Description:Chi non ha mai sognato, almeno un po’, volgendo la mente alla Via della Seta? Per molti è certo stata la strada dell’immaginazione, che menava verso un Oriente ricco e fantastico, spesso immaginato, talvolta mitizzato, comunque affascinante. Nei secoli, i nomi di Bukhara, Samarcanda, Khotan o Chang’an hanno sempre suscitato un richiamo costante e se si vuole magico, per l’immaginario collettivo del mondo euro-mediterraneo.
L’antichissimo tragitto (in realtà un fascio viario con più alternative, più che un unico asse di collegamento), che allacciava la Cina all’Europa, ha funzionato più o meno continuativamente da epoca remota, attraversando regioni e contesti socio-ambientali disparati. Era un percorso che il più delle volte bypassava le barriere create dalle differenti situazioni politiche e culturali. E quindi, in definitiva, ha costituito davvero il filo diretto fra universi apparentemente lontani.
Il libro di Luce Boulnois è pertanto centrato proprio sulle dinamiche storiche attivate nel tempo dalla Via della Seta. Il saggio si sofferma a lungo sui commerci secolari, sui luoghi di produzione dei manufatti e sugli empori, come anche si dedica ai rapporti intercorrenti fra genti e imperi, in guerra o in pace, fra uomini e religioni ora nemiche, ora sorelle. Naturalmente, il volume riserva dei corposi capitoli all’Asia di Marco Polo, allorché la pax mongolica, imposta dai successori di Gengis Khan, aveva creato un contesto abbastanza omogeneo (sebbene non vada enfatizzato), tendente ad agevolare le relazioni fra Occidente e Oriente.
Inoltre, l’autrice non tralascia di soffermarsi sui siti archeologici dell’Asia Centrale, e analizza nelle molteplici sfaccettature popoli, tradizioni, società ed epoche correlate, a vario titolo, con la Via della Seta. Ed è un vorticare di immagini e interpretazioni che non appesantisce il libro, ma che anzi gli conferisce brillantezza e molteplicità, visibilità e appeal.