H C nerbo vero e proprio della Maginot MI era costituito dalla seconda fascia, NS/ O quella composta dalle strutture M M O fortificate: forti, bunker, casematte. C X: O B [5] SECONDA GUERRA MONDIALE CAMPAGNA DI FRANCIA Le fasi della battaglia FASE 1 - ATTACCO A BELGIO E OLANDA Il piano tedesco prevedeva di nuovo, come nel 1914, un massiccio attacco attraverso Belgio e Olanda, con le ingenti forze del Gruppo di Armate B. Gli anglo-francesi avevano previsto questa eventualità e pensarono di prevenirla portando il grosso delle loro armate in territorio franco-olandese appena scoppiata la guerra. Il Piano A degli Alleati partiva dal presupposto che i tedeschi avrebbero impiegato almeno 10 giorni per superare fiumi e canali, e contava quindi di avere il tempo di bloccare definitivamente l’offensiva nemica prima che potesse penetrare nel territorio francese. In realtà il modo di condurre la guerra era cambiato dal 1914 e i tedeschi contavano su mezzi corazzati e aerei, oltre che su paracadutisti e commando che occuparono molto rapidamente i gangli cruciali del territorio. Così, con la loro controffensiva gli anglo-francesi finirono per cacciarsi in una trappola mortale. FASE 2 - ATTRAVERSO LE ARDENNE FASE 3 - SULLA MANICA E POI A PARIGI Il “colpo di falce” rappresentò la differenza cruciale Gli Alleati si aspettavano che i tedeschi, una volta rispetto alla situazione della Prima guerra mondiale. spezzata la resistenza anglo-francese nella zona di Le forze corazzate tedesche del Gruppo di Armate Sedan, avrebbero puntato a sud-ovest, verso Parigi. A attraversarono la foresta delle Ardenne e Invece le forze corazzate tedesche piegarono a nord piombarono su Sedan, aggirando da sud il grosso verso la Manica, chiudendo in una grande sacca il grosso delle forze francesi e della British Expeditionary degli eserciti nemici ammassati in Belgio e pressati dal RISI Force. Fu l’operazione che segnò l’esito della Gruppo d’Armate B. Fu così che per gli inglesi cominciò la A O P campagna e vide in campo generali del calibro drammatica ritirata di Dunkerque. N A di Heinz Guderian ed Erwin Rommel, che proprio a Solo in un secondo momento le forze tedesche puntarono CI [6] LU partire da questa impresa cominciarono a diventare anche verso Parigi, provocando il collasso e l'uscita dalla NE: personaggi leggendari. guerra della Francia. TI R A C CAMPAGNA DI FRANCIA DAGLI ITALIANI UN ATTACCO “POLITICO” Fu proprio l’attacco di Hitler alla Francia a spingere Mussolini a entrare in guerra. Il Duce era convinto che la Germania avrebbe sottomesso tutta l’Europa e lui sarebbe rimasto fuori dalla spartizione del bottino. Per questo il 10 giugno 1940 dichiarò guerra a Mezzi francesi tra cui carri una Francia prossima alla armati Somua S-35 e un cannone. resa. L’esercito italiano Sotto: paracadutisti tedeschi lanciati sui Paesi Bassi. comunque ricevette l’ordine di mantenere posizioni difensive e TUTTO COMINCIA DAL CIELO rapido agli ordini del generale Heinz Guderian, lasciare l’iniziativa ai La campagna di Francia fu un’eccellente applicazione considerato un genio delle forze corazzate e il principale francesi, che a loro della Blitzkrieg, in tutti i suoi aspetti. Massicci teorico dell’impiego concentrato dei carri armati. Già il volta in quel momento bombardamenti misero fuori gioco aeroporti e porti 13 maggio i tedeschi occuparono