Arthur Fidelman vorrebbe scrivere uno studio critico su Giotto ed arriva in Italia schienando la sorella che lo ha cresciuto, ma un accattone gli ruba il primo capitolo della monografia; quindi Fidelman torna a dipingere, condivide l'appartamento con una pittrice napoletana di cui si innamora ma lei lo rimbalza perché alla prima occasione di farci le zozzerie viene subito, alla fine scopre che lei si arrapa se uno indossa paramenti sacri e se la schiaccia con profitto; poi si fa ingabolare da due loschi per dipingere un falso; ancora alla ricerca dell'ispirazione per la sua opera-spartiacque\capolavoro, toglie una giovane prostituta dalla strada ma poi finsicono i soldi e la fa prostituire di nuovo; giunto alfine a Venezia, Fidelman inizia una liason con la moglie di un soffiatore di vetro, poi si fa intortare dal soffiatore di vetro stesso e scopre di essere bisessuale nonché che soffiare il vetro è un'attività che lo appaga tanto quanto giocare in entrambe le squadre