La voce incomparabile del silenzio

264 Pages·2013·0.568 MB·Italian

by  Andrea Emo, Massimo Donà (editor), Raffaella Toffolo (editor)

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Andrea Emo è un pensatore solitario AndreA emo Andrea Emo (Battaglia Terme, Padova,
che ha scritto senza tregua dagli Anni 1901 - Roma 1983). Nobile veneziano,
A
Venti ai primi Anni Ottanta del nd La voce incomparabile discendente di dogi, filosofo allievo di
Novecento. Che ha scritto e ragionato r Giovanni Gentile, ha scritto centinaia di
e
su tutti i temi che hanno reso “grande” la A del silenzio taccuini, ma in vita non ha mai
Le rifLessioni e gLi Aforismi e
cultura occidentale; ma soprattutto ha m pubblicato nulla. Ad avviare la
scritto e ragionato sulla scrittura e sul suLLA scritturA AnnotAti nei decenni o sistemazione del suo sterminato corpus
suo stesso scrivere, come mostra per la dA uno dei più grAndi (e AppArtAti) dai taccuini sono stati Massimo Donà e Romano
prima volta questo volume in cui sono fiLosofi itALiAni deL novecento. Gasparotti, guidati prima da Massimo
raccolte le sue più preziose e intime Cacciari e poi da Giulio Giorello.
un tesoro compiLAto A mAno
riflessioni sull’argomento, rese con la La scrittura è la voce incomparabile del Tale materiale ha fatto scoprire una
grazia della poesia e la forza e reso finALmente disponibiLe delle più grandi personalità della
dell’aforisma. A chi AmA “pensare e comporre silenzio. La sua sonorità è l’eco di tutti filosofia italiana del
L
Emo non concepiva la scrittura come come esperienza di assoluta libertà”. a Ventesimo secolo, di cui
rivolta al pubblico; ma la viveva, i silenzi; un silenzio di cui niente interrompe Gallucci comincia con
v
piuttosto, come un vero e proprio corpo o questo volume a
“In Emo, il pensare concresce al linguaggio, c la loquacità. Un discorso in cui la vista si è
a corpo con la necessità che sentiva pubblicare l’opera
e
si chiarisce e approfondisce nella ricerca della parola,
guidarlo pagina dopo pagina, più attuale.
i sostituita al suono e l’astrazione alla rappre-
nella nettezza dell’espressione” n
impedendogli qualsivoglia distrazione.
c
Massimo Cacciari
Una scrittura, insomma, concepita come o sentazione visiva.
autentico esercizio di vita, la sua. m
Si tratta di “un’esperienza assoluta p Scrivere troppo è pericoloso: noi abbiamo
a
dell’assoluto”, trascritta con l’eleganza e
r
la fantasia del grande scrittore, ma a così, sempre dinanzi agli occhi, scolpita in
b
anche il rigore del metafisico. Queste i
pagine potranno essere lette le parole incancellabili, l’immagine di quello

liberamente: dall’inizio alla fine, oppure d
e che valiamo, lo specchio sincero che rispec-
dalla fine all’inizio… Sono pagine da
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distillare comunque con parsimonia, che s
chia il nostro autentico aspetto. Mentre la
i
rimarranno sicuramente e l
e
indelebilmente impresse nella memoria, n memoria delle parole volanti è vaga e si
z
dopo aver guidato il lettore (per altro
i
o
non voluto) in un viaggio attraverso le lascia facilmente corrompere dalle seduzioni
AndreA
sfere più pure della coscienza e le pieghe
emo
meno visibili della realtà.
La voce
Massimo Donà
incomparabile
del silenzio
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Andrea Emo
La voce incomparabile
del silenzio
A cura di
Massimo Donà e Raffaella Toffolo
Andrea Emo
La voce incomparabile del silenzio
Prima edizione elettronica nella collana EGAL: luglio 2013
Prima edizione cartacea nella collana HD: luglio 2013
© 2013 Carlo Gallucci editore srl – Roma
è un libro della sezione EGAL per l’editoria elettronica
Libro elettronico formato pdf
ISBN 978-88-6145-628-0
www.galluccieditore.com
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Indice
Nota introduttiva 7
Autore 13
Scrittura 23
Parola 67
Linguaggio e letteratura 113
Biblioteca 161
Libro 167
Poesia e prosa 183
Miscellanea 221
Postfazioni
Massimo Cacciari 235
Giulio Giorello 243
Massimo Donà 247
Raffaella Toffolo 259

Nota introduttiva
Andrea Emo ha scritto per tutta la vita, senza
cercare confronti e senza mai rivolgersi a un possi­
bile pubblico di lettori.
Gli bastavano poche, ma “stellari” amicizie (con
Cristina Campo e con Alberto Savinio, ad esempio)
e una famiglia cui teneva moltissimo.
La sua ricerca filosofica, pur inizialmente in­
fluenzata da Giovanni Gentile, è ben presto diven­
tata una perla preziosa e originalissima. Un vero e
proprio diamante incastonato nel greve brusio del­
la modernità, fieramente estraneo nonché indiffe­
rente ai tic e alle idiosincrasie del tempo cui gli era
capitato di appartenere.
Scriveva per “pensare”, il nostro filosofo; in­
tento ad approfondire e svolgere senza tregua le
proprie ossessioni speculative, sempre in perfetta
solitudine.
Infatti in vita non ha mai pubblicato nulla. Ma
ha scritto costantemente, riempiendo centinaia di
quaderni con una scrittura fitta e regolare, carat­
terizzata da pochissime correzioni. Ha affrontato i
temi più disparati, con un occhio di riguardo per
le tematiche squisitamente metafisiche. Aveva par­
7
ticolarmente a cuore anche le questioni dell’este­
tica; non a caso avrebbe insistentemente riflettuto
sui “grandi” della letteratura e dell’arte del passato.
Amava anche elaborare e svolgere i temi chiamati
in causa dalla politica del proprio tempo. Pensava
e ripensava in continuazione le pagine dell’Antico e
del Nuovo Testamento, nonché le narrazioni della
grande mitologia greca. Indagava con grande inte­
resse il rapporto tra scienza e filosofia. Insomma,
viveva “pensando” la vita e riflettendo in continua­
zione sul destino suo e degli umani in generale.
Per questa pubblicazione abbiamo estrapolato,
dall’immensa mole dei quaderni (circa quattrocen­
to), alcune tra le sue riflessioni più significative
intorno al tema della “scrittura”; concepito, co­
munque, in senso lato. Una questione che avrebbe
costretto Andrea a fare i conti con il senso stes­
so della propria esistenza; dedicata per gran par­
te, appunto, alla scrittura di questi straordinari
quaderni.
Abbiamo quindi ritenuto opportuno suddivi­
dere il volume in diversi capitoli; specificamente
dedicati ad alcuni dei tanti volti che caratterizzano
l’esperienza della scrittura: poesia, prosa, bibliote­
ca, libro, parola, letteratura, eccetera.
I frammenti del corpus emiano pubblicati in
questa occasione sono stati ordinati in ordine rigo­
rosamente cronologico, per rispettare il più possi­
bile l’effettivo svolgimento della sua riflessione.
8
Ringraziamo infine la figlia Marina per averci
gentilmente consentito di realizzare questo nuovo
volume, che ci auguriamo contribuisca a riportare
al centro della discussione filosofica contempora­
nea una delle sue voci più intense e sicuramente
originali.
Massimo Donà e Raffaella Toffolo
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