Sedan sfondando il (con i tedeschi che della regione, mentre i paracadutisti tedeschi fronte della Mosa, sul quale era impegnato anche un stavano già vincendo occupavano velocemente ponti, nodi stradali e altro gigante dell’esercito tedesco, Erwin Rommel. Tra a nord) non avevano ferroviari cruciali in Belgio e in Olanda per permettere il 10 e il 20 maggio il Gruppo A perse appena il 5 per alcuna intenzione di alle loro truppe un rapido transito. E infatti le colonne cento del totale dei suoi panzer. A quel punto il muovere dalle proprie motorizzate e corazzate del Gruppo B dilagarono comando tedesco ordinò a Guderian di fermarsi e di posizioni. Parigi parlò di rapidamente attraverso le due nazioni nord-occidentali, attendere la fanteria, ma il generale proseguì lo stesso la “pugnalata alle spalle”, supportate da un massiccio impiego tattico sua cavalcata verso ovest. ma in realtà fu poco più dell’aviazione. Per quanto gli anglo-francesi affluissero In dieci giorni le forze alleate erano già state tagliate in che un atto simbolico. rapidamente in loro soccorso, i Paesi Bassi furono due. In quella fase, presso Arras, ci fu il tentativo di Una guerra dichiarata costretti a capitolare già il 15 maggio e il Belgio pochi contrattacco delle forze britanniche. ma non combattuta, che giorni dopo. A sud il “colpo di falce” del Gruppo di A finire sotto il fuoco fu soprattutto l’unità di Rommel. aveva motivazioni solo Armate A stava andando oltre le aspettative. Il XIX In quell’occasione i tank inglesi dimostrarono di essere politiche. Nei giorni in corpo corazzato composto da tre Panzer-Divisionen strutturalmente migliori dei panzer tedeschi e quasi cui i francesi stavano (1a, 2a e 10a) dotate di Panzer I, II, III, IV e 38 (t) avanzò riuscirono nell’impresa di rovesciare la situazione. Ma ormai trattando la resa, Rommel ebbe un’intuizione che avrebbe avuto un forte gli italiani lanciarono impatto su tutto il prosieguo della guerra: quando la l’attacco ai valichi alpini situazione si era fatta critica ordinò di utilizzare i fortificati: 22 divisioni cannoni antiaerei FlaK 88 come artiglieria contro i carri italiane (circa 300mila O) armati. Il risultato fu davvero eccellente, Rommel evitò uomini e 3mila cannoni) SS A la sconfitta, la campagna di Francia era salva e l’esercito dal 21 giugno presero N B tedesco trovò un nuovo modo di usare un'arma che di mira forti e passi E (I M sarebbe stata protagonista su tutti i campi di battaglia. francesi, ma si trattò AM L soprattutto di fuoco di H. S/ UNA RAPIDITÀ TRAVOLGENTE artiglieria. Prima della ON M Il 26 maggio, a due settimane dall’inizio dell’attacco firma dell’armistizio, il M O tedesco alle nazioni occidentali, Belgio e Paesi Bassi si 25 giugno, i soldati italiani O), C erano arresi, la Francia era in ginocchio e le forze della riuscirono ad avanzare LT A Gran Bretagna erano accerchiate a Dunkerque e si solo di pochi chilometri, N preparavano all’unica possibilità che era loro rimasta: conquistando appena HIV (I C l’evacuazione. Fu una ritirata precipitosa in cui qualche villaggio alpino R A l’esercito inglese riuscì a salvare 338mila soldati, e Mentone sulla costa. ES D N compresi – grazie all’intervento personale di U B [7] SECONDA GUERRMAA RMINOA NMDILIITAARLEE DI RCOAMMAPAGNA DI FRANCIA R) E K C Ö B O: R T N E C L A A; R T S E D A V ( HI C R A S E D N