Gregotti.QXD 31-03-2004 11:51 Pagina I Sagittari Laterza 142 Gregotti.QXD 31-03-2004 11:51 Pagina II © 2004, Gius.Laterza & Figli Prima edizione 2004 Gregotti.QXD 31-03-2004 11:51 Pagina III Vittorio Gregotti L’architettura del realismo critico Editori Laterza Gregotti.QXD 31-03-2004 11:51 Pagina IV Proprietà letteraria riservata Gius. Laterza & Figli Spa, Roma-Bari Finito di stampare nell’aprile 2004 Poligrafico Dehoniano - Stabilimento di Bari per conto della Gius. Laterza & Figli Spa CL 20-7309-9 ISBN 88-420-7309-1 È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico. Per la legge italiana la fotocopia è lecita solo per uso personale purché non danneggi l’autore. Quindi ogni fotocopia che eviti l’acquisto di un libro è illecita e minaccia la sopravvivenza di un modo di trasmettere la conoscenza. Chi fotocopia un libro, chi mette a disposizione i mezzi per fotocopiare, chi comunque favorisce questa pratica commette un furto e opera ai danni della cultura. Gregotti.QXD 31-03-2004 11:51 Pagina V Il reale non è nulla in senso assoluto; esso ha l’essenzialità di qualcosa che per principio è soltanto intenzionale. Edmund Husserl Idee per una fenomenologia pura (1913) Un mondo è una totalità di senso [...] un posto che rende possibile esserci. Un mondo è, almeno potenzialmente, qualcosa di simile ad un’opera d’arte, è il luogo comune di un insieme di luoghi, di presenze e di disposizioni per dei possibili aver luogo. Jean-Luc Nancy La creazione del mondo, o, La mondializzazione (2002) Scrivere è mettere ordine. Ingeborg Bachmann In cerca di frasi vere (1989) Gregotti.QXD 31-03-2004 11:51 Pagina VI Gregotti.QXD 31-03-2004 11:51 Pagina VII Premessa L’espressione «realismo critico» è stata, in questo ultimo se- colo, più volte evocata. Basta ricordare il manifesto dei sei fi- losofi americani Saggi sul realismo critico, del 1920; le discus- sioni sul realismo «scientifico» (Feyerabend) o «metafisico» (Popper), o sul «realismo critico borghese» di molti testi di ispirazione marxista. Ma, soprattutto, è al centro di un cele- bre saggio di György Lukács, Il significato attuale del realismo critico, del 1957. Il senso che nel mio testo attribuisco a questa espressione mi sembra essere assai più frammentario, e certamente meno polemico nei confronti della prima avanguardia, rispetto alla ossessione della totalità e di un progetto della storia che è componente essenziale della grandezza di Lukács e che oggi trova difficoltà a instaurarsi. Il problema che sarebbe qui im- portante porsi – ed è ciò che cercherò di fare – è quale sia la condizione del realismo critico nella società non più borghe- se (nel senso weberiano del termine) e non socialista, quale è quella dei nostri anni, naturalmente utilizzando questi termi- ni con una latitudine che può essere ampiamente discussa. Più di recente, nel 1984, il dibattito sul realismo è ben rias- sunto, da un diverso punto di vista, nell’antologia Livelli di realtà, curata da Massimo Piattelli Palmarini, che già nel tito- Gregotti.QXD 31-03-2004 11:51 Pagina VIII VIII Premessa lo vuole mettere in evidenza come le diverse filosofie della scienza guardino alla nozione di realtà, stabilendo mappe giustapposte, nello stesso tempo guide e interpretazioni con- sciamente parziali. Il «nominalismo» di Nelson Goodman si confronta qui con il «realismo critico» di Hilary Putnam. Particolarmente importante per me è poi, in quel volume, il testo di Italo Calvino, la cui «traduzione architettonica» è contenuta nel capitolo Io scrivo che Omero racconta del mio libro del 1994, Le scarpe di Van Gogh. Un ringraziamento speciale devo ad Edoardo Sanguineti e a Cesare Segre per aver pazientemente letto, corretto e di- scusso questo testo; a Daniele Del Giudice e a Guido Mor- purgo un grazie per i loro consigli. Gregotti.QXD 31-03-2004 11:51 Pagina 1 L’architettura del realismo critico