Rodolfo Guzzi La strana storia della luce e del colore 1 3 RODOLFO GUZZI Presidente IBP Group International Collanaiblu-paginediscienzaideataecuratadaMarinaForlizzi ISBN978-88-470-1117-5 e-ISBN978-88-470-1118-2 DOI10.1007/978-88-470-1118-2 ©Springer-VerlagItalia2011 QuestolibroèstampatosucartaFSCamicadelleforeste.Illogo FSCidentificaprodottichecontengonocartaprovenientedafore- ste gestite secondo i rigorosi standard ambientali, economici e socialidefinitidalForestStewardshipCouncil Quest’operaèprotettadallaleggesuldirittod’autore,elasuariproduzioneèammessasolo edesclusivamenteneilimitistabilitidallastessa.Lefotocopieperusopersonalepossonoesse- reeffettuateneilimitidel15%diciascunvolumedietropagamentoallaSIAEdelcompenso previstodall’art.68,commi4e5,dellalegge22aprile1941n.633.Leriproduzioniperuso nonpersonalee/ooltreillimitedel15%potrannoavveniresoloaseguitodispecificaauto- rizzazionerilasciatadaAIDRO,CorsodiPortaRomanan.108,Milano20122,e-mailsegre- [email protected]. Tuttiidiritti,inparticolarequellirelativiallatraduzione,allaristampa,all’utilizzodiillustra- zionietabelle,allacitazioneorale,allatrasmissioneradiofonicaotelevisiva,allaregistrazio- nesumicrofilmoindatabase,oallariproduzioneinqualsiasialtraforma(stampataoelet- tronica)rimangonoriservatianchenelcasodiutilizzoparziale.Laviolazionedellenorme comportalesanzioniprevistedallalegge. Coordinamentoeditoriale:PierpaoloRiva Layoutcopertina:SimonaColombo,Milano Immaginedicopertina:AnnaRebecchi,Bologna Progettograficoeimpaginazione:ValentinaGreco,Milano Stampa:GECAIndustrieGrafiche,CesanoBoscone(MI) StampatoinItalia Springer-VerlagItaliaS.r.l.,viaDecembrio28,I-20137Milano Springer-VerlagfapartediSpringerScience+BusinessMedia(www.springer.com) InmemoriadiStefanoJacomuzzi,maestroeamico Prefazione AmetàdelNovecentogliscienziatichestudiavanoleparticelle elementarisiaccorserocheesistevanodelleparticellechepre- sentavano delle proprietà anomale rispetto alle conoscenze di quell’epoca.Definironoquesteparticelle“strane”eincominciarono pureaosservarequantoquesteparticellefosseropiùstranedelle altre.Crearonodegliopportuniindicidi“stranezza”costruendoun complessoedelegantemodellocheidentificavalecaratteristiche dellaparticellastessa. Oggila“stranezza”simisuraconsiderandoleparticellecome compostediquarkelementari.Il“quark”stessoèunaparticellaed èlapiùstranadelleparticellestrane.Fuscopertanel1963,indi- pendentementedaGell-ManneGeorgeZweig.Gell-Man,nelsuo libroTheQuarkandJaguar.AdventuresintheSimpleandintheCom- plex,spiegacomeilnome“quark”glisiastatosuggeritodauna frasesenzasenso: threequarksforMusterMark! Surehehasnotgotmuchofabark andsureanyhehasit’sallbesidethemark, contenuta nel romanzo FinnegansWake di James Joyce.Scrive Gell-Mann: Inizialmentenel1963,quandoassegnaiilnome“quark”aicosti- tuenti fondamentali del nucleone, io avevo [in mente] un suono,senzal’ortografia,cheavrebbepotutoessere:”kwork” VIII [dall’emissionedelsuonofattodalleanatre].Poi[…]misono L imbattutoin“quark”. a s tra Questa frase, aggiungeva Gell-Man, sembrava che fosse stata n a costruitainprimoluogopertrovareunarimatra“quark”,“Mark”, s to “bark”ealtreparole: ria d e …mapoichélafraseerastatapronunciatainunbarperrichie- lla deredabere,potevaessereancheintesacome:“Threequarts lu c forMisterMark(trequarti[digallone]perMisterMark)”,nel e e qualcasolapronuncia“kwork”noneradeltuttoingiustificata. d e In ogni caso il numero tre ben si adattava al modo in cui i l c quarkssitrovanoinnatura. o lo re Daunpuntodivistaetimologicolaparola“strano”significaestra- neo,insolito,noncomune,straordinarioe,com’èstataadottataper