In un moderno Eden, la valle percorsa dal fiume Salinas, nella California settentrionale, si intrecciano le complesse vicende di varie generazioni e, in particolare, il destino di due famiglie patriarcali, gli Hamilton e i Trask. È un mondo primitivo e pagano, popolato da personaggi - contadini e sognatori, uomini e donne simboli del bene o del male - dietro i quali agiscono conflitti primordiali, ataviche miserie che si tramandano di padre in figlio come una forza acuta e invincibile. Una saga familiare che tra odi e antagonismi scorre parallela ai grandi momenti della storia americana, dalla guerra civile al primo conflitto mondiale. Scritto nel 1952, soggetto dell'omonimo film di Elia Kazan (1955) interpretato da James Dean, La valle dell'Eden è una sorta di summa delle tematiche affrontate da Steinbeck nel corso della sua lunga attività letteraria. A tinte forti lo scrittore californiano dipinge un affresco in cui realismo e poesia, simbolismo e humour fanno da calibrato supporto alla denuncia degli effetti di quelle pulsioni violente e irrazionali che la coscienza contemporanea vorrebbe negare e alla visione critica di una società fattasi con il trascorrere dei decenni sempre più pessimistica.