U B Churchill – più di 100mila francesi. Ma il prezzo fu L’attraversamento tedesco molto alto. I britannici lasciarono in Francia tutto il della Mosa. A destra, loro equipaggiamento: 2mila cannoni, 60mila l’avanzata dei panzer. le riuscì. Fatto sta che comunque le divisioni tedesche, automezzi, 76mila tonnellate di munizioni, 600mila soprattutto quelle corazzate, erano esauste e bisognose tonnellate di carburante e di rifornimenti. Secondo di rifornimenti. Così si fermarono a pochi chilometri molti storici militari, non essere riuscito a schiacciare dal porto, dando agli inglesi la possibilità di mettere del tutto la sacca di Dunkerque fu il primo errore di insieme una flotta improvvisata ma sufficiente a portare a termine l’operazione di evacuazione. Nel frattempo a sud i tedeschi avevano neutralizzato definitivamente la L’esercito francese era considerato il più potente d’Europa, Linea Maginot prendendola alle spalle, puntando poi ma la vittoria tedesca fu rapidissima. Ciononostante gli inglesi anche su Parigi. I pochi contrattacchi francesi riuscirono a evacuare il loro contingente da Dunkerque risultarono inutili e le armate di Berlino affondarono nel territorio nemico come una lama nel burro. Il 14 giugno l’esercito tedesco entrò vittorioso nella capitale Hitler nella guerra. È possibile che il Führer abbia MEZZI A CONFRONTO deciso di non infierire contro le forze britanniche nella Panzer II Panzer 38(T) speranza di lasciare aperto un canale di dialogo con Londra, che lui sperava si ritirasse dalla guerra. Contò poi anche il fatto che Hermann Göring gli avesse assicurato che la sua aviazione sarebbe bastata da sola L) WI a dare il colpo di grazia al nemico, cosa che invece non R E W R 38: E Z N A P S ( TIPO: Carro leggero TIPO: Carro armato leggero N MO EQUIPAGGIO: 3 EQUIPAGGIO: 4 (un comandante, un cannoniere, OM LUNGHEZZA: 4,81 m LARGHEZZA: 2,28 m un pilota e un puntatore) C E), ALTEZZA: 2,15 m LUNGHEZZA: 4,60 LARGHEZZA: 2,12 m HK PESO: 9,5 t PESO: 9.400 kg C US VELOCITÀ MAX: 39,5 km/h VELOCITÀ MASSIMA: 42 km/h H ER II: A1 RmMitrAaMgliEaNtriTcOe :M 1G c 3an4n doan e7 ,2902 mmmm, A37R MmAmM, 2E NmTitOra:g 1li actarincni oMnGe3 K7w(tK) d3a8 7(t,)9 L2/ 4m7m.8 da Z N CANNONE: Il cannone automatico KwK 30 da EQUIPAGGIO: Il pilota sedeva davanti sulla A C/ P 20 mm lungo 55 calibri (L/55) era montato sulla destra, il mitragliere/operatore radio alla sua ERI sinistra della torretta sinistra, mentre i due addetti al cannone T ER TORRETTA: Decentrata sulla sinistra, prendevano posto dietro di loro H C sorreggeva il cannone e una mitragliatrice MG CUPOLA DI OSSERVAZIONE: Era a disposizione R BO 34 da 7,92 mm del capocarro e disponeva di un alto periscopio RA: EQUIPAGGIO: Lo scafo ospitava 3 uomini: corazzato, capace di guardare a 360° T ES il guidatore nella parte anteriore, il comandante CANNONE: Si trattava di uno Škoda 3,7 cm A7 D A sedeva nella torretta mentre il cannoniere da 37 mm, che i tedeschi ribattezzarono 3,7 cm HIV ( rimaneva in piedi a fianco KwK 38(t), ed era capace di perforare una corazza RC CINGOLO: Il treno di rotolamento era composto spessa 35 mm da una distanza di 1.100 m A ES Un punto della situazione fra i carristi da 5 ruote di medio diametro indipendenti TORRETTA: Era imbullonata allo scafo D N U tedeschi in Francia. B [8]

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