leparticelle,puòessereancheattribuitaallastoriadellaluce.La stranezzasipuòanchebenriferireaquantovistopernarrare,per le insolite implicazioni filosofiche, religiose e scientifiche che hannocontrassegnatolastoriadellalucedaiGreciaigiorninostri. PeriGrecituttiicambidimateriapotevanoesserespiegati attraverso l’interazione di quattro elementi:acqua,aria,terra e fuoco.Questiquattroelementieranoancheallabasedituttele coseviventi.Ilcuoregeneravauncaloreches’irradiavaattraverso ilsangue,mentreilprincipiodellavita,l’ariaopneuma,essendo mescolatoconilsanguedurantelarespirazione,aiutavaaraffred- dareilcuore.Ilcieloerailquintoelementoederastabile.Lestelle eipianetisimuovevanocontaleprecisionegeometricacheera impossibile,conglistrumenticheavevanoiGreci,riprodurneil motosullaTerra.Ciòproducevaunaprofondadicotomiatralaterra eilcieloerappresentavaquellocheeralascienzagrecaclassica: staticaebasatasucriteriautoevidenti. Aristoteleelascienzagrecaclassicaavevanorealizzatouna completatassonomiadellanaturachedovevaservireadarerispo- staalleinnumerevolidomandechesiponevanoifilosofi,imedici, ifisici.Conilterminetassonomiacisiriferiscesiaallaclassificazione gerarchicadiconcettisiaalprincipiostessodellaclassificazione. Tuttiiconcetti,glioggettianimatienon,iluoghieglieventipote- vanoessereclassificatiseguendounoschematassonomico. IX Il pensiero greco,e in primo luogo Aristotele,metteva in guardiadalmodificare,mediantel’usodistrumenti,glieventi P naturali che si svolgevano secondo fini propri.Lo strumento refa prodottodall’uomoerasostanzialmenteestraneoallanatura zio che, invece, doveva essere conosciuta attraverso i sensi che ne implicitamente non avrebbero turbato la conoscenza della naturastessa. Quest’approcciopermeòlascienzafinoalSeicento,quando crollòladistinzionetrailmondonaturaleequelloartificiale.Cad- derotutteleprevenzionicontrol’usodeglistrumenti,attraversoi qualiinvecel’uomopotevaacquisirelaconoscenzadellanatura. Lafilosofiadellascienzanaturalesancivalalegalitàdell’usodistru- menti che avrebbero permesso di conoscere la realtà, anche nascosta,checircondaval’uomo.Lostrumentononsoloeracon- cepito come prolungamento dei sensi, ma soprattutto come mezzocontrappostoaisensistessi,unmezzocapacedicogliere l’essenzadellanaturasenzachequestaingannasseisensicome, peresempio,scoprendoicoloripuriincontrapposizioneaquelli composti,ilvederealmicroscopiooaltelescopioincontrapposi- zionealvedereaocchionudo. PrimadelSeicento,interessavalanaturadellavisioneelesue implicazionimoraliefilosofichepiuttostocheglioggettiposse- dessero un colore.I filosofi si dedicarono più alla forma degli oggettieacomequestieranopercepiti,attraversogliocchi,da quegliorganiche,divoltainvolta,potevanoesseredeputatialla ragione:ilcuoreoilcervello.Questaeraunavisioneemozionale edempiricapiuttostochefisiologica. ConlascopertadeicoloriprimarifattadaNewtoneconl’ausi- liodistrumentisemprepiùraffinati,iniziaunlungopercorsoverso lacomprensionedellequalitàdellaluceedicomequestasiaper- cepitadagliorganidellavisioneedalcervello. Dopoil1492,annodellascopertadell’America,anchelavec- chiageografiafusconvolta.Inoltre,lescopertediTychoBrahee Galileo Galilei dimostrarono che l’Universo era ben diverso da quelloimmutabile,previstodaAristotele.Analogamentelesco- perte,nell’ottica e nella meccanica,indicavano che i fenomeni osservati,fosseroessiterrestrionelcielo,avevanoradicicomuni. WilliamHarvey(1578-1657)avevadimostratocheilcuorenonera unafornace,maunapompa.
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