Che cosa occorre a uno scrittore di fantascienza per raccontarci una storia appassionante? Gli imperi galattici, si potrebbe rispondere, oppure l'esplorazione dei pianeti, l'incontro con gli extraterrestri... Asimov ha descritto tutte queste cose nelle sue opere, ma ritiene che non ci sia bisogno di spingersi troppo lontano per incontrare il mistero, la meraviglia e la sorpresa. Perciò, nel preparare questa raccolta dei suoi migliori romanzi brevi, l'ha intitolata « La Terra è abbastanza grande », e vi ha incluso soltanto storie che si svolgono sul nostro pianeta. Si va da una macchina che permette di vedere nel passato e al suo effetto sulla società, al futuro sistema elettorale, ai problemi di spartizione delle Terre parallele, all'energia atomica, agli istituti scolastici del futuro e così via. Ciascuna storia ci apre una visione del futuro che ci attende, ma ciascuna storia, soprattutto, rivela la maestria del suo autore e contiene l'ingrediente indispensabile della fantascienze più plausibile; una catena di ipotesi scientifiche degne di quel grande scrittore di scienza che è Isaac Asimov.