POLITICA E SOCIOLOGIA Walter Mauro-Elena Ckmentelli LA TRAPPOLA E LA NUDITÀ Lo scrittore e il potere Rizzoli Editore Proprietà letteraria riservata © 1974 Rizzoli Editore, Milano Prima edizione: ottobre 1974 Raul, ti ricordi? Ti ricordi, Rafael? Federico, ti ricordi sotto terra.*. PABLO NERUDA INTRODUZIONE Bastava la Tua corposità a opprimermi... Acquistasti ai miei occhi un alone misterioso, come tutti i tiranni, il cui diritto si fonda sulla loro persona, non sul pensiero. Dalla Lettera al padre di Franz Kafka Prima di affrontare il problema del rapporto fra lo scrittore e il potere, che costituisce l’epicentro dal quale si diparte la struttura di questo libro di incontri e di confessioni di alcuni fra i maggiori scrittori del nostro tempo, sarà opportuno chiarire il sensore il significato che il termine "potere” è andato assumendo sotto vari aspetti, ma soprattutto attraverso la triplice distinzione di Max Weber fra potere razionale, tradizionale e carismatico. Di fronte a tale problema, può risultare importante il recupero del concetto di ”interconnessione” del sociale che ha improntato tutta l’opera weberiana, anche come sforzo di intendere il potere sia quale « rapporto interpersonale sia come attributo di una collocazione o posizione oggettiva giuridicamente o informalmente codificata»1. E tale puntualizzazione può riuscire ancora più utile se si riflette intorno all’incertezza terminologica che ha accompagnato il voca bolo ”potere” fin dai tempi più antichi, da Platone si potrebbe dire, al punto da giustificare la definizione di Ferrarotti di "concetto-paravento” come diretta conseguenza di una tradizio nale ambiguità concettuale e di una utilizzazione pericolosamente acritica. Nella triplice distinzione weberiana dunque, se da un canto può individuarsi l’esigenza di una lettura correttamente storica, localizzabile cioè al momento della crisi della Germania gugliel- mina, come sostiene legittimamente il Ferrarotti, d’altro lato può riconoscersi un indice di lettura in grado di fornire la chiave per penetrare al vivo degli infiniti, talvolta insolubili problemi che il rapporto stesso pone, sia sul piano della vita e della sopravvivenza del cittadino che dell’artista e dell’intellettuale. Quando Max Weber parla dei ”tre tipi puri” del potere legittimo o razionale, tradizionale e carismatico, tende evidentemente a realizzare